E' tutto quello che il coevo "A serbian film"non è.E che avrebbe dovuto essere(anche se questo ne è considerato una sorta di fratello minore).Uno spaccato estremo e malsano,ma anche partecipe,sincero,commosso e persino toccante di un paese devastato.L'idea di base è originale,lo sviluppo della vicenda assolutamente credibile nella progressione dai toni scanzonati e allegramente creativi(i film inventati del protagonista) fino a quelli allucinati e spietati.Ma senza mai rinunciare a un pizzico di ironia cattiva(l'uccisione del nonno).I personaggi sono tutto fuorchè macchiette automatiche,merito della totale adesione del bravissimo cast.Reietti perdenti nati,ma mai guardati dall'alto.La compassione per loro scatta immediata,specie per il personaggio di Ceca.Oseri dire che hanno un qualcosa del "Boogie Nights" di Paul Thomas Anderson.Ammirevole la padronanza tecnica:a dispetto delle numerosissime riprese con telecamera a mano non si prova nausea dopo i primi 20 minuti,come spesso accade in questo genere di produzioni.E ora veniavo alla violenza,e al sesso.Abbondanti e disturbanti(merito dei notevoli effetti speciali),ma anche nei momenti più espliciti non c'è mai compiacimento,nessuna volontà di scandalizzare ad ogni costo(basti vedere la scena in cui Marko visiona uno snuff per la prima volta).Anzi,certe soluzioni sono intelligenetemente particolareggiate(l'omicidio dell'ex-cecchino al ritmo del "Bolero" ma più di tutte lo stupro ai dani dell'intera gang che suscita l'ilarità dell'intero gruppo...).Il finale è tragico e romantico assieme,forse l'unico possibile.Un risultato sorprendente,per un film indipendente low-budget.meriterebbe una circolazione ben più ampia di quella di cui gode adesso.
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