giorgio postiglione giorpost
|
sabato 18 maggio 2019
|
un amore improbo condizionato dai 2 volti di pablo
|
|
|
|
Nick e Dylan sono due fratelli canadesi in cerca di una svolta nelle proprie vite. La trovano su una spiaggia della lontana Colombia, dove (sfruttando l'apparente stato d'abbandono e selvaggio del luogo) decidono di mettere le basi aprendo un chiosco ed una scuola di surf.
Nell'andirivieni tra il bosco e la vicina cittadina Nick conosce una ragazza del luogo: è amore a prima vista.
Lei vuole presentare subito il nuovo fidanzato alla sua sterminata famiglia e Nick, acconsentendo non senza remore, fa la conoscenza di suo zio, patriarca del nucleo parentale che risponde al nome di Pablo Escobar.
Minacciati da criminali autoctoni, i due fratelli vengono "aiutati" dagli scagnozzi di Pablo che bruciano vivi i delinquenti, aprendo scenari fin lì ignorati: Nick è entrato a far parte della più grande organizzazione criminale del Paese, guidata dal Patròn, ostinato e sanguinario signore della droga.
[+]
Nick e Dylan sono due fratelli canadesi in cerca di una svolta nelle proprie vite. La trovano su una spiaggia della lontana Colombia, dove (sfruttando l'apparente stato d'abbandono e selvaggio del luogo) decidono di mettere le basi aprendo un chiosco ed una scuola di surf.
Nell'andirivieni tra il bosco e la vicina cittadina Nick conosce una ragazza del luogo: è amore a prima vista.
Lei vuole presentare subito il nuovo fidanzato alla sua sterminata famiglia e Nick, acconsentendo non senza remore, fa la conoscenza di suo zio, patriarca del nucleo parentale che risponde al nome di Pablo Escobar.
Minacciati da criminali autoctoni, i due fratelli vengono "aiutati" dagli scagnozzi di Pablo che bruciano vivi i delinquenti, aprendo scenari fin lì ignorati: Nick è entrato a far parte della più grande organizzazione criminale del Paese, guidata dal Patròn, ostinato e sanguinario signore della droga.
Escobar - Paradise lost (2014) è l'opera prima di De Stefano, regista romano trapiantato a New York, autore di questo film dal ridotto budget che, tuttavia, non gli ha impedito di poter contare sulla partecipazione di Del Toro, pezzo grosso che veste alla perfezione i panni del narcotrafficante, idolo dei poveri e derelitti colombiani.
Benicio mette in campo il suo famigerato sguardo, ampiamente sfruttato come pure la sua corporatura, nient'affatto dissimile dal boss, del quale disegna un ritratto a due facce: il lato umano, nel quale emerge un incredibile attaccamento agli affetti familiari e quello spietato e crudele, che non gli impedisce, se necessario, di far assassinare gli stessi.
L' epopea di Escobar, personalità carismatica ma dall'indubbia complessità caratteriale, ha già ispirato molti racconti su pellicola e tanti ancora ne seguiranno, ma nel frattempo consiglio di vedere questo lavoro ben fatto, ritmato e asciutto, arricchito da sequenze importanti (la caccia a Nick da parte di una polizia connivente è notevole). Singolare la presenza di Carlos Bardem nei panni del fidato killer Drago: il più noto fratello Javier intrepreterà -a distanza di qualche anno- anch'egli il re del cartello di Medellin.
Il protagonista Josh Hutcherson, già visto negli Hunger Games, se ci mette più mordente farà molta strada.
Voto: 7-
[-]
|
|
[+] lascia un commento a giorgio postiglione giorpost »
[ - ] lascia un commento a giorgio postiglione giorpost »
|
|
d'accordo? |
|
resio
|
sabato 28 luglio 2018
|
mediocre
|
|
|
|
Una nota di merito per l'interpretazioe di Benicio Del Toro, secondo me unica nota positiva di questo film, per il resto mediocre.
