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joecondor
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domenica 4 novembre 2018
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bellissimo giallo pieno di colpi di scena...
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Originale e piena di colpi di scena ,una bellissima sceneggiatura dove ogni personaggio è ottimamente caratterizzato.Il film è pieno di colpi di scena e tiene lo spettatore incollato alla poltrona per capire il susseguirsi dellla vicenda,Interpretazioni di Jeff Bridges e Cinthya Erivo la cantante di colore da Oscar, ma anche gli altri attori sono bravissimi da Lewis Pulman il misterioso ragazzo portiere a Chris Hemworth.Andatelo a vedere lo consiglio vivamente gran bel film....
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domenica 4 novembre 2018
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forte
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Mi aspettavo peggio dopo aver letto le critiche su internet, ma il film mi e' piaciuto davvero tanto. Fortissimo cast, colpi di scena inaspettati, ottimo saundtreck. Ricorda Tarantino, ma per me e' un bene perche lo adoro e sono contenta che ci sono giovani registi che si ispirano al grande maestro.
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giovedì 1 novembre 2018
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grande triller
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Se non l avete ancora visto non perdetelo i grandi thriller si contano sulle punte delle dita questo è uno di quelli. Intrigante dall' inizio alla fine inoltre c' è anche tarantino che completa il film. Non ho mai scritto recensioni su film ma con questo mi sono sentito obbligato a scriverlo.
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samanta
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martedì 30 ottobre 2018
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tante buone intenzioni
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El Royale è un albergo diviso a metà dal confine tra il Nevada e la California, alla fine degli anni '50 uno sconosciuto prende una camera e nasconde sotto il pavimento di legno una borsa pesante (si scoprirà che conteneva una grossa somma di denaro frutto di una rapina), ma viene ucciso da un'altro sconosciuto.
La scena successiva è di 10 anni dopo, quando alcune persone si ritrovano in questo albergo che ha un solo dipendente tuttofare. Non raccontiamo la trama diremo solo che ognuno di questi sconosciuti il prete come la giovane hippie, ha qualcosa da nascondere, ognuno degli ospiti ha due aspetti. Il regista è Drew Goddard sceneggiatore cinematografico e TV, alla sua seconda esperienza di regia.
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El Royale è un albergo diviso a metà dal confine tra il Nevada e la California, alla fine degli anni '50 uno sconosciuto prende una camera e nasconde sotto il pavimento di legno una borsa pesante (si scoprirà che conteneva una grossa somma di denaro frutto di una rapina), ma viene ucciso da un'altro sconosciuto.
La scena successiva è di 10 anni dopo, quando alcune persone si ritrovano in questo albergo che ha un solo dipendente tuttofare. Non raccontiamo la trama diremo solo che ognuno di questi sconosciuti il prete come la giovane hippie, ha qualcosa da nascondere, ognuno degli ospiti ha due aspetti. Il regista è Drew Goddard sceneggiatore cinematografico e TV, alla sua seconda esperienza di regia. A mio avviso dimostra una grande immaturità di regista, perchè l'idea è buona e anche la trama è interessante, ma il film presenta numerosi difetti.
Innanzitutto è troppo lento, in alcune scene si sofferma troppo, la sceneggiatura è appesantita da troppi riferimenti e citazioni c'entra tutto: la guerra in Vietnam, John F. Kennedy e le sue avventure amorose, (El Royale è un albergo di pervertiti), il capo del FBI Hoover, Manson e la sua setta di psicopatici killer, con una deviazione a Shining e così via. Il film è quindi dispersivo e la durata di 2h e 20 minuti è eccessiva, un robusto taglio di 20 minuti gli avrebbe fatto bene. Inoltre il regista sembra indeciso che taglio dare alle scene: c'é il thriller, il giallo classico, l'horror, la guerra, le scene sarcastiche, le confessioni drammatiche e sentimentali, insomma un vero "fritto misto".
Anche l'interpretazione dei protagonisti lascia a desiderare, fatto salvo l'ottimo Jeff Bridges che interpreta il falso prete con bravura e con una scena finale di compassione e pietà veramente notevole. Per il resto Cynthia Erivo che interpreta Darlene una cantante afro-americana ha una bella voce (in effetti è una cantante e interprete di musical), ma alla sua prima esperienza cinematografica si rivela mediocre, Chris Hemsworth che interpreta il capo della setta, si produce in atteggiamenti ridicoli e grotteschi in contrasto con il racconto, Dakota Johnson (50 sfumature di grigio) è bella ma inespressiva così come la sorellina interpretata da Cailee Spaeney alle sue prime armi e si vede. Per concludere tante buone intenzioni che avrebbero potuto essere sviluppate meglio.
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inesperto
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lunedì 29 ottobre 2018
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un giallo sul confine
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La vicenda si svolge tutta in poche location: nella hall dell'albergo, all'interno delle singole camere, nel parcheggio e nel corridoio segreto. I personaggi vengono osservati sia quando interagiscono, sia nei loro momenti solitari; la presenza di flashback, inoltre, ci spiega come questi sconosciuti si siano trovati nello stesso giorno all'hotel El Royale. Il film è obiettivamente intrigante e mai noioso. Le interpretazioni di Bridges ed Hemsworth sono ottime, esattamente come quella della splendida Dakota Johnson.
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