Diabolique |
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Un film di Jeremiah S. Chechik.
Con Isabelle Adjani, Sharon Stone, Kathy Bates, Chazz Palminteri, Spalding Gray.
continua»
Giallo,
durata 107 min.
- USA 1996.
MYMONETRO
Diabolique
valutazione media:
2,21
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Remake più grottesco che diabolicodi Alan RubinoFeedback: 4892 | altri commenti e recensioni di Alan Rubino |
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domenica 2 ottobre 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nel collegio maschile "Saint Anselm", situato nei dintorni di Pittsburgh, le due insegnanti Mia Baran (Isabelle Adjani) e Nicole Horner (Sharon Stone) decidono di uccidere il dispotico, violento e infedele preside Guy Baran (Chazz Palminteri), marito della prima e amante della seconda, che le maltratta, per poi gettarne il corpo nella piscina in disuso ubicata nel giardino della scuola. Ma il cadavere, anziché affiorare, scompare... Si tratta del remake di "Les Diaboliques" (1955) di Henri-Georges Clouzot, ma il risultato, come spesso avviene, è assai inferiore all'originale, per diversi motivi. Tuttavia, il problema non è la recitazione delle due protagoniste, come sostenuto dalla critica. Anzi, a essere sinceri, Sharon Stone, nel ruolo di algida e caustica insegnante di matematica, è molto brava: è lei la carta vincente del film. Meno credibile è Isabelle Adjani, che interpreta una ex-suora proprietaria della scuola, troppo debole e vulnerabile per prendere parte ad un omicidio e talvolta inespressiva come una bambola. La vera debolezza di fondo risiede invece nella libera riscrittura della vecchia trama da parte di Don Roos, spesso sgangherata sia nell'intreccio sia nei dialoghi, e a tratti tale da risultare grottesca, in particolare nell'inizio e nella fine. In particolare, nella prima parte, la psicologia caratteriale dei personaggi non viene sufficientemente approfondita: le due donne hanno già deciso di uccidere l'uomo che si contendono, eppure, successivamente, in momenti diversi, ci fanno sesso volentieri (?!). Il film si riprende nella parte centrale, in cui si delinea meglio il rapporto tra Mia e Nicole, anche se il contesto in cui la vicenda si dipana, ovvero la scuola, con gli annessi caratteristi, è lasciato un pò troppo sullo sfondo. Idem per l'ispettrice Shirley Voguel (Kathy Bates), un personaggio dai risvolti incomprensibili. E il finale, che costituisce la differenza basilare rispetto all'originale, è assurdo e improbabile, e sembra contraddire l'essenza diabolica dell'opera. A conti fatti, "Diabolique" non è così inguardabile, ma ultimata la visione si rimane con qualche interrogativo e la sensazione che il merito resti di Clouzot.
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