A parte per il lato recitativo, Escobar sembra una caricatura di Don Corleone, ma la cosa buffa è che non è il protagonista del film.. no, il protagonista del film è un improbabile bravo ragazzo canadese che, guarda un pò, tra tutte le belle ragazze che poteva incontrare in Colombia non va a fidanzarsi proprio con la nipote del signore della droga, finendo per rimanere coinvolto in qualcosa di più grande di lui?
Film farcito di stereotipi da thriller americano; il criminale delirante con i suoi spietati scagnozzi che si fanno fregare dal pivello di turno, la gente ammazzata senza che se ne comprenda il motivo, ma solo perché il cattivo deve fare il cattivo, la storia d'amore di contorno.
[+]
Una nota di merito per l'interpretazioe di Benicio Del Toro, secondo me unica nota positiva di questo film, per il resto mediocre.
A parte per il lato recitativo, Escobar sembra una caricatura di Don Corleone, ma la cosa buffa è che non è il protagonista del film.. no, il protagonista del film è un improbabile bravo ragazzo canadese che, guarda un pò, tra tutte le belle ragazze che poteva incontrare in Colombia non va a fidanzarsi proprio con la nipote del signore della droga, finendo per rimanere coinvolto in qualcosa di più grande di lui?
Film farcito di stereotipi da thriller americano; il criminale delirante con i suoi spietati scagnozzi che si fanno fregare dal pivello di turno, la gente ammazzata senza che se ne comprenda il motivo, ma solo perché il cattivo deve fare il cattivo, la storia d'amore di contorno...stendiamo poi un velo pietoso sul finale di cui non dico nulla per non fare spoiler, nel caso qualcuno si facesse venire la malaugurata idea di guardarlo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a resio »
[ - ] lascia un commento a resio »
|
|
d'accordo? |
|
|
domenica 25 marzo 2018
|
delusione
|
|
|
|
Storia poco verosimile. Bravi gli attori.
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
paskus
|
venerdì 27 ottobre 2017
|
grande di stefano
|
|
|
|
Ma qualcuno ha notato che la scena iniziale del film quella in cui nel bosco telefona alla madre informandola che il giorno seguente si consegnerà alle autorità rimanda moltissimo alla scena iniziale di La passione di Cristo?
|
|
[+] lascia un commento a paskus »
[ - ] lascia un commento a paskus »
|
|
d'accordo? |
|
lucascialo
|
venerdì 14 luglio 2017
|
il doppio volto di escobar dipinto da un italiano
|
|
|
|
Dopo una invidiabile gavetta e il trasferimento a New York, l'italiano Andrea Di Stefano firma il suo primo lungometraggio. Una biografia su un personaggio complesso come Pablo Escobar, narcotrafficante dal doppio volto: spietato boss miliardario da un lato e benefattore dei poveri connazionali dall'altro. Di Stefano dipinge egregiamente entrambe le sfaccettature del personaggio, servendosi della bravura di Benicio Del Toro. Il quale ha già vestito a pennello i panni di Ernesto Che Guevara.
La pellicola inizia con l'americano Nick che raggiunge il fratello su una spiaggia paradisiaca della Colombia. Vogliono avviare una scuola di surf, dedicandosi ad una vita immersa nella natura.
[+]
Dopo una invidiabile gavetta e il trasferimento a New York, l'italiano Andrea Di Stefano firma il suo primo lungometraggio. Una biografia su un personaggio complesso come Pablo Escobar, narcotrafficante dal doppio volto: spietato boss miliardario da un lato e benefattore dei poveri connazionali dall'altro. Di Stefano dipinge egregiamente entrambe le sfaccettature del personaggio, servendosi della bravura di Benicio Del Toro. Il quale ha già vestito a pennello i panni di Ernesto Che Guevara.
