massimiliano santucci
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lunedì 3 gennaio 2022
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servus callidus protagonista del realismo oriental
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Chi lo scorso anno abbia goduto del premio Oscar "Parasite" (recensito dal sottoscritto su Mymovies) potrà comprendere come la figura del "servo astuto", tipica della cultura classica, sia protagonista, in entrambe le pellicole, di una lotta impari contro la classe dirigente del proprio paese. Allo stesso spettatore attento non sembreranno azzardate le affinità tra i personaggi dei due film: Balram e Kim Kiwoo (ragazzi indubbiamente dotati, ma tigri bianche, prive di scrupoli), Pinky e la Sig.ra Park (nella loro genuinità che fa intravedere un'etica superiore destinata però a svanire nello svolgersi della trama), Ashok e il Sig. Park (la personificazione del potere, con un cinismo che emerge lentamente e travolge il buonismo di primo impatto).
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Chi lo scorso anno abbia goduto del premio Oscar "Parasite" (recensito dal sottoscritto su Mymovies) potrà comprendere come la figura del "servo astuto", tipica della cultura classica, sia protagonista, in entrambe le pellicole, di una lotta impari contro la classe dirigente del proprio paese. Allo stesso spettatore attento non sembreranno azzardate le affinità tra i personaggi dei due film: Balram e Kim Kiwoo (ragazzi indubbiamente dotati, ma tigri bianche, prive di scrupoli), Pinky e la Sig.ra Park (nella loro genuinità che fa intravedere un'etica superiore destinata però a svanire nello svolgersi della trama), Ashok e il Sig. Park (la personificazione del potere, con un cinismo che emerge lentamente e travolge il buonismo di primo impatto).
In entrambi i film i poveri, seppure "rivestiti a nuovo", secondo i loro padroni/datori di lavoro, puzzano, non tanto per mancanza di igiene ma per quello che mangiano.
Asia orientale e Asia meridionale fanno dunque da sfondo a questi 2 potenti film capaci di spiegare una società meglio di un manuale di antropologia culturale. In entrambi i film non si fanno sconti a nessuno; chiunque voglia uscire dalla "stia dei polli" senza aver il collo tagliato, non può farlo senza infrangere il muro dell'onestà e del rispetto tra esseri umani. E le prime vittime sono i propri consimili: Balran scalza dal ruolo il "primo autista" di "Cicogna" minacciando di rendere noto il suo credo musulmano così come il Sig. Kimki Taek prende il posto dell'autista del Sig. Park facendo ritrovare, più prosaicamente, un paio di mutandine nella di lui vettura. Anche alcune frasi risuonano quasi alla stessa maniera nei due film, non per plagio, certo, ma per naturale omogeneità di contesto: la frase "facile essere gentili quando si è ricchi" è infatti declinata in maniera quasi identica in entrambe le pellicole. Certo "La Tigre bianca" è un film prettamente drammatico, non si ride nè si sorride, mai.
Riuscire ad utilizzare registri differenti, suscitare emozioni contrastanti, stupire, far riflettere, far sperare, far impietosire, far arrabbiare, sono questi i sommovimenti interiori che fanno acclamare un capolavoro. Pur non rientrando in questa categoria, però, "La tigre bianca" ha il merito, come "Parasite" di tenere vivi in noi, fortunati occidentali, quel senso critico che si spera potrà essere l'ancora di salvezza per non finire, un domani, nella "stia dei polli" destinata a nutrire la fame atavica di un Oriente ambizioso e senza scrupoli.
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noemi
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lunedì 26 aprile 2021
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pessimo messaggio
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Pessimo messaggio si esce dal pollaio solo uccidendo e facendolo passare pure come un comportamento da illuminati. Lasciamo all'India la sua spiritualità e le sue caste sulle quali si reggono da millenni.
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noemi
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lunedì 26 aprile 2021
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pessimo messaggio
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Pessimo messaggio si esce dal pollaio solo uccidendo e facendolo passare pure come un comportamento da illuminati. Lasciamo all'India la sua spiritualità e le sue caste sulle quali si reggono da millenni.
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fabrizio friuli
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lunedì 26 aprile 2021
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il servo astuto ( e manigoldo )
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Il protagonista della storia decide di mandare una lettera al primo ministro cinese, in cui egli racconta la sua esistenza prima e dopo il suo cambiamento. Al principio , egli si chiamava Ashok ed era l'abitante di un villaggio dell'India Settentrionale pervaso dalla miseria , che , dopo aver ottenuto la professione di chauffeur al servizio di una ricca famiglia corrotta , coltiva la brama di riscattarsi socialmente ed anche quella di vendicarsi delle prevaricazioni frequenti , il giovane ed astuto Barlam riesce ad ingraziarsi il padrone che lo riverisce maggiormente , per poi assassinarlo , sottrargli il denaro ed il suo stesso nome ( Ashok ) e poi , dopo aver corrotto la classe politica indiana , si stabilisce a Bangalore , e si trasforma in un imprenditore particolarmente ricco.
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Il protagonista della storia decide di mandare una lettera al primo ministro cinese, in cui egli racconta la sua esistenza prima e dopo il suo cambiamento. Al principio , egli si chiamava Ashok ed era l'abitante di un villaggio dell'India Settentrionale pervaso dalla miseria , che , dopo aver ottenuto la professione di chauffeur al servizio di una ricca famiglia corrotta , coltiva la brama di riscattarsi socialmente ed anche quella di vendicarsi delle prevaricazioni frequenti , il giovane ed astuto Barlam riesce ad ingraziarsi il padrone che lo riverisce maggiormente , per poi assassinarlo , sottrargli il denaro ed il suo stesso nome ( Ashok ) e poi , dopo aver corrotto la classe politica indiana , si stabilisce a Bangalore , e si trasforma in un imprenditore particolarmente ricco.
Il lungometraggio di Ramin Bahari corrisponde ad un adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Aravind Adiga del 2008 e in esso recita l' attore Adarsh Gourav , nel suo primo ruolo da protagonista, Rajkummar Rao e Pryanka Chopra , che sono anche i produttori esecutivi del film , caratterizzato da una regia in regola , così come la sceneggiatura , ed il suo punto di forza è proprio il protagonista, caratterizzato da una proverbiale astuzia che lo rende simile ad un personaggio del teatro antico : IL SERVO ASTUTO , ed infatti, grazie a questa dote ( o maledizione ) è passato dalle stalle alle stelle , tuttavia , egli ha commesso più di un crimine: l' omicidio, il furto di denaro e il furto di identità . Approfondendo l' astuzia citata in precedenza , essa può anche essere una maledizione per questo motivo : se la fortuna non ti supporta ( come ha fatto con il protagonista) i guai possono essere una garanzia.
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no_data
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lunedì 29 marzo 2021
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noiosissimo
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Seppure parte discretamente e con buoni propositi, il film non ha mordente e i personaggi non hanno carattere. Sconsigliato
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