Happy Family

Happy family non sarà un capolavoro memorabile, ma è sicuramente un film che per essere apprezzato nella sua raffinatezza deve essere capito. E' quello che ha fatto Luca Alvino. La chiusa della sua recensione contiene la chiave di lettura a mio parere più antentica. Complimenti!

questa recensione è più divertente del film! Complimenti mai visto così tanti concetti pleonastici assieme.Il mio commento per questo film è un laconico: imbarazzante(da leggersi nella sua accezione più negativa)

Non voglio offendere nessuno ma, con il sorriso sulle labbra, mi verrebbe da chiedere a Luca Alvino se la recensione l'ha scritta dopo un monumentale "nospi" gentilmente offerto da Abatantuono ! Voglio dire: è apprezzabile il tentativo di dare spessore intellettuale ad una commediola che, sono sicuro, nemmeno Salvatores difenderebbe in privato con i suoi amici più intimi...epperò, scomodare termini come "astrazione armata contro la metafisica" suggerisce un massiccio consumo di "mofu". Ciò premesso, complimenti a Luca Alvino per la sua passione ! Aspettiamo insieme fiduciosi la prossima opera del premio oscar Salvatores e archiviamo Happy family come il dolce tentato e non riuscito dalla nonna con l'Alzheimer. [+]

Non voglio offendere nessuno ma, con il sorriso sulle labbra, mi verrebbe da chiedere a Luca Alvino se la recensione l'ha scritta dopo un monumentale "nospi" gentilmente offerto da Abatantuono ! Voglio dire: è apprezzabile il tentativo di dare spessore intellettuale ad una commediola che, sono sicuro, nemmeno Salvatores difenderebbe in privato con i suoi amici più intimi...epperò, scomodare termini come "astrazione armata contro la metafisica" suggerisce un massiccio consumo di "mofu". Ciò premesso, complimenti a Luca Alvino per la sua passione ! Aspettiamo insieme fiduciosi la prossima opera del premio oscar Salvatores e archiviamo Happy family come il dolce tentato e non riuscito dalla nonna con l'Alzheimer. [-]

Luca Alvino la vede lunga. I commenti che seguono, invece, rivelano poca percezione, poca sensibilità e una cultura cinematografica tendenziosa, anche se non intendo affatto dire che avere una cultura tendenziosa sia deprecabile. Ovviamente tutti abbiamo una cultura tendenziosa. Quando si parla però di "commediola", "non riuscito" (chansgiardinier) e "imbarazzante" (arverso), coloro che scrivono tradiscono disprezzo per il genere al quale questo film si può avvicinare, la commedia. E chi disprezza la commedia, si sa, non può che essere un turista del cinema: per quanto lo "visiti", non potrà mai capirlo fino in fondo, se non applicandogli le proprie cartine di tornasole che stabiliscono quali film vale la pena di vedere e quale no, come in una Lonely Planet. [+]

Luca Alvino la vede lunga. I commenti che seguono, invece, rivelano poca percezione, poca sensibilità e una cultura cinematografica tendenziosa, anche se non intendo affatto dire che avere una cultura tendenziosa sia deprecabile. Ovviamente tutti abbiamo una cultura tendenziosa. Quando si parla però di "commediola", "non riuscito" (chansgiardinier) e "imbarazzante" (arverso), coloro che scrivono tradiscono disprezzo per il genere al quale questo film si può avvicinare, la commedia. E chi disprezza la commedia, si sa, non può che essere un turista del cinema: per quanto lo "visiti", non potrà mai capirlo fino in fondo, se non applicandogli le proprie cartine di tornasole che stabiliscono quali film vale la pena di vedere e quale no, come in una Lonely Planet. Non riuscire a vedere che "Happy Family" è non solo la miglior commedia (italiana e non) dell'anno sotto molti punti di vista (della sceneggiatura, della recitazione, della regia, della fotografia), ma anche una delle migliori quanto meno del decennio appena passato, e di sicuro il miglior film di Salvatores, vuol dire essere ciechi, sordi e ottusamente militanti. E la militanza, se è sana pratica nella vita reale, nell'arte è sempre deleteria. [-]