ajarpulce
|
venerdì 10 agosto 2007
|
una moglie per papà- corinna corinna
|
|
|
|
La grande qualità di questo film è l'attenzione alla sensibilità della bambina: ha perso la mamma, ma sta perdendo molto di + il papà, che si aspetta che la bimba viva il dolore della perdita come la vivrebbe un adulto. Un errore che fanno in molti e che pagano i bimbi ingiustamente. Ci fossere sempre persone come Corinna in queste situazioni.
Il tutto è raccontato come un favoletta rosa..certo, ma il messaggio è profondo.
Ho letto il commento cinico di un certo Massimo Bertarelli.. non ha vissuto bambini che hanno perso un genitore e che hanno pagato anche per il genitore sopravissuto,probabilmente è una persona molto superficiale.
|
|
[+] lascia un commento a ajarpulce »
[ - ] lascia un commento a ajarpulce »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
mercoledì 30 ottobre 2019
|
eidificante, ma non banale
|
|
|
|
"Corrina Corrina"(1994, Jessie Nelson), uno di quei film"edificanti", che non hanno nulla di trascdente, ma che contengono in sé elementi particolari; l'orfanella che ha come istitutrice una donna intelligente, di colore, capace di entrare in sintonia con lei, un padre operatore(creativo)pubblicitario, che può andare bene anche per lui come moglie-compagna, decisamente in crisi da quanto è vedovo. Dopo vari contrasti, happy end, assicurato, ma senza retorica.... Decisamente piacevole,il film vive della bravura travolgente di Woopy Goldberg e del"fascino discreto"di Ray Liotta, L'ambientazione anni 1950, ossia prima delle storico-epiche lotte di Martin Luther King e Malcom X, quando il razzismo era ancora in auge e i"matrimoni misti"erano non certo ben visti, come dimostrano romanzi, saggi, film d'epoca, anche molto famosi,,, Dopo"Sister Act"la Goodber era decisamente à la une sempre, dunque questo film aggiunge al suo carnet molto ricco ancora di più.
[+]
"Corrina Corrina"(1994, Jessie Nelson), uno di quei film"edificanti", che non hanno nulla di trascdente, ma che contengono in sé elementi particolari; l'orfanella che ha come istitutrice una donna intelligente, di colore, capace di entrare in sintonia con lei, un padre operatore(creativo)pubblicitario, che può andare bene anche per lui come moglie-compagna, decisamente in crisi da quanto è vedovo. Dopo vari contrasti, happy end, assicurato, ma senza retorica.... Decisamente piacevole,il film vive della bravura travolgente di Woopy Goldberg e del"fascino discreto"di Ray Liotta, L'ambientazione anni 1950, ossia prima delle storico-epiche lotte di Martin Luther King e Malcom X, quando il razzismo era ancora in auge e i"matrimoni misti"erano non certo ben visti, come dimostrano romanzi, saggi, film d'epoca, anche molto famosi,,, Dopo"Sister Act"la Goodber era decisamente à la une sempre, dunque questo film aggiunge al suo carnet molto ricco ancora di più...Interpretazione drammatica e comica a un temppo, dove si ha anche la contrapposizione tra la Goodberg, credente ma colta e il personaggio impoersonato da Liotta, ateo come lo era la moglie, con una finale"riconciliazione"(non esplicitata in pieno, però, come opportuno). Anche didatticamente.psicologicamente utile, il film pone e propone una tematica abbastanza articolata, trattata senza drammatizzazioni. Da apprezzare in complesso, questo film che tecnicamente e anche sul piano semantico non ci propone grandi problematiche nP tematiche, mantenendosi in un ambito complessivamente accettabile anche come"mainstream", se così vogliamo esprimerci. Gli/le altri/e intrrpeti sono di contorno, ma in tale contesto sono comunque efficaci, caratterizzando una situazione di una quasi borghesia nera che esprimeva determinanti fermenti senza riuscire ad esprimerli compiutamente. El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
|