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andreagiostra
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sabato 16 settembre 2017
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the driver!
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Il film è incalzante, con un ritmo ben sostenuto dalle musiche di Steven Price, sintoniche e in perfetta armonia con la sceneggiatura ben ritmata di Edgard Wright, che ne ha diretto anche la regia. La scelta delle musiche è una componente determinante nella narrazione e nella sequenza delle immagini. E già questo può dirsi un elemento relativamente nuovo.
L’action driver nel film è il protagonista assoluto, con una sorta di richiamo nostalgico allo straordinario e insuperabile “The Driver” (1978) scritto e diretto da Walter Hill, con un superbo Ryan O'Neal; come adesso il “Driver” (2017) scritto e diretto da Edgard Wrigth che certamente avrà tratto ispirazione dall’insuperabile Hill.
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Il film è incalzante, con un ritmo ben sostenuto dalle musiche di Steven Price, sintoniche e in perfetta armonia con la sceneggiatura ben ritmata di Edgard Wright, che ne ha diretto anche la regia. La scelta delle musiche è una componente determinante nella narrazione e nella sequenza delle immagini. E già questo può dirsi un elemento relativamente nuovo.
L’action driver nel film è il protagonista assoluto, con una sorta di richiamo nostalgico allo straordinario e insuperabile “The Driver” (1978) scritto e diretto da Walter Hill, con un superbo Ryan O'Neal; come adesso il “Driver” (2017) scritto e diretto da Edgard Wrigth che certamente avrà tratto ispirazione dall’insuperabile Hill. Tutto condito con elementi divertenti ed umoristici, come oramai prassi dello stile hollywoodiano degli action movie.
Non mancano poi tutti gli ingredienti essenziali di un buon genere umoristico-emozionale: amore, sesso, tradimento, paura, ansia, coraggio, avventura, ironia, sarcasmo … elementi sparsi nella narrazione con intelligenza narrativa.
Il protagonista della storia, il bravissimo Ansel Elgort, il genio della fuga in auto, è sempre con gli auricolari attaccati alle orecchie ad ascoltare musica … e lo spettatore che andrà al cinema scoprirà perché … la musica è il vero carburante dell’ispirazione geniale di Baby Driver. Il cattivo di turno è il sempre più bravo Kevin Spacey, che arruola criminali senza scrupoli e disposti a tutto per arricchirsi. Tutto sembra filare liscio nella banda di Doc (Spacey), tranne quando l’amore entra in gioco … e quando l’amore prende il sopravvento rompe tutti gli equilibri apparentemente stabili che divengono precari di fonte alla forza della passione. Come precari appariranno allo spettatore i legami della banda degli uomini di Spacey.
Ed è a questo punto che inizia un’altra storia che non possiamo certo scrivere qui. Ma di certo l’azione, la suspense, l’imprevedibilità, la sorpresa, le emozioni non mancano per lo spettatore esigente … per lo spettatore che ama il genere action nell’accezione anni ’70-‘80 … e anche per questo il film è certamente da vedere.
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derbegeistert
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venerdì 15 settembre 2017
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un action movie può anche essere essere romantico
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Baby Driver narra di un ragazzo giovanissimo che per una curiosa vicessitudine si trova a lavorare come autista per le rapine per conto di un boss della malavita. Caratteristica peculiare di Baby (questo è il suo nickname) è di indossare costantemente le cuffie del suo i-pad ed ascoltare musica. Questa abitudine deriva da un fastidioso fischio alle orecchie che gli è stato procurato da un incidente stradale subito quando era un bambino, ma diventa anche il suo punto di forza quando stringe un volante tra le mani. Esattamente come un ballerino utilizza la musica per accompagnare i propri passi, altrettanto viene fatto da Baby quando si mette alla guida facendo numeri eccezionali per sfuggire alla polizia che lo insegue.
