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SCONFORT ZONE. Maccio Capatonda descrive come in un racconto autobiografico la sua crisi artistica e comica. Si rivolge ad un facoltoso psicoterapeuta…a da lì inizia la vicenda dramma-tragico-comica. Maccio Capatonda anche se dichiara sinceramente la crisi lo fa con chiarezza e onestà…con situazione al limite del dramma e da una comicità non tipica per lui. Elimina tutti i suoi vecchi personaggi e sperimenta nuove strade. Anche se potrebbe deludere i suoi fan (come me) va apprezzata la prova coraggiosa e inaspettata. Ci sono anche tutti i suoi amici e colleghi romani di questo periodo…quindi tranquilli…nessun pesante sconvolgimento. Presente anche qualche bello spunto originale. Voto:6
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