gianleo67
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domenica 26 marzo 2017
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crooked man, won't you hurry...
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Appena di ritorno dalla tourneè promozionale del loro ultimo esorcismo di una casa infestata in quel di Amytiville, la coppia di haunting hunters più famosa del Connecticut vola oltreoceano per indagare su di uno spirito che sembra ossessionare una madre single ed in suoi quattro figli nel sobborgo londinese di Enfield. Tra scetticismi vari, la legittima cautela delle autorità ecclesiastiche ed una invadente attenzione mediatica, i coniugi Warren dovranno combattere contro un demone privato che sembra conoscerli benissimo e contro un infausto presagio di morte.
C'ha ripensato per questioni puramente nostalgiche dice lui e come non credergli se dopo Insidious, The Conjuring e Insidious: Chapter 2, sembrava aver cambiato strada con il capitolo sette della serie dei tamarri delle corse clandestine più longeva della storia del cinema.
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Appena di ritorno dalla tourneè promozionale del loro ultimo esorcismo di una casa infestata in quel di Amytiville, la coppia di haunting hunters più famosa del Connecticut vola oltreoceano per indagare su di uno spirito che sembra ossessionare una madre single ed in suoi quattro figli nel sobborgo londinese di Enfield. Tra scetticismi vari, la legittima cautela delle autorità ecclesiastiche ed una invadente attenzione mediatica, i coniugi Warren dovranno combattere contro un demone privato che sembra conoscerli benissimo e contro un infausto presagio di morte.
C'ha ripensato per questioni puramente nostalgiche dice lui e come non credergli se dopo Insidious, The Conjuring e Insidious: Chapter 2, sembrava aver cambiato strada con il capitolo sette della serie dei tamarri delle corse clandestine più longeva della storia del cinema. Ma la voglia di moltiplicare i pani ed i pesci di un mercato del'intrattenimento seriale che spende 10 e guadagna 100 sembra una motivazione più convincente per vedere nuovamente James Wan alle prese con l'oliato meccanismo di una storia di infestazioni demoniache e detection dell'occulto formato famiglia (nel senso del plot, dei protagonisti e del pubblico) in cui ha dimostrato la capacità di reinventare un genere che proponga spauracchi e buoni sentimenti in egual misura ed in misura inversamente proporzionale alla fedeltà storica delle vicende narrate. Dramma soprannaturale che fa dell'artificio romanzesco e della perizia tecnica i suoi punti di forza, il secondo capitolo delle avventure della più bella coppia di indagatori delle peggiori brutture di case cigolanti abitate da famiglie disfunzionali è una 'London Calling' dei Clash in anticipo sui tempi che ha già metabolizzato l'immaginario orrifico degli anni '70 da cui proviene (Burnt Offerings, Amityville Horror, Poltergeist) per produrne una versione fumettistica e patinata a metà strada tra Dylan Dog e Conan Doyle. Insomma poche vellità autoriali e molto pragmatismo yankee per una storia di demoni americani da esportazione vestiti da suora che tengono in scacco spettri, vittime ed esorcisti nell'estenuante tenzone di un assedio domestico dove sussulti, grida e chiamate alla polizia si ripetono nella sistematica costruzione di un plot che fa dell'iterazione e del twist a buon mercato il suo principale marchio di fabbrica. Magari e a dispetto delle quasi 2 ore e un quarto di spettacolo non ci si annoia, ma neanche ci si impaurisce più di tanto non ostante l'eccellente messa in scena delle comparsate fantasmatiche e dei terrifici intermezzi onirici: netta dicotomia tra i paladini del Bene e le forze del Male, personaggi di contorno abbastanza stereotipati (pure Franca Potente che fa la scettica...poco convinta) ed una coppia di piccioncini con figlia adolescente che fanno da balie dell'occulto ad un'altra adolescente sfortunata dagli occhi segnati messa a parte del loro amore e delle loro affinità elettive; perfino le ambiguità interpretative della storia originale (lei fingeva, ma solo per il 2%, o giù di lì) vengono presto liquidate in favore del solito finale concitato da cui se ne esce recitando l'oscuro nome demoniaco con cui la scrittura automatica ha graffiato le pagine di una bibbia. Repertorio abusato e telefonato a parte insomma, la confezione è di tutto rispetto e gli attori principali fanno il loro dovere con inappuntabile professionalità; compresa la madre coraggio di una Frances O'Connor curiosamente somigliante alla Barbara Hershey di un'altra madre cinematografica perseguitata a domicilio. Franchise che promette almeno un terzo capitolo per il 2018 ed ennesimo reperto che ci si porta a casa: inquietante carillon di un Crooked Man che, come la paura, si dice essere efficace contro la balbuzie.