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Baby Driver narra di un ragazzo giovanissimo che per una curiosa vicessitudine si trova a lavorare come autista per le rapine per conto di un boss della malavita. Caratteristica peculiare di Baby (questo è il suo nickname) è di indossare costantemente le cuffie del suo i-pad ed ascoltare musica. Questa abitudine deriva da un fastidioso fischio alle orecchie che gli è stato procurato da un incidente stradale subito quando era un bambino, ma diventa anche il suo punto di forza quando stringe un volante tra le mani. Esattamente come un ballerino utilizza la musica per accompagnare i propri passi, altrettanto viene fatto da Baby quando si mette alla guida facendo numeri eccezionali per sfuggire alla polizia che lo insegue. Le premesse non devono ingannare. Baby Driver non è Fast and Furious e gli inseguimenti in macchina fannno solamente da cornice ad una trama basata su rapporti umani tra personaggi molto ben caratterizzati e villain di rara profondità. Il tutto viene insaporito da un uso molto particolare delle musiche, che conferiscono a questo film un gusto davvero particolare.
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aroma.di.feta
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giovedì 14 settembre 2017
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ready lets go
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L'intreccio parte in modo classico e si costruisce come ci si aspetta, ma ciò che a mano a mano prende sempre più piede in veste di protagonisti sono i dettagli: la scelta musicale, curata (da elogiare la presenza dei Boards of Canada) e legata alle vicende, le tempistiche, con l'azione a ritmo di musica, e le vicende secondarie, scene o battute non cruciali per lo sviluppo della trama, ma rese speciali da elementi originali e pensati. Ci si trova quindi di fronte ad un film che a priori avrebbe tutte le carte in regola per essere la solita banale pellicola di proiettili e motori, ma che pian piano si rivela dotato di forma e sostanza esattamente all'opposto delle pessimistiche aspettative. E se dopo l'abbuffata di primo e secondo ci si potrebbe fermare soddisfatti, il film ci porta un dolce/finale ancora una volta non scontato, che non possiamo fare a meno di non mangiare, completando con grazia ed eleganza ciò che già ci aveva saziato.
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muttley72
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lunedì 11 settembre 2017
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si perde un po' nel finale, a tratti "innovativo"
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Film girato con lo stesso stile delle pubblicità dei chewingum, in cui ad es. il protagonista si muove per le strade a piedi con un sottofondo musicale, danzando tra i passanti o che guida nelle rapine con nelle cuffie la sua "colonna sonora". Storia/trama simile a quella dei fumetti e film degli eroi della Marvel, nulla di innovativo.
Molto Bello l'inseguimento iniziale, che è il migliore del film e quindi anche dei successivi e di quello finale.
Forse c'è qualche spunto "innovativo" ...ma nel cinema quel che sembra innovativo ...va poi verificato (essere veramente tale) .
Comunque un film vedibile e gradevole con almenro tre attori ben all'altezza del ruolo loro affidato.
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Film girato con lo stesso stile delle pubblicità dei chewingum, in cui ad es. il protagonista si muove per le strade a piedi con un sottofondo musicale, danzando tra i passanti o che guida nelle rapine con nelle cuffie la sua "colonna sonora". Storia/trama simile a quella dei fumetti e film degli eroi della Marvel, nulla di innovativo.
Molto Bello l'inseguimento iniziale, che è il migliore del film e quindi anche dei successivi e di quello finale.
Forse c'è qualche spunto "innovativo" ...ma nel cinema quel che sembra innovativo ...va poi verificato (essere veramente tale) .
Comunque un film vedibile e gradevole con almenro tre attori ben all'altezza del ruolo loro affidato...il protagonista (che non concoscevo) J. Foxx e K. Spacey ... ma anche tutti gli altri sono più che dignitosi.
Nel compelsso tre stelle meritate, sempre per chi ami film di questo genere.
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sabato 9 settembre 2017
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merita i soldi del biglietto!!!