La pellicola inizia con l'americano Nick che raggiunge il fratello su una spiaggia paradisiaca della Colombia. Vogliono avviare una scuola di surf, dedicandosi ad una vita immersa nella natura. Tuttavia, dei loschi figuri locali li minacciano dicendo che la spiaggia è la loro. Nick però conosce anche la conturbante Maria, della quale si innamora perdutamente. Lei gli fa conoscere lo zio Pablo, tanto amato. Che appare come un benefattore. Inizia a lavorare per lui, ma ben presto scoprirà che dietro quel castello dorato fatto di soldi e buone intenzioni, si nasconde un uomo spietato dedito al malaffare. Nick era stato avvertito: nessuno sfugge a Pablo Escobar.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a lucascialo »
[ - ] lascia un commento a lucascialo »
|
|
d'accordo? |
|
iltrequartista
|
venerdì 26 maggio 2017
|
il gringo ed il re
|
|
|
|
Sinceramente mi aspettavo molto di più ed è un peccato visto che Del Toro è stato strepitoso ed il personaggio di Escobar credo sia stato rappresentato in maniera più che soddisfacente.
Purtroppo la sceneggiatura non è curata a dovere e i tanti elogi a Di Stefano mi sembrano esagerati.
Di fatto il film ha due protagonisti e già questo la dice lunga sulle scelte del regista che si sarebbe dovuto concentrare solo ed esclusivamente sulla figura del re del narcotraffico.
La faccenda del nipote acquisito va molto per le lunghe,ad un certo punto stanca e sebbene si possa cogliere la prepotenza,la follia ed il senso di onnipotenza di Escobar nel volerlo perseguitare,non ci sono gli elementi narrativi sufficienti per cotanta crudele perseveranza.
[+]
Sinceramente mi aspettavo molto di più ed è un peccato visto che Del Toro è stato strepitoso ed il personaggio di Escobar credo sia stato rappresentato in maniera più che soddisfacente.
Purtroppo la sceneggiatura non è curata a dovere e i tanti elogi a Di Stefano mi sembrano esagerati.
Di fatto il film ha due protagonisti e già questo la dice lunga sulle scelte del regista che si sarebbe dovuto concentrare solo ed esclusivamente sulla figura del re del narcotraffico.
La faccenda del nipote acquisito va molto per le lunghe,ad un certo punto stanca e sebbene si possa cogliere la prepotenza,la follia ed il senso di onnipotenza di Escobar nel volerlo perseguitare,non ci sono gli elementi narrativi sufficienti per cotanta crudele perseveranza.
Insomma sorge ben presto il dubbio che nel pipparsi la cocaina che vende,Pablo sia stato vittima di visioni inesatte mentre leggeva il libro della giungla da lui stesso citato.
Ribadisco che è un peccato perché nei momenti in cui si concentra sulle movenze,sui gesti e sulle espressioni facciali di Escobar si avverte la netta sensazione che ,sotto questo aspetto, il regista se lo sia studiato a dovere.
Oggettivamente quando in scena non c'è Benicio,la pellicola non è un granché.
Personalmente non credo si possa andare oltre la sufficienza.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a iltrequartista »
[ - ] lascia un commento a iltrequartista »
|
|
d'accordo? |
|
liuk!
|
domenica 23 aprile 2017
|
poco biografico ma buono
|
|
|
|
La strada scelta per descrivere Escobar, è in questa pellicola, molto particolare. Il boss della droga non è il personaggio principale, se pur la sua presenza sia preponderante, ma fa cornice alla storia di un ragazzo canadese che vuole vivere sulle spiaggie della Colombia ma ha la sfortuna di innamorarsi di Maria, nipote per l'appunto di Escobar, ritrovandosi presto integrato all'interno del cartello di Medellin.
Del vero personaggio colombiano si vede poco anche se ne si percepisce bene la potenza e la spietatezza e chi, come me, ha visto la pellicola per approfondire elementi storici a riguardo, ne rimarrà abbastanza deluso o quantomeno spiazzato nonostante l'eccellente prestazione di Benicio Del Toro, imbattibile in ruoli come questi.
[+]
La strada scelta per descrivere Escobar, è in questa pellicola, molto particolare. Il boss della droga non è il personaggio principale, se pur la sua presenza sia preponderante, ma fa cornice alla storia di un ragazzo canadese che vuole vivere sulle spiaggie della Colombia ma ha la sfortuna di innamorarsi di Maria, nipote per l'appunto di Escobar, ritrovandosi presto integrato all'interno del cartello di Medellin.
