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Non che io segua questo genere di programma, ma ogni tanto mi faccio rapire da qualche immaginaria storia d'amore, di quelle che non esistono per capirci.
Questa fiction girata in Piemonte al castello di Agliè mi ha incuriosita, e devo dire che la trama era piuttosto intrigante, gli ingredienti c'erano tutti, la bella innocente ma di carattere, il bello idealista e anche molto ricco, i buoni e la cattiva e tutti gli altri. Si poteva fare meglio, soprattutto nella recitazione, dirò comunque che i due protagonisti, Berruti e la Felberbaum sono stati gli unici entrati nella parte. Gli altri .. no.
Atteggiamenti eccessivamente elementari hanno trasformato la fiction in una macchietta che cadeva nel ridicolo. Le figure femminili prevalgono rispetto a quelle maschili che affondano in una banalità mai vista, si salva solo Andrea Casalegno, l'unico uomo a prendere delle decisioni, non sempre giuste ma almeno le prende. Terribile è il personaggio di Martino Ristori, una vera nullità, sempre attaccato alle gonne della sorella, incapace di reagire e di buttar fuori la moglie superficiale interpretata da una valida Safroncik, ma anche lì, la recitazione altalenante fa cadere il personaggio molto in basso.
Peccato, cast sotto le aspettative per una buona idea.
Degna di nota è la scena dove Agnese e Andrea comprendono già di amarsi mentre sono al torrente.
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