valersus
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domenica 27 aprile 2014
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uno spiderman per sedicenni in amore
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Tutti amiamo Spiderman, l'uomo ragno con i suoi super poteri e super guai, forse da sempre il superoe che, nella sua parte umana, più si avvicina all'uomo comune.
Purtroppo, questo lo sa anche Hollywood, che porta su grande schermo l'uomo ragno per la quinta volta in 10 anni, sfruttando la passione di milioni di fan nel mondo e di semplici curiosi.
Il problema è appunto questo: dato che spiderman attira comunque la folla, per l'elevatissima domanda, l'offerta media propinataci dai cineasti hollywoodiani è alquanto scadente, basata sul concetto che, tanto, alla fine, "spiderman va visto!".
Fatta questa premessa, non sarò qui a criticare la trasposizione cinematografica del supereroe così lontana da quella del fumetto, nè a comparare la pellicola di Webb con quelle del precedente filone di Raimi (per inciso, in confronto a questo, spiderman 3 di raimi lo reputo un bel film), si commetterebbe un errore, dunque commenterò la singola pellicola.
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Tutti amiamo Spiderman, l'uomo ragno con i suoi super poteri e super guai, forse da sempre il superoe che, nella sua parte umana, più si avvicina all'uomo comune.
Purtroppo, questo lo sa anche Hollywood, che porta su grande schermo l'uomo ragno per la quinta volta in 10 anni, sfruttando la passione di milioni di fan nel mondo e di semplici curiosi.
Il problema è appunto questo: dato che spiderman attira comunque la folla, per l'elevatissima domanda, l'offerta media propinataci dai cineasti hollywoodiani è alquanto scadente, basata sul concetto che, tanto, alla fine, "spiderman va visto!".
Fatta questa premessa, non sarò qui a criticare la trasposizione cinematografica del supereroe così lontana da quella del fumetto, nè a comparare la pellicola di Webb con quelle del precedente filone di Raimi (per inciso, in confronto a questo, spiderman 3 di raimi lo reputo un bel film), si commetterebbe un errore, dunque commenterò la singola pellicola.
Questo secondo capitolo di Spiderman estremizza un lato che si era già intravisto nel primo film, ma che aveva una parte, non marginale, ma comuque in secondo piano rispetto alla storia e allo svolgimento delle azioni: la parte romantica che narra la storia d'amore tra Peter e Gwen.
Su 2h e 20' di film, trovo inaccettabile che 1h e 30', se non anche più, sia dedicata esclusivamente alla narrazione della loro storia d'amore, tra l'altro con frasi e tematiche tanto scontate quanto banali, che finiscono solo per essere insopportabili. Tanto da sembrare una sceneggiatura scritta da Moccia per una platea di adolescenti.
Le azioni e lo svolgimento delle parti chiave della storia così sembrano non essere altro che un contorno al rapporto tra i due innamorati, cosa che personalmente non ho apprezzato per niente, sarebbe dovuto essere il contrario.
Non solo, oltre a questo, aggiungiamo anche una trama e dei dialoghi di bassissimo livello, battutine e scenette divertenti da film per un pubblico anche preadolescenziale (come peter che fa cadere un "cattivo" legando fra loro i lacci delle scarpe e poi esulta con un "saltello" o che dopo aver immobilizzaato il nemico, ne cala le braghe, mettendo in mostra l'intimo), e clichè su clichè su chichè: dall'uomo qualunque ignorato e maltrattato da tutti che diventa malvagio e si vuole vendicare, al contrasto padre-figlio tra gli Osborn, all'eredità del giovane rampollo capo dell'azienda che vuole essere eliminato dai ben più esperti e malvagi azionisti che non lo gradiscono, alla ragazza che da sola insegue l'innamorato in uno scontro in cui si rischia la morte, al dottore malvagio che parla con un forte accento tedesco e...e ce ne sono davvero troppi per elencarli tutti.
Non bastassero questi, vi sono anche dei buchi nella trama e delle non meglio specificate azioni buttate lì quasi come un insulto all'intelletto dello spettatore, a quanto pare ritenevano nessuno se ne accorgesse. Infatti, se almeno nel primo vi erano dei tentativi, seppur fantasiosi, quanto meno pseudo-scientifici per giustificare la creazione di mostri o mutazioni, in questo film tutto avviene senza nessuna meglio precisata spiegazione, della serie "così è, se vi pare", nessuna domanda.
Non solo, quelli che sembrano punti chiave della storia, intrighi Oscorp - padre di Peter, vengono messi praticamente in secondo se non terzo piano, e poi si rivelano quasi inutili o decisamente pessimi, in linea con il film.
Le 2 stelle che ho dato sono dettate dal semplice affetto che ho per il personaggio, diciamo che idealmente 1 va agli effetti speciali davvero ben fatti (personalmente l'ho visto in 2D, ma penso che scene tra i palazzi o il combattimento con elektro valgano davvero la pena in 3D) anche se poco presenti rispetto alla durata del film, visto appunto la preponderanza fastidiosa della love story, e un'altra stella va alla colonna sonora, davvero apprezzabile, soprattutto negli scontri, unici momenti adrenalinici, che saranno probabilmente, sommati in tutto il film, poco più del 15% del totale.
Conclusione: un film che non merita di essere visto, una love story adolescenziale, banale, scontato, dialoghi scadenti e trama inesistente, da bocciare quasi completamente, probabilmente sta alla saga "spiderman" così come sta alla saga "batman" quello interpretato da George Clooney, chi vuole intendere, intenda!
Lo ammetto, probabilmente avessi letto io stesso una recensione che me ne sconsigliava la visione prima ancora di averlo visto, sarei andato a cinema lo stesso per vederlo, per i motivi di cui sopra. Per questo, il mio consiglio per coloro che non riuscirò a dissuadere dalla visione è che se proprio volete vederlo, fatelo al minor prezzo possibile, magari aspettate la settimana del cinema dall'8 al 15 maggio per pagarlo ancora meno, perchè a mio avviso non ne vale davvero la pena, e lo dico a malincuore...