Del vero personaggio colombiano si vede poco anche se ne si percepisce bene la potenza e la spietatezza e chi, come me, ha visto la pellicola per approfondire elementi storici a riguardo, ne rimarrà abbastanza deluso o quantomeno spiazzato nonostante l'eccellente prestazione di Benicio Del Toro, imbattibile in ruoli come questi.
Complessivamente un lavoro discreto, a tratti buono, ma con una trama sicuramente debole rispetto a quella che si sarebbe potuta ottenere approfondendo gli aspetti biografici.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a liuk! »
[ - ] lascia un commento a liuk! »
|
|
d'accordo? |
|
vicviper
|
domenica 29 gennaio 2017
|
un idiota alla corte di escobar
|
|
|
|
Il personaggio di escobar visto da un'ottica laterale: quella di un imbecille.
Il film non è tutto da buttare ma si serve di una insulsa storia d amore per immergere soltanto nel finale il protagonista (il suddetto imbecille) in un maldestro scampolo di azione.
|
|
[+] lascia un commento a vicviper »
[ - ] lascia un commento a vicviper »
|
|
d'accordo? |
|
domenico astuti
|
martedì 11 ottobre 2016
|
interessante ma ingenuo
|
|
|
|
Negli Anni Ottanta, due fratelli canadesi Nick ( Josh Hutcherson ) e Dylan ( Brady Corbet ) vengono in Colombia per raggiungere un sogno, vivere sulla spiaggia in un vero paradiso. Lavorano il legno, vivono in tenda, vogliono aprire una scuola di surf ma hanno qualche problema con due fratelli del posto piuttosto minacciosi. Nick conosce Maria e i due si innamorano immediatamente e lei gli presenta la sua famiglia e il suo adorato zio Pablo, senatore e venditore di un prodotto tipico del Paese, la cocaina ( sarà l’amore, sarà che è canadese, ma sembra strano che Nick non si renda conto di chi ha di fronte ). Una sera il ragazzo parla con zio Pablo dei ragazzi che li aggrediscono e qualche giorno dopo i fratelli vengono trovati appesi a testa in giù e carbonizzati.
[+]
Negli Anni Ottanta, due fratelli canadesi Nick ( Josh Hutcherson ) e Dylan ( Brady Corbet ) vengono in Colombia per raggiungere un sogno, vivere sulla spiaggia in un vero paradiso. Lavorano il legno, vivono in tenda, vogliono aprire una scuola di surf ma hanno qualche problema con due fratelli del posto piuttosto minacciosi. Nick conosce Maria e i due si innamorano immediatamente e lei gli presenta la sua famiglia e il suo adorato zio Pablo, senatore e venditore di un prodotto tipico del Paese, la cocaina ( sarà l’amore, sarà che è canadese, ma sembra strano che Nick non si renda conto di chi ha di fronte ). Una sera il ragazzo parla con zio Pablo dei ragazzi che li aggrediscono e qualche giorno dopo i fratelli vengono trovati appesi a testa in giù e carbonizzati. Per Nick la scoperta non gli fa spegnere il sogno d’amore ma il senso di libertà che credeva di aver trovato in Colombia si trasforma lentamente in un incubo a cui non sa come reagire dapprincipio fino a quando decide di fuggire con Maria, il fratello e la cognata verso il Canada. Ma proprio mentre stanno per andare all’aeroporto giunge a casa loro un uomo di zio Pablo e chiede a Nick di seguirlo. Raggiungono Escobar che, in una riunione segreta di fidati amici, rivela che nei giorni successivi si consegnerà alle autorità e che il suo tesoro dovrà essere nascosto in vari luoghi segreti fino a quando non uscirà. Nick dovrà guidare una delle auto fino alla città di Ituango, aspettare di fronte a una chiesa un contadino che gli farà da guida per nascondere la parte di tesoro in una miniera abbandonata, fatto il lavoro dovrà uccidere la guida per mantenere il segreto sul nascondiglio. Ma Nick naturalmente non ha il coraggio di sparare, inventa un piano per salvare il contadino e la sua famiglia. Ma si accorge che nei pressi della città ci sono i sicari di Escobar e che il capo Drago deve ucciderlo. Nick terrorizzato passa tutto il resto del giorno nascosto, poi ruba una macchina per raggiungere Bogotà e Maria, ma…
