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Ultimo film dei Coen (registi da me molto amati), narra le vicissitudini del cantante/musicista Davis nell'affermarsi del panorama folk, ancora non avviatosi, negli anni 60 della grande mela; il bravo Davis, partito alla grande nel panorama musicale, perde la sua strada dopo la perdita del suo compagno artistico... un continuo riciclarsi nel panorama musicale che lo porta a domandarsi se sia il caso di abbondonare il suo sogno di vita e passare a guadagnarsi da mangiare in altro modo accompagna i suoi viaggi e le sue riflessioni...
Un bel film, nulla da dire, ma a tratti pesante e lento... la regia (come la fotografia) è eccelsa, la performance di Oscar Isaac è ottima ma il film è di difficile visione. Si capisce da subito che la storia porta alla riflessione sulle difficoltà che ci sono dietro l'imporsi di un'artista o, come in questo caso, di un movimento musicale...l 'idea di gettare la spugna, di smetterla di battersi per ciò a cui si crede... un film di nicchia, forse chi è veramente nel mondo della musica sente questo film vicino e tremendamente reale ma credo che, per la buona parte del pubblico, rimanga un film noiosetto...
Voto personale: 6,5
Tenete conto che un buon 20% del film è rappresentato da cantate folk prima di vedere questo film
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recensioni di critica, pubblico e dizionari.
