dariotto
|
venerdì 6 marzo 2015
|
drammatico spettacolare romantico
|
|
|
|
a me è piaciuto ,,speravo nel lieto fine , ma val la pena vederlo
|
|
[+] lascia un commento a dariotto »
[ - ] lascia un commento a dariotto »
|
|
d'accordo? |
|
no_data
|
domenica 11 gennaio 2015
|
98 minuti sprecati
|
|
|
|
Ero titubante se vedere o meno il film i quanto sono un amante del genere storico, in
particolare di film ambientati in antiche civiltà (purtroppo è rarissimo vederne di interessanti), ma mi sono convinto dopo aver letto alcune recensoni sul sito. A proposito di tali recensioni, non capisco come si possa soffermarsi in disquisizioni filosofiche d'ogni sorta, quando il film non è altro che un filmetto di serie b, con dialoghi elementari, quasi ridicoli, interpretazioni penose, esagerazioni spettacolari e non vale la pena di aggiungere altro, se non di sconsigliarne a chiunque la visione.
|
|
[+] lascia un commento a no_data »
[ - ] lascia un commento a no_data »
|
|
d'accordo? |
|
enzo70
|
sabato 20 dicembre 2014
|
un film degno delle peggiori serie tv
|
|
|
|
L’eruzione di Pompei del 79 a.c. è l’occasione per Paul Anderson per trattare un tema tipico dei kolossal; l’inizio della decadenza dell’impero romano, con l’aggiunta di un evento che sembra fatto apposta per gli effetti speciali. Una storia di armi, con i gladiatori che fanno, chiaramente, la parte dei buoni ed uno di questi che fa innamorare la nobile romana. Il risultato è modesto, questo film non è ne carne né pesce, la sceneggiatura è fragile e gli stessi effetti speciali sembrano incollati in maniera quasi casuale. Non c’è nemmeno da rammaricarsi, perché mancano proprio gli spunti, il film sembra preso da una delle peggiori serie tv e portato indegnamente sul grande schermo.
[+]
L’eruzione di Pompei del 79 a.c. è l’occasione per Paul Anderson per trattare un tema tipico dei kolossal; l’inizio della decadenza dell’impero romano, con l’aggiunta di un evento che sembra fatto apposta per gli effetti speciali. Una storia di armi, con i gladiatori che fanno, chiaramente, la parte dei buoni ed uno di questi che fa innamorare la nobile romana. Il risultato è modesto, questo film non è ne carne né pesce, la sceneggiatura è fragile e gli stessi effetti speciali sembrano incollati in maniera quasi casuale. Non c’è nemmeno da rammaricarsi, perché mancano proprio gli spunti, il film sembra preso da una delle peggiori serie tv e portato indegnamente sul grande schermo. E la debolezza dei dialoghi ne è la più ampia testimonianza.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a enzo70 »
[ - ] lascia un commento a enzo70 »
|
|
d'accordo? |
|
iuriv
|
sabato 22 novembre 2014
|
il terribile dio della montagna.
|
|
|
|
Anderson rinuncia, per scelta stilistica, a ogni pretesa di ricostruzione storica. Imbastisce, invece, una trama di vendetta con al centro il gladiatore Milo che ha, come unico scopo nella vita, quello di uccidere lo sterminatore della sua famiglia e tutto ciò che rappresenta il potere di Roma.
Sospeso tra Il Gladiatore, di cui non può vantare la grandeur e Romeo & Giullietta, con il quale ha in debito la potenza drammaturgica, questo film propone personaggi privi di sfumature, in cui viene messo in chiaro subito chi saranno i buoni e chi i cattivi.
Tale linearità trova sfogo nell'arte gladiatoria, con combattimenti che simboleggiano la classica guerra tra schiavi e potenti, con i primi ricchi di buoni sentimenti e i secondi accecati dall'avidità.
[+]
Anderson rinuncia, per scelta stilistica, a ogni pretesa di ricostruzione storica. Imbastisce, invece, una trama di vendetta con al centro il gladiatore Milo che ha, come unico scopo nella vita, quello di uccidere lo sterminatore della sua famiglia e tutto ciò che rappresenta il potere di Roma.