Un buon debutto, per un film godibile ma parecchio superficiale sia nel raccontare gli svelamenti emotivi, sia nel descrivere la Colombia e un personaggio dalle molte facce come Pablo Escobar. Probabilmente il carisma acclamato da anni di Benicio del Toro, la sua performance più ipnotica che profonda, riesce a svelare solo la doppiezza di un criminale e fa sfigurare il giovane attore ( Josh Hutcherson ) dall’espressione sempre monocorde e un po’ afasica. Splendido per carineria e allegria il debutto di Claudia Traisac ( Maria ) anche se un po’ troppo sorridente, tutti gli altri personaggi sono di contorno.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a domenico astuti »
[ - ] lascia un commento a domenico astuti »
|
|
d'accordo? |
|
andrea giostra
|
venerdì 16 settembre 2016
|
pablo escobar: geniale di stefano! (2)
|
|
|
|
Il Film "Escobar" (2014), diretto e sceneggiato da Andrea Di Stefano, è uscito nelle Sale Cinematografiche Italiane a due anni di distanza dalla sua produzione, ossia il 25 agosto 2016!
[+]
Il Film "Escobar" (2014), diretto e sceneggiato da Andrea Di Stefano, è uscito nelle Sale Cinematografiche Italiane a due anni di distanza dalla sua produzione, ossia il 25 agosto 2016!
Il Film ha qualcosa di geniale, e a seguire scriverò perché!
Il Cast di attori è straordinario e bravissimo: Benicio Del Toro, Josh Hutcherson, Brady Corbet, Claudia Trisac, Carlos Bardem, Ana Girandot. La punta di diamante è certamente Benicio Del Toro, Big Star Hollywoodiana di una bravura che oramai non trova più aggettivi per definirla: è nato per fare l'Attore di livello planetario! Null'altro da dire!
Gli altri attori del cast, giovani e giovanissimi, sono tutti bravissimi e nel rappresentare il loro difficile ruolo non hanno mai avuto alcuna incertezza recitativa o interpretativa!
La regia del romano Andrea Di Stefano, trasferitosi a New York dopo la maturità scientifica acquisita a Roma, è eccellente! Di Stefano oramai si può considerare un cittadino italo-newyorkese ben integrato nel mondo del Teatro e del Cinema hollywoodiano e statunitense, dove ha studiato recitazione e regia!
La fotografia di Luis David Sansans è molto buona, ma non straordinaria: d'altra parte non doveva creare effetti scenici particolari! Il Film è prodotto dalla “Chapter 2” e distribuito dalla “Good Films”.
“Escobar” narra la storia di Nick, il protagonista vero del Film, rappresentato dal bravissimo Josh Hutcherson (notissimo per la serie Cinematografica del Grande Schermo di grandissimo successo planetario “Hunger Games”), che con il fratello Brady Corbet si trasferiscono in Colombia dove pensano di aver trovato una dimensione paradisiaca per vivere in mezzo alla boscaglia in prossimità di una delle più belle spiagge colombiane e praticare la loro grande passione: il surf!
Nel paesino a pochissimi chilometri della spiaggia, Nick conosce Maria, bellissima ragazza colombiana, nipote prediletta e amatissima di Pablo Escobar. I due si innamorano perdutamente e sono disposti a tutto pur di rimanere indissolubilmente uniti per tutta la vita.
Il Film, malgrado questa premessa, non racconta una storia d'amore, o meglio, non è la bella storia d'amore tra Maria e Nick il vero fulcro della narrazione cinematografica di Di Stefano. Ne è solo la cornice che a poco a poco per lo spettatore assume una veste empatica drammatica e terrificante al contempo.
Quello che invece con genialità e innovatività costruisce Di Stefano col suo Film, è descrivere magistralmente la personalità psicotico-delirante e nevrotico-ossessiva di Pablo Escobar: il Film è da consigliare agli studenti di Psicologia, di Psicoterapia e di Psichiatria.
