Quello che non so di lei |
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Un film di Roman Polanski.
Con Emmanuelle Seigner, Eva Green, Vincent Perez, Damien Bonnard.
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Titolo originale Based On a True Story.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 110 min.
- Francia, Belgio, Polonia 2017.
- 01 Distribution
uscita giovedì 1 marzo 2018.
MYMONETRO
Quello che non so di lei ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Molto interessante, ma non del tutto riuscito
di rmarci 05Feedback: 12879 | altri commenti e recensioni di rmarci 05 |
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martedì 27 agosto 2019 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Dopo le due folgoranti esperienze “teatrali” di Carnage e Venere in pelliccia, Roman Polanski ripercorre un sentiero autoriale già intrapreso con L’uomo nell’ombra, in un film stilisticamente raffinato e sinuoso che, sopperendo parzialmente alla mancanza di suspense grazie a un fascino visivo quasi ipnotico, funziona meglio come dramma interiore che come thriller psicologico. Perfettamente coerente con la sua poetica e rinnovati alcuni degli stilemi che lo hanno contraddistinto (per la prima volta nel suo cinema il “confronto” è fra due donne), il regista polacco costruisce un’opera meravigliosamente stratificata, ma non completamente riuscita. Anche se non al vertice dell’ispirazione, egli sa per esperienza che la vita privata di un artista si può conoscere approfonditamente, più che da una semplice biografia letta su Internet, proprio attraverso le sue opere, intese come risultati espressivi di particolari vicissitudini personali. Inoltre ribadisce che, in un’epoca in cui siamo travolti da prodotti che mirano al realismo più esasperato (Reality TV, film tratti da storie vere, realtà virtuali ecc.) la realtà quotidiana si può celare anche all’interno della finzione stessa. Proprio per questo motivo, il film trova il suo punto di forza nella descrizione dell’elaborazione del processo creativo. Grazie soprattutto a un’interpretazione eroica da parte di Emmanuelle Seigner e a una presenza misteriosa di Eva Green, Polanski mette in scena un rapporto morboso e simbiotico tra una donna e il suo possibile alter-ego, che la libera dai demoni del suo passato per poi farglieli riversare tutti nelle pagine del suo prossimo libro. Dunque, complici alcune prolissità, una suspense al di sotto delle aspettative e qualche forzatura nello sviluppo della vicenda, Quello che non so di lei si configura come un piccolo passo indietro rispetto alle opere precedenti del regista. Tuttavia, risulta altrettanto apprezzabile, estremamente interessante e sicuramente meritevole di una visione. Io, personalmente, continuo a considerare Polanski uno dei massimi autori contemporanei, per cui le tre stelle sono doverose, oltre che pienamente meritate.
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