flyanto
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giovedì 5 giugno 2014
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una storia toccante per raccontare la cattività in
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Film che racconta liberamente un episodio realmente accaduto nel 2002 nei territori palestinesi, e precisamente presso lo zoo della cittadina di Qalqilya, dove lavora un veterinario il cui bambino trascorre tutto il tempo dedicandosi ad una coppia di giraffe a lui molto care. In seguito alla morte del maschio ed al conseguente stato depressivo della femmina, il veterinario capisce che l'unica soluzione per salvare l'animale rimasto in vita è quella di affiancargli un nuovo compagno. Grazie all'aiuto di un amico e collega residente però nei territori israeliani, il veterinario, insieme al figlio e ad un'amica giornalista riuscirà a condurre dallo zoo del territorio nemico una giraffa maschio e condurla presso la femmina del suo zoo.
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Film che racconta liberamente un episodio realmente accaduto nel 2002 nei territori palestinesi, e precisamente presso lo zoo della cittadina di Qalqilya, dove lavora un veterinario il cui bambino trascorre tutto il tempo dedicandosi ad una coppia di giraffe a lui molto care. In seguito alla morte del maschio ed al conseguente stato depressivo della femmina, il veterinario capisce che l'unica soluzione per salvare l'animale rimasto in vita è quella di affiancargli un nuovo compagno. Grazie all'aiuto di un amico e collega residente però nei territori israeliani, il veterinario, insieme al figlio e ad un'amica giornalista riuscirà a condurre dallo zoo del territorio nemico una giraffa maschio e condurla presso la femmina del suo zoo. Ciò però gli procurerà l'arresto e la conseguente pena da scontare in carcere.
Dietro questo episodio che parrebbe quasi banale o, comunque di relativa importanza, il regista rappresenta ed in pratica denuncia lo stato di continuo conflitto ed oppressione in cui vivono le popolazioni palestinesi ed israeliane odierne e le leggi assurde che regolano questi territori. Emblematico e deplorevole è il muro di cinta che viene mostrato nel corso della vicenda e che separa i territori e le popolazioni e che viene sorvegliato continuamente da nuclei di poliziotti agguerriti e provvisti di fucili, pronti a sparare su tutti coloro che cercano di superare il sovra detto muro.
La vicenda, comunque, vissuta e raccontata dal bambino rimane in sè come una pagina assai toccante, delicata e piena di poesia ma che proprio per questa sua natura contrasta con la durezza della situazione politica contemporanea delle popolazioni palestinesi ed israeliane.
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flyanto
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giovedì 5 giugno 2014
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una storia toccante per raccontare la cattività in
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Film che racconta liberamente un episodio realmente accaduto nel 2002 nei territori palestinesi, e precisamente presso lo zoo della cittadina di Qalqilya, dove lavora un veterinario il cui bambino trascorre tutto il tempo dedicandosi ad una coppia di giraffe a lui molto care. In seguito alla morte del maschio ed al conseguente stato depressivo della femmina, il veterinario capisce che l'unica soluzione per salvare l'animale rimasto in vita è quella di affiancargli un nuovo compagno. Grazie all'aiuto di un amico e collega residente però nei territori israeliani, il veterinario, insieme al figlio e ad un'amica giornalista riuscirà a condurre dallo zoo del territorio nemico una giraffa maschio e condurla presso la femmina del suo zoo.
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Film che racconta liberamente un episodio realmente accaduto nel 2002 nei territori palestinesi, e precisamente presso lo zoo della cittadina di Qalqilya, dove lavora un veterinario il cui bambino trascorre tutto il tempo dedicandosi ad una coppia di giraffe a lui molto care. In seguito alla morte del maschio ed al conseguente stato depressivo della femmina, il veterinario capisce che l'unica soluzione per salvare l'animale rimasto in vita è quella di affiancargli un nuovo compagno. Grazie all'aiuto di un amico e collega residente però nei territori israeliani, il veterinario, insieme al figlio e ad un'amica giornalista riuscirà a condurre dallo zoo del territorio nemico una giraffa maschio e condurla presso la femmina del suo zoo. Ciò però gli procurerà l'arresto e la conseguente pena da scontare in carcere.
Dietro questo episodio che parrebbe quasi banale o, comunque di relativa importanza, il regista rappresenta ed in pratica denuncia lo stato di continuo conflitto ed oppressione in cui vivono le popolazioni palestinesi ed israeliane odierne e le leggi assurde che regolano questi territori. Emblematico e deplorevole è il muro di cinta che viene mostrato nel corso della vicenda e che separa i territori e le popolazioni e che viene sorvegliato continuamente da nuclei di poliziotti agguerriti e provvisti di fucili, pronti a sparare su tutti coloro che cercano di superare il sovra detto muro.
La vicenda, comunque, vissuta e raccontata dal bambino rimane in sè come una pagina assai toccante, delicata e piena di poesia ma che proprio per questa sua natura contrasta con la durezza della situazione politica contemporanea delle popolazioni palestinesi ed israeliane.
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brian77
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sabato 31 maggio 2014
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inoffensivo e consolatorio davanti alla tragedia
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Il tentativo di raccontare in chiave fiabesca la sopraffazione israeliana tranquillamente accettata da 40 anni dall'occidente potrà essere conforme alla cultura mediorientale che cerca spesso soluzioni metaforiche alle situazioni umanamente più insostenibili, ma sembra anche un artificio inadeguato rispetto alla tragicità della situaizone.
Vorrei solo ricordare che in Italia escono questi film inoffensivi che ci fanno sentire tanto buoni, mentre è rimasto completamente inedito il film (e anche il libro) "Palestine: Peace or Apartheid" in cui l'ex-presidente Jimmy Carter denuncia durissimamente l'occupazione israeliana e il muro, parlando esplicitamente di apartheid e descrivendo il muro per quello che è.
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Il tentativo di raccontare in chiave fiabesca la sopraffazione israeliana tranquillamente accettata da 40 anni dall'occidente potrà essere conforme alla cultura mediorientale che cerca spesso soluzioni metaforiche alle situazioni umanamente più insostenibili, ma sembra anche un artificio inadeguato rispetto alla tragicità della situaizone.
Vorrei solo ricordare che in Italia escono questi film inoffensivi che ci fanno sentire tanto buoni, mentre è rimasto completamente inedito il film (e anche il libro) "Palestine: Peace or Apartheid" in cui l'ex-presidente Jimmy Carter denuncia durissimamente l'occupazione israeliana e il muro, parlando esplicitamente di apartheid e descrivendo il muro per quello che è. Ma in Italia il film non esce, nonostante sia diretto da un grande regista come Jonathan Demme...
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