samanta
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lunedì 21 dicembre 2020
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un fucile micidiale ...
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E' un film recente uscito nel 2018 ed è ambientato nella casa vicino a S.Francisco di Sarah Winchester vedova dell'erede della fabbica Winchester quella del famoso fucile. La casa per la sua ampiezza ed estrosità architettonica ancora adesso è molto visitata, è chiamata così non perchè come raccontato dal film la vedova Winchester credeva fosse abitata dagli spiriti vendicativi degli uccisi dal fucile, ma perchè la sig.ra Winchester con gli amici evocava gli spiriti (pratica assai diffusa anche nel secolo scorso ad esempio la praticava Grace Kelly), allargava a dismisura l'abitazione perché era infatuata dell'architettura per il resto conduceva una vita normale andava a feste e le organizzava nella sua dimora.
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E' un film recente uscito nel 2018 ed è ambientato nella casa vicino a S.Francisco di Sarah Winchester vedova dell'erede della fabbica Winchester quella del famoso fucile. La casa per la sua ampiezza ed estrosità architettonica ancora adesso è molto visitata, è chiamata così non perchè come raccontato dal film la vedova Winchester credeva fosse abitata dagli spiriti vendicativi degli uccisi dal fucile, ma perchè la sig.ra Winchester con gli amici evocava gli spiriti (pratica assai diffusa anche nel secolo scorso ad esempio la praticava Grace Kelly), allargava a dismisura l'abitazione perché era infatuata dell'architettura per il resto conduceva una vita normale andava a feste e le organizzava nella sua dimora. Nel film ambientato nel 1906, vediamo Sarah cupa in gramaglie nere che vive nella casa con la nipote Marian (Sarah Snook modesta attrice australiana) e suo figlio Henry, i lavori durano incessantemente 24h al giorno, per accrescere la villa che assume un aspetto sempre più bizzarro. Nella villa viene inviato dal Consiglio di amministrazione della fabbrica di cui Sarah è presidente, il dr. Eric Price psichiatra (Jason Clarke discreto attore australiano: L'uomo del mare di fuoco, Il primo uomo) che dovrà acccertare che la donna sia in possesso delle facoltà mentali e quindi di dirigere la società.Eric lavora con Sarah con difficoltà, ma alla fine la vedova gli rivela la sua tesi: la casa è infestata dagli spiriti di ersone uccise dal fucile e lei aumenta le stanze per sigillarle e chiudere dentro gli spiriti. In un crescendo di tensione anche Henry viene più volte posseduto dagli spiriti, Sarah decide di combattere il loro capo che si è impossessato di un domestico: è un soldato confederato i cui 2 fratelli erano stati uccisi con quel fucile dai nordisti, finita la guerra aveva deciso di vendicarli entrando nella fabbrica e uccidendo chi gli capitava per poi essere ucciso. In una notte di tregenda mentre imperversava il terremoto che colpì S.Francisco Sarah cerca di ucciderlo, ma lo eliminerà Eric ormai convinto della tesi di Sarah e che rilascerà una perizia a sua favore.
Innanzitutto il film si basa su un presupposto erroneo anzi falso: il primo Winchester apparve nel 1866 dopo un anno dalla fine della guerra civile (modello c.d. Yellow boy quello appunto che si vede nel film), nella guerra apparve in poche occasioni e solo alla fine della guerra il fucile a ripetizione Henri, il cui brevetto venne acquistato da Winchester e modificato, un anno dopo. Se vuoi raccontare una storia fantastica raccontala bene invece che 2 fratelli confederati inventa di due fratelli magari banditi, uccisi dopo il 1866 e vendicati dal terzo. Quanto al racconto è abbastaza noioso e lento, si svolge quasi sempre di notte con interni cupi e opprimenti, con scene horror mediocri (Henry invasato cerca di assomigliare alla ragazzina de L'esorcista, ma quello era un bel film). La regia è dei fratelli tedeschi Michael e Peter Spring (L'ultimo vampiro, Predestination) che sono anche gli sceneggiatori, ma sceneggiatura è poco credibile e raffazzonata, anche la direzione degli attori è mediocre. Helen Mirren è un'ottima attrice ma è male utilizzata con dialoghi convenzionali, Jason Clarke interpreta un personaggio confuso, all'inizio lo si descrive come un puttaniere che si droga con il laudano (un oppiaceo) e che non crede alle storie di Sarah per diventare assolutamente convinto della veridicità dei racconti bislacchi di Sarah. Un film che merita 2 stelle solo per rispetto a Helen Mirren.
