roberto
|
domenica 21 agosto 2022
|
delusione
|
|
|
|
Sono andato al cinema carico di aspettative e influenzato positivamente dalle recensioni della critica...a parte qualche scena carina girata in notturna il film è davvero brutto...peccato perché amo il genere
|
|
[+] lascia un commento a roberto »
[ - ] lascia un commento a roberto »
|
|
d'accordo? |
|
petermax53
|
sabato 20 agosto 2022
|
la tragedia di un film ridicolo
|
|
|
|
Spielberg? Kubrik? I recensori di Mymovies forse sono stati fiaccati dal caldo di questa torrida estate... Sceneggiatura incongruente, recitazione da telefilm di serie z, effetti speciali dozzinali, ritmo, soprattutto nella prima parte che mette a dura prova la pazienza dell’incauto spettatore (purtroppo ero uno di quelli, ben tre di sabato pomeriggio…) Ho resistito fino alla fine sperando almeno in un finale roboante che mi sollevasse dall’inevitabile torpore. Niente da fare purtroppo, sbadigli a non finire anche nei momenti che nell’intenzione del regista avrebbero dovuto essere adrenalinici. Ho rimpianto amaramente di non essere rimasto a casa a vedere le repliche di “The Voice Senior”…
|
|
[+] lascia un commento a petermax53 »
[ - ] lascia un commento a petermax53 »
|
|
d'accordo? |
|
montefalcone antonio
|
sabato 20 agosto 2022
|
le derive attuali della società dello spettacolo
|
|
|
|
Al suo terzo lungometraggio come regista e sceneggiatore, l’acclamato Jordan Peele vira verso il genere della Fantascienza. Quella suggestiva, spettacolare, d’intrattenimento e d’autore messi insieme, intrisa di mistero, horror e riflessioni meta-cinematografiche. E molto altro oltre i confini del genere (e della realtà…), sempre ambiziosamente superati e contaminati.
“Nope” (un acronimo, che non spoileriamo) è ancorato alla cultura Fantasy pop e Sci-Fi classica di tante famose opere televisive e cinematografiche del passato centrate sul mistero, ed è impiantato su un’idea di spettacolo godibile e pregno di tensione (soprattutto quella fuori campo) che coinvolga ai massimi livelli lo spettatore (qui rifacendosi a “Lo Squalo” o a “Jurassic park” di Steven Spielberg, ma anche al suo “Incontri ravvicinati del Terzo Tipo” – senza eguagliarli sia inteso, nel tratteggiare pellicole a tematica UFO), il cui fascino o interesse derivi maggiormente dal gusto per la forte narrazione e dall’utilizzo parco degli effetti speciali visivi.
[+]
Al suo terzo lungometraggio come regista e sceneggiatore, l’acclamato Jordan Peele vira verso il genere della Fantascienza. Quella suggestiva, spettacolare, d’intrattenimento e d’autore messi insieme, intrisa di mistero, horror e riflessioni meta-cinematografiche. E molto altro oltre i confini del genere (e della realtà…), sempre ambiziosamente superati e contaminati.
“Nope” (un acronimo, che non spoileriamo) è ancorato alla cultura Fantasy pop e Sci-Fi classica di tante famose opere televisive e cinematografiche del passato centrate sul mistero, ed è impiantato su un’idea di spettacolo godibile e pregno di tensione (soprattutto quella fuori campo) che coinvolga ai massimi livelli lo spettatore (qui rifacendosi a “Lo Squalo” o a “Jurassic park” di Steven Spielberg, ma anche al suo “Incontri ravvicinati del Terzo Tipo” – senza eguagliarli sia inteso, nel tratteggiare pellicole a tematica UFO), il cui fascino o interesse derivi maggiormente dal gusto per la forte narrazione e dall’utilizzo parco degli effetti speciali visivi. Almeno sulla carta, perché poi la pellicola si rivela piuttosto lenta, stiracchiata verso il colpo di scena finale e poco originale, mentre in più punti sconfina nel western e ricorda anche “Signs” di M. Night Shyamalan.
Se nel film “Get Out” il regista parlava dell’ipocrisia e dell’intolleranza americana nei confronti degli afroamericani; e in “Us” del doppio, dei rapporti di classe e del controllo di massa da parte dei governi; in questo “Nope”, Peele ragiona sul potere del cinema e delle immagini, sferra una dura critica verso la venale e cinica comunità dei mass media e verso l’attuale società capitalista, e attacca l’arrogante prepotenza dell’uomo nei riguardi degli animali (soprattutto quelli più pericolosi) sfruttati per i propri ignobili fini (persino di mero spettacolo d’attrazione) senza ricordare che il loro istinto naturale potrebbe manifestarsi in modo imprevedibile e minacciare chi vi è attorno.