"Here was a crooked man, and he walked a crooked mile.
He found a crooked sixpence upon a crooked stile.
He bought a crooked cat, which caught a crooked mouse,
And they all lived together in a little crooked house."
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toty bottalla
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giovedì 26 gennaio 2017
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wan non replica il primo ma fa bene lo stesso!
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Il secondo capitolo diretto da James Wan regge l'urto nonostante tutto, una storia ben articolata che non ci mette troppo ad arrivare al dunque, è buona l'interpretazione corale ma quella di Wilson e Farmiga (comunque bravi) risulta un pò troppo condiscendente in merito al racconto, forse colpa di una sceneggiatura ormai consolidata alla serie che probabilmente continuerà, nonostante gli spettri non appaiono come al luna park c'è meno patos coinvolgente del precedente "L'evocazione" ma le ottime tecniche di ripresa e una buona fotografia timbrano il caso Enfield con tre stelle piene. Saluti.
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uppercut
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domenica 1 gennaio 2017
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un film storto
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C'era un uomo storto che entrò in una storia storta... La filastrocca del film è la migliore epigrafe a uno dei peggiori horror della storia. "Storto" dall'inizio alla fine, è costruito secondo una formula che ti può portare solo a due possibili esiti: o lo sfinimento o il rincoglionimento. Che sulla platea d'oltreoceano abbia fatto facile breccia nella seconda direzione non deve stupire più nessuno. Incredibile invece è che uno spettatore (per non parlare di un critico...) di media intelligenza e sensibilità non alzi bandiera bianca dopo la venticinquestima variazione sul tema "stanza nel buio arriva lo spettro" o dopo le grottesche inconguenze narrative, le dinamiche psicologiche involontariamente parodistiche, l'assoluta incapacità di suscitare la sola ombra di un brivido a fronte di un budget stellare.
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C'era un uomo storto che entrò in una storia storta... La filastrocca del film è la migliore epigrafe a uno dei peggiori horror della storia. "Storto" dall'inizio alla fine, è costruito secondo una formula che ti può portare solo a due possibili esiti: o lo sfinimento o il rincoglionimento. Che sulla platea d'oltreoceano abbia fatto facile breccia nella seconda direzione non deve stupire più nessuno. Incredibile invece è che uno spettatore (per non parlare di un critico...) di media intelligenza e sensibilità non alzi bandiera bianca dopo la venticinquestima variazione sul tema "stanza nel buio arriva lo spettro" o dopo le grottesche inconguenze narrative, le dinamiche psicologiche involontariamente parodistiche, l'assoluta incapacità di suscitare la sola ombra di un brivido a fronte di un budget stellare. "Vade retro James Wan e chi ha la faccia tosta (o storta) di scrivere bene di te!".
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dian71cinema
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domenica 4 dicembre 2016
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per chi ha visto il primo...
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LA RECENSIONE L'HO LETTA DOPO AVER VISTO IL FILM.. E CONCORDO.. ANZI RITENGO CHE IL FILM SIA STATO GIUDICATO CON "GUANTI DI VELLUTO"..
SEPPURE SI RICONOSCE AL REGISTA UNA SAPIENTE CAPACITA' "TECNICA".. IL SEQUEL DI "THE CONJURING" NON REGGE CON UN PO' DI DELUSIONE AL PRECEDENTE "THE CONJURING -L'EVOCAZIONE".. MENTRE IL PRIMO, A CUI HO VOLUTO NON DILUNGARMI NEL COMMENTO, IN QUANTO ECCELLEVA SU MOLTEPLICI ASPETTI.. NEL SUO SECONDO LAVORO.. SI DENOTA (COME SPESSO AVVIENE QUANDO SI COMPIONI OTTIMI LAVORI) UN AFFATICAMENTO.. UNA DIFFICOLTA' NEL MANTENERSI SULLO STESSO LIVELLO.. GLIELO PERDONIAMO..MA IN PARTE.. CI SI ASPETTAVA MAGGIORE RITMO.
