pablo
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venerdì 6 marzo 2009
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ottimo horror
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piacevole sorpresa questo film, com emolti film horro sottovalutato dalla solita critca piagnona e parruccona.
Una buona sceneggiatura (notizia da prima pagina di queti tempi) una tensione che si accumula per tutta la durata del film , almeno due tre scene realmente spaventose, un buon cast, altra novità nel genere. ed un sottotesto interessante, non è difficile leggere nella figura dello spirito il riemergere del fantasma dell'antisemitismo.
Un film di gran lunga preferibile ai soliti serial killer che inseguono ragazze seminude, ma forse è per questo che non piace a certuni
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(di sbrubruf)
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the unborn
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venerdì 6 marzo 2009
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questo film è un capolavoro
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Non ho mai visto un film così bello in tutta la mia vita,dovete credermi..in particolare vorrei sottolineare alcuni aspetti che mi hanno veramente colpito:
a)la sala vuota (463 posti al vis pathé,non c'era veramente nessuno almeno all'inizio,poi qualche altro sciagurato ha avuto la malsana intenzione di comprare il biglietto);
b)l'inizio,terrificante,con un cane con la testa storta:non importa che dica la parola 'esilarante',viene da sola;
c)la rapidità con cui questo eccellente regista è riuscito a riempire lo spettatore di suspense fino alla fine del film (notare che dopo cinque minuti si era già capito tutto);
d)l'originalità assoluta della trama e i colpi di scena (come quello dove il rabbino che era stato linciato vivo riappare miracolosamente dopo 5 minuti con in mano un libro che si pensava fosse stato strappato in mille pezzi.
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Non ho mai visto un film così bello in tutta la mia vita,dovete credermi..in particolare vorrei sottolineare alcuni aspetti che mi hanno veramente colpito:
a)la sala vuota (463 posti al vis pathé,non c'era veramente nessuno almeno all'inizio,poi qualche altro sciagurato ha avuto la malsana intenzione di comprare il biglietto);
b)l'inizio,terrificante,con un cane con la testa storta:non importa che dica la parola 'esilarante',viene da sola;
c)la rapidità con cui questo eccellente regista è riuscito a riempire lo spettatore di suspense fino alla fine del film (notare che dopo cinque minuti si era già capito tutto);
d)l'originalità assoluta della trama e i colpi di scena (come quello dove il rabbino che era stato linciato vivo riappare miracolosamente dopo 5 minuti con in mano un libro che si pensava fosse stato strappato in mille pezzi..)
Adesso,porrei l'accento sui protagonisti:
a)Casey,che prima devasta tutta la casa con l'accenta,brucia i frammenti di vetro e li sotterra,e infine nella scena dopo si vede che sono ancora tutti sulla mensola (come avrà fatto???);
b)MATTY,la vera rivelazione di questo cult che segnerà la storia del cinema di tutti i tempi..non solo stende la babysitter con i suoi improvvisi manrovesci,ma riesce anche a catapultarsi sul tettino della macchina e a rimanere intatto..cose da PAZZI..;
c)JUMBY,colui che prima di avere un nome,ha un SOPRANNOME..;
d)infine,il mitico ILAI (non so come si scrive) che non si sa come passa da un piano all'altro dell'ospizio nonostante sia paralizzato dalla vita in giù..
Insomma,questo è un film da vedere. L'umanità DEVE sapere l'esistenza di UNBORN. Ci auguriamo che presto esca il seguito,e che questo sia solo l'inizio di una lunga serie di CAPOLAVORI.
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gazza973
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giovedì 5 marzo 2009
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il marinato horror
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Non sarebbe male. Sicuramente il regista ha scopiazzato vari film, ma lo ha fatto bene. Però la scena dell'esorcismo sembra la riunione degli ex alcoolisti. Certe trovate, come i cani con la testa al contrario e l'uomo sulla carrozzella mi sono sembrati di buon effetto. Comunque è un film dignitoso.. non è un B movie stile Italia7. Certo ci siamo un pò rotti i c...oni di film horror che hanno come solo modo x spaventarti quello del colpo di scena. Voglio dire: se mi nascondo dietro l'angolo e ti strillo appena passi, sicuramente ti spaventerò, ma non per questo ho fatto un bel film. Insomma, un tempo c'era l'Esorcista, Profondo Rosso, l'orribile segreto del dr Hichcock ecc... Oggi ci sono film ben fatti come the Ring, the Grudge, il Mai Nato (beh, qs ultimo è un pò al di sotto anche degli ultimi 2) che si basano quasi esclusivamente sul colpo di scena.
