enzo70
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giovedì 23 febbraio 2023
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nella vita a volte serve solo cambiare prospettiva
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Se le sale cinematografiche sono vuote il problema è serio. Perché è da tempo che il cinema italiano ha recuperato un buon livello qualitativo. Paolo Genovese riesce a coniugare la semplicità e la linearità della narrazione con il disagio dell’uomo, afflitto dai suoi eterni dolori. Toni Servillo interpreta un uomo mefistofelico che ha il compito di fornire una nuova prospettiva a quattro persone che hanno deciso che la vita era troppo per loro. Arianna, Margherità Buy, una poliziotta che non riesce a superare il dolore per la perdita della figlia sedicenne; Napoleone, Valerio Mastrandrea, un motivatore che trova le ragioni per gli altri ma non per sé; Emilia una campionessa di ginnastica artistica inchiodata ad una sedie a rotelle da un incidente durante un esercizio e Daniele un bambino diabetico incompreso dai genitori.
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Se le sale cinematografiche sono vuote il problema è serio. Perché è da tempo che il cinema italiano ha recuperato un buon livello qualitativo. Paolo Genovese riesce a coniugare la semplicità e la linearità della narrazione con il disagio dell’uomo, afflitto dai suoi eterni dolori. Toni Servillo interpreta un uomo mefistofelico che ha il compito di fornire una nuova prospettiva a quattro persone che hanno deciso che la vita era troppo per loro. Arianna, Margherità Buy, una poliziotta che non riesce a superare il dolore per la perdita della figlia sedicenne; Napoleone, Valerio Mastrandrea, un motivatore che trova le ragioni per gli altri ma non per sé; Emilia una campionessa di ginnastica artistica inchiodata ad una sedie a rotelle da un incidente durante un esercizio e Daniele un bambino diabetico incompreso dai genitori. Non sono aspiranti suicidi, il gesto estremo l’hanno già fatto, ma hanno una possibilità di tornare indietro, una settimana per ritrovare la voglia di vivere. Il tema è semplice, come la narrazione, ma la differenza la fa la gentilezza dei protagonisti di questo film che anche quando litigano tra di loro non perdono mai un profondo senso di umanità. Non condivido la freddezza di buona parte della critica e devo dire che sentendo i commenti degli spettatori questo film non è piaciuto solo a me.
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gaetano cupello
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giovedì 23 febbraio 2023
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la seconda chance
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Un' idea di partenza geniale (tutti meriterebbero una seconda chance), la classe sopraffina di 3 grandissimi attori ( Servillo, Buy e Mastrandrea) una regia potente con una colonna sonora pienamente centrata . Un film fiabesco, intenso, commovente, a tratti struggente, con un finale intrigante. Vietato agli insensibili.
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mauro.t
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mercoledì 22 febbraio 2023
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il mondo è un posto estenuante.
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Genovese traspone al cinema il suo romanzo. Quattro persone di età diverse hanno tentato il suicidio a Roma nello stesso giorno per differenti ragioni. Per qualcuno c’è l’incapacità di accettare una perdita dolorosissima, per un altro le carenze affettive, per altri ancora la depressione. Ma i quattro protagonisti non passano immediatamente nell’Aldilà. Vengono prelevati da un misterioso personaggio che li porta in auto in un albergo. Qui spiega loro che non sono né morti né vivi, ed hanno una settimana di tempo per confermare o cambiare la loro scelta. In questa settimana lo strano personaggio, la cui identità si svelerà solo alla fine del film, si occuperà di loro.
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Genovese traspone al cinema il suo romanzo. Quattro persone di età diverse hanno tentato il suicidio a Roma nello stesso giorno per differenti ragioni. Per qualcuno c’è l’incapacità di accettare una perdita dolorosissima, per un altro le carenze affettive, per altri ancora la depressione. Ma i quattro protagonisti non passano immediatamente nell’Aldilà. Vengono prelevati da un misterioso personaggio che li porta in auto in un albergo. Qui spiega loro che non sono né morti né vivi, ed hanno una settimana di tempo per confermare o cambiare la loro scelta. In questa settimana lo strano personaggio, la cui identità si svelerà solo alla fine del film, si occuperà di loro. Un giorno li porterà sul luogo del loro suicidio e in altri li condurrà a fare semplici esperienze di gruppo, come passare insieme una giornata al mare. Ma non si limiterà a quello, svelerà anche qualcosa sui giorni immediatamente successivi al decesso e farà vedere frammenti di filmati del loro possibile futuro di viventi. Attorno ai protagonisti una città enorme e indifferente, talvolta ripresa dall’alto, alberghi abbandonati, cinema deserti.
