shingotamai
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venerdì 28 luglio 2017
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un americano a firenze
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Un film molto deludente.
Qualche simpatica scena del calcio storico fiorentino,compresi costumi e sfilate, e qualche ottima foto della splendida Firenze,che comunque non viene mai mostrata seriamente in tutta la sua magnificenza.
Il protagonista americano è piuttosto imbalsamato e non riesce andare oltre alle due o tre espressioni facciali,la storia d'amore è poco appassionante e i dialoghi molto banali,con qualche parola americana buttata giù a casaccio.
Ad un certo punto sbuca dal nulla anche una ex fidanzata americana che dopo un viaggio intercontinentale,non riesce neanche a "spararsi" una scena di gelosia convincente.
Tutto molto piatto,senza un senso preciso,tranne un'ipotetica sconvolgente storia d'amore,che sconvolgente non è.
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Un film molto deludente.
Qualche simpatica scena del calcio storico fiorentino,compresi costumi e sfilate, e qualche ottima foto della splendida Firenze,che comunque non viene mai mostrata seriamente in tutta la sua magnificenza.
Il protagonista americano è piuttosto imbalsamato e non riesce andare oltre alle due o tre espressioni facciali,la storia d'amore è poco appassionante e i dialoghi molto banali,con qualche parola americana buttata giù a casaccio.
Ad un certo punto sbuca dal nulla anche una ex fidanzata americana che dopo un viaggio intercontinentale,non riesce neanche a "spararsi" una scena di gelosia convincente.
Tutto molto piatto,senza un senso preciso,tranne un'ipotetica sconvolgente storia d'amore,che sconvolgente non è.
Anche perché la Mastronardi,che forse è l'unica a salvarsi dal grigiore generale,sembra innamorarsi del belloccio americano solo per un fatto meramente estetico.
Preziosi sembra trovarsi lì per caso,mentre alle sue spalle si consuma una sciatta storia di corna.
Insufficiente.
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florentin
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sabato 15 luglio 2017
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gli amricani firenze la vedono così.
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Niente a che vedere con quelli che 'lost' ma in Giappone del film famoso. Qui di 'lost' non c'è nessuno, anzi stanno bene tutti più o meno, specie in... Via de' Pepi l'americano bellone.
Una scena di metà film: la sera di San Giovanni con i 'fochi' i due dell'amore fedifrago (lei si è offerta, ché lui era stato abbandonato dalla fidanzata americana ma visibilmente senza soffrirne troppo e che non sembrava poi così desideroso di riempire il vuoto, almeno così presto), sono sul Ponte Santa Trinita da soli. Gente intorno ? Non un'anima. Il 24 Giugno! Miracolo a Firenze.
Un incipit in algido bianco e nero (un piano sequenza?) in una Firenze pulitissima e sgombra di tutto -non si vede per dire nemmeno una bici allucchettata.
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Niente a che vedere con quelli che 'lost' ma in Giappone del film famoso. Qui di 'lost' non c'è nessuno, anzi stanno bene tutti più o meno, specie in... Via de' Pepi l'americano bellone.
Una scena di metà film: la sera di San Giovanni con i 'fochi' i due dell'amore fedifrago (lei si è offerta, ché lui era stato abbandonato dalla fidanzata americana ma visibilmente senza soffrirne troppo e che non sembrava poi così desideroso di riempire il vuoto, almeno così presto), sono sul Ponte Santa Trinita da soli. Gente intorno ? Non un'anima. Il 24 Giugno! Miracolo a Firenze.
Un incipit in algido bianco e nero (un piano sequenza?) in una Firenze pulitissima e sgombra di tutto -non si vede per dire nemmeno una bici allucchettata. Questo è il 'taglio', per dire. Che poi ti dà l'idea anche del budget del film.
Sponsor la Ney York University (almeno così sembra dai titoli di coda), questa storiuccia striminzita da ''Razzie Awards' incentrata su un giocatore di football americano della serie solito mascellone ma misurato in visita a Firenze, si dipana fra chiassi, vicoli, un po' di Fiesole, nonché il quartiere di Santo Spirito che da 5 anni non vince contro gli azzurri la finale del (cosiddetto) Calcio Storico, arena in Piazza Santa Croce ridotta a stadio con fondo sabbiato in cui si svolge una simil-corrida dove mancano il toro e le banderillas ma il sangue c'è, ché lì se le danno di santa ragione. Uno spettacolo avvilente, di cui però qualcuno gode. Molti fiorentini in testa. E' colore, si sa , cosa non si farebbe per il turismo che poi si vede cosa succede quando non si riescono a gestire le transumanze brade che arrivano...consumando la città come meglio loro aggrada.
