Mio Papà |
|||||||||||||
Un film di Giulio Base.
Con Giorgio Pasotti, Donatella Finocchiaro, Niccolò Calvagna, Fabio Troiano.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 90 min.
- Italia 2014.
- Bea Production
uscita giovedì 27 novembre 2014.
MYMONETRO
Mio Papà
valutazione media:
3,60
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Acquista »
|
|||||||||||||
|
|||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
I veri legami sono quelli dell'amoredi Melvin IIFeedback: 12378 | altri commenti e recensioni di Melvin II |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
venerdì 28 novembre 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il biglietto d’acquistare per “Mio papà” è:5)Sempre
“Mio Papà”è un film del 2014 diretto da Giulio Base, scritto da Giulio Base, Giorgio Pasotti, Alessandro Pondi, Paolo Logli, Mauro Graiani, Riccardo Irrera, prodotto da Movie e Rai Cinema con il contributo di MiBACT, con:Giorgio Pasotti, Donatella Finocchiaro, Niccolò Calvagna, Ninetto Davoli e Fabio Troiano.
Qualche mese fa è uscito nelle nostre sale un bellissimo film giapponese “Father and son” , aihme, poco amato dal pubblico in cui si chiedeva, se fosse più importante per un genitore per amare il proprio figlio, vederlo crescere ed educarlo ogni giorno o contasse di più comunque il legame di sangue.
Il concetto di famiglia è cambiato nel corso degli anni. Papà, mamma e figlio sono ormai una delle possibili tipologie di famiglie:allargata, omosessuale, eterosessuale.
Difficile stabilire quale sia la formula più giusta per un minore, la legge cerca sempre di tutelarlo, ma non sempre i diritti sono in linea con i sentimenti.
“Mio Papà”, che aveva già riscosso ottimi consensi all’ultimo Festival di Roma, è la semplice e toccante storia di Lorenzo(Pasotti) giovane e single sommozzatore di San Benedetto del Tronto che dopo essere lasciato dalla fidanzata, perché non desideroso di diventare padre, trascorre le sue notti divertendosi con donne diverse in compagnia del suo amico e compagno di lavoro Roberto (Troiano).
Una sera come tante in un locale Lorenzo conosce Claudia (Finocchiaro) con cui ha una notte di passione. Ma la notte diventano più notti e da lì a poco si trasforma in una relazione a tre perché Claudia è madre del bambino Matteo(Calvagna).
Il rapporto tra Lorenzo e Matteo non parte bene, entrambi poco propensi a conoscersi e insofferenti l’un dell’altro.
La barriera che li divide però lentamente si sgretola per l’amore che entrambi nutrono per Claudia, e quando quest’ultima per motivi di lavoro è costretta in un viaggio in Germania, i due sono costretti alla coabitazione e soprattutto ad aprirsi, imparando a volersi bene.
Lorenzo si ritrova ,senza rendersene conto,. travolto dall’amore per Matteo e diventando per il bambino di fatto la vera figura paterna che tanto gli manca. Un rapporto tra i due protagonisti basato sulle piccole cose ,sulla complicità maschile, ma anche come insegnante di vita e educazione che porterà il bambino a vedere Lorenzo come l’ideale compagno per la madre formando così una vera famiglia.
Una sceneggiatura semplice, chiara, fluida,ma nello stesso tempo ricca di contenuti e carica di emozioni che non lascia indifferente lo spettatore. Una storia d’amore che abbatte i meri legami di sangue, invitando a conoscere e soprattutto a riflettere quali sono i veri gesti e parole che fanno di un uomo un padre per un bambino e cosa significhi essere veramente una famiglia. Il pathos narrativo risulta struggente,ma nello stesso tempo realistico e attuale.
La regia di Base è di valore, pulita, delicata, capace di raccogliere le varie sfumature del racconto, riuscendo a mettere in evidenza i mutamenti dei sentimenti dei protagonisti senza farli mai cadere nel retorico e nel melò
Bella e toccante è la colonna sonora e degna di menzione è anche la fotografia.
Confesso di non essere un fan accanito di Giorgio Pasotti, ma in questo film stupisce per la sua intensa e commovente interpretazione. E’ davvero meritevole di menzione la capacità in cui riesce ad indossare i panni di Lorenzo, forse ispirato dalla propria esperienza personale, riuscendo a dargli corpo e anima in maniera efficace e convincente.
Niccolò Cavagna si muove sulla scena come se fosse un veterano. I suoi occhi e le sue espressioni raccontano prima delle parole lo stato d’animo del suo personaggio. Formano una coppia perfetta con Pasotti, creando così una simbiosi empatica che proiettano interamente al pubblico in sala.
Donatella Finocchiaro ci mostra con intensità e talento le varie facce di una donna: madre, amante, lavoratrice, dando ad ognuna di loro spessore e forza e formando con Calvagna e Pasotti un trio davvero di riguardo.
Il finale, anche se drammatico, è ben costruito e regala forti emozioni e lascia nello spettatore la bella convinzione che per quanto contino i legami di sangue e la legge li tuteli, niente e nessuno può stabilire chi amare come se fossi un vero padre.
[+] lascia un commento a melvin ii »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di Melvin II:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||