Veri e propri atti di dominio da parte dell’uomo sulla Natura (e sull’ultraterreno) che non tiene conto però che non tutto si può ammaestrare, addomesticare o controllare.
E qui si ricollegano anche tutti gli altri aspetti tematici del film a cui ci addentra la citazione biblica dell’incipit e riassumibili nel comportamento umano/sociale (spesso improntato a violenza), e, soprattutto, in due filoni principali: lo sfruttamento economico di persone, fatti e animali, ma anche di traumi e tragedie, tutti asserviti alle leggi dello spettacolo (inteso come business multimediale di cinema, tv, radio, Internet da cui siamo sempre più dipendenti), portati al centro dell’attenzione, fino al punto di diventare potenziali “oggetti” di un sistema morboso e capitalista, dove ogni evento è opportunità di lucro o riscatto sociale.
Nulla esiste per davvero nella mentalità “malata” della nostra società se non viene ripreso, fotografato o postato su Social.
Cosa allora bisogna davvero inquadrare e cosa invece lasciare in fuori campo?
E questo aspetto nel film è rinvenibile sia nel viaggio nella cultura afroamericana, sia nella riflessione sul concetto e sui limiti della responsabilità personale nei riguardi della realtà, sia nella imperitura necessità di catturare e farsi catturare dalle immagini, al solo fine di riuscire a separare la realtà dalla sua rappresentazione. Tutte queste tematiche (non sempre comunque ben articolate tra loro) si disgregano però in una trama che non è immediata, ed è svolta con superficialità e poca originalità.
Dal punto di vista formale e tecnico, l’opera è ineccepibile. Ottima l’ambientazione scenografica e la fotografia (di Hoyte van Hoyteman, ovvero il diretto della fotografia dei film di Nolan) che, grazie all’utilizzo di pellicola Kodak in 65mm (formato IMAX) ha donato un’appropriata atmosfera minacciosa alla messinscena. Efficace anche il sound design per gli eventi paranormali e la notevole colonna sonora. Il cast è convincente e lo stile di regia sa esaltare quasi sempre in modo accattivante tutto lo spettacolare apparato visivo e sonoro (vedi le riprese aeree dall’alto).
Quel che invece non convince pienamente e che rende diseguale e forse poco riuscito questo film, è come detto proprio la sceneggiatura. Uno script abbastanza piatto, debole, con poche sorprese e scarsi snodi narrativi (persino nel frettoloso finale). Le buone idee si perdono in una storia che emoziona poco e che, nel complesso, risulta alla fine superficiale e senza i necessari approfondimenti.
Ciò nonostante, “Nope” è una pellicola interessante e inusuale, molto più di un semplice blockbuster estivo, e, malgrado i suoi limiti, merita la visione sul grande schermo, e l’individuazione dei suoi vari livelli di lettura.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a montefalcone antonio »
[ - ] lascia un commento a montefalcone antonio »
|
|
d'accordo? |
|
shamo84
|
sabato 20 agosto 2022
|
come diceva fantozzi?
|
|
|
|
fregato dai critici sono andato a vederlo, è pieno di falle logiche, cose che non hanno senso, non fa neanche paura, film completamente inutile.
|
|
[+] lascia un commento a shamo84 »
[ - ] lascia un commento a shamo84 »
|
|
d'accordo? |
|
marco8
|
venerdì 19 agosto 2022
|
inguardabile.
|
|
|
|
Noiosissimo. Lento. Assurdo. Ridicolo. Senza mordente. Grande delusione dopo "Get out" e "Us". Peele già al capolinea?
|
|
[+] lascia un commento a marco8 »
[ - ] lascia un commento a marco8 »
|
|
d'accordo? |
|
angelo sanfilippo
|
venerdì 19 agosto 2022
|
due ore spese male a vedere questo film
|
|
|
|
Noioso, lento e storia che rasenta il ridicolo. Non so cosa ci abbiano trovato di così eccezionale i recensori. Personalmente, nonostante la scarsa offerta cinematografica del mese di Agosto sconsiglio di andare a vederlo. Delusione
|
|
[+] lascia un commento a angelo sanfilippo »
[ - ] lascia un commento a angelo sanfilippo »
|
|
d'accordo? |
|
figliounico
|
giovedì 18 agosto 2022
|
noia visionaria
|
|
|
|
Noiosa rielaborazione di temi fantascientifici in chiave visionaria millenaristica afrometaforica con alieni spielberghiani presi in prestito da La guerra dei mondi contro l’eroe solitario un Kaluuya imbolsito rispetto al magnifico interprete di Get out che cavalca inespressivo come un Django imbambolato in una desertica prateria che è la cosa migliore del film ripresa di notte al chiaror delle stelle e non c’è nessun significato nascosto nessuna intelligente allegoria che possa salvare dallo sconforto mentre in sala alcuni ragazzi accendono i telefonini e chiacchierano tra loro nonostante l’IMAX.
|
|
[+] lascia un commento a figliounico »
[ - ] lascia un commento a figliounico »
|
|
d'accordo? |
|
22passi
|
mercoledì 17 agosto 2022
|
molto ben costruito, assolutamente da vedere!
|
|
|
|
Leggendo i commenti dei "delusi" mi chiedo se abbiamo visto lo stesso film...
sembrerebbe di no.