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Non sarebbe male. Sicuramente il regista ha scopiazzato vari film, ma lo ha fatto bene. Però la scena dell'esorcismo sembra la riunione degli ex alcoolisti. Certe trovate, come i cani con la testa al contrario e l'uomo sulla carrozzella mi sono sembrati di buon effetto. Comunque è un film dignitoso.. non è un B movie stile Italia7. Certo ci siamo un pò rotti i c...oni di film horror che hanno come solo modo x spaventarti quello del colpo di scena. Voglio dire: se mi nascondo dietro l'angolo e ti strillo appena passi, sicuramente ti spaventerò, ma non per questo ho fatto un bel film. Insomma, un tempo c'era l'Esorcista, Profondo Rosso, l'orribile segreto del dr Hichcock ecc... Oggi ci sono film ben fatti come the Ring, the Grudge, il Mai Nato (beh, qs ultimo è un pò al di sotto anche degli ultimi 2) che si basano quasi esclusivamente sul colpo di scena. Qualche idea nuova no eh??
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charlie dalton
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sabato 28 febbraio 2009
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non male... ma gli horror veri sono un'altra cosa.
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Come in ogni horror, l'attenzione è subito catturata già dalle prime scene anche se, diversamente da quanto ci si attende dai capolavori del genere, la tensione "vera", che nelle intenzioni del regista dovrebbe accompagnare lo spettatore fino alla fine del film, non pare raggiungere mai livelli da primato.
L'interpretazione degli attori, complessivamente credibile, dà sostegno ad una trama che, tra i soliti clichè un po' abusati e citazioni fin troppo esplicite, non convince appieno.
L'effetto "paura", ovviamente preannunciato e sottolineato anche dagli effetti sonori, è banalmente raggiunto dall'espediente un po' ingenuo dei primi piani mostruosi "buttati in faccia" all'improvviso.
In altre parole, siamo molto lontani dall'effetto emotivo che nasce dalla rivelazione agghiacciante di inquietanti retroscena o dalla scoperta di caratterizzazioni che non hanno bisogno di effetti speciali per impressionare lo spettatore.
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Come in ogni horror, l'attenzione è subito catturata già dalle prime scene anche se, diversamente da quanto ci si attende dai capolavori del genere, la tensione "vera", che nelle intenzioni del regista dovrebbe accompagnare lo spettatore fino alla fine del film, non pare raggiungere mai livelli da primato.
L'interpretazione degli attori, complessivamente credibile, dà sostegno ad una trama che, tra i soliti clichè un po' abusati e citazioni fin troppo esplicite, non convince appieno.
L'effetto "paura", ovviamente preannunciato e sottolineato anche dagli effetti sonori, è banalmente raggiunto dall'espediente un po' ingenuo dei primi piani mostruosi "buttati in faccia" all'improvviso.
In altre parole, siamo molto lontani dall'effetto emotivo che nasce dalla rivelazione agghiacciante di inquietanti retroscena o dalla scoperta di caratterizzazioni che non hanno bisogno di effetti speciali per impressionare lo spettatore.
Nel complesso si tratta di un film "mediamente" godibile, con una storia (al limite) anche interessante ma che, difficilmente, entusiasmerà i "veterani" e i cultori del genere horror.
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juza
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martedì 10 marzo 2009
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un buon horror
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Bella la trama, adoro gli horror che si spingono in campi che ancora oggi ci lasciano molti interogativi.
Un filo di tensione ci accompagna per tutto il film, certo molte scene sono prese spunto da altri però tutto sommato una trama singolare.