Sospeso tra Il Gladiatore, di cui non può vantare la grandeur e Romeo & Giullietta, con il quale ha in debito la potenza drammaturgica, questo film propone personaggi privi di sfumature, in cui viene messo in chiaro subito chi saranno i buoni e chi i cattivi.
Tale linearità trova sfogo nell'arte gladiatoria, con combattimenti che simboleggiano la classica guerra tra schiavi e potenti, con i primi ricchi di buoni sentimenti e i secondi accecati dall'avidità. E' proprio in questi frangenti che Anderson mette in mostra il meglio di se: le varie sfide che si mostrano sullo schermo riescono a risultare sempre ben girate e chiare, evitando un certo gusto pacchiano che spesso è presente nelle pellicole di questo genere.
Tuttavia la scelta di Harington come protagonista mi ha lasciato qualche dubbio. Pur abile nel maneggiare le armi, dote affinata da anni da Jon Snow, la sua espressività è una nota dolente, che più volte mi ha confuso.
Ma il vulcano? O Vesuvio, ovviamente, c'è e anche se si attiva un po' tardi, ha il merito di offrire uno spettacolo pirotecnico degno. Anche il dio della montagna però deve pagare dazio alla semplicità estrema della sceneggiatura. Se dal punto di vista estetico sforna una prestazione notevole, infatti, dal lato emotivo coinvolge poco. Ciò avviene, secondo me, proprio per le scelte eseguite dai creatori della storia che hanno tolto quella drammaticità che l'eruzione di Pompei dovrebbe garantire. E così il gigante di lava e cenere si trasforma in un trucco scenografico piegato alla necessità di concludere la storia nel modo in cui era iniziata.
Tutto sommato Pompei è un discreto film di intrattenimento, che, preso per ciò che è, può anche far passare un ora e mezza in relax. Paga però l'infelice scelta del titolo: la mia impressione è che se si fosse chiamato "La montagna calda", per esempio, avrebbe creato meno aspettative e, di conseguenza, meno spettatori delusi.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a iuriv »
[ - ] lascia un commento a iuriv »
|
|
d'accordo? |
|
eleonora panzeri
|
lunedì 20 ottobre 2014
|
e i cieli divennero tenebra
|
|
|
|
Cosa dire di questo film di Paul W.S. Anderson? Nulla di positivo sicuramente, se non la scelta puramente estetica (nemmeno artistica) di Kit Harington, attore arrivato al successo grazie al personaggio di Jhon Snow in The Game of Throne.
Il film è banale, noioso e scontato, gli effetti speciali rasentano il ridicolo, a partire dal vulcano dietro l’arena palesemente e malamente digitalizzato, a tutta la ricostruzione del dramma di Pompei.
La trama rasenta addirittura la comicità, trattandosi di una vera tragedia lo trovo come minimo irrispettoso.
Una brutta copia di un episodio di Spartacus, serie TV sui gladiatori.
Se un film riesce ad essere una parodia di un solo episodio di una serie tv significa che si poteva fare decisamente meglio.
[+]
Cosa dire di questo film di Paul W.S. Anderson? Nulla di positivo sicuramente, se non la scelta puramente estetica (nemmeno artistica) di Kit Harington, attore arrivato al successo grazie al personaggio di Jhon Snow in The Game of Throne.
Il film è banale, noioso e scontato, gli effetti speciali rasentano il ridicolo, a partire dal vulcano dietro l’arena palesemente e malamente digitalizzato, a tutta la ricostruzione del dramma di Pompei.
La trama rasenta addirittura la comicità, trattandosi di una vera tragedia lo trovo come minimo irrispettoso.
Una brutta copia di un episodio di Spartacus, serie TV sui gladiatori.
Se un film riesce ad essere una parodia di un solo episodio di una serie tv significa che si poteva fare decisamente meglio.
La storia d’amore, la ragazza contesa, il desiderio di vendetta, il messaggio sull’amicizia e sulla libertà sono inserite in una trama che non sta in piedi, che viene arrangiata in qualche modo in attesa del compiersi della tragedia del vulcano.
