fiorello64
|
domenica 20 settembre 2015
|
trppo pretenzioso ed onirico
|
|
|
|
Film con spunti interessanti ma nel complesso insoddisfacente, completamente privo di ritmo. Tagliando una mezzoretta di astrusità forse poteva essere un buon film. Buone l'interpretazione della Golino e la colonna sonora.
|
|
[+] lascia un commento a fiorello64 »
[ - ] lascia un commento a fiorello64 »
|
|
d'accordo? |
|
maria
|
domenica 20 settembre 2015
|
un film finto
|
|
|
|
Finte le immagini, perquanto belle non aiutano la comprensione della storia e dei personaggi e non comunicano emozioni:non ci si improvvisa Sorrentino o Malick e nemmeno Pappi Corsicato. Tanto meno Fellini, di cui il film ricorda(non so quanto consapevolmente) lo splendido "Le notti di Cabiria", nella scena della Solfatara e in tutto il rapporto di Anna con Migliaccio. Finta la Golino, sempre la stessa, eppure in questo ruolo avrebbe dovuto e potuto abbandonare il suo abituale narcisismo(secondo la giuria di Venezia l'ha fatto, mah...),magari prendendo seriamente esempio dalla Magnani alla quale "finge", appunto, di ispirarsi.Finta anche la storia, alla quale non si dà risalto, messa in secondo piano dalla sovrabbondanza dell'aspetto onirico e dall'eccessiva centralità della protagonista.
[+]
Finte le immagini, perquanto belle non aiutano la comprensione della storia e dei personaggi e non comunicano emozioni:non ci si improvvisa Sorrentino o Malick e nemmeno Pappi Corsicato. Tanto meno Fellini, di cui il film ricorda(non so quanto consapevolmente) lo splendido "Le notti di Cabiria", nella scena della Solfatara e in tutto il rapporto di Anna con Migliaccio. Finta la Golino, sempre la stessa, eppure in questo ruolo avrebbe dovuto e potuto abbandonare il suo abituale narcisismo(secondo la giuria di Venezia l'ha fatto, mah...),magari prendendo seriamente esempio dalla Magnani alla quale "finge", appunto, di ispirarsi.Finta anche la storia, alla quale non si dà risalto, messa in secondo piano dalla sovrabbondanza dell'aspetto onirico e dall'eccessiva centralità della protagonista. A parte questo, il linguaggio scelto è insopportabile, un napoletano misto ad italiano, anzi diciamo meglio, un dialetto napoletano storpiato, e non sembra una scelta stilistica ma una pura superficialità. Si salvano le scene familiari col ragazzo sordomuto e la recitazione di Massimiliano Gallo,perquanto in un ruolo che per lui è diventato quasi un clichè:un personaggio che qui,in questo clima falso, con la sua autentica odiosità riesce quasi simpatico.
[-]
[+] sono d'accordo.
(di gianp65)
[ - ] sono d'accordo.
[+] condivido la recensione..
(di francesco2)
[ - ] condivido la recensione..
|
|
[+] lascia un commento a maria »
[ - ] lascia un commento a maria »
|
|
d'accordo? |
|
no_data
|
sabato 19 settembre 2015
|
anna e napoli. spiazzate, bellissimo.
|
|
|
|
Ho visti ieri il film e credo proprio che tornerò per rivederlo. Travolta dalla narrazione, dalla storia, da un’attrice straordinaria che ti porta per mano nel mondo di Anna, ho sfiorato molti altri livelli e aspetti di un film semplice e allo stesso tempo ricco, complesso, colto, un film che travolge fino alla fine ma che lascia incompleti, insoddisfatti con il bisogno di comprendere, di sapere do più. Proprio come in uno di quei sogni così veri che quando ti svegli sei spiazzato e non capisci dov’è il confine e se quello che hai sognato è bene o male. Anna e la sua biografia, gli eventi che la riguardano, il suo processo di emancipazione, la sua bizzarra e cupa leggerezza… sono il motore di un film del quale però si intuisce un nucleo e un fulcro che la superano, che vanno oltre lei.