Certo la paura non ti prende molto, però la curiosità e l'attenzione ti spingono a sapere sempre di più su questi gemelli, facilmente intuibile perchè questa entità aveva deciso quel momento per rinascere, però magari non tutti l'hanno colta subito.
Il rituale di esorcismo me lo sarei aspettato sinceramente un poì più professionale, diciamo che i sacerdoti la prendono un po' sotto gamba la situazione, infatti poi ne pagano le conseguenze.
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(di nautapro)
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mattia
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venerdì 6 agosto 2010
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good good!!
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"IL MAI NATO" quale appassionato di cinema horror non guarderebbe un film con un titolo così accattivante?? penso nessuno; il titolo è una parte molto importane ed per questo che molti film orrendi ottengo grandi incassi al botteghino. Fin qui goyer ha fatto centro ma no ha fatto centro solo in questo, perchè l' omonima pellicola gode di una trama ricca di colpi di scena, capace di impaurire lo spettatore grazie alle molte superstizioni che racchiude al suo interno e non solo fà addirittura riferimento ad auschwitz, il più famoso campo di sterminio, teatro di sangue e vergogna per il genere umano. Parliamo degli effetti speciali: piccoli tocchi d' arte!! raccapriccianti; teste che girano fino a capovolgersi sul collo, facce demoniache ricche di espressività che danno idea di rabbia e pazzia e non solo.
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"IL MAI NATO" quale appassionato di cinema horror non guarderebbe un film con un titolo così accattivante?? penso nessuno; il titolo è una parte molto importane ed per questo che molti film orrendi ottengo grandi incassi al botteghino. Fin qui goyer ha fatto centro ma no ha fatto centro solo in questo, perchè l' omonima pellicola gode di una trama ricca di colpi di scena, capace di impaurire lo spettatore grazie alle molte superstizioni che racchiude al suo interno e non solo fà addirittura riferimento ad auschwitz, il più famoso campo di sterminio, teatro di sangue e vergogna per il genere umano. Parliamo degli effetti speciali: piccoli tocchi d' arte!! raccapriccianti; teste che girano fino a capovolgersi sul collo, facce demoniache ricche di espressività che danno idea di rabbia e pazzia e non solo. Un applauso alla regia e agli attori che non si sono risparmiati affatto. E qundi? cosa manca? niente!! ma allora è un capolavoro??? no non lo è.... "il mai nato" è indiscutibilmente "mezzo copiato" da "l' esorcismo di emily rose" vedere per credere. per chi no ha mai visto l' omonima pellicola citata nella riga sopra all' ora non potrà che essere soddisfatto, ma in caso contrario, allo spettatore sembrerà tutto già visto e sentito.
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everlong
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martedì 8 febbraio 2011
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il già visto
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Il Mai Nato è l'ennesima dimostrazione di come il cinema horror d'oltreoceano stia attraversando una crisi profonda. Poca fantasia, poche idee, regie sempre uguali, canoni "americani" sin troppo invadenti e uniformanti. Eppure Il Mai Nato nei primissimi minuti sembra un buon film. Inizia e va subito al sodo, senza troppi preamboli. Un film veloce dalle atmosfere cupe, grigie e fredde. In pochi minuti getta parecchia carne al fuoco e ti costringe ad immaginare chissà quale sceneggiatura "da paura". Addirittura sembrava formarsi uno scenario alla H2Odio (thriller niente male di Alex Infascelli). Peccato che dopo quei primi minuti il film diventi una macchina da collage cinematografico che unisce pezzi di Ju-On, di L'Esorcista, The Ring, scopiazzando e mescolando.