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LA RECENSIONE L'HO LETTA DOPO AVER VISTO IL FILM.. E CONCORDO.. ANZI RITENGO CHE IL FILM SIA STATO GIUDICATO CON "GUANTI DI VELLUTO"..
SEPPURE SI RICONOSCE AL REGISTA UNA SAPIENTE CAPACITA' "TECNICA".. IL SEQUEL DI "THE CONJURING" NON REGGE CON UN PO' DI DELUSIONE AL PRECEDENTE "THE CONJURING -L'EVOCAZIONE".. MENTRE IL PRIMO, A CUI HO VOLUTO NON DILUNGARMI NEL COMMENTO, IN QUANTO ECCELLEVA SU MOLTEPLICI ASPETTI.. NEL SUO SECONDO LAVORO.. SI DENOTA (COME SPESSO AVVIENE QUANDO SI COMPIONI OTTIMI LAVORI) UN AFFATICAMENTO.. UNA DIFFICOLTA' NEL MANTENERSI SULLO STESSO LIVELLO.. GLIELO PERDONIAMO..MA IN PARTE.. CI SI ASPETTAVA MAGGIORE RITMO.. O QUANTO MENO LA STESSA INTENSA CAPACITA' DI TERRORIZZARE LO SPETTATORE COME E' EGREGIAMENTE RIUSCITO NEL PRIMO FILM DI QUESTA PRESUMIBILE TRILOGIA.. WAN DESIDERA (GIUSTAMENTE) ESSERE ORIGINALE.. E COMPIE UNA VARIAZIONE SUL TEMA CERCANDO DEGLI ESCAMOTAGE PER RENDERE LA TRAMA COMPLESSA... MA PROPRIO PER QUESTO IL FILM APPARE PIU' CONTORTO.. MENO CREDIBILE E MENO SCORREVOLE.. CONSIGLIO A CHI NON HA VISIONATO IL PRIMO LAVORO.. L'EVOCAZIONE, DI VEDERLO E CAPIRA' QUELLO CHE STO ESPRIMENDO. LA TRAMA STESSA, LA SCELTA DELL'AMBIENTAZIONE, I GIOCHI DI LUCE, L'INTERPRETAZIONE DEGLI ATTORI (TRA CUI MOLTI BAMBINI COME NEL PRIMO), IL TRUCCO E GLI EFFETTI SPECIALI SULLE ENTITA' MALVAGIE.. TUTTO INSOMMA E' DI SECONDA SERIE.. RESTA UN FILM CERTAMENTE SUFFICENTE PERCHE' E' INNEGABILE NON RICONOSCERGLI UN CERTO LIVELLO QUALITATIVO.. MA LO SCIVOLONE IN QUESTO SEQUEL E' TROPPO EVIDENTE.. E SE AVETE VISTO IL PRIMO FILM DI QUESTA "SERIE".. ANCHE UN PIZZICO DI DELUSIONE PER DELLE ASPETTATIVE NON SODDISFATTE. VOTO 6+
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st7no
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giovedì 3 novembre 2016
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discretamente anonimo
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Per attirare un po più l' attenzione basti dire " tratto da una storia vera" e allora a quanto pare tutto viene "perdonato". Il film di per sé ha una trama piuttosto scontata e molto lenta. Io resto del parere che si possa oggi fare un film horror classico o un film basato su demoni ed esorcismi. Questo è il tipico caso in cui ci si mette dentro un po di tutto tanto qualcosa succederà. Alcune scene sono però piacevoli ed è nel complesso ben recitato. Ciò che vorrei però, visto che siamo nel 2016, vedere, vivere e sentire, l adrenalina di questo genere di film, oramai scomparsa da decine di anni.