Genovese affronta un tema difficile, delicato, sul quale potrebbero riversarsi fiumi di retorica, e inoltre ha il problema di misurarsi con precedenti illustri e ingombranti come “La vita è meravigliosa” di Capra, ma ne esce molto bene, evitando sia il luogo comune che la condanna e il pietismo. Il regista mantiene innanzitutto il rispetto del dolore e non ignora la complessità del tema. Dice Napoleone: “Sai quanto malessere si prova prima di arrivare a questo punto?” Il film indaga con sulla natura della felicità, ma si astiene dal fornire ricette facili. La felicità è di pochi momenti e la speranza è nutrita invero dal desiderio della felicità. Un ingrediente fondamentale sta nel mondo della relazione autentica e nei momenti semplici, in quei mille aspetti del dare/avere che si hanno ad ogni contatto umano. Ma anche questo, ne è consapevole Genovese, può non essere sufficiente.
Lo sviluppo della storia è sobrio, gli attori composti. I protagonisti non buttano in faccia allo spettatore la loro sofferenza, il dolore si percepisce attraverso le relazioni, quelle troncate da una morte prematura, quelle tossiche di genitori disfunzionali, quelle delle persone vicine che rimangono in lutto. Geniale la presenza del personaggio di Napoleone, motivatore di professione, che non riesce a motivare sé stesso alla vita. E lo sfogo della moglie in platea durante un incontro con un mental coach rappresenta un momento critico esplosivo sulla nostra società efficentista.
Bravi tutti gli attori, ma il più convincente è Mastrandrea nella parte di un depresso ormai irriducibile.
La frase migliore del film: “Il mondo è un posto estenuante”.
Realismo magico, poetico e rispettoso.
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nicola
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martedì 21 febbraio 2023
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luci e ombre
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L’artificio narrativo su cui si basa la storia non mi convince, neanche in un ambito fantastico come questo. La scelta dei personaggi poi appare debole, sarebbe bastato attingere alla cronaca quotidiana per trovare soggetti più interessanti e “motivati”. L’opzione, evidentemente voluta, di rimuovere qualsiasi riferimento alla dimensione spirituale dell’essere umano e rimanere alla larga da ogni ambito religioso (tanta è la paura che alla parola “angelo” si preferisce l’appellativo “coso”) finisce col depotenziare notevolmente la storia riducendola, di fatto, ad una mero atto di forza nei confronti dei protagonisti per convincerli che si, non potranno essere felici sempre ma se decideranno di recedere dai propositi suicidi, una piccola fetta di felicità il futuro la elargirà anche a loro.
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L’artificio narrativo su cui si basa la storia non mi convince, neanche in un ambito fantastico come questo. La scelta dei personaggi poi appare debole, sarebbe bastato attingere alla cronaca quotidiana per trovare soggetti più interessanti e “motivati”. L’opzione, evidentemente voluta, di rimuovere qualsiasi riferimento alla dimensione spirituale dell’essere umano e rimanere alla larga da ogni ambito religioso (tanta è la paura che alla parola “angelo” si preferisce l’appellativo “coso”) finisce col depotenziare notevolmente la storia riducendola, di fatto, ad una mero atto di forza nei confronti dei protagonisti per convincerli che si, non potranno essere felici sempre ma se decideranno di recedere dai propositi suicidi, una piccola fetta di felicità il futuro la elargirà anche a loro. Non tutto è negativo, anzi. L’argomento, in primis, già il solo fatto che l’autore di “perfetti sconosciuti” rifiuti di restare nella “comfort zone” che il primo film dopo un successo planetario come quello gli avrebbe facilmente consegnato, merita un plauso. Gli attori poi, tutti assolutamente in palla. Diverse sono le scene emozionanti, quella del cinema, in primis che se non passeranno alla storia rimarranno comunque nella memoria dello spettatore. Genovese si conferma particolarmente abile nel gestire le storie dei vari personaggi facendole confluire in un finale comune, a dire il vero anch’esso non del tutto convincente.