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Il Mai Nato è l'ennesima dimostrazione di come il cinema horror d'oltreoceano stia attraversando una crisi profonda. Poca fantasia, poche idee, regie sempre uguali, canoni "americani" sin troppo invadenti e uniformanti. Eppure Il Mai Nato nei primissimi minuti sembra un buon film. Inizia e va subito al sodo, senza troppi preamboli. Un film veloce dalle atmosfere cupe, grigie e fredde. In pochi minuti getta parecchia carne al fuoco e ti costringe ad immaginare chissà quale sceneggiatura "da paura". Addirittura sembrava formarsi uno scenario alla H2Odio (thriller niente male di Alex Infascelli). Peccato che dopo quei primi minuti il film diventi una macchina da collage cinematografico che unisce pezzi di Ju-On, di L'Esorcista, The Ring, scopiazzando e mescolando. Una ricetta ormai sempre più diffusa, soprattutto nell'horror americano. Le premesse iniziali si trasformano, quindi, in una trama piena di luoghi comuni (spiriti, esorcismi, visioni,bambini inquietanti, testi cabalistici ecc. ecc.) che decisamente stufa e delude lo spettatore. Persino una vaga sensazione di noia si fa sentire, del resto è cosa inevitabile visto che la sceneggiatura, dopo poco tempo, cessa di evocare suspense e tensione per sostituirle con qualche balzo sulla sedia, dovuto alla solita combinazione di montaggio improvviso e scena a tutto volume (tecnica iper-abusata che in questo film arriva al paradosso, inducendo al sobbalzo persino nella scena di un treno che passa a tutta velocità).
Cercasi sceneggiature decenti disperatamente.
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[+] pienamente
(di sinphi)
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mr. andrew the photographer
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sabato 28 agosto 2010
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film abbastanza soddisfacente
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IL MAI NATO è un film che si lascia guardare, anche se contiene qualche scena irrealistica, resta tuttavia un discreto film. La storia realizzata è idonea per il tipo di film che si è voluto realizzare, naturalmente includendo il fatto che le narrazioni nei film, spesso sono enfatizzate e quindi si esce un po fuori dal confine della realtà. Dopo tutto rimane una pellicola cinematografica da vedere per tutta la sua durata.
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evildead
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domenica 16 agosto 2015
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il dybbuk e' cattivo.
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Il dybbuk ,lo spirito inquieto della religione ebraica,e' qui piu' un demone che scorrazza in lungo in largo ,fina dai tempi dell'olocausto. Questo mette troppa carne al fuoco ,e ,come spesso succede,tanta ne esce bruciata e immangiabile. La protagonista ,molto somigliante ad una Jennifer Connelly piu' giovane ,puo' distrarre troppo i maschietti spettatori ,forse una ragazza piu' "normale" avrebbe reso di piu' ,ma ,gia' ,questo e' cinema. La storia,partita con toni soft alla "Sesto senso" ,vira presto verso effetti speciali ed entita' mostruose e scene (vedi quella del bagno della discoteca) che sembrano uscite da un "Nightmare" anni 2000; insomma il b-movie incombe e risucchia tutto : da un certo punto e' un susseguirsi di possessioni-lampo ,un'inedito (almeno credo) esorcismo ebraico (ormai le studiano tutte) non poi tanto efficace ma sulfureo,poi ci aggiungiamo la paura degli specchi ,gli esperimenti di Mengele ad Auschwitz,insetti e cani demoniaci ,un finale (frettoloso) che vorrebbe sorprendere.
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Il dybbuk ,lo spirito inquieto della religione ebraica,e' qui piu' un demone che scorrazza in lungo in largo ,fina dai tempi dell'olocausto. Questo mette troppa carne al fuoco ,e ,come spesso succede,tanta ne esce bruciata e immangiabile. La protagonista ,molto somigliante ad una Jennifer Connelly piu' giovane ,puo' distrarre troppo i maschietti spettatori ,forse una ragazza piu' "normale" avrebbe reso di piu' ,ma ,gia' ,questo e' cinema. La storia,partita con toni soft alla "Sesto senso" ,vira presto verso effetti speciali ed entita' mostruose e scene (vedi quella del bagno della discoteca) che sembrano uscite da un "Nightmare" anni 2000; insomma il b-movie incombe e risucchia tutto : da un certo punto e' un susseguirsi di possessioni-lampo ,un'inedito (almeno credo) esorcismo ebraico (ormai le studiano tutte) non poi tanto efficace ma sulfureo,poi ci aggiungiamo la paura degli specchi ,gli esperimenti di Mengele ad Auschwitz,insetti e cani demoniaci ,un finale (frettoloso) che vorrebbe sorprendere...insomma un bel minestrone per un film vedibile ,ma che si perde per strada ,con un soggetto che percorre troppe strade ,quando bastava mantenerne salda una .
