tevere95
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mercoledì 3 aprile 2013
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due storie che si intrecciano...
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5 stelle all'interpretazione dell'attrice Giulia Michelini. Film da vedere.
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renato volpone
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mercoledì 3 aprile 2013
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sit-com pugliese
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Più simile ad una sit-com televisiva che ad un prodotto cinematografico questo film racconta di due ragazzi sfortunati nel lavoro che si improvvisano gay per ottenere un finanziamento pubblico destinato a coppie di fatto. La sceneggiatura si basa su una lunghissima serie di luoghi comuni e di preconcetti per portare il pubblico alla risata, in alcuni casi anche riuscendoci, ma con un sapore di amaro e di presa in giro che lasciano smarrito lo spettatore "non televisivo". Le scene sono costruite come delle cartoline a colori, sempre troppo vivaci per essere un buon biglietto da visita per potenziali turisti. Non contento di questo il regista si spinge oltre proponendo tematiche drammatiche come la libertà di stampa soffocata, la malavita organizzata infiltrata in ogni ambito e le truffe commerciali fatte anche a danno delle salute dei consumatori.
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Più simile ad una sit-com televisiva che ad un prodotto cinematografico questo film racconta di due ragazzi sfortunati nel lavoro che si improvvisano gay per ottenere un finanziamento pubblico destinato a coppie di fatto. La sceneggiatura si basa su una lunghissima serie di luoghi comuni e di preconcetti per portare il pubblico alla risata, in alcuni casi anche riuscendoci, ma con un sapore di amaro e di presa in giro che lasciano smarrito lo spettatore "non televisivo". Le scene sono costruite come delle cartoline a colori, sempre troppo vivaci per essere un buon biglietto da visita per potenziali turisti. Non contento di questo il regista si spinge oltre proponendo tematiche drammatiche come la libertà di stampa soffocata, la malavita organizzata infiltrata in ogni ambito e le truffe commerciali fatte anche a danno delle salute dei consumatori. Questi argomenti mescolati al lato comico e non calibrati con il giusto dosaggio, come avviene invece nei film di Albanese o di Milani, tendono a rendere sottili quasi inesistenti le problematiche sociali facendole affondare in un finale troppo felicemente positivo e facile. Matteo Vicino usa un cast d'eccezione per realizzare questo racconto, ma il risultato è un prodotto che zoppica non riuscendo a centrare l'obiettivo ne nella commedia ne nel dramma. La recitazione è quasi amatoriale: le inflessioni dialettali e la forzata dizione pugliese sono quasi irritanti.
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tevere
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mercoledì 3 aprile 2013
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due storie che si intrecciano...
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Il film è composto da due storie che si intrecciano: la prima è quella di due amici che inseguono il sogno di diventare stilisti e che sono costretti a fingersi gay per ottenere un finanziamento statale per aprire il loro atelier; la seconda è quella della giornalista Carlotta, impegnata nello svolgimento di un'inchiesta delicatissima su un malvivente pugliese e sul suo clan.
La storia dei due amici è divertente e originale anche se a mio parere non regge il fatto che si devono fingere gay per ottenere il finanziamento, mi pare una forzatura, un espediente poco chiaro.
La storia della giornalista Carlotta (interpretata dalla bella e brava Giulia Michelini) è invece assai più seria, profonda e realistica.
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Il film è composto da due storie che si intrecciano: la prima è quella di due amici che inseguono il sogno di diventare stilisti e che sono costretti a fingersi gay per ottenere un finanziamento statale per aprire il loro atelier; la seconda è quella della giornalista Carlotta, impegnata nello svolgimento di un'inchiesta delicatissima su un malvivente pugliese e sul suo clan.
La storia dei due amici è divertente e originale anche se a mio parere non regge il fatto che si devono fingere gay per ottenere il finanziamento, mi pare una forzatura, un espediente poco chiaro.
La storia della giornalista Carlotta (interpretata dalla bella e brava Giulia Michelini) è invece assai più seria, profonda e realistica. A parte il fatto che Giulia Michelini a mio parere sia un'attrice straordinaria con delle capacità interpretative sensazionali, il personaggio che interpretà è senza dubbio il più affascinante. La giornalista Carlotta, a differenza segli altri personaggi infatti non è messa lì per far ridere ma per far