[+]
Ho visti ieri il film e credo proprio che tornerò per rivederlo. Travolta dalla narrazione, dalla storia, da un’attrice straordinaria che ti porta per mano nel mondo di Anna, ho sfiorato molti altri livelli e aspetti di un film semplice e allo stesso tempo ricco, complesso, colto, un film che travolge fino alla fine ma che lascia incompleti, insoddisfatti con il bisogno di comprendere, di sapere do più. Proprio come in uno di quei sogni così veri che quando ti svegli sei spiazzato e non capisci dov’è il confine e se quello che hai sognato è bene o male. Anna e la sua biografia, gli eventi che la riguardano, il suo processo di emancipazione, la sua bizzarra e cupa leggerezza… sono il motore di un film del quale però si intuisce un nucleo e un fulcro che la superano, che vanno oltre lei. È i il film di un’artista,di un poeta, di un pittore, di un musico, di un antropologo, di un fine psicologo. È un film di “fatti” ma anche visionario che racconta il cuore di quella Napoli che forse solo chi la abita e la attraversa può comprenderne la vera natura e per noi “stranieri” diventa un viaggio nel miracoloso in un tragitto che mostra bellezze e ferocia, durezze e nobiltà. Bravo Gaudino, che conosco poco ma del quale mi riprometto di recuperare il suo passato, bravi gli attori, tutti, veramente, bravi il team dei produttori che ha scommesso e rischiato ma che ha vinto assolutamente la sfida.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a no_data »
[ - ] lascia un commento a no_data »
|
|
d'accordo? |
|
marcello1979
|
sabato 19 settembre 2015
|
un bel minestrone, riuscito..
|
|
|
|
Direi Visionario...
Non tanto per la sceneggiatura che rimane comunque più che soddisfacente, quanto per le immagini..
A tratti noir, a tratti drammatico ma anche sentimentale..
Un bravo a Gaudino...un pò di Malik, ma finalmente un cinema nuovo che mischia le carte dopo Sorrentino e seguaci...
Una splendida Golino , merita i premi a lei concessi...ogni 15 anni...
|
|
[+] lascia un commento a marcello1979 »
[ - ] lascia un commento a marcello1979 »
|
|
d'accordo? |
|
foffola40
|
sabato 19 settembre 2015
|
valeria,grande valeria
|
|
|
|
Dialoghi spesso incomprensibili per il sonoro inesistente, non tutti sottotitolati, lo spettatore ha l'impressione di essere tagliato fuori dalla storia. Il racconto è molto suggestivo, impregnato di napoletanità alla De Filippo (Eduardo) e di sacralità profana, arricchito ancora dalle colorate e oniriche visioni degli incubi di Anna da piccola e di Anna da grande. Anna è la protagonista: la grande, viva, umana Valeria Golino alla quale va il merito del film nel suo insieme. Lo sceneggiatore voleva proprio raccontare la vita travagliata di una donna: bambina aveva trascorso 4 anni a Nisida, riformatorio per i minori, per discolpare il fratello maggiorenne e finisce con il morire volando dal cornicione del suo palazzo come da piccola era volata dal campanile della chiesa per annuncare la festa.
[+]
Dialoghi spesso incomprensibili per il sonoro inesistente, non tutti sottotitolati, lo spettatore ha l'impressione di essere tagliato fuori dalla storia. Il racconto è molto suggestivo, impregnato di napoletanità alla De Filippo (Eduardo) e di sacralità profana, arricchito ancora dalle colorate e oniriche visioni degli incubi di Anna da piccola e di Anna da grande. Anna è la protagonista: la grande, viva, umana Valeria Golino alla quale va il merito del film nel suo insieme. Lo sceneggiatore voleva proprio raccontare la vita travagliata di una donna: bambina aveva trascorso 4 anni a Nisida, riformatorio per i minori, per discolpare il fratello maggiorenne e finisce con il morire volando dal cornicione del suo palazzo come da piccola era volata dal campanile della chiesa per annuncare la festa. foffola40
[-]
[+] vorrei capire...