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roger75
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martedì 18 ottobre 2016
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horror di buonissima qualita'......wan eccellente
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Considerando la moltitudine di film horror sul tema soprannaturale di questi ultimi anni, trovo The Conjuring 2 un buonissimo film per varie ragioni senza tralasciare ovvi de ja vu sui generis. Ma voglio soffermarmi prima di tutto sulla regia di Wan, eccellente, inquadrature di rilievo e rapidi spostamenti delle immagini consentono allo spettatore di sobbalzare sulla poltrona ( in alcune scene), sebbene alcune siano prevedibili; geniale la scena in cui Ed e gli altri sono girati di spalle mentre intervistano Janet sulla poltrona di Bill Wilkins e quest'ultima è offuscata mentre Ed è in primo piano. La prima parte mi ha dato piu' sussulti della seconda che sfocia poi piu' sulla prevedibilita' ma sempre con un tocco, un qualcosa in piu' che rende Il caso Enfield un bel film horror.
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Considerando la moltitudine di film horror sul tema soprannaturale di questi ultimi anni, trovo The Conjuring 2 un buonissimo film per varie ragioni senza tralasciare ovvi de ja vu sui generis. Ma voglio soffermarmi prima di tutto sulla regia di Wan, eccellente, inquadrature di rilievo e rapidi spostamenti delle immagini consentono allo spettatore di sobbalzare sulla poltrona ( in alcune scene), sebbene alcune siano prevedibili; geniale la scena in cui Ed e gli altri sono girati di spalle mentre intervistano Janet sulla poltrona di Bill Wilkins e quest'ultima è offuscata mentre Ed è in primo piano. La prima parte mi ha dato piu' sussulti della seconda che sfocia poi piu' sulla prevedibilita' ma sempre con un tocco, un qualcosa in piu' che rende Il caso Enfield un bel film horror. Vera Farmiga conferma le sue doti di attrice (gia' comunque evidenziate in maniera egregia nella serie tv Bates Motel) e il resto del cast è all'altezza , senza particolari sussulti ma buoni.....
Molto belli i titoli di coda con spezzoni audio e foto originali che fanno riferimento a uno dei casi piu' documentati di fenomeno paranormale e di possessione... Ultima ma non meno importante, le musiche e gli effetti sonori particolarmente azzeccati e che contribuiscono ad accrescere la paura. Assolutamente da vedere....un horror di questo tipo deve farti sobbalzare e questo Conjuring 2 lo fa..
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dragoneme
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martedì 11 ottobre 2016
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l'horror definitivo
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Da amante del genere, credo di non esagerare nel dire che ogni elemento, in questo film, tocca vette di eccellenza ineguagliabili. Il primo "the conjuring" è stato uno dei più begli horror che abbia avuto occasione di vedere. E, in un filone ormai ampiamente esplorato, in cui ormai sembra tutto giù visto e in cui gli effetti speciali tentano di ricreare quella suspance che non si riesce ad ottenere dalla trama, The Conjouring è stata un'imprevista sorpresa. Difficilmente, pensavo, che si potesse eguagliare tanta bravura, soprattutto considerando il deludente spin off. Invece, il secondo capitolo della serie, riprende gli elementi che avevano fatto del primo film un capolavoro, e riesce nell'ardua impresa di creare atmosfere ancora più coinvolgente, cupe, paurose, intriganti.
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Da amante del genere, credo di non esagerare nel dire che ogni elemento, in questo film, tocca vette di eccellenza ineguagliabili. Il primo "the conjuring" è stato uno dei più begli horror che abbia avuto occasione di vedere. E, in un filone ormai ampiamente esplorato, in cui ormai sembra tutto giù visto e in cui gli effetti speciali tentano di ricreare quella suspance che non si riesce ad ottenere dalla trama, The Conjouring è stata un'imprevista sorpresa. Difficilmente, pensavo, che si potesse eguagliare tanta bravura, soprattutto considerando il deludente spin off. Invece, il secondo capitolo della serie, riprende gli elementi che avevano fatto del primo film un capolavoro, e riesce nell'ardua impresa di creare atmosfere ancora più coinvolgente, cupe, paurose, intriganti. Un plauso particolare agli attori e alla fotografia.
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nerazzurro
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lunedì 29 agosto 2016
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film d'autore
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Realizzato magistralmente come il primo. James Wan realizza l'ennesimo capolavoro confermandosi un regista magnifico ed il migliore degli ultimi 5 anni nel panorama horror.
