|
È troppo carino e struggente questo film per non dire qualcosa di più (anche perché dopodomani passo proprio dalle parti dell'antica dimora del racconto per una breve permanenza).
Il regista è legnosetto ma la storia è così bella che alla fine anche certi difettucci diventano parte del dolce abbandono e delle amatissime rovine che sono il fascino di quest'opera.
Nel nostro mondo moderno, o meglio "post moderno", due misteriosi angeli della buona morte vengono a portarsi via chi è rimasto attaccato ai lontani ricordi di un mondo che oggi, per ragioni "economiche" (come fa capire il regista, incluse le virgolette), non è più sostenibile.
Ma anche questi angeli fatali vengono tutto sommato da quella stessa terra meridionale e quindi compiono la loro opera nella maniera più affettuosa possibile, lasciando che le vittime scivolino di loro spontanea volontà nel fondo più profondo delle antiche rimembranze familiari e tradizionali perdute per sempre cioè nella soave follia di un sogno permanente, di un sonno eterno, della dolce morte.
Purtroppo non si spara e non si ammazza nessuno né, ancor più grave, si vedono tette e sederi, questo va detto.
[+] lascia un commento a des esseintes »
[ - ] lascia un commento a des esseintes »
|