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peer gynt
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sabato 26 settembre 2015
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un esorcista in salsa ebraica con contorno di inse
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Horror di sottogenere esorcistico che risente fin troppo l'influenza del cult-movie di Friedkin, questo film vede la sua unica nota originale nella scelta di un armamentario ebraico (al posto del solito cristiano-cattolico) per la scena finale del rito esorcistico. Altro non c'è da dire, se non che i primi inquietanti venti minuti vengono rovinati da tutto il resto, che spiega la storia del dybbuk, lo spirito che entra nei vivi e nei morti, e dato che siamo alle prese con il mondo ebraico, perché non ficcarci dentro anche i nazisti e il dottor Mengele? Ne è venuto fuori un filmetto senza originalità, con alcune schifose comparse di insetti assolutamente ininfluenti per la storia, qualche babau che compare all'improvviso nell'ombra per far saltare sulla sedia lo spettatore e, dulcis in fundo, il dettaglio (che troviamo francamente insopportabile) del solito manoscritto rarissimo che trovi in biblioteca e che la bibliotecaria ti chiede di consultare con cura e che tu, non capendoci un'acca perché scritto in ebraico, ti metti sotto il braccio perché tanto le biblioteche sono lì apposta, per farti fregare i manoscritti quando ti servono! Annoiato dal film, ho provato a seguire la sorte di quel libro rubato, e volete sapere che fine fa? (non ditemi che questo è spoiler!): prima fra le mani del rabbino che deve tradurlo, poi in una palestra dove giocano a basket e infine, nella scena dell'esorcismo, svolazza foglio per foglio, tutto sfasciato, nemmeno fosse un instant-book di oggi, di quelli che trovi in edicola, rilegati con la colla (ma ci prendete in giro? ma almeno fatelo volare a quaderni, visto che i libri antichi li facevano così).
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Horror di sottogenere esorcistico che risente fin troppo l'influenza del cult-movie di Friedkin, questo film vede la sua unica nota originale nella scelta di un armamentario ebraico (al posto del solito cristiano-cattolico) per la scena finale del rito esorcistico. Altro non c'è da dire, se non che i primi inquietanti venti minuti vengono rovinati da tutto il resto, che spiega la storia del dybbuk, lo spirito che entra nei vivi e nei morti, e dato che siamo alle prese con il mondo ebraico, perché non ficcarci dentro anche i nazisti e il dottor Mengele? Ne è venuto fuori un filmetto senza originalità, con alcune schifose comparse di insetti assolutamente ininfluenti per la storia, qualche babau che compare all'improvviso nell'ombra per far saltare sulla sedia lo spettatore e, dulcis in fundo, il dettaglio (che troviamo francamente insopportabile) del solito manoscritto rarissimo che trovi in biblioteca e che la bibliotecaria ti chiede di consultare con cura e che tu, non capendoci un'acca perché scritto in ebraico, ti metti sotto il braccio perché tanto le biblioteche sono lì apposta, per farti fregare i manoscritti quando ti servono! Annoiato dal film, ho provato a seguire la sorte di quel libro rubato, e volete sapere che fine fa? (non ditemi che questo è spoiler!): prima fra le mani del rabbino che deve tradurlo, poi in una palestra dove giocano a basket e infine, nella scena dell'esorcismo, svolazza foglio per foglio, tutto sfasciato, nemmeno fosse un instant-book di oggi, di quelli che trovi in edicola, rilegati con la colla (ma ci prendete in giro? ma almeno fatelo volare a quaderni, visto che i libri antichi li facevano così).
E allora scusatemi ma, visto che la ragazza ruba i libri dalle biblioteche e il rabbino non corre subito a restituire il maltolto, io tengo per il dybbuk!
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