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gabriella
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lunedì 20 febbraio 2023
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sospesi nel tempo
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Paolo Genovese affronta un tema delicato , da trattare e maneggiare con molta cura e in parte ci riesce, grazie sopratutto alla buona prova degli attori, e a una scrittura che in certi momenti tocca note si autentica commozione, in altri invece si avverte una mano meno sicura e un po' approssimativa.. Un uomo non ben identificato, recupera quattro persone che hanno deciso di farla finita, le carica nella sua station wagon e le porta in un vecchio albergo dove avranno una settimana di tempo per desistere dall’attuare l’insano proposito.
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Paolo Genovese affronta un tema delicato , da trattare e maneggiare con molta cura e in parte ci riesce, grazie sopratutto alla buona prova degli attori, e a una scrittura che in certi momenti tocca note si autentica commozione, in altri invece si avverte una mano meno sicura e un po' approssimativa.. Un uomo non ben identificato, recupera quattro persone che hanno deciso di farla finita, le carica nella sua station wagon e le porta in un vecchio albergo dove avranno una settimana di tempo per desistere dall’attuare l’insano proposito. Nei sette giorni i quattro personaggi avranno modo di conoscere rispettivamente il malessere e le motivazioni dell’altro per compiere un gesto così definitivo. Arianna ha perso la figlia adolescente e convive con il dolore da molti anni e adesso che si sta attenuando teme di non meritare l’occasione di rivivere nuovamente. Emilia è una ex atleta eternamente seconda , che dopo un incidente in pedana è costretta su una sedia a rotelle alla quale si aggrappa tenacemente perché ha paura delle sfide, Daniele è un ragazzino diabetico con due genitori disfunzionali che lo obbligano a postare video su youtube nei quali si ingozza di merendine, Napoleone è una specie di guru motivazionale, l’unico che non ha un motivo specifico ma che sprofonda nell’abisso della depressione. Accompagnati da questo Clarence del duemila a spasso in una Roma cupa e grigia,fermarsi davanti le caffetterie che sprigionano l’aroma del caffè e dei cornetti appena sfornati, ascoltare musica , una gita al mare, una sosta dentro un cinema a sbirciare il futuro, possono far cambiare la prospettiva? Diciamo che il ruolo dell’angelo interpretato da Tony Servillo, attore assai carismatico,in questo contesto appare poco convinto, troppo sottotono per dare la spinta necessaria ai personaggi. Del resto la felicità è un sistema complesso e ognuno di noi la deve trovare dentro di sé, se non si riesce o non si vuole uscire dal pozzo nero profondo , nessuno può farlo al posto nostro, si può solo offrire un appiglio per la risalita alla luce, ma ci si ferma lì Il regista rimane prudente o forse rispettosamente rimane in disparte per non invadere troppo la fragilità e il dolore dei suoi protagonisti, forse per cadere nello scontato o spingere troppo sul pedale emotivo rischio altissimo in tematiche come questa, E’ un buon film, pone delle domande e delle riflessioni sul senso dellla vita e non è cosa da poco, rimane però qualcosa di irrisolto e poco approfondito, inciampa sul finale che per certi aspetti ricorda troppo “ The place” Molto intensa Margherita Buy, Mastandrea si prende la scena
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cinepiero
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lunedì 13 febbraio 2023
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un gran bel film
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Mastandrea e servillo in grande forma.
Storia molto coinvolgente
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cinepiero
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lunedì 13 febbraio 2023
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un gran bel film
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Mastandrea e servillo in grande forma.
Storia molto coinvolgente
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passito
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venerdì 10 febbraio 2023
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entusiasmante !
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Un film che ti rapisce per due ore senza mollarti un attimo, un viaggio profondo nelle nostre vite
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giulia ricci
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domenica 5 febbraio 2023
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bello. emozionante. profondo.
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Un film che ha toccato le corde del cuore di ognuno di noi. Storie di vita quotidiana delicate che ci fanno riflettere, emozionare e che ci suscitano anche qualche sorriso; allo stesso tempo, ci fanno ancora di più innamorare della vita. Complimenti!
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giovedì 2 febbraio 2023
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riflessione pura sulla vita
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Delicato, come Tony Servillo in questa parte meravigliosa. Un film vero, che lascia dentro una grande e vera riflessione sulla vita
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