simonetta natalucci
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domenica 16 ottobre 2022
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film triste nostalgico diseducativo privo di valor
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Ieri pomeriggio ho visto il film "Il Colibri" e dico che non mi é piaciuto affatto...oltre la triste e melanconica storia dei passati anni 70'...che ormai sono passati , vissuti e sepolti ed hanno segnato un passo tra la radical chic, mentre l'Italia dei lavoratori viveva la crescita e lo sviluppo degli anni del dopoguerra... i figli dei lavoratori quelli veri, delle fabbriche non potevano permettersi lunghe vacanze al mare, in luoghi d'elite,mentre i figli di quelle famiglie benestanti che invece erano liberi di avere e sognare tutto quello che desideravano... ma anche purtroppo di star male perche' le situazioni inverosimili di indifferenza, di non curanza e di disprezzo dei valori sacrosanti della vita conducevano a scelte estreme da parte di alcuni/e.
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Ieri pomeriggio ho visto il film "Il Colibri" e dico che non mi é piaciuto affatto...oltre la triste e melanconica storia dei passati anni 70'...che ormai sono passati , vissuti e sepolti ed hanno segnato un passo tra la radical chic, mentre l'Italia dei lavoratori viveva la crescita e lo sviluppo degli anni del dopoguerra... i figli dei lavoratori quelli veri, delle fabbriche non potevano permettersi lunghe vacanze al mare, in luoghi d'elite,mentre i figli di quelle famiglie benestanti che invece erano liberi di avere e sognare tutto quello che desideravano... ma anche purtroppo di star male perche' le situazioni inverosimili di indifferenza, di non curanza e di disprezzo dei valori sacrosanti della vita conducevano a scelte estreme da parte di alcuni/e...nel caso del film della giovane ventenne in cui non riusciva a trovare un posto nella famiglia di genitori distratti.
Trovo che anche il personaggio principale, quello interpretato da Favino, non sia riuscito, non per colpa di Favino, a causa di quella infanzia ed adolescenza priva di amore e valori trasmessi dai genitori, a fare scelte di vita e di condivisione con donne sbagliate che lo hanno solo disprezzato.
Le disgrazie nelle famiglie fanno parte della vita...ognuno poi cerca la consolazione dove meglio si sente al sicuro....forse la fede potrebbe essere una ancora di salvezza mai nominata né dall'autore nè dal regista...ma ovviamente non si puo' pretendere da chi conserva in saloto le ceneri di una sorella deceduta ed inviti i familiari a vedere un film della madre deceduta possa essere credente...per quanto riguarda anche l'eutanasia ritengo sia un modo di sfilarsela prima prima che tutto precipiti...al di là della fede...le persone normali e non ricche non possono permettersi questa pratica onerosa ed illegale in Italia...mi dispiace non credo che sia questo il messaggio che serva adesso all?Italia e ai ragazzi che sono il nostro futuro. D.ssa Simonetta Natalucci
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sergio
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sabato 15 ottobre 2022
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storie di vite vissute nel nulla e per nulla
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Il film COLIBRÌ a me non è piaciuto assolutamente.L' ho trovato diseducativo e fuorviante. Tutti nella vita hanno avuto gli stessi se non problemi maggiori, ma la voglia di vivere , la speranza e lo spirito di risorgere e di amare hanno sempre prevalso. In questo racconto vi è un nichilismo assoluto, una mancanza di fede che annichilisce lo spettatore. Ancora per questo trovo che gli attori siano stati eccellenti nel raccontare con le loro voci ed i loro sguardi queste vite vissute nel nulla.
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sergio
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sabato 15 ottobre 2022
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storie di vite vissute nel nulla e per nulla
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Il film COLIBRÌ a me non è piaciuto assolutamente.L' ho trovato diseducativo e fuorviante. Tutti nella vita hanno avuto gli stessi se non problemi maggiori, ma la voglia di vivere , la speranza e lo spirito di risorgere e di amare hanno sempre prevalso. In questo racconto vi è un nichilismo assoluto, una mancanza di fede che annichilisce lo spettatore. Ancora per questo trovo che gli attori siano stati eccellenti nel raccontare con le loro voci ed i loro sguardi queste vite vissute nel nulla.
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sabato 15 ottobre 2022
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meglio del romanzo
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Non sono d'accordo con quest'analisi del film che trovo invece nel complesso decisamente migliore del romanzo, il quale mi ha lasciato piuttosto indifferente (non ricordavo più neanche la trama), mentre la pellicola dell'Archibugi pur nella frammentarietà del racconto è riuscita più volte ad emozionarmi.
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giovanni
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sabato 15 ottobre 2022
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orrendo
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ma come si fa a proporre un film cosi?
la regista non sapeva cosa sceneggiare.
Un inno alla morte.
Poi la presenza di moretti era gia' un prologo...non parla altro che di morte nei suoli film.
E lo trovo gravemente irrispettoso per tutti quelli che hanno un tumore del pancreas.
Parlo da medico che ha seguito tantissime persone con tumore al pancreas.
Non lascia speranza minima, vergogna.!!!
Questo è l'ultimo film che vedro' dell'achibugi
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(di sergio)
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