L’unica cosa che ho apprezzato è stata la scelta di non esasperare le parti sanguinolente rasentando lo splatter ridicolo, come accade in altre serie prodotte di recente.
Le uniche scene che vale almeno la pena vedere sono quelle in cui il sole viene oscurato dalla cenere del vulcano e in cui i genitori di Cassia muoiono mano nella mano.
Un film che non merita di essere visto, che sicuramente non è valso il costo di Sky primafila e all’epoca del biglietto del cinema.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a eleonora panzeri »
[ - ] lascia un commento a eleonora panzeri »
|
|
d'accordo? |
|
onufrio
|
mercoledì 15 ottobre 2014
|
la distruzione di pompei
|
|
|
|
Un film su Pompei, che bello, una sorta di ricostruzione storica del tragico evento avvenuto due millenni fa, penso tra me e me prima di vedere il film, ed invece cosa vedono i miei occhi? ancora una volta gladiatori, schiavi che diventano gladiatori, l'impero romano che comanda il paese e la classica storia d'amore impossibile.. per fortuna che ce il vulcano, che ogni tanto dà segni di vita e sveglia lo spettatore attraverso delle spettacolari immagini del Vesuvio in eruzione con tanto di catastrofici danni a seguire. Anderson spreca una grossa occasione, si sofferma troppo sulle lotte nell'arena e sul potere di Roma, argomenti oramai usurati in lungo e largo, dimenticandosi quasi che alle loro spalle esiste un Vulcano pronto a scatenare la propria ira sullo sfortunato popolo di Pompei.
[+]
Un film su Pompei, che bello, una sorta di ricostruzione storica del tragico evento avvenuto due millenni fa, penso tra me e me prima di vedere il film, ed invece cosa vedono i miei occhi? ancora una volta gladiatori, schiavi che diventano gladiatori, l'impero romano che comanda il paese e la classica storia d'amore impossibile.. per fortuna che ce il vulcano, che ogni tanto dà segni di vita e sveglia lo spettatore attraverso delle spettacolari immagini del Vesuvio in eruzione con tanto di catastrofici danni a seguire. Anderson spreca una grossa occasione, si sofferma troppo sulle lotte nell'arena e sul potere di Roma, argomenti oramai usurati in lungo e largo, dimenticandosi quasi che alle loro spalle esiste un Vulcano pronto a scatenare la propria ira sullo sfortunato popolo di Pompei. Un plauso per la scena finale.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a onufrio »
[ - ] lascia un commento a onufrio »
|
|
d'accordo? |
|
gibi73
|
giovedì 11 settembre 2014
|
gladiatori ?
|
|
|
|
Dopo aver visto la serie " Spartacus " sono rimasto deluso dai gladiatori presentati in questo film .
Anche lo svoglimento degli eventi non è il massimo , tutto prevedibile e frettoloso .
Effetti speciali a Go go , fatti bene .
Niente di speciale ma l'ho visto tutto senza annoiarmi troppo .
|
|
[+] lascia un commento a gibi73 »
[ - ] lascia un commento a gibi73 »
|
|
d'accordo? |
|
max.antignano
|
mercoledì 3 settembre 2014
|
cinquanta sfumature di grigio (cenere...!)
|
|
|
|
La tragedia dell'esplosione del Vesuvio del 79 d.C rivive per la terza (e, sicuramente, non ultima volta) sul grande schermo in un film che mescola la storia d'amore impossibile alla Titanic tra uno schiavo e una patrizia pompeiana e i combattimenti in arena (e fuori) in stile Il Gladiatore.
Ad eccezione del contorno, fatto di sfarzo di computer grafica e ricostruzioni abbastanza veritiere degli edifici, delle scenografie e degli eventi, ( per chi fosse interessato esiste un dvd che propone un viaggio virtuale nella pompei del 79 d.c facilmente reperibile in rete) il film non offre allo spettatore nessuna tensione, nè catastrofica, nè sentimental-amorosa.
[+]
La tragedia dell'esplosione del Vesuvio del 79 d.C rivive per la terza (e, sicuramente, non ultima volta) sul grande schermo in un film che mescola la storia d'amore impossibile alla Titanic tra uno schiavo e una patrizia pompeiana e i combattimenti in arena (e fuori) in stile Il Gladiatore.