Aggiungo solo, per farvi capire quanto non sia stato effettivamente un mio singolo punto di vista, che la gente ha iniziato ad abbandonare la sala molto prima dell'effettiva fine del film, e non per pochi minuti, ma anche mezz'ora. Ero tentatissimo dal seguirli, se non fosse che ho ripensato ai 7€ del biglietto, preferendo rimanere fino alla fine....decisamente deluso!
Che fine ha fatto Spiderman?
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paolo salvaro
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mercoledì 30 aprile 2014
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ti mollo. no, ti mollo io. no, io ti mollo!
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Facendo una breve premessa, questo secondo "per niente Amazing" Spiderman della nuova saga è stato almeno per me bello e divertente quanto una puntata di Colorado. E le battute hanno raggiunto lo stesso spessore di quelle dei peggiori comici di Zelig.
Vorrei poter dire anche fine della recensione, ma non sarebbe, credo, abbastanza esauriente. Anche se tale affermazione dovrebbe dare a molti di voi un indizio riguardo il genere di emozioni che questo film mi ha suscitato. Un misto di disgusto, compassione, esasperazione e nausea. Certo, in alcuni punti si finisce con il ridere.
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Facendo una breve premessa, questo secondo "per niente Amazing" Spiderman della nuova saga è stato almeno per me bello e divertente quanto una puntata di Colorado. E le battute hanno raggiunto lo stesso spessore di quelle dei peggiori comici di Zelig.
Vorrei poter dire anche fine della recensione, ma non sarebbe, credo, abbastanza esauriente. Anche se tale affermazione dovrebbe dare a molti di voi un indizio riguardo il genere di emozioni che questo film mi ha suscitato. Un misto di disgusto, compassione, esasperazione e nausea. Certo, in alcuni punti si finisce con il ridere. Vorrei ben vedere, in 140 minuti hanno inserito almeno 140 gag con protagoniste l'uomo ragno alias Peter Parker ed i suoi allegri amici. Una di decente per la legge dei grandi numeri deve per forza saltar fuori. Peccato che suscitino nello spettatore lo stesso effetto della scena in cui Thor appende il martello all'attaccapanni : ridi e subito dopo pensi "ma che cazzo sto guardando?" Ancora più esilarante è vedere come il dizionario cinematografico si diverta ad assegnare ben 3 stelle a quest'opera. Mezza stella in meno di Spider-Man 3. Ma come? Il difetto principale di quel film non era il fatto di essere troppo confuso, con troppi nemici, troppi spunti narrativi, troppa carne lasciata ad abbrustolire sul fuoco, troppo narcisismo da parte di Sam Raimi, troppi soldi investiti sui soli effetti speciali? Ah, qua gli effetti speciali sono più fighi? Ohhhh, beh, allora scusatemi. Non parlo più. No perchè, seriamente, se qualcuno riesce a trovare qualcosa (non dico di diverso perchè i due film sono effettivamente concepiti e realizzati in modo totalmente diverso, questo si) di migliore, di fatto meglio in questo film rispetto all'ultimo capitolo della saga di Raimi, chiunque egli sia deve avere una grossa fantasia. O dei gusti un pò strani. O un età cerebrale pari a 3 anni, per cui "siiiii ... il film è più bello perchè ci sono tanti bum bum e sbadabum in piuuuuù!" Anzi, da un punto di vista strettamente cinematografico, qualitativo, fotografico ed intenso, sempre per utilizzare un linguaggio forbito e costumato, il terzo film di Sam Raimi tanto bistrattato ed insultato è nettamente superiore. Pur non meritando purtroppo a sua volta più di due-tre stelle, nell'insieme.
Il titolo che ho scelto per la recensione è lo specchio esatto della sceneggiatura aberrante di questo film. Un continuo schizofrenico tornare e ritornare sulla incasinatissima vita sentimentale di Peter Parker per cui lui l'aveva mollata alla fine del primo capitolo .... anzi no, il finale di quella merda era totalmente inutile perchè ci fanno capire che in realtà quella scena straziante e commovente di loro che si parlano sotto la pioggia durata ottanta bobine non è ... servita ... a un cazzo! Perchè lui (colpo di scena) non è capace di stare lontano dalla bionda! Per cui, dopo un quarto d'ora dedicato ai genitori di Peter, all'inizio del secondo film sono (è quasi magia, Johnny) di nuovo insieme. Bene. Sono felice come se avessi pestato una rosa a piedi nudi! Ora possiamo andare avanti con la trama, cosa ne dite? Perfetto.