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onufrio
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mercoledì 11 dicembre 2019
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the winchester house
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Un classico ghost story da vecchio stampo cinematografico che ha come copione una storia vera, ovvero la famosa Winchester House di proprietà di Sarah Winchester, la quale dopo la morte della piccola figlia e del marito, tormentata nel sentirsi colpevole in qualche modo di tutte le vittime morte a causa delle armi Winchester, chiederà aiuto ad una medium, questa le consiglierà di trasferirsi e costruire una casa per le anime vaganti. Questo è tutto realmente accaduto, da questo incipit viene poi fuori la storia realizzata dai fratelli Spierig. Nulla di eclatante, ma piacevole alla visione.
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elgatoloco
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mercoledì 28 novembre 2018
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winchester-non più solo cathedral
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"Winchester-The House That GHosts Built"(2018, di Peter e Michael Spierig), storia scritta dagli stessi autori-registi, è una ghost-story con spunti anche storici, che ripercorre la storia della vedova Winchester, che si sente(o è?)posseduta dagli spiriti delle vittime del fucile inventato dal marito William, morto e il medico, a sua volta vedovo e posseduto dal laudano, droga ottocentesca, viene consultato dalla casa d'assicurazione per sondare la sua (della vedova)salute mentale o meno. Lo stesso medico percorre un curriculum o meglio un cursus spirituum degno di miglior causa, dato o dall'abuso di sostanza(spiegazione razionalistica)o dagli spiriti(spiegazione medianica)o ancora dal terremoto di San Francisco o dall'incrocio di questi elementi.
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"Winchester-The House That GHosts Built"(2018, di Peter e Michael Spierig), storia scritta dagli stessi autori-registi, è una ghost-story con spunti anche storici, che ripercorre la storia della vedova Winchester, che si sente(o è?)posseduta dagli spiriti delle vittime del fucile inventato dal marito William, morto e il medico, a sua volta vedovo e posseduto dal laudano, droga ottocentesca, viene consultato dalla casa d'assicurazione per sondare la sua (della vedova)salute mentale o meno. Lo stesso medico percorre un curriculum o meglio un cursus spirituum degno di miglior causa, dato o dall'abuso di sostanza(spiegazione razionalistica)o dagli spiriti(spiegazione medianica)o ancora dal terremoto di San Francisco o dall'incrocio di questi elementi. Lasciando il pubblico interdetto, gli Spierig Brothers, "maledetti"australiani giocano con una scenografia lussreggiante e con due interpreti assolutamente eccelsi come Helen Mirren e Jason Clarke. Ancora una volta torna il valore della cinematografia del"continente nuovissimo"... Da rivalutare o da valutare appieno, contrariamente a schemi ricevuti o a pregiudizi mai sopiiti, dove il giudizio(anche questo mio)può essere influenzato positivamente da un barocchismo di ritorno o invece razionalisticamente dal rifiiuto di ciò che"va oltre", di quello che è per ora "inconoscibile", per usare la definizione di Herbert Spencer... El Gato
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taniamarina
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domenica 7 ottobre 2018
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come rovinare una buona idea
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Affidarsi ai meccanismi oblsoleti dello spavento, significa non avere ben chiare le idee su cosa sia l'horror in questi ultimi tempi. Rumori improvvisi, sobbalzi che non fanno più sobblazare e musica ridondante, non possono certo sollevare le sorti di una strategia commerciale costosissima ma fallimentare. Neanche la grande interpretazione di Helen Mirren può fare miracoli. Un film colmo di stereotipi recitativi e scenenggiatura che fa fuffa da tutte le parti. Un'idea originale che finisce dritta dritta nel cestino. Pellicola che più noiosa non si può
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tmpsvita
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domenica 6 maggio 2018
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un horror del tutto dimenticabile
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Nonostante un aspetto estetico piuttosto affascinante e ben curato, grazie ad un ottima fotografia molto cupa e inquietante, a delle scenografie abbastanza suggestive ed un uso consapevole e in alcuni casi, non tutti, funzionale degli effetti speciali; il film non convince proprio per quanto riguarda la componente horror.
