Batman V Superman: Dawn of Justice

A quanto pare questo Dc extended universe proprio non ce la fa. Già il precedente “L’uomo d’acciaio” si era rivelato deludente, ma perlomeno possedeva una trama chiara che non si faticava a seguire (se non per la sua monotonia). In “Batman v Superman”, invece, le cose sono precipitate anche sotto quell’aspetto, il che è grave dal momento che, su due ore e mezza di film, la componente azione occupa quaranta minuti scarsi, e per il resto occorre sorbirsi una sceneggiatura che si rivela sempre più sgangherata e confusa, nonché piena di episodi che non vengono nemmeno spiegati. Ciò appesantisce inevitabilmente la visione visto che il film ambisce a delineare una trama complessa, ma la cui comprensione è affidata quasi totalmente all’intuizione dello spettatore, che si ritrova costretto ad elaborare i passaggi che portano da alcuni eventi ad altri e che il film omette appieno di mostrare. Nemmeno la componente azione riesce a risollevare le sorti del film, sia perché arriva nella parte finale, quando ormai se ne ha già avuto abbastanza, sia perché anch’essa risente della qualità della sceneggiatura. Se, infatti, piuttosto discutibili sembrano le ragioni che li spingono a dubitare l’uno dell’altro e a confrontarsi, decisamente ridicolo e forzato è l’evento che risolve in un batter d’occhio il loro conflitto, inducendoli a mettere da parte qualsiasi reciproca diffidenza e a considerarsi alleati (se non quasi amici fraterni). Unici aspetti positivi sono l’azzeccata scelta degli attori (soprattutto Ben Affleck che si candida a diventare il Batman preferito dai cultori del fumetto) e la resa visiva di alcune scene, davvero suggestive e che danno l’impressione quasi di trovarsi davanti a un fumetto in movimento. In generale, però, si rivela un prodotto decisamente deludente e che non fa altro che allontanare questa DC cinematografica dall’ormai ferratissima Marvel, alla quale spetterà il compito di riprenderci da questa cantonata con l’atteso Civil War.