SPOILER ALERT (potete anche leggere che tanto non vi perdete niente) Il film commette lo stesso errore già visto nel secondo capitolo della nuova saga di Star Wars, L'attacco dei cloni, ossia collocare al centro di un film su un supereroe non tanto i suoi problemi e poteri (che ci sono ma lasciati a fare da cornice) ma piuttosto la sua relazione amorosa con la troia bionda alias Gwen Stacy , con la sceneggiatura del primo capitolo che era riuscita a farmela stare antipatica, mentre quella del secondo riesce a farmela odiare a morte! Non ho niente contro Emma Stone in particolare, ma il suo personaggio è stato caratterizzato dallo sceneggiatore così male da far rabbia. Riesce a convogliare in sè tutta l'energia negativa che il film lancia addosso allo spettatore. Ma cosa cazzo c'entrano le sue battute con quelle di Peter? Sembrano dialoghi presi a caso da una qualche telenova e ficcati dentro alla cazzo di cane, per cui saltano fuori dei "credevo che mi amassi" "io ti amo" "amo di più Peter che Spider-Man" completamente fuori posto, a caso, solo per far commuovere qualche teenager in sala! Non ho mai desiderato tanto la morte di uno dei due protagonisti come in questa occasione! Ma sapevo già che il mio sogno non si sarebbe mai potuto realizzare, per cui ho proseguito la visione del film con il cuore affranto. FLUSSO DI COSCIENZA Dunque, si diceva, loro sono insieme, poi lui la molla perchè si sente in colpa perchè aveva promesso in punto di morte al padre di Gwen di tenerla fuori da quella storia, poi lei lo molla perchè è stufa di continuare così, poi diventano amici perchè in realtà lei è ancora innamorata di lui e lui è ancora innamorato di lei per cui il tutto dovrebbe essere comico o grottesco o ridicolo ma in realtà è solo deprimente perchè i dialoghi sono scritti da cani e lei più che la prima studentessa della scuola vincitrice della borsa di studio è truccata e vestita come una mignotta, però alla fine lei non parte per l'Inghilterra perchè lui imita Scamarcio ma invece di scriverle Io e te tre metri sopra il cielo le scrive semplicemente Ti amo e ciò rivela che gli sceneggiatori non avevano nemmeno la fantasia di Federico Moccia il che è cosa assai grave se si considera lo spessore letterario del soggetto in questione voglio dire uno che riempie i baci Perugina di frasi sdolcinate a cazzo ma come stracazzo si fa ad essere meno fantasiosi di lui porcodaasddaaaffff ...... però a lei basta questo e quindi i due decidono di partire insieme per Oxford e di vivere là e mettere su famiglia e lui decide di usare le ragnatale per riempirle ogni orifizio e tutti vissero felici e contenti, fine del film. Ah nooooooo .... cazzo! Mi stavo dimenticando che nel frattempo un certo Electro ed un certo Harry Osborne hanno stretto un'alleanza e deciso di devastare la città di New York! Oh mamma mia, cosa succede adesso??!!???!!
Va bene, mi sono divertito abbastanza, è il momento di tornare seri. Ma nell'insieme ho continuato ad esserlo. Di fatto ai personaggi di Harry Osborne e di Electro viene dedicato un tale spazio di caratterizzazione che sembrano non esserci nel film e a dispetto della bravura degli attori passano quasi inosservati. Mi è sembrato a tratti di assistere ad un altro Batman e Robin e Satana mi fulmini se ho sperato di non vedere mai più uno scempio del genere, in cui un regista ed uno sceneggiatore indegni sputtanano un cast di attori di primo pelo gestendo il tutto "a merda". Per fortuna non abbiamo raggiunto quel livello, ma ho sudato freddo in più punti. Tra l'altro, ascoltando il dialogo tra "lui e lei" che prelude allo scontro finale, devo ammettere che ho avuto un primo fremito. Spider-Man in Inghilterra? Va bene l'eresia, va bene lo sputtanamento, ma questo sarebbe troppo! Quando mai Peter Parker è andato in Inghilterra abbandonando New York, la sua città, al suo destino? Vuoi vedere che ... no ... no dai sarebbe troppo bello! Però non ci sarebbe altra soluzione se non ..... no, dai, lei non può morire! Mi farebbero troppo felice, non può morire! Sto solo volando con la fantasia! Ed intanto la schizofrenia si trasferisce anche all'ambiente familiare di Peter Parker, per cui suo padre con le sue ricerche ha fatto incazzare parecchia gente ed è stato costretto a scappare; ma scappando ha lasciato campo libero agli ipocriti e vili mentitori che hanno sparso fandonie sul suo conto; per cui Peter prima si riavvicina a lui aprendo la valigetta che più che una valigetta sembrava essere diventata ormai un santo Graal; ma poi anche Peter si incazza con il padre dopo le rivelazioni della zia e perde la fiducia in lui ed in sè stesso; poi però nella metropolitana trova una stazione di ricerca nascosta nel sottosuolo e camuffata da vagone del treno in cui il padre dice di essere buono; e quindi Peter lo perdona. Sembra un altro flusso di coscienza, vero? Invece è proprio così che va la sceneggiatura del film! Mamma mia. Che macello!
Dopo un paio d'ore trascorse in modo leggiadro (e ci sarebbe mancato che il film oltretutto fosse anche noioso) si arriva infine allo scontro decisivo con Electro, liberato da Harry Osborne, incazzato con Spider-Man perchè egli non ha voluto cedergli un pò del suo sangue infetto. Harry è infatti condannato a morire ed è convinto che solo il sangue dei ragni geneticamente modificati a cui stavano lavorando alla Osborne può guarirlo dalla malattia genetica che lo tormenta. Perciò con l'aiuto di Electro si intrufola nella sua stessa azienda, dalla quale era stato licenziato con l'inganno da un cattivo più cattivo di lui, uccide tutti e si fa iniettare il sangue di ragno che lo trasforma in Goblin. Di fatto, come nel caso dello Spider-Man 3 di Sam Raimi , anche qui siamo di fronte ad un quadrilatero, con la gentil donzella che anzichè fare da spettatrice passiva decide di aiutare il suo cavaliere come la più intrepida delle amazzoni, oppure come la coraggiosa Clorinda. Peccato che perseverino nello scriverle una parte da semplice troia. Electro viene distrutto dai due innamorati ed è qui che entra in gioco il quarto in comodo: Goblin si precipita alla centrale e capisce che sotto la maschera del cogione c'è Peter Parker. Accecato dalla rabbia .... rapisce la bionda! SI, SI, schiantala al suolo, falla a pezzi! No, interviene il ragnetto che riesce a salvarla. Ecco, lo sapevo, come al solito. La corrente è tornata, tutti felici, mò Goblin viene annientato in due secondi e tanti salu .... invece no! Attenzione! Goblin si ripiglia ed aggredisce di nuovo Spider-Man! L'idrovora rimane appesa (SI!) ad un sottile strato (SI!) di ragnatele (SI!) che la tengono in bilico sul vuoto (SI!) e che all'improvviso si spezzano con la meretrice che si schianta al suolo nonostante un ultimo ennesimo tentativo al rallentatore di Spider-Man (che nel frattempo ha messo Goblin k.o. ) di salvarla. E' morta? .... E' morta! E' mortaaaa! Siiiiiii! Grazieeeee! Questa scena salva tutto il film! Valeva la pena di avvelenarsi il fegato! Evvivaaaaa! La baldracca è morta! Siamo liberi! Non ci speravo nemmeno più! Adesso cremala e portati le cenere ad Oxford, brutto stronzo! Buhahahahaahahah ..... ah? Avete ragione sono stato cattivo. Molto cattivo. Chiedo scusa. Ma intanto la zoccola è mortaaaaa!
Ma attenzione, il film non è finito. A quanto pare Peter Parker dopo la morte del suo grande amore non vuole più vestire i panni dell'uomo ragno. Ma anche qui lo spettro di una conclusione triste viene subito cacciato via. Non sia mai che si tenti di reinventare il filone supereroesco - fantastico sull'esempio di Nolan. Meglio quindi inserire 5 ulteriori ed inutili minuti in cui si vedono a colloquio Harry Osborne ed un losco figuro che si accordano per inviare, a quanto pare, una serie di cattivoni armati grazie alla tecnologia della sua azienda e trasformati così in guerrieri invincibili pronti a distruggere Spider-Man .... che nel frattempo però se ne era andato da mesi .... a che serve dunque l'armata super attrezzata? A conquistare la città? Il mondo? A provocare Spider-Man per indurlo a tornare? Lo sceneggiatore si è perso parecchi pezzi per strada pur di arrivare ad un finale che vuole essere epico ma che epico non è. Ma ecco spuntare all'orizzonte un nuovo cattivo (ora fa figo chiamarli villain, come se il termine non esistesse in inglese da secoli). Ma che cavolo vogliono fare adesso? Non sono ancora stufi di gettarci merda addosso? E ... e soprattutto (NO) che diavolo è (NO) quell'ammasso di ferraglia (NO) che spara missili ovunque (NO) ? Non ditemi che "io sono Rhino, bitcheeeeees!" NOOOOOOOOOOOO! NOOOOOOOOOO! Non potete farlo! Ditemi che non l'avete fatto! Rhino si è trasformato in un ibrido ottenuto fondendo il Daitarn 3 ed un Transformer nano! Ma che fa quel bambino travestito da Spider-Man? Ha ricevuto una pagella orrenda, non sa come dirlo alla madre e ha deciso di farla finita? Spara! Spara sottospecie di Gundam Wing versione checca! Regalaci un altro sorriso e chiudiamo il film con una sequenza in cui si vede il bimbo con il cervello spappolato a terra e Rhino che ride di gusto alle sue spalle! Dai! ....... No. Chiedo troppo vero? Ed infatti ecco arrivare puntualmente l'eroe, il nostro amichevole Spider-Man di quartiere (dritto nel tuo culo Marc Webb, incapace) , che si lancia all'attacco ed inizia un altro epico scont.... ah è finito il film. Vabbè, dopo aver visto il finale vergognoso e allucinante de La desolazione di Smaug posso sopportare ogni cosa.
Insomma. Se non si fosse capito non mi è piaciuto. Penso sia stato anzi uno dei peggiori film che io abbia mai visto al cinema. E ho visto sul grande schermo anche Ghost Rider 2 e Bitch Slap, non so se mi spiego! La qualità bene o male è quella, tra l'altro. Il film in fondo è da prendere così com'è senza troppe pretese o incazzature, perchè è palesemente rivolto ad un pubblico di adolescenti. A tale scopo sono state inserite : numerose stupide gag per far divertire le ragazze e i ragazzi più allegri e spensierati, abituati a ridere anche con ben di peggio; un romanticismo improponibile per i ragazzi e le ragazze più sensibili e tenerone che dopo Twilight e Warm Bodies non vedevano l'ora di gustarsi un'altra bella storia d'amore; ed infine un sacco di piccoli dettagli disseminati qua e là per far sentire Peter Parker "uno di noi" , come quella in cui si sdraia sul letto ed inizia ad ascoltare musica con le cuffie, allorchè in molti avranno pensato "oh, guarda, fa come me quando mi sento giù!" . Quindi piccoli espedienti per accattivarsi la simpatia della new generation tunz tunz e piccole strategie commerciali che garantiscono il successo al botteghino, stuprato dai giovincelli. i soli immagino in grado di sbavare su storie come queste e credetemi : so qualcosa a riguardo. So che cosa guardavo alla vostra età. E so che se tornassi indietro sparerei un colpo in testa al mio me stesso 17enne. Per cui non vi biasimo. Sappiate solo che questo film è ad anni luce di distanza dalla vera qualità cinematografica e che questi effetti rallenty in stile 300 iniziano a starmi parecchio sul cazzo. Spero vi siate divertiti a leggere questa recensione (per chi ha avuto la perseveranza di arrivare fino in fondo) perchè io mi sono divertito un mondo a scriverla.
Saluti e speriamo di vedere ben presto la fine dello scontro tra Spidey e Rhino. ..... Non vedo l'ora, ho già la pelle d'oca guarda. Brrrrrr.
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supremo2000
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giovedì 1 maggio 2014
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epico aspetto il terzo
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per la regia di: Marc Webb The Amazing Spiderman 2 con: Andrew Garfield per la seconda volta con il costume dell'uomo ragno allora le recensioni di questo film variano dalle 3 alle 4 stelle quindi vedo che il film è piaciuto a molte persone.
A me il Film è piaciuto la storia è scorrevole il Film è divertente.
Una cosa che mi piace di Marc Webb con i suoi Spiderman,:con questi nuovi capitoli è riuscito a inserire Villain che nei capitoli precedenti non si erano visti ad esempio nel primo The Amazing Spiderman Webb come Villain scelse Lizard in questo secondo capitolo Webb come Villain scelse Electro e Rhino.
Sono andato a vederlo con mio fratello Ale mio cugino Mario e la fidanzata di mio cugino chiara ecco la loro:
Ale = 4 stelle
Mario = 3 stelle
chiara = 4 stelle
Io = 4 stelle
Media totale = 3.
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per la regia di: Marc Webb The Amazing Spiderman 2 con: Andrew Garfield per la seconda volta con il costume dell'uomo ragno allora le recensioni di questo film variano dalle 3 alle 4 stelle quindi vedo che il film è piaciuto a molte persone.
A me il Film è piaciuto la storia è scorrevole il Film è divertente.
Una cosa che mi piace di Marc Webb con i suoi Spiderman,:con questi nuovi capitoli è riuscito a inserire Villain che nei capitoli precedenti non si erano visti ad esempio nel primo The Amazing Spiderman Webb come Villain scelse Lizard in questo secondo capitolo Webb come Villain scelse Electro e Rhino.
Sono andato a vederlo con mio fratello Ale mio cugino Mario e la fidanzata di mio cugino chiara ecco la loro:
Ale = 4 stelle
Mario = 3 stelle
chiara = 4 stelle
Io = 4 stelle
Media totale = 3.75 stelle ma si avvicina a 4 quindi 4 punti
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the_diaz_tribe
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martedì 13 maggio 2014
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slanci amorosi e combattimenti acrobatici
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Ci troviamo ormai in piena Fase 2 dell’universo dei cinecomic Marvel – quella cominciata con Iron Man 3 (2013) e che si concluderà con Ant-Man di Edgar Wright (2015) – che condurrà al sequel sui Vendicatori: The Avengers 2 (2015). Tra i supereroi si muove anche uno dei più conosciuti, Spider-Man, creato nel 1963 da Stan Lee e dalla matita di Steve Dikto e giunto alla sua quinta trasposizione cinematografica – in totale otto, considerando anche i 3 film per la tv andati in onda nella seconda metà degli anni ’70: L'uomo ragno, L'uomo ragno colpisce ancora, L'uomo ragno sfida il drago.
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Ci troviamo ormai in piena Fase 2 dell’universo dei cinecomic Marvel – quella cominciata con Iron Man 3 (2013) e che si concluderà con Ant-Man di Edgar Wright (2015) – che condurrà al sequel sui Vendicatori: The Avengers 2 (2015). Tra i supereroi si muove anche uno dei più conosciuti, Spider-Man, creato nel 1963 da Stan Lee e dalla matita di Steve Dikto e giunto alla sua quinta trasposizione cinematografica – in totale otto, considerando anche i 3 film per la tv andati in onda nella seconda metà degli anni ’70: L'uomo ragno, L'uomo ragno colpisce ancora, L'uomo ragno sfida il drago.
Dopo la riuscita trilogia (2002-2007) – soprattutto i primi due capitoli con un terzo più cupo – di Sam Raimi dove si è visto un Peter Parker/Uomo Ragno interpretato da Tobey Maguire, è arrivato ora il secondo capitolo del reboot sull’arrampica-muri, iniziato nel 2012, sempre diretto da Marc Webb: The Amazing Spider-Man 2 - Il potere di Electro.
Peter Parker, interpretato, come nel precedente film, da Andrew Garfield (Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo, The Social Network e Non lasciarmi), adesso sembra cosciente del ruolo e delle responsabilità legate all’essere il protettore di New York City. I problemi però crescono e Peter non riesce sempre a conciliare la maschera da Ragno con la sua vita privata e sentimentale, insieme alla sua amata fidanzata, Gwen Stacy (Emma Stone): è come un monito, la visione silenziosa, che appare improvvisamente nella scena, all’inizio e verso la fine del film, del padre della ragazza, a cui aveva promesso di starle lontano. I temi del tempo e degli affetti, infatti, diventano motore e assieme maledizione di questo film, espressi bene nel discorso di Gwen alla cerimonia di consegna dei diplomi e simboleggiati dagli ingranaggi dell’orologio da polso che appaiono nei primissimi fotogrammi del film – ingranaggi che ritorneranno minacciosi nella parte finale della pellicola. Nelle prime scene vengono svelati dettagli sulla morte dei genitori di Peter, con il padre che invia importanti informazioni sulle ricerche scientifiche intraprese con dedizione, nel corso degli anni, alla Oscorp.
Rispetto al precedente capitolo, questa volta Spider-Man dovrà affrontare non uno, bensì tre nemici: un Rhino rivisitato, che non ha niente a che fare con il fumetto (interpretato da Paul Giamatti); l’amico di vecchia data di Peter, Harry Osborn, che cederà al lato oscuro diventando Green Goblin, interpretato da un bravissimo Dane DeHann; infine, lo scienziato emarginato e un poco nerd Max Dillon (Jamie Foxx) che si vendicherà dei torti subiti ed esploderà alla fine di rabbia, quando, coinvolto in un incidente alla azienda Oscorp in cui lavora, assumerà dei poteri quasi divini, che gli permetteranno di controllare a suo piacimento l’elettricità di tutta la città, diventando Electro, il villain che dominerà sugli altri, come da titolo.
I toni di questo secondo capitolo non sono più cupi come il primo, ci sono molte più gag (alcune riuscite, come il consueto cameo di Stan Lee, altre ridicole), i combattimenti sono spettacolari, dovuti all’introduzione – non presente nel capitolo precedente – dell’azzeccato bullet time, con la telecamera che ruota e zooma avanti e indietro, seguendo i movimenti e i salvataggi del Ragno e della sua tela, tra gli oggetti e le persone congelate dal rallentatore. Gli scontri con Electro sono accompagnati da una colonna sonora (firmata da Hans Zimmer e dai Magnificent Six) orchestrale con elettronica e tocchi dupstep, proprio per sottolineare il carattere elettrico del potere immenso del villain: il film raggiunge così alcuni culmini di assoluta epicità che sono, purtroppo, pochi e frammentati. A intervallare i combattimenti ci sono lunghe, a volte davvero poco emozionali (sarà un problema di regia perché i protagonisti sono tutti bravi), sequenze romantiche che sviluppano il rapporto tra Peter e Gwen: la figura di Gwen Stacy è infatti centrale, persino più degli antagonisti, ed è la leva del cambiamento finale del personaggio Peter Parker.
Il problema di questo film, comunque godibile, sta nel repentino rivolgersi a Gwen per far procedere la narrazione, con il vantaggio di renderlo sì, più adatto ai teenager, ma a scapito della solidità e potenza del cinecomic, che cala quasi nella banalità, per poi riprendersi solamente alla fine.
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battiterra
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domenica 27 aprile 2014
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passatemi una ciabatta!
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Ebbene si, é una pugnalata al cuore questo the amazing spiderman 2, una pugnalata dritta al cuore. Ma analizziamo con calma, punto per punto, i motivi che rendono questo film mediocre:
1) la trama: come scritto nel titolo, in questi 142 minuti succedono tante, troppe cose: spiderman che dondola per la città, la nascita di electro, le eternità dedicate al rapporto tra peter e gwen (ci torneremo più avanti), l'arrivo del figlio di norman osborn, la sua trasformazione, le battaglie con electro, l'arrivo di rihno, i flashback sul passato dei genitori di peter.
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Ebbene si, é una pugnalata al cuore questo the amazing spiderman 2, una pugnalata dritta al cuore. Ma analizziamo con calma, punto per punto, i motivi che rendono questo film mediocre:
1) la trama: come scritto nel titolo, in questi 142 minuti succedono tante, troppe cose: spiderman che dondola per la città, la nascita di electro, le eternità dedicate al rapporto tra peter e gwen (ci torneremo più avanti), l'arrivo del figlio di norman osborn, la sua trasformazione, le battaglie con electro, l'arrivo di rihno, i flashback sul passato dei genitori di peter...ebbene, nessuno di questi elementi é sviluppato con cura, tutto é lanciato a casaccio ed é incollato da una sottile ragnatela. Il regista dedica una buona mezz'ora nel raccontare il passato del padre di peter, e liquida il tutto in 2 minuti, e ciò ti fa dire: ma perché mi hai fatto sorbire tutti quei flashback se poi non servivano a nulla!? Il film é pieno di situazioni simili, molto male.
2) peter e gwen: sembrava di guardare tre metri sopra il cielo, tutti gli eventi erano secondari alle effusioni amorose dei 2 protagonisti, persino il cattivo e del film viene ignorato, durante il combattimento, solamente perché spiderman doveva dire una cosa a gwen. Comportamento insensato persino per un personaggio dei fumetti. Mi aspettavo un film d'azione, non questo.
3)l'azione: essendo spiderman un supereroe, avrei preferito utilizzasse i suoi poteri per combattere anziché per scrivere "i love you" con la ragnatela su un ponte, ma forse pretendevo troppo. L'azione occupa si no 1/4 del film, per brevi momenti certamente segnati da ottima dinamica ed effetti speciali, ma troppo brevi e specialmente presentati senza la giusta carica emotiva, il combattimento é secondario dato che peter pensa solo alla sua amata e polverizza tutti i cattivi manco fosse Superman.
5) la colonna sonora: o meglio, la sua assenza. Non esiste una colonna sonora (o almeno nulla di neanche lontanamente paragonabile all'epicita di quella utilizzata nella trilogia di Raimi), ma un accozzaglia di suoni ripetuti che non asd di nulla, non accompagna l'azione e non trasmette emozioni.
6) harry osborn: personaggio inserito quasi a forza, senza la giusta crescita, interpretato da un attore incapace, con una trasformazione in goblin assolutamente ridicola, non serve dire altro.
Conclusione: ennesimo tentativo mal riuscito di ripercorrere le orme di Raimi, il risultato é un accozzaglia di effetti speciali tenuta insieme da un quadro amoroso che stona con la natura action del film, attori incapaci di trasmettere un briciolo di emozione e dialoghi scritti da una quindicenne in piena tempesta ormonale, sconsigliato SPECISLMENTE se siete fan della vecchia trilogia, se amate spiderman invece troverete la forza per far passare velocemente il tempo e dimenticare velocemente quest'opera fallimentare che riesce a deludere pur avendo come base la storia dell'uomo ragno, come non centrare una lattina con una pistola puntata a 5 cm di distanza. Voto 6
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casval
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venerdì 9 maggio 2014
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quando i cattivi fanno da “terzo incomodo”…
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Non un film, o un fumetto, ma un telefilm per teenagers proiettato su grande schermo. Una soap opera che lascia più spazio ai sentimentalismi e alle gags, sì che sia Spider-man che i villains appaiono decentrati rispetto al fuoco della storia.
Un vero peccato, non tanto per Peter, il quale fa comunque la sua bella figura accanto a Gwen Stacy, quanto per i poveri Goblin ed Electro, i quali sembrano essere una reale minaccia solo per i due innamorati, piuttosto che per il mondo intero.
Sullo sfondo l’indagine di Peter sulla morte dei genitori, elemento che avrebbe potuto essere veramente innovativo e caratterizzante per questa nuova rivisitazione del mito, ma che viene reso come un dettaglio superfluo e banale.
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Non un film, o un fumetto, ma un telefilm per teenagers proiettato su grande schermo. Una soap opera che lascia più spazio ai sentimentalismi e alle gags, sì che sia Spider-man che i villains appaiono decentrati rispetto al fuoco della storia.
Un vero peccato, non tanto per Peter, il quale fa comunque la sua bella figura accanto a Gwen Stacy, quanto per i poveri Goblin ed Electro, i quali sembrano essere una reale minaccia solo per i due innamorati, piuttosto che per il mondo intero.
Sullo sfondo l’indagine di Peter sulla morte dei genitori, elemento che avrebbe potuto essere veramente innovativo e caratterizzante per questa nuova rivisitazione del mito, ma che viene reso come un dettaglio superfluo e banale.
Nulla a che fare, quindi, con il capolavoro di Raimi, il quale mischiava con maestria l’atmosfera naïve da fumetto con l’accuratezza e il realismo richiesti alla trama di una trasposizione cinematografica.
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sev7en
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sabato 10 maggio 2014
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la fortuna dei numeri "buoni"
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Ho visto oggi il film… che dire, "Fallito" è anche un complimento poiché pre-de/sume che almeno ci si sia provato. Ho cercato di trovare un motivo per il quale regista, attori, comparse, truccatori, struccatori, sceneggiatori, tecnici non hanno mollato tutto dopo il primo ciak per dedicarsi alla sana e sospirata arte del contar le pecore e l'unico che mi abbia lambito entrambi gli emisferi è stato: masochismo.
Si… sarò estremo ma questo film non ha ne capo ne coda, è uno zero assoluto che per abbracciare ogni fascia di età, ogni religione, etica e morale, mescola dialoghi (o meglio frasi) a voli acrobatici tra un palazzo e l'altro, con ragnatele piu' resistenti della nostra classe politica (altro OT ma bagno di sangue inevitabile) finendo per ricordare addirittura gli incontri di Wrestling, dove l'unica cosa vera è la presenza di 3 falsi (anche l'arbitro ci vuole…).
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Ho visto oggi il film… che dire, "Fallito" è anche un complimento poiché pre-de/sume che almeno ci si sia provato. Ho cercato di trovare un motivo per il quale regista, attori, comparse, truccatori, struccatori, sceneggiatori, tecnici non hanno mollato tutto dopo il primo ciak per dedicarsi alla sana e sospirata arte del contar le pecore e l'unico che mi abbia lambito entrambi gli emisferi è stato: masochismo.
Si… sarò estremo ma questo film non ha ne capo ne coda, è uno zero assoluto che per abbracciare ogni fascia di età, ogni religione, etica e morale, mescola dialoghi (o meglio frasi) a voli acrobatici tra un palazzo e l'altro, con ragnatele piu' resistenti della nostra classe politica (altro OT ma bagno di sangue inevitabile) finendo per ricordare addirittura gli incontri di Wrestling, dove l'unica cosa vera è la presenza di 3 falsi (anche l'arbitro ci vuole…).
Già dal trailer francamente mi ero girato questo film con il lumicino, in modo tale da non sturbarmi piu' di tanto la giornata, ma la proiezione è stata fatale tanto che ora, nonostante abbia sonno e le luci dalla finestra mi sembrino un'unica chiazza omogenea, non voglio andare a dormire perché potrei risvegliarmi con la camera piena di ragnatele.
Ma come si fa… come si fa a mandare in sala un film così quando sappiamo benissimo che prima del "master", il film viene sottoposto ad una platea disimogenea per raccogliere piu' feedback possibili da cui è facile dedurre che i presenti in sala fossero tutti parenti (o pagati) dallo stesso regista.
Passo davvero che anche privarvi di altri momenti, per leggere questi frammenti di una serata bruciata, sarebbe un'ingiusto riconoscimento a questo "coso".
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kaji_surfing_records
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giovedì 15 maggio 2014
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fiacco....
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Premetto di aver visto la versione 2d e di non aver visto il primo capitolo ma il film mi ha davvero coinvolto molto poco in quanto le scene d'azione per quanto spettacolari non mi hanno "esaltato" e la caratterizzazione dei personaggi mi è parsa piatta e poco riuscita, inoltre il finale drammatico non mi ha preso molto: insomma rispetto alla trilogia di sam raimi mi sembra tutto molto "semplificato" ma in senso negativo sia per la mancanza di empatia verso i personaggi che per le scene d'azione che mi paiono molto fumo e poca sostanza.
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themaster
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domenica 28 settembre 2014
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deludente,mediocre,mal fatto
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Premetto che non sono uno di quegli idioti puristi che se non si ritrovano il fumetto tale e quale al cinema allora bocciano il film a prescindere,io sono per il cambiamento se però questa variazione è contestualizzata,atta a rendere più facile la fruizione cinematografica dell'opera. Io avevo apprezzato abbomba la trilogia di Sam Raimi (il secondo è il miglior cinecomic della storia del cinema) che ritengo veramente notevole a parte forse l ultimo capitolo che mi aveva deluso molto. Quando è uscito il primo The Amazing Spiderman lo trovai abbastanza gradevole,a tratti mediocre ma di sicuro non quella schifezza orripilante come molti decantano,certo soffriva di un villain (Lizard) privo di complessità e di una regia che non valeva nemmeno un'inquadratura di quella di Raimi,tuttavia è normale Marc Webb ha all attivo solo tre film(con questo) mentre Raimi è un mostro sacro del cinema contemporaneo il paragone in qualsiasi maniera la si metta non regge.
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Premetto che non sono uno di quegli idioti puristi che se non si ritrovano il fumetto tale e quale al cinema allora bocciano il film a prescindere,io sono per il cambiamento se però questa variazione è contestualizzata,atta a rendere più facile la fruizione cinematografica dell'opera. Io avevo apprezzato abbomba la trilogia di Sam Raimi (il secondo è il miglior cinecomic della storia del cinema) che ritengo veramente notevole a parte forse l ultimo capitolo che mi aveva deluso molto. Quando è uscito il primo The Amazing Spiderman lo trovai abbastanza gradevole,a tratti mediocre ma di sicuro non quella schifezza orripilante come molti decantano,certo soffriva di un villain (Lizard) privo di complessità e di una regia che non valeva nemmeno un'inquadratura di quella di Raimi,tuttavia è normale Marc Webb ha all attivo solo tre film(con questo) mentre Raimi è un mostro sacro del cinema contemporaneo il paragone in qualsiasi maniera la si metta non regge. Non avevo speranze nei confronti di questo secondo capitolo,soprattutto dopo i trailers diffusi che dimostravano che Webb aveva dato ascolto ai fan della saga di Raimi e così è stato,il giovane regista ha infatti inserito degli elementi fumettistici tipici della prima trilogia che però è assolutamente incapace di gestire al contrario di Raimi e il tutto ad un certo punto risulta talmente finto e irrealistico che crolla come un castello di carte,soprattutto quando a questi elementi surreali viene accostato il "realismo" del film precedente che calava Spiderman (per quanto possibile) in un contesto realistico.
Andando con ordine posso dire che il film inizia in una maniera molto struggente e epica che Webb ha saputo rendere molto adrenalinica con un regia molto buona,peccato che questa sia una delle pochissime scene notevoli della pellicola. Per il resto a livello registico il film è abbastanza carente,i combattimenti sono spettacolari ma realizzati interamente al computer e ad un certo punto addirittura fastidiosi. La fotografia è buona e una cosa che mi è piaciuta tanto di questo film sono i colori che fanno la loro figura soprattutto durante i combattimenti.La recitazione è molto buona soprattutto quella di Andrew Garfield che è un attore che in questo ruolo calza di più rispetto al comunque formidabile Tobey McGuire e Emma Stone che molti additano come la bellona di turno,invece è anche un'attrice molto brava. Dane DeHaan che interpreta Harry Osborn è stato veramente bravissimo a rendere la follia e la paura del personaggio,gli unici che paradossalmente recitano male sono i "mostri sacri" Jamie Foxx che offre una performance ridicola a parte in alcuni momenti in cui ha dei guizzi e Paul Giamatti che qui non ha guizzi,è solo ridicolo.
Questo The Amazing Spiderman 2 è scritto in una maniera veramente orrida soprattutto verso il finale in cui sembra che stessero finendo i soldi e che quindi bisognava concludere alla svelta,gli ultimi 40 minuti sono sterco puro,sia a livello registico che a livello di sceneggiatura,il tutto a causa di un'esagerazione nel voler mettere tutto e subito. Molti hanno apprezzato questa pellicola per l approfondimento psicologico dei personaggi che effettivamente c'è e mi ha soddisfatto abbastanza anche,tuttavia devo ammettere che ad un certo punto risulta un pochino monotono e annoia. Nel complesso un film puramente commerciale (come il primo) che però nei confronti del predecessore perde molto il che è tutto dire,i villain sono carismatici quanto un fermacarte rosa a forma di Pippo,la regia è anonima e lo script pessimo,nel complesso un film in cui nulla è da ricordare a parte la scena di apertura e il monologo epico di Electro,il resto è spazzatura. Voto 4.
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isseun
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domenica 27 aprile 2014
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un rinnovato, maturo infante spidey
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La mia critica esula dal voler dare giudizio tecnico, e lascia spazio piuttosto ad una serie di constatazioni che vogliono modellare "quello che il film mi ha fatto provare"
Sprint iniziale pazzesco con il nostro ragnetto che dondola tra i grattacieli della grande mela e, adorabile il movimento di camera, naturalmente noi siamo sulla sua spalla con il vento che ci sferza il viso.
Esordisce in scena contrastando l'atto criminoso di un pelato russo che rivedremo alla fine del film nei panni di (non te li dico :P) .
Questa magnifica colonna sonora che ci prende sin dalle prime battute della pellicola.
Tra un salvataggio fortuito ed un altro il nostro Peter salva un certo Max Dillon, ingegnere elettrotecnico dalla disturbata personalità - causa emarginazione sociale - che, se in un primo momento riconosce in Spider Man il suo eroe e modello di vita, "cambia idea" a seguito dell'inicidente di cui è la vittima e che lo trasforma nell'incacchiatissimo Electro.
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La mia critica esula dal voler dare giudizio tecnico, e lascia spazio piuttosto ad una serie di constatazioni che vogliono modellare "quello che il film mi ha fatto provare"
Sprint iniziale pazzesco con il nostro ragnetto che dondola tra i grattacieli della grande mela e, adorabile il movimento di camera, naturalmente noi siamo sulla sua spalla con il vento che ci sferza il viso.
Esordisce in scena contrastando l'atto criminoso di un pelato russo che rivedremo alla fine del film nei panni di (non te li dico :P) .
Questa magnifica colonna sonora che ci prende sin dalle prime battute della pellicola.
Tra un salvataggio fortuito ed un altro il nostro Peter salva un certo Max Dillon, ingegnere elettrotecnico dalla disturbata personalità - causa emarginazione sociale - che, se in un primo momento riconosce in Spider Man il suo eroe e modello di vita, "cambia idea" a seguito dell'inicidente di cui è la vittima e che lo trasforma nell'incacchiatissimo Electro.
Quiesta magnifica colonna sonora, dicevo, contribuisce magnificamente appunto nel plasmare il cattivone. Zimmer colpisce ancora con la sua capacità di contestualizzarti nella vicenda; Formidabile come sempre l'abilità nel cambiare registri musicali e ritmi, dando cadenza e vita propria ai soggetti.
Inutile e spoileroso perdersi nei dettagli dell'ovvio scontro che segue, spendiamo qualche parole nella curatissima realtà affettiva di Peter, che tra alti e bassi con la sua Gwen, chiarimenti con la sua zietta e, c'era da aspettarselo, scoperte sulla vita dei suo genitori e del padre in particolare ha adesso una quadro più chiaro e cristallino di quello che è e ciò che desidera: seguire l'amata Gwen, che è in procinto di partire.
Ci arriviamo, ci arriviamo, un passo alla volta miei cari, parliamo adesso della cara famigliola Osborn.
Un ciuffoso Harry O. realizza di essere destinato a morire, assistendo alla medesima fine del padre che , prima di morire, gli mette la pulce nell'orecchio affinchè ciuffo biondo indaghi e si interessi all'attività di famiglia, che tra l'altro forse può salvarlo dalla malattia devastante.
Harry, caro amico di Peter, insiste affinchè questi gli procuri il sangue di Spider Man, perchè é convinto che sia la sua speranza di salvezza. Diversa l'opinione di Peter, che si dimostra restio e timoroso delle possibili conseguenze di una trasfusione.
Osborn Junior riuscirà alla fine, coalizzandosi con l'anguilla elettrica incacchiatissima, ad ottendere il veleno del ragno manipolato, che lo trasformerà nel goblin (alquanto bruttino direi)
Inutile anche qui perdersi nei dettagli, godibili guardando il film, una triste nota spegne la fiamma del protagonista.
Chiusura col pelato russo che viene inscatolato dentro un'armatura di metallo, che un rinascente Uomo ragno prenderà a calci e pugni e ... TO BE CONTINUED
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(di lei82)
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