Il problema è che il film cerca di costruire un'atmosfera angosciante e spaventosa sulla base di un numero eccessivo di jumpscare uno più banale e prevedibile dell'altro nonché ripetitivi nella formula e struttura, per questo il film fallisce e finisce per trasmettere poco o nulla allo spettatore e ciò lo rende un horror del tutto dimenticabile.
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Nonostante un aspetto estetico piuttosto affascinante e ben curato, grazie ad un ottima fotografia molto cupa e inquietante, a delle scenografie abbastanza suggestive ed un uso consapevole e in alcuni casi, non tutti, funzionale degli effetti speciali; il film non convince proprio per quanto riguarda la componente horror.
Il problema è che il film cerca di costruire un'atmosfera angosciante e spaventosa sulla base di un numero eccessivo di jumpscare uno più banale e prevedibile dell'altro nonché ripetitivi nella formula e struttura, per questo il film fallisce e finisce per trasmettere poco o nulla allo spettatore e ciò lo rende un horror del tutto dimenticabile.
Però, sarà per via dell'estetica o per le interpretazioni accettabili, per lo meno non scade nell'essere noioso anche perché qualche idea interessante c'è, anche se non viene ben sviluppata e in più la storia vera da cui è tratto incuriosisce è scaturisce perciò un certo interesse; sicuramente una storia che si sarebbe meritata una trasposizione più audace e originale.
Voto: 5/10
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andrea
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domenica 18 marzo 2018
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classica ghost story, soliti schemi, ma godibile.
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La pellicola narre le vicende che girano attorno a Sarah Winchester, vedova del famosissimo William Winchester, il famoso creatore dei fucili omonimi. Egli, rimasta sola e con una ricchissima eredità (avendo anche perso la figlia molto piccola), sostiene che le incombe una specie di maledizione: crede di essere perseguitata da tutte le vittime morte per mano dei fucili prodotti dall'azienda di famiglia. A questo punto inzia ad utilizzare i soldi ereditati per erigere un'immensa magione (la tutt'ora esistente Winchester House), con lo scopo di tenere "imprigionate" tutte quelle anime.
Successivamente la società della famiglia, entra in contatto con il Dottore Eric Prince, il quale viene ingaggiato per valutare la sanità mentale della vedova, la quale pare non riesca a gestire bene gli affari dell'impresa.
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La pellicola narre le vicende che girano attorno a Sarah Winchester, vedova del famosissimo William Winchester, il famoso creatore dei fucili omonimi. Egli, rimasta sola e con una ricchissima eredità (avendo anche perso la figlia molto piccola), sostiene che le incombe una specie di maledizione: crede di essere perseguitata da tutte le vittime morte per mano dei fucili prodotti dall'azienda di famiglia. A questo punto inzia ad utilizzare i soldi ereditati per erigere un'immensa magione (la tutt'ora esistente Winchester House), con lo scopo di tenere "imprigionate" tutte quelle anime.
Successivamente la società della famiglia, entra in contatto con il Dottore Eric Prince, il quale viene ingaggiato per valutare la sanità mentale della vedova, la quale pare non riesca a gestire bene gli affari dell'impresa. Giunto alla magione, dove la signora Winchester vive insieme ad una sua nipote Marion ed il suo figlio Henry, Eric vede un fantasma nella sua stanza, non dandogli troppa importanza e credendo che la colpa sia del laudano, droga da cui è dipendente. La stessa notte scopre Henry in preda a presunte possessione che stava provando a gettarsi dal tetto della casa, ma Eric riesce comunque a salvarlo.
Il giorno seguente Eric inizia a parlare con Sarah, iniziando a studiare la sua situazione. Scopre che lei è terrorizzata dalle centinaia di presenze rinchiuse in quella labirintica villa, ma il dottore inizialmente si presenta totalmente scettico sulla versione della donna. Nei giorni successivi però strani e terrorizzanti eventi porteranno Eric a cambiare idea sulla realtà ed i segreti di quella casa...
Ispirato ad eventi realmente accaduti, i fratelli Spierig (già dietro alla macchina da presa di Saw: Legacy) ricostruiscono le vicende della famosissima vedova Winchester e della sua splendida, ma allo stesso tempo inquietante, magione. La storia è costruita in modo abbastanza lineare, con un giusto crescendo delle situazioni fino alla fine. Vengono seguiti i classici schemi dell'odierna cinematografia paranormale dell'orrore: jump-scare con annessa musica assordante; luoghi cupi e tenebrosi, ecc...
