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di Stefano Coccia Cineclandestino
Un tempo era stato Corrado Guzzanti a farci conoscere le asprezze marziane di quel "rosso pianeta bolscevico e traditor". Nel passare ora da Marte a una immaginifica "Luna Rossa", parecchio distante nella forma e nella sostanza da quella celebrata in popolari canzoni partenopee, comparsa peraltro alquanto improvvisamente all'interno del Sistema Solare, tocca invece a un talentuoso esordiente francese, Romain Quirot, farci da anfitrione tra astri dai misteriosi bagliori rossastri. I toni sono comunque assai differenti. [...]
di Stefano Coccia, articolo completo (4723 caratteri spazi inclusi) su Cineclandestino 28 ottobre 2021