L'uomo dal cuore di ferro |
|||||||||||||
Un film di Cédric Jimenez.
Con Jason Clarke, Rosamund Pike, Mia Wasikowska, Jack O'Connell (II).
continua»
Titolo originale The Man with the Iron Heart.
Thriller,
durata 119 min.
- Francia, USA, Gran Bretagna, Belgio 2017.
- Videa
uscita giovedě 24 gennaio 2019.
MYMONETRO
L'uomo dal cuore di ferro
valutazione media:
3,17
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
|||||||||||||
|
|||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Istantanea di L'Uomo dal Cuore di Ferro (HHhH)di CineFoglioFeedback: 3561 | altri commenti e recensioni di CineFoglio |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
domenica 27 gennaio 2019 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
In prossimità della giornata della Memoria, ricordando i venticinque anni di Schindler’s List, Cédric Jimenez ripropone sul grande schermo le atrocità perpetrate dal terzo Reich tedesco. La pellicola ci proietta due momenti, o capitoli, ben distinti che si legano in un densissimo ed iper-ventilato climax, suggerito da fermo-immagini analogici, culminando in un drammatico ed eroico finale. La parte biografica, dalle calunnie e le sconfitte al successo del nascente partito nazional-socialista, segue e tempra il cuore di Reinhard Heydrich, interpretato da un ariano Jason Clarke, che si solidificherà, pian piano, come il ferro. Qui tutta la ragionevolezza dell’orrore, sottostante l’ideologia deformata del Mein Kampf, prende vita e si costruisce nella pura logica scientifica del Reich-Protector e della sua metodologia. Le immagini, seppur crude e prive di moralismi, non cedono alla facile retorica della violenza o al gusto del macabro, e nonostante il forte impatto visivo, rimango algebriche e rigorose, come una funzione matematica i cui elementi sono dei semplici dati numerici da inserire. Numeri da bilancio contabile di esecuzioni di migliaia di persone e, di grandezza di gran lunga superiore, deportazione di innumerevoli individui, progetto che trova il suo apice in quel documento, tanto scrupoloso, della soluzione finale. Contrapposto all’uomo implacabile (e ad una concezione della donna-moglie puramente accessoria, incarnata emotivamente da Rosamund Pike), le redini della resistenza vengono raccolte da due giovani soldati, su direttive londinesi, e dalla famosa operazione Anthropoid, che occuperà tutta la seconda parte del film. Una pellicola, in definitiva, che riesce a mescolare motivi crudi e spietati (e dei processi mentali e decisionali sottostanti) ad altri più melodrammatici da “eroe americano” (anche se il contesto trattato è esclusivamente europeo) che, da un lato, alleggeriscono la tensione emotiva, dall’altro minacciano di banalizzare un tema non esclusivamente condannabile a posteriori, ma catturato nel più alto momento della sua ascesa e codifica. 25/01/2019
[+] lascia un commento a cinefoglio »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di CineFoglio:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Recensioni & Opinionisti | Articoli & News | Multimedia | Shop & Showtime |
|
|
Link esterni
|