Il film funziona perfettamente. Proprio come Get Out e Us.
E proprio come loro offre molte chiavi di lettura (quelle a tema sociale sono le più interessanti).
Ma rispetto a ai primi due lavori, l’ultimo si avvicina molto alle atmosfere dei film di Nolan.
Tendo a lasciare andare velocemente i film che vedo, ma quelli di Peele (tutti e tre) hanno continuato a "lavorarmi” dentro, a darmi insight per giorni e giorni, a mettermi da subito voglia di rivederli da capo con la certezza che mi piaceranno ancora di più.
[+]
Leggendo i commenti dei "delusi" mi chiedo se abbiamo visto lo stesso film...
sembrerebbe di no.
Il film funziona perfettamente. Proprio come Get Out e Us.
E proprio come loro offre molte chiavi di lettura (quelle a tema sociale sono le più interessanti).
Ma rispetto a ai primi due lavori, l’ultimo si avvicina molto alle atmosfere dei film di Nolan.
Tendo a lasciare andare velocemente i film che vedo, ma quelli di Peele (tutti e tre) hanno continuato a "lavorarmi” dentro, a darmi insight per giorni e giorni, a mettermi da subito voglia di rivederli da capo con la certezza che mi piaceranno ancora di più.
Ah dimenticavo, certe inquadrature, una certa indulgenza per particolari e lentezza, ancora più che a Nolan fanno pensare a Kubrick...
[-]
|
|
[+] lascia un commento a 22passi »
[ - ] lascia un commento a 22passi »
|
|
d'accordo? |
|
jena
|
mercoledì 17 agosto 2022
|
delusione completa
|
|
|
|
Pienamente d'accordo con la recensione di Ergo. Dopo i primi due film bellissimi di Peele, mi aspettavo un terzo lavoro all'altezza. Invece niente di niente. Ritmo inesistente, pathos assente, effetti speciali non pervenuti, trama e montaggio a dir poco confusionari. Confesso il mio peccato: ho dovuto sforzarmi l'inverosimile per restare sveglio.
|
|
[+] lascia un commento a jena »
[ - ] lascia un commento a jena »
|
|
d'accordo? |
|
rosmersholm
|
martedì 16 agosto 2022
|
micidiale
|
|
|
|
Dopo una prima parte dove Peele giocando a carte coperte, sembra aver realizzato un buon lavoro e la suspense funziona (regge persino la recitazione catatonica di Kaluuya) nella seconda dove per forza di cose deve scoprire il gioco, il film si rivela per quello che è: una micidiale boiata, pretenziosa e derivativa. Il citazionismo letterario (ci sono anche Omero e Shakespeare oltre la Bibbia) e cinematografico, serve solo a confondere le idee ad una critica appecoronata al mood dei tempi. La cosa più ridicola sono gli effetti speciali dell'entità aliena, che sembrano realizzati in cucina con la tovaglia rotonda. L'unico modo per non rovinarsi la serata, è uscire dopo il primo tempo.
[+]
Dopo una prima parte dove Peele giocando a carte coperte, sembra aver realizzato un buon lavoro e la suspense funziona (regge persino la recitazione catatonica di Kaluuya) nella seconda dove per forza di cose deve scoprire il gioco, il film si rivela per quello che è: una micidiale boiata, pretenziosa e derivativa. Il citazionismo letterario (ci sono anche Omero e Shakespeare oltre la Bibbia) e cinematografico, serve solo a confondere le idee ad una critica appecoronata al mood dei tempi. La cosa più ridicola sono gli effetti speciali dell'entità aliena, che sembrano realizzati in cucina con la tovaglia rotonda. L'unico modo per non rovinarsi la serata, è uscire dopo il primo tempo...
[-]
[+] un enorme mah
(di clemens)
[ - ] un enorme mah
[+] eggià
(di rosmersholm)
[ - ] eggià
|
|
[+] lascia un commento a rosmersholm »
[ - ] lascia un commento a rosmersholm »
|
|
d'accordo? |
|
|