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Bellissimo mi ha tenuta incollata alla poltrona ottima recitazione...ben fatto violento ma non troppo romantico ma non troppo un mix perfetto
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andreaaresu
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venerdì 8 settembre 2017
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film senza anima
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Non c'è una trama degna di nota se non questo ragazzino che fa rapine non si sa bene per quale motivo. Nessun raffinato crime story solo inseguimenti e sparatorie
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albe23htt
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giovedì 7 settembre 2017
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l'arcobaleno viene sempre dopo la pioggia
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Baby Driver è molto più che un film d'azione, risulta essere una pellicola sul cui sfondo scorre il ritratto dell'adolescenza, fase della vita umana che marca indelebilmente l'esistenza di una persona. I genitori, le liti familiari e quindi il rifugio dentro al mondo della musica che fin troppo ha allontanato Baby dal mondo all'interno del quale inaspettatamente si è venuto a trovare. Un mondo che non è 'cool', come potrebbe sembrare dalle prime scene di questo gioiellino, ma un mondo cattivo che non guarda in faccia a nessuno. Ad eccezione del padre adottivo da Baby e della bella Debora, che troppo diversa è da questo universo narrativo per appartenervici nessun personaggio è analizzato con un accezione positiva.
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Baby Driver è molto più che un film d'azione, risulta essere una pellicola sul cui sfondo scorre il ritratto dell'adolescenza, fase della vita umana che marca indelebilmente l'esistenza di una persona. I genitori, le liti familiari e quindi il rifugio dentro al mondo della musica che fin troppo ha allontanato Baby dal mondo all'interno del quale inaspettatamente si è venuto a trovare. Un mondo che non è 'cool', come potrebbe sembrare dalle prime scene di questo gioiellino, ma un mondo cattivo che non guarda in faccia a nessuno. Ad eccezione del padre adottivo da Baby e della bella Debora, che troppo diversa è da questo universo narrativo per appartenervici nessun personaggio è analizzato con un accezione positiva. Padre adottivo di Baby che non a caso è sordo muto, ma che si coadiuva in maniera impeccabile con il nostro protagonista. A contorno dell'azione della pellicola sta l'amore che per la prima volta fa togliere dalle orecchie di baby le sue inseparabili cuffie, senza le quali ben presto Miles si accorgerà in che razza di mondo si sia cacciato.
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tmpsvita
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sabato 12 agosto 2017
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edgar wright- il genio del cinema contemporaneo
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In un periodo particolare per la musica nel cinema, nel quale questa assume un ruolo fondamentale, dopo Guardian of The Galaxy, Gotg vol2, La La Land ecc ecc, Edgar Wright coglie la palla al balzo scrivendo e dirigendo questo Baby Driver, un film nel quale la musica muove il tutto.
Tra omaggi, citazioni e easter egg, il pubblico viene scaraventato in un film divertente, potente, coinvolgente E ciò che colpisce davvero è che funziona tutto.
Ho adorato gli effetti sonori, molto realistici e quindi credibili; stupefacenti le scene dell'auto in fuga che, oltre ad essere ben concepite e studiate, beneficiano di ottime coreografie.
Perfetta la colonna sonora che spazia tra numerosi brani musicali di vari generi e di diversi periodi.
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In un periodo particolare per la musica nel cinema, nel quale questa assume un ruolo fondamentale, dopo Guardian of The Galaxy, Gotg vol2, La La Land ecc ecc, Edgar Wright coglie la palla al balzo scrivendo e dirigendo questo Baby Driver, un film nel quale la musica muove il tutto.
Tra omaggi, citazioni e easter egg, il pubblico viene scaraventato in un film divertente, potente, coinvolgente E ciò che colpisce davvero è che funziona tutto.
Ho adorato gli effetti sonori, molto realistici e quindi credibili; stupefacenti le scene dell'auto in fuga che, oltre ad essere ben concepite e studiate, beneficiano di ottime coreografie.
