Assassinio sull'Orient Express

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Un film di Sidney Lumet. Con Sean Connery, Jacqueline Bisset, Lauren Bacall, Anthony Perkins, Albert Finney.
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Titolo originale Murder on the Orient-Express. Poliziesco, durata 127 min. - Gran Bretagna 1974. MYMONETRO Assassinio sull'Orient Express * * * 1/2 - valutazione media: 3,99 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

Ennesimo remake o geniale trasposizione teatrale… Valutazione 3 stelle su cinque

di RedFantos


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lunedì 5 febbraio 2018

Assassinio sull’ Orient Express, è un film del 2017 tratto dal romanzo giallo della pioniera femminista Agatha Christie.

Il libro fu scritto a Istanbul nella stanza 411 del  Pera Palace Hotel (attualmente adibita a museo in onore di A.Christie ), e fu pubblicato a “puntate” nell’estate del 1933 dal Saturday Evening Post, ne venne pubblicata in Italia una versione nel 1935 censurata sotto il regime fascista sia per i riferimenti al sesso, che al suicidio e ai luoghi comuni sugli italiani  ( gangster per eccellenza ); 

e solo nel 1987 ne venne pubblicata una versione integrale.

Il personaggio principale è il detective belga Hercule Poirot, un soggetto baffuto e goloso, narcisista ed esteta, ma anche un sensibile gentiluomo, con una personalità spesso riconosciuta come arrogante perché profondamente consapevole di se stesso in una maniera decisamente introspettiva, tanto da rendere alla sua mente genialmente quadrata, il mondo esterno costantemente in disordine; da qui la sua mania ossessiva per la perfezione e l’equilibrio. 

La storia ha inizio a Gerusalemme, siamo nel 1934 davanti al muro del pianto, Chiesa del Santo Sepolcro, Poirot ha appena risolto un caso e si accinge a scrollarsi di dosso la realtà andando in ferie ad Istanbul, progetto vanificato da un caso urgente che lo aspetta a Londra.

Per cui si unisce alla compagnia di un treno in teoria già al completo, su cui trova accesso solo grazie all’amicizia col direttore del mezzo..ed ecco l’ Orient Express in questione, tratta Istanbul - Trieste - Calais. 

Sul treno viene quasi immediatamente avvicinato, tra gli altri, dal Signor Samuel Edward Ratchett, che gli propone un lavoro da “sentinella”, rivelandogli di essere minacciato e di sentirsi ormai costantemente in pericolo, ma Poirot rifiuta di immischiarsi ad un soggetto così losco.

Poco dopo il treno è costretto a fermarsi in seguito ad una slavina di neve sulle rotaie di una tratta in Jugoslavia, e all’indomani mattina viene ritrovato il corpo esanime di Ratchett.

L’amico capotreno è costretto a chiedere aiuto a Poirot in maniera da chiudere il caso prima che arrivino i soccorsi, visto che altrimenti il treno non riuscirebbe a ripartire.

Dopo le prime verifiche e i primi interrogatori emerge subito che il Signor Ratchett è in realtà un ricercato italiano di nome John Cassetti, fuggitivo da anni per il delitto della piccola Daisy Armstrong, (ispirato alla tragedia dell’aviatore Statunitense Charles Lindbergh noto per aver compiuto la prima traversata in solitaria dell’oceano Atlantico, suo figlio Charles fu uno dei primi casi di rapimento di risonanza internazionale proprio per questa notorietà del padre,e anche perché nonostante avesse pagato il riscatto del rapimento fu comunque ucciso a soli due anni, e ritrovato a poche miglia di distanza da casa, il presunto colpevole sempre dichiaratosi innocente venne condannato alla sedia elettrica; questione che ispirò anche un altro libro stavolta di J. Roth e il film con L.Di Caprio J.Edgar) figlia del colonnello John e Sonia Armstrong che incinta del secondo figlio partorì prematuramente per lo shock, parto al quale non sopravvissero entrambi, e motivo per cui il colonnello stesso trovò conforto solo nel suicidio.

Le indagini sono un susseguirsi di indizi, così com’era stata tutta la campagna pubblicitaria, i poster e le interviste. Il film diventa un susseguirsi di incroci tra le due storie.

Le immagini sono di pura teatralità, con le inquadrature tipiche dalle tende di velluto rosso, e con un elegante tocco bretone ( vedi scena sotto alla galleria ).

Il film è un remake, dopo le versioni del 2010/2001, dell’ancor più storica versione del 1974 di Sidney Lumet con A.Finney, L.Bacall, I.Bergman, e S.Connery, versione girata con la pellicola 65mm, quindi con una definizione decisamente miglior e in netto contrasto con le altre, ed è chiaro in ogni fotogramma rinforzato dalla costruzione in digitale; costato ben 50 milioni di dollari ne ha incassati 330 in tutto il mondo. 

Motivo per cui è stato subito annunciato un sequel, riferito al libro “Poirot sul Nilo”, un pò come preannunciato anche da questo finale.

Le riprese sono state fatte in gran parte ai Longcross studios di Londra, e poi a Malta, e al Colle del Gran San Bernardo tra Italia e Svizzera, è uscito nelle sala Usa il 10/11/2017 e in Italia il 30/11/2017. Prodotto tra gli altri da Ridley Scott, e Kenneth Branagh  ( noto membro irlandese della Royal Academy of Dramatic Arts di Londra, visto di recente anche in Dunkirk di C.Nolan  ) che si occupa anche della regia e del ruolo principale, porta la firma di Michael Green (Blade Runner 2049/Alien/Thor/Logan) la sceneggiatura, e quella di Haris Zambarloukos (Cenerentola, Thor, Mamma mia ) la fotografia , le musiche sono di Patrick Doyle ( Cenerentola, Mamma mia, Thor ) ed il cast stellare comprende tra gli altri  P. Cruz, W.Dafoe, J. Dench, J. Depp, M. Pfeiffer  che non eccellono in un contesto così ibridato tra teatralità e commercialità, e una promettente  D.Ridley  già vista di recente in alcuni Star Wars.

 

La versione è decisamente sopra le righe per quello che è il libro in se, e per quello che è stato il primo film, non si può confrontare un' icona della letteratura britannica come Poirot a quello che è questa versione decisamente moderna ma con classe.

 Il grande pubblico potrebbe tranquillamente appassionarsi a questo personaggio ultra baffuto e palesemente melenso, specialmente se in compagnia di cast di attori così riconosciuti dai più. 

“L’omicidio prevede una frattura nell’animo umano”, ci fa notare il detective nel film, teoria che evidentemente accomuna gli scrittori inglesi visto che viene subito in mente l’analogia degli Horcrux, per lo meno agli appassionati della saga della scrittrice bretone J.K.Rowling, chissà allora in questo nostro momento storico cosa penserebbe Poirot sull’animo umano…


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