Per il resto c'è tutto, la trattoria 'tipica', il vino 'speciale' non "semplice" Chianti, inquadrature panoramiche (un po statiche-s'è visto di meglio), un paio di vespini con pit stop 'sur l'herbe' ma senza déjeuner- solo dell'altro ma non inquadrato (prude questo regista), con lievissima resistenza di lui che dice "Ma è un amico il tuo fidanzato" e che invece lei che per scoparselo ovvio, e subito ché l'aspetta fin da quando era bambina, gli fa tutto un ragionamentino filosofico-ruffiano del tipo 'carpe diem'- vorrai mica mandarmi in bianco qui fra gli ulivi con vista...(lui guarda il panorama -prima di...- e non dice wow, o cool, e questo è apprezzabile però).
E una recitazione rabberciata dove Alessandro Preziosi sembra passato di lì per caso, e forse solo per il cachet. Carina invece la poliglotta serbo-croato-canadese già detective nella serie tv 'Castle': Stana Katic, che si muove bene sembrando anche più giovane dei suoi anni (39), e che fa qui l'insegnate d'italiano in una delle diecine di scuole del ramo presenti in città.
Insomma: una piccola ciofeca. E nessun 'odore' di alcol, quello che con gli shot 'paghi due prendi tre o quattro o cinque', scorre invece a fiumi e non solo il sabato sera fra certe giovani comunità d'oltreoceano soprattutto.
Una Firenze politically correct ma insomma, che a parte la statua di Ercole e le spiegate sue dodici fatiche, e lei che dice all'americano imbroccato di essere architetto ma che a Firenze è una laurea inutile perché tutto è già stato costruito secoli prima che a guardarsi in giro di scempi invece nel comparto -architetti o geometri che siano stati nel moderno (Palazzo di Giustizia, per dire) ahimé....viene anche un po' da piangere.
Due stelle per non essere cattivo.
Poi chiaro, a Firenze si viene lo stesso anche se la promuovono con film del genere. O magari proprio per questo, chi lo sa, è un mondo così.
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sippetta94
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martedì 6 giugno 2017
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film piacevole, ma vorrei godermelo in italiano
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Il film parla essenzialmente di un ragazzo - Eric Lombard (Brett Dalton) - che dopo una delusione d'amore decide di visitare Firenze. Lì conoscerà Anna (Stana Katic), che gli insegnerà le basi dell'italiano, e Stefania (Alessandra Mastronardi) - cugina di Anna - di cui lui si innamorerà. Eric, che ha la passione per il football americano, entrerà a far parte del Santo Spirito, squadra di calcio storico capitanata da Paolo (Alessandro Preziosi), teoricamente fidanzato con Stefania. Il film è piacevole e da risalto alla bella Firenze, invogliando gli spettatori a visitarla. Attori tutti bravi, fatta eccezione per alcune scene in cui Brett Dalton risulta un po' "rigido" e nelle quali dovrebbe invece "lasciarsi andare".
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Il film parla essenzialmente di un ragazzo - Eric Lombard (Brett Dalton) - che dopo una delusione d'amore decide di visitare Firenze. Lì conoscerà Anna (Stana Katic), che gli insegnerà le basi dell'italiano, e Stefania (Alessandra Mastronardi) - cugina di Anna - di cui lui si innamorerà. Eric, che ha la passione per il football americano, entrerà a far parte del Santo Spirito, squadra di calcio storico capitanata da Paolo (Alessandro Preziosi), teoricamente fidanzato con Stefania. Il film è piacevole e da risalto alla bella Firenze, invogliando gli spettatori a visitarla. Attori tutti bravi, fatta eccezione per alcune scene in cui Brett Dalton risulta un po' "rigido" e nelle quali dovrebbe invece "lasciarsi andare". Menzione speciale all'ottimo inglese della Mastronardi. Il punto assolutamente negativo, a mio parere, sta nella PESSIMA distribuzione del prodotto. Film girato tra giugno e luglio 2014 a Firenze, mezzo cast composto da attori italiani ed è uscito solo in USA. Ancora stiamo aspettando di vederlo in Italia, è un po' una vergogna. Mi è stato possibile vederlo in inglese online - è uscito in VOD su Google Play, Apple Store, Amazon ecc... - senza sottotitoli (in alcune scene è stato complicato comprendere cosa si dicessero i personaggi, dati ad esempio i termini propri del calcio storico che non conosco nemmeno in italiano). In sintesi, film piacevole e consigliato, ma ovviamente godibile di più se si vede nella propria lingua madre. Pare che la pellicola uscirà in Italia entro il 2017, staremo a vedere.
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