Ad eccezione del contorno, fatto di sfarzo di computer grafica e ricostruzioni abbastanza veritiere degli edifici, delle scenografie e degli eventi, ( per chi fosse interessato esiste un dvd che propone un viaggio virtuale nella pompei del 79 d.c facilmente reperibile in rete) il film non offre allo spettatore nessuna tensione, nè catastrofica, nè sentimental-amorosa. Nel primo caso tutto si svolge quasi come un contorno alla storia e in dipendenza dei suoi avvenimenti. Ma nel contempo non crediate di vivere storie dense di pathos perchè quelle descritte sono abbondantemente già viste in sè e per di più mal (e poco) recitate. Il protagonista maschile, lo schiavo Milo, non spiccica parola nemmeno sotto tortura (sic), con un'espressività che varia molto meno delle ben note cinquanta sfumature del monocolore, preferendo questo puro d'animo rapportarsi ai cavalli che agli esseri umani. Il cattivo è un personaggio tagliato con l'accetta, ha una sola dimensione anche se lo guardate in 3D. E' cattivo... e più non domandare. (Personalmente preferisco il Sutherland cattivissimo e psico de Il linea con l'assassino (Boot Call) film anni '90 con Colin Farrell che consiglio caldamente di rivedere.)
Bello invece il personaggio di Attico, il gladiatore amico-nemico di Milo, e quello di Cassia, quantomeno credibile.
In definitiva credo che la tragedia di Pompei, dopo la narrazione di Plinio il Giovane, meriti ora sullo schermo firme ben più degne di questa, come quelle di James Cameron o di Ridley Scott, che ne avrebbero certamente tratto qualcosa di più dignitoso.
[-]
[+] concordo
(di gabryhope95)
[ - ] concordo
|
|
[+] lascia un commento a max.antignano »
[ - ] lascia un commento a max.antignano »
|
|
d'accordo? |
|
wetman
|
lunedì 25 agosto 2014
|
il pattume
|
|
|
|
Sapete cosa c'è peggio di un film storico brutto e fatto solo per far soldi? Un film storico brutto, fatto solo per far soldi e che di storico ha solo il nome. Ma andiamo con ordine. Inanzitutto parliamo un pò di quello di cui solitamente si parla all'inizio di ogni recensione: la trama e la sceneggiatura. Se la prima è un semplice miscuglio tra "Romeo e Giulietta" e "Il Gladiatore", la seconda è banale e scontata come poche cose al mondo. Infatti, è un miscuglio di situazoni a dir poco inverosimili: una nave che interrompe la furia di uno tsunami incastrandosi perfettamente all'interno di un arco; un uomo che spezza a mani nude il collo di un cavallo; una matrona che viene fatta parlare liberamente con un pericoloso gladiatore straniero; i comodissimi cavalli per la fuga che sono rimasti completamente intatti nonostante l'arena che li ospitava fosse crollata ecc.