Certo, Di Stefano ha scelto un attore fuori-classe per realizzare questo progetto cinematografico ambizioso, innovativo, e molto ma molto interessante: La narrazione scenica trasmettere allo spettatore, attraverso immagini, scene, episodi, sguardi, frasi, agiti di complicità e di apparente-affetto, posture del corpo, movimenti, frasi rassicuranti e adulatorie, tutto quello che si nasconde dietro la personalità psico-patica-delirante di un soggetto “Despota” quale è Pablo Escobar, nato per fare il “Tiranno” e privo del minimo scrupolo umano per alcunché; e privo di alcuna pietās umana!
La descrizione di Di Stefano è geniale e brillante insieme perché riesce a dirigere Benicio Del Tore per far venir fuori quelle componenti che tutti riconosciamo ma non comprendiamo quali componenti tipiche di un “Dittatore”, di un “Tiranno”, di un “Despota”, di un “Autocrate”, di un “Folle-Psicotico-Delirante-Convinto-che-tutto-può”. Convinto, nella sua sincera intimità, di avere ricevuto un mandato divino dall'alto, una Mission da assolvere ad ogni costo. Una Mission, come Escobar nel Film, affidatagli direttamente da Dio!
Ed è per questo stesso motivo che tutto quello che “decidono”: la vita o la morte di una persona, di un loro complice, di un loro “soldato”, di un loro familiare, di un loro figlio, di un nemico, è qualcosa che viene suggerito delirantemente e psicopatologicamente da Dio!
Del Toro riesce magistralmente ad esprimere questo cariotipo di personalità: abile, persuasivo, carismatico, intelligente, spregiudicato, egocentrico, narcisista, egoista, affettuoso, amorevole, che coltiva ossessivamente il culto della sua personalità, che distribuisce il benessere, i beni di prima necessità e la vita a chi lui decide sia giusto, apparentemente molto interessato alla vita e al benessere delle persone che lo circondano e lo amano; nessuno di chi gli sta accanto ed attorno lo teme: lo amano incondizionatamente. E' questo l'aspetto più inquietante che questi soggetti riescono ad innescare nei loro uomini fidati e nei loro familiari! Amare qualcuno vuol dire abbassare la guardia, spogliarsi di tutte le difese, di qualunque genere di protezione; è questo il motivo per il quale tutte le persone che stanno accanto a questi “Tiranni” sono vulnerabili come dei neonati in fasce appena nati che possono essere uccisi da questi démoni, senza alcuna esitazione, senza alcuna pietà, senza alcuna difficoltà, in qualsiasi momento!
Di Stefano mostra anche le debolezze e le fragilità di Escobar: in alcuni contesti sono soggetti (démoni) insicuri, e questa insicurezza li porta ad essere estremamente paranoici, a stare lontano da rapporti intimi e confidenziali con chiunque, anche con i propri familiari! Vivono nella solitudine psichica più devastante e dolorosa! E allora spesso parlano direttamente con Dio: Di Stefano è bravissimo in questo, e le scene che lo spettatore vedrà, anche se magistralmente e volutamente brevi, sono un brillante esempio di come la loro solitudine viene colmata dall'intimità che credono di avere in esclusiva con Dio; il loro unico interlocutore, perché è Dio che li ha mandati a compiere la loro importante Mission! Salvo se ad u n certo punto sentono di essere stati traditi e abbandonati dal loro stesso Di. E' allora, nel loro delirio, che minacciano con cattiveria e cinismo di vendicarsi brutalmente anche con chi poco prima era stato il loro Unico Dio!
Ecco, è questo che vedrete nel Film "Escobar" se avrete occhi per vedere questa dimensione narrativa!
Altrimenti, se lo spettatore non ha la perspicacia cinematografica necessaria per cogliere questi elementi strutturali di una personalità tirannica così come descritta con perizia ed intelligenza da Di Stefano, il Film rimarrà comunque un eccellente Opera d'Arte, anche se ingiustamente scorticata dell'elemento più brillante e geniale che Di Stefano costruisce con grande maestria cinematografica!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a andrea giostra »
[ - ] lascia un commento a andrea giostra »
|
|
d'accordo? |
|
|