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themaster
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mercoledì 17 agosto 2016
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bel film.
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Riprendendo le tematiche e gli stilemi classici dell'horror soprannaturale,James Wan firma una delle sue opere migliori dopo Insidious e Saw,il giovane autore infatti sembra essersi ripreso da quella schifezza,se pur ben girata di Fast & Furious 7 e torna all'horror.
Patrick Wilson e Vera Farmiga fantastici,colonna sonora eccelsa tra cui spiccano London Calling dei The Clash e Elvis Presley e un lato tecnico perfetto non fanno che giovare ad una pellicola che fa del suo maggior punto di forza lo stesso James Wan.
Lo script risulta affascinante e inquietante,nonostante qualche allungamento di troppo e i personaggi per quanto stereotipati in superficie presentano delle caratteristiche che li fanno spiccare rispetto alla media degli horror moderni,tuttavia rispetto alle precedenti opere di questo autore,la trama e lo svolgimento di The Conjuring 2 seguono molto di più la canonicità del genere horror facendo propri i clichè e donando un carisma al tutto veramente molto particolare.
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Riprendendo le tematiche e gli stilemi classici dell'horror soprannaturale,James Wan firma una delle sue opere migliori dopo Insidious e Saw,il giovane autore infatti sembra essersi ripreso da quella schifezza,se pur ben girata di Fast & Furious 7 e torna all'horror.
Patrick Wilson e Vera Farmiga fantastici,colonna sonora eccelsa tra cui spiccano London Calling dei The Clash e Elvis Presley e un lato tecnico perfetto non fanno che giovare ad una pellicola che fa del suo maggior punto di forza lo stesso James Wan.
Lo script risulta affascinante e inquietante,nonostante qualche allungamento di troppo e i personaggi per quanto stereotipati in superficie presentano delle caratteristiche che li fanno spiccare rispetto alla media degli horror moderni,tuttavia rispetto alle precedenti opere di questo autore,la trama e lo svolgimento di The Conjuring 2 seguono molto di più la canonicità del genere horror facendo propri i clichè e donando un carisma al tutto veramente molto particolare.
Ciò che sorprende è il modo in cui Wan gioca con la regia e fa ampio utilizzo di effetti speciali lasciando da parte il computer quando possibile e anche quando lo utilizza,l'effetto visivo è calibrato con astuzia e non viene mai a noia,tuttavia le scene più azzeccate sono i momenti in cui le varie entità prendono possesso dei corpi umani,i momenti in cui si costruisce la tensione tramite dei piani sequenza immersivi e clinici,inquadrature suggestive e ricercate e interpretazioni a dire poco smaglianti,inoltre tra le scene più riuscite vi sono i momenti più intimi tra i vari personaggi e le sequenze introspettive,ad esempio quando Patrick Wilson canta Elvis,scena veramente molto commovente e la scena finale in cui la fotografia cambia e da cupa diventa calda,abbracciando i personaggi in un vortice di passione e amore,discorso strano per un horror,ma tant'è.
La pellicola vanta un'ambientazione più che suggestiva,ovvero gli anni 70,riproponendo una Londra bellissima e inquietante allo stesso tempo.
La trama sacrifica l'originalità per lasciare spazio alla regia,sempre molto riuscita e studiata in ogni minimo particolare,nonostante vi siano delle piccole cadute qua e la.
In sintesi,The Conjuring 2 - Il Caso Enfield è un buonissimo film horror che inquieta e spaventa anche a tratti,oltre che affascinare per le immagini potenti e incisive che Wan costruisce passo dopo passo,mattone dopo mattone,come una grande scultura che richiede molto tempo per essere completata,ma una volta finita lascia a bocca aperta per lo splendore. Voto 8/10
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mercoledì 27 luglio 2016
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un po' di stanchezza si avverte
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Lorraine Warren e rispettivo partner,la coppia di sensitivi,sono in comune col primo film di questa serie sorta da pochi anni. Ma se in "The conjuring" c'erano l'effetto novità ed una sceneggiatura che preparava la suspence,qui il film entra subito nel vivo in maniera prevedibile e meno intrigante. Il demone ha scarso appeale e,tutto sommato,la parte più intrigante risulta un finale ad effetto.
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