Perfetta la colonna sonora che spazia tra numerosi brani musicali di vari generi e di diversi periodi.
Da un regista innovativo e geniale come Edgar Wright, che si è fatto conoscere e apprezzare dal pubblico e critica con la grandissima trilogia del cornetto, mi aspettavo un bel lavoro da parte della regia, ma qui si raggiungo livelli altissimi, con inquadrature incisive, movimenti di macchina fantastici e piani sequenza talmente belli da poter gareggiare con quelli del maestro Inarritu.
Un lavoro magistrale viene svolto anche dal montaggio che rende il ritmo veloce ed elettrizzante.
All'inizio, devo essere sincero, non ero molto entusiasta della scelta del casting per quanto riguarda il protagonista, ovvero Ansel Elgort, attore che non ho affatto apprezzato nella saga di Divergent e che non mi ha soddisfatto particolarmente in "Colpa delle stelle", ma, grazie alla regia di Wright, in questo caso mi ha davvero stupito con il suo carisma in una parte che gli calza a pennello e, finalmente, posso cominciare a rivalutarlo.
Poi, inutile dirlo, Kevin Spacey è la ciliegina sulla torta.
Quindi dopo aver affrontato l'horror, la commedia, il dramma, l'azione e la fantascienza mi chiedo che cosa non sia in grado di fare Edgar Wright?
VOTO: 9/10
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marionitti
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giovedì 10 agosto 2017
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parte benissimo finisce così così
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Visto ad un'anteprima estiva. Inizio davvero scoppiettante, con un inseguimento da antologia e un piano sequenza di grande effetto. Orginale l'idea dell'uomo al volante delle rapine giovane, un po' strano che agisce a ritmo di musica. Anche il suo mondo relazionale ha un certo spessore. Il primo tempo finisce con piena soddisfazione dello spettatore. Nel secondo si scivola verso il film d'azione più ordinario e si finisce così così, con personaggi che devono essere uccisi diciotto volte prima di morire davvero, improbabili redenzioni, ecc. Peccato che il regista abbia usato solo in parte le carte che l'idea del giovane un po' autistico gli offriva.
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Visto ad un'anteprima estiva. Inizio davvero scoppiettante, con un inseguimento da antologia e un piano sequenza di grande effetto. Orginale l'idea dell'uomo al volante delle rapine giovane, un po' strano che agisce a ritmo di musica. Anche il suo mondo relazionale ha un certo spessore. Il primo tempo finisce con piena soddisfazione dello spettatore. Nel secondo si scivola verso il film d'azione più ordinario e si finisce così così, con personaggi che devono essere uccisi diciotto volte prima di morire davvero, improbabili redenzioni, ecc. Peccato che il regista abbia usato solo in parte le carte che l'idea del giovane un po' autistico gli offriva. Comunque una menzione positiva va, e meno male, alla cura della colonna sonora che svolge un ruolo centrale nel racconto.
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enrikeb
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mercoledì 2 agosto 2017
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un buon film d'azione a tempo di buona musica
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Un ragazzo dotato di una incredibile tecnica di guida deve servire un boss a cui deve una certa somma e per farlo si rende disponibile ad essere pilota in una serie di rapine. L'ultima di queste non va come dovrebbe, ecc.... Un film quasi esclusivamente a tempo di musica e il montaggio in alcuni punti è veramente divertente e piacevole: l'inizio cattura sicuramente! La storia, al contrario, è davvero banale, ma gli attori pochi ma buoni, sono strutturati e caratterizzati e si potrebbe far il tifo quasi per ognuno. Nel genere film d'azione, bisogna riconoscere che il regista tenta di proporre qualcosa di nuovo, certo strizza l'occhio ai videomusicali e a un cinema commerciale per i giovani, ma ci sono delle qualità che lo fanno apprezzare e per questo è un film che può piacere a tutti, anche ai non appassionati del genere (non è nemmeno uno dei miei preferiti).
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