Nonostante ciò i due fratelli registi sono comunque riusciti a giocare bene le carte: pur rimanendo nei soliti canoni, la storia è costruita senza intoppi e la contrapposizione tra i montaggi lenti e poi gli sbalzi improvvisi, riescono a tenere sempre attento lo spettatore. Tutto questo senza inzuppare la storia con troppi clichè. Anche la location bene fa la sua parte: gli ambienti labirintici e claustrofobici danno inquietudine ed angoscia in ogni angolo. Da non dimenticare, anzi da sottolineare, la bravura degli attori: Jason Clarke ed Helen Mirren, curiosa ma azzeccata scelta per un thriller-horror, non presentano alcuna sbavatura e risultano molto decisi e mai impacciati (ma c'era da aspettarselo!).
Insomma, senza infamia e senza lode, il film ripercorre la classica ghost story, senza uscire dai soliti schemi. Ciò che ne esce però risulta essere buono e godibile, inglobando in modo equilibrato la costruzione dei personaggi con le sequenze horror, senza mai cadere nello squallido o in situazione comiche (recenti film di genere ne sono pieni zeppi...). Posso dire che lo consiglio ad un fan del genere.
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ralphscott
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domenica 11 marzo 2018
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rifugio per anime tormentate
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Già l'idea di una costruzione in continua evoluzione,maestranze ignare del pericolo incessantemente all'opera per una dimora da ben 500 stanze,è intrigante. Quante porte chiuse sull'ignoto,corridoi dagli assi scricchiolanti,scale anguste e buie! La gran dama,l'affascinante vedova è schiacciata da insostenibili sensi di colpa. L'arrivo di un ospite iniziato,che vede ciò che lei può solo percepire,segna l'accesso alla comprensione di tanta sofferenza ed inquietudine. Pellicola di tensione che gioca sul montaggio e sulle atmosfere,regalandoci apprensione pur nella consapevolezza di esser di esser appieno nel territorio della fiaba gotica.
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Già l'idea di una costruzione in continua evoluzione,maestranze ignare del pericolo incessantemente all'opera per una dimora da ben 500 stanze,è intrigante. Quante porte chiuse sull'ignoto,corridoi dagli assi scricchiolanti,scale anguste e buie! La gran dama,l'affascinante vedova è schiacciata da insostenibili sensi di colpa. L'arrivo di un ospite iniziato,che vede ciò che lei può solo percepire,segna l'accesso alla comprensione di tanta sofferenza ed inquietudine. Pellicola di tensione che gioca sul montaggio e sulle atmosfere,regalandoci apprensione pur nella consapevolezza di esser di esser appieno nel territorio della fiaba gotica. Molto più sogno che realtà.
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elpiezo
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lunedì 5 marzo 2018
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un thriller paranormale e singolare!!
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Sarah Winchester, vedova del celebre commerciante d’armi ed ossessionata dai fantasmi, vive in una monumentale palazzo gotico in continua costruzione. Uno psichiatra dal passato oscuro vi si trasferisce per valutare la salute mentale dell’anziana signore.
Tra gli anfratti più bui dell’immensa dimora prende vita un pregevole thriller paranormale su cui prevale la performance di un’ottima Hellen Mirren.
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ninopellino
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sabato 3 marzo 2018
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il solito horror fantasy
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Il fascino di una storia vera banalmente "stuprata" dai soliti effetti speciali tipici di un horror fantasy. La buona intepretazione degli attori salva giusto questo film dall'assegnazione di una sola stella secca di preferenza.
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alessiocodi
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mercoledì 28 febbraio 2018
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un bel martello.
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Film martellante. Nasce un horror nuovo e diverso rispetto a tanti altri che negli anni abbiamo visto. Il perchè è nel mio titolo: martello. Definire martellante questo film è l'aggettivo adatto. Martellante perchè è un perfetto horror, che non da mai un attimo di tregua, mai un attimo in cui ci si può "rilassare", è una costante, continui colpi di scena e continue sorprese. Veramente bellissimo. Staordinaria Helen Mirren.
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