eugen
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giovedì 16 gennaio 2025
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non male, bnee lanzoni
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Francamente il "Terz segret di satira"credo abbia realizzaot qualcosa di originale, rispetto alle solite storie di comcita¿sciocca e stantia dei film comici made in italy dal 2000 in poi, dove si segnalano poiche eccezioni: qui qualcosa di intelligente c'e', in questo"Mollo tutto e apro un chiriunguito"(regia del "Collettivo"citato, 2021), con la storia di questo"bauscia" un ppo'bamba-.psiotola -menga"entrato in crisi che sceglie la Sardegna "wild"per il chiringuitoo.... A parte l'amichevola partecipazione di Claudio Bisio, che qui fa il"guru", partecipazione come sempre da apprezzare, e¿proprio la performance di Gemrano Lanzoni ma anche degli altri(dlele altre interpreti a dare qualcosa di nuovo, di pi'convicnente risetto al solito film comico, ormai decisamente indegno di quella che era stata l'"italian comedy anni SixtiesSeventies maanche Eighties.
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Francamente il "Terz segret di satira"credo abbia realizzaot qualcosa di originale, rispetto alle solite storie di comcita¿sciocca e stantia dei film comici made in italy dal 2000 in poi, dove si segnalano poiche eccezioni: qui qualcosa di intelligente c'e', in questo"Mollo tutto e apro un chiriunguito"(regia del "Collettivo"citato, 2021), con la storia di questo"bauscia" un ppo'bamba-.psiotola -menga"entrato in crisi che sceglie la Sardegna "wild"per il chiringuitoo.... A parte l'amichevola partecipazione di Claudio Bisio, che qui fa il"guru", partecipazione come sempre da apprezzare, e¿proprio la performance di Gemrano Lanzoni ma anche degli altri(dlele altre interpreti a dare qualcosa di nuovo, di pi'convicnente risetto al solito film comico, ormai decisamente indegno di quella che era stata l'"italian comedy anni SixtiesSeventies maanche Eighties... PIu'che una satiura e'appunto comicita'e come tale e'da considerare e, a suo modo, convincee, anche se si potrebbe ventilare la critica della"prevedibilita"di alcune situazioni.... Eugen
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lizzy
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domenica 20 marzo 2022
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ha un suo perchè. ma...
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Chiariamo subito: non ho mai amato le storie viste sul web del "Milanese Imbruttito" e le ho sempre catalogate come "faciloneria snob".
Si, va bene la satira di costume e non, il voler (obbligatoriamente, se no non funziona) calcar la mano su stereotipi cittadini e macchiette regionali come se non ci fosse un domani, ma io ho sempre visto gli sketch del Lanzoni come puro insulto a tutti noi milanesi.
Eppure in questo film "qualcosa di buono" c'è.
Forse depresso da anni di cavolate il Lanzoni ha tirato fuori una "originale anima milanese" e ha riscoperto il vero animale cittadino, ma cosmopolita, che alberga in ogni meneghino che si rispetti.
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Chiariamo subito: non ho mai amato le storie viste sul web del "Milanese Imbruttito" e le ho sempre catalogate come "faciloneria snob".
Si, va bene la satira di costume e non, il voler (obbligatoriamente, se no non funziona) calcar la mano su stereotipi cittadini e macchiette regionali come se non ci fosse un domani, ma io ho sempre visto gli sketch del Lanzoni come puro insulto a tutti noi milanesi.
Eppure in questo film "qualcosa di buono" c'è.
Forse depresso da anni di cavolate il Lanzoni ha tirato fuori una "originale anima milanese" e ha riscoperto il vero animale cittadino, ma cosmopolita, che alberga in ogni meneghino che si rispetti.
E anche il riscoprire personaggi come il caro Benuto Urgu, così tanto sottovalutato, gli da qualche merito in più.
La storia è quella che è, certo, e di base dovrebbe esser un costrutto dove incarnare il peggio di tutti noi e servire per la bassa e grassa risata, ma dietro di tutto si vede un qualcosa ("Si, io sento qualcosa" direbbe Kent...) e quel qualcosa valeva la pena di estrinsecarlo meglio (cosa fatta in fretta e furia e troppo poco didascalicamente).
Gli stessi comprimari, come i due rimanenti del trio "Pino e gli Anticorpi", sono poco o nulla sfruttati (Perchè non "usare" di più, ad esempio, la grandissima, ma sottovalutatissima, Marta Zoboli?). La stessa Lamborghini poteva essere più incisiva se solo gli fosse dato modo di esser di più di quella che realmente è (un semplice e temporaneo fenomeno di costume).
Ma forse tutta questa opera è stata semplicemente "ristretta" in vista di un secondo film dove gettare la restante carne sul fuoco.
E questo sarebbe un peccato: un vero milanese darebbe subito fuoco a tutte le polveri per far sentire il botto anche da lontano.
Mentre qua, scusate, ma vediamo solo qualche fuocherello artificiale che, si, rallegra la vista, ma non fa il casino che deve fare per esser notato.
Auspico che per il futuro il Lanzoni lasci perdere quelle quattro scenette fessacchiotte da web e lavori di più sul "vero" imbruttito che c'è in noi e ne tiri fuori tutto il lato positivo (d'altronde è proprio grazie a quegli "imbruttiti" che il Paese va avanti...) tirando fuori magari qualche lungometraggio più coinvolgente e degno degli onori di pubblico e cronaca.
Insomma, ce l'ha fatta un mediocre (a mio avviso) come Checco Zalone, perchè non dovrebbe riuscirci il Lanzoni?
P.S. L'ho detto di valorizzare di più Marta Zoboli? Si, vero? Beh, repetita juventus...direbbe qualcuno di mia conoscenza!
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stefano73
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giovedì 10 febbraio 2022
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roba già vista e stereotipi milanesi
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E' la classica commedia su l'uomo d'affari milanese rampante e sempre di fretta che poi cambia vita. Il protagonista è il personaggio già conosciuto come il milanese imbruttito. Dopo un affare andato in malora rileva un chiringuito in Sardegna. Il ritmo comico è buono ma si ride poco...o meglio l'intenzione c'è ma senza efficacia. Luoghi comuni e situazioni ridicole,assurde e banali. Al centro della questione c'è l'incomunicabilità tra il turismo di massa e la cementificazione del luogo contro la genuinità, la forza e l'attaccamento al territorio dei nativi sardi. L'argomento è tosto...ma il risultato è scarso.
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E' la classica commedia su l'uomo d'affari milanese rampante e sempre di fretta che poi cambia vita. Il protagonista è il personaggio già conosciuto come il milanese imbruttito. Dopo un affare andato in malora rileva un chiringuito in Sardegna. Il ritmo comico è buono ma si ride poco...o meglio l'intenzione c'è ma senza efficacia. Luoghi comuni e situazioni ridicole,assurde e banali. Al centro della questione c'è l'incomunicabilità tra il turismo di massa e la cementificazione del luogo contro la genuinità, la forza e l'attaccamento al territorio dei nativi sardi. L'argomento è tosto...ma il risultato è scarso. Posso dire che l'unica battuta che mi ha strappato una risata è stata durante i titoli di coda. Voto:5
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domenica 12 dicembre 2021
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schifo
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Un film pieno di parolacce ....uno schifo veramente nemmeno una risata..no commet x il film
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