[+]
Sapete cosa c'è peggio di un film storico brutto e fatto solo per far soldi? Un film storico brutto, fatto solo per far soldi e che di storico ha solo il nome. Ma andiamo con ordine. Inanzitutto parliamo un pò di quello di cui solitamente si parla all'inizio di ogni recensione: la trama e la sceneggiatura. Se la prima è un semplice miscuglio tra "Romeo e Giulietta" e "Il Gladiatore", la seconda è banale e scontata come poche cose al mondo. Infatti, è un miscuglio di situazoni a dir poco inverosimili: una nave che interrompe la furia di uno tsunami incastrandosi perfettamente all'interno di un arco; un uomo che spezza a mani nude il collo di un cavallo; una matrona che viene fatta parlare liberamente con un pericoloso gladiatore straniero; i comodissimi cavalli per la fuga che sono rimasti completamente intatti nonostante l'arena che li ospitava fosse crollata ecc. Tutto il film, inoltre, puzza molto di già visto, siccome è la copia fatta male de "Il Gladiatore", il quale all'epoca in cui uscì fu rivoluzionario, ma oramai tutti i film che parlano dell'antica Roma hanno sempre un unico filone narrativo: il protagonista è uno schiavo buono mentre i Romani sono cattivi e malvagi. E qui arriviamo, dunque, ad un altro enorme problema del film: i personaggi tagliati con l'accetta. Pensate solo che il "buono" di questo film non ha sentimenti malvagi, mentre il "cattivo" non ha sentimenti buoni. Fine. non troverete nessun altro tipo di approfondimento sulla figura dei personaggi. Questa caratterizzazione quasi "Karamazoviana" dei protagonisti è inoltre accompagnata da una recitazione a dir poco penosa e ridicola: in tutto il film vi saranno al massimo 5 espressioni facciali divise tra gli attori. Ma la cosa peggiore di questo pattume compresso e fatto a pellicola è quello a cui ho accennato all'inizio: l'assoluta mancanza di verità storica. Perchè mai i romani devono essere mostrati come cattivi e senza cuore? Perchè schiavizzavano la gente? Ma la schiavitù era presente in tutti i popoli dell'antichità ed è scomparsa solo recentemente del tutto. Perchè i Romani venivano fatti vedere come oppressori? Se fosse stato un film su Spartaco avrebbero avuto ragione, ma all'epoca della distruzione di Pompei Roma viveva il suo massimo splendore, la gente era felice e prosperava. Inoltre nel film Pompei sembra essere chissà quale grande città mentre era solo un minuscolo villaggio commerciale, che non possedeva neanche una rete fognaria, e d'altronde non ne aveva bisogno. Dalla sua distruzione Roma perse poco e nulla: quell'eruzione vulcanica non fece nemmeno in solletico all'immensa scorza di Roma. Insomma, questo film è veramente uno spreco di soldi e di tempo. Se qualcuno avrà il fegato di guardarselo stia ben attento a procurarsi un sacchetto per il vomito prima dela visione, specialmente se siete dei cinefili accaniti che amano alla follia il cinema.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a wetman »
[ - ] lascia un commento a wetman »
|
|
d'accordo? |
|
antix90
|
giovedì 29 maggio 2014
|
meglio la cornice che il dipinto
|
|
|
|
Pompei... in realtà è solo uno sfondo geografico, e per quanto le scene siano decisamente belle, la città e la sua storia fanno solo da cornice ad una storia romantica ormai classica e nemmeno troppo rivisitata. La fanciulla nobile si innamora dello schiavo. Si parla di romani e di gladiatori, o di "il gladiatore"? Di epico come nel film appena menzionato però c'è poco. Bella e appassionante l'amicizia fra i due gladiatori, che creano un certo attaccamento ai personaggi. Buona interpretazione degli attori, ma la trama stenta ad essere intrigante. Un film non esaltante proprio come trama. Il tutto è però contornato con ottime scene, buone interpretazioni e un fondo storico che comunque arricchisce il tutto.
[+]
Pompei... in realtà è solo uno sfondo geografico, e per quanto le scene siano decisamente belle, la città e la sua storia fanno solo da cornice ad una storia romantica ormai classica e nemmeno troppo rivisitata. La fanciulla nobile si innamora dello schiavo. Si parla di romani e di gladiatori, o di "il gladiatore"? Di epico come nel film appena menzionato però c'è poco. Bella e appassionante l'amicizia fra i due gladiatori, che creano un certo attaccamento ai personaggi. Buona interpretazione degli attori, ma la trama stenta ad essere intrigante. Un film non esaltante proprio come trama. Il tutto è però contornato con ottime scene, buone interpretazioni e un fondo storico che comunque arricchisce il tutto. Film povero di dettagli e mai esplosivo. Perchè quello che esplode è solo il vulcano che alla fine serve solo a creare un paesaggio geografico concitato per portare avanti una storia d'amore nata in cinque minuti.
Definirei il film, come un dipinto di cui è più bella la cornice del dipinto stesso. Tuttavia questa cornice è comunque una buona lista di cose positive che rendono il film più piacevole di quanto non lo sarebbe stato senza. Film da due stelle poco più.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a antix90 »
[ - ] lascia un commento a antix90 »
|
|
d'accordo? |
|
|