(di maria)
[ - ] vorrei capire...
[+] finale doppio?
(di siebenzwerg)
[ - ] finale doppio?
|
|
[+] lascia un commento a foffola40 »
[ - ] lascia un commento a foffola40 »
|
|
d'accordo? |
|
mauridal
|
giovedì 17 settembre 2015
|
napoli, sempre napoli...
|
|
|
|
PER AMOR VOSTRO , un film di G. Gaudino, Italia, 2015 con V.Golino, M.Gallo A. Giannini
Napoli, sempre Napoli, fortissimamente Napoli.
Quando una città è il luogo, inconfondibile, unico con una sua propria umanità , quando la città è Napoli, che diventa un caso nazionale e perfino internazionale, per le tante sfumature, che possiede , positive e negative o addirittura ambigue, allora un film che se ne occupa, è un film molto difficile .
[+]
PER AMOR VOSTRO , un film di G. Gaudino, Italia, 2015 con V.Golino, M.Gallo A. Giannini
Napoli, sempre Napoli, fortissimamente Napoli.
Quando una città è il luogo, inconfondibile, unico con una sua propria umanità , quando la città è Napoli, che diventa un caso nazionale e perfino internazionale, per le tante sfumature, che possiede , positive e negative o addirittura ambigue, allora un film che se ne occupa, è un film molto difficile . Il film Per amor vostro quasi si vuole impossessare della città per poterle assegnare la parte di fondale, di tragica scenografia, così giustificando le gesta direi sentimentali e al contempo avventurose di una degna protagonista, Anna , femmina di popolo , ma risalita faticosamente a migliore fortuna pur vivendo una condizione famigliare soggiogata dal maschio. Allora la storia è , sicuramente di Anna, della sua reietta famiglia, del figlio handicappato disabile sordomuto, tanto per usare le tonalità linguistiche del film, e del marito Gigi che si comporta come un classico guappo di cartone napoletano, cioè forte e violento con i deboli. La storie è di Anna ma lo sfondo rappresentato è Napoli in tutte le sue ,direi anche troppe , sfumature di grigio. Il personaggio di Anna è colto appieno dalla interpretazione della oramai matura, artisticamente, Valeria Golino, che riesce a fare del suo meglio per supportare tutto il film , anche lì dove per troppa esaustiva napoletaneità i personaggi risultano stereotipati . Il personaggio di Gigi il marito guappo di Anna , ottimamente interpretato da Massimiliano Gallo, cavallo di razza della scena napoletana è un personaggio quasi della Napoli della Serao, quasi come pure tutta la descrizione della città, vista sotto il profilo culturale e antropologico, una città scaramantica popolata sia da fantasmi che da mal viventi, e sono a ben vedere , tanti. Dunque un film difficile. Il regista Gaudino si è accollato un bel grande onere, ma con il suo immaginario privato, ha ben raccontato una storia, quella di Anna che al finale , dopo aver sopportato per un malinteso amore di famiglia una vita di complicità con la delinquenza del marito, si riscatta non solo denunciando gli affari di danaro sporco , ma addirittura proiettandosi al di fuori di quella triste realtà lanciandosi metaforicamente con un” volo dell'angelo” nel vuoto . Infine , ma non in ultimo la presenza di Giannini figlio, recitando in coppia con Valeria Golino non ha fatto dimenticare ai maturi di cinema, la fastosa coppia cinematografica di Giannini padre, con Mariangela Melato, ma tutto forse ormai , demodè.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a mauridal »
[ - ] lascia un commento a mauridal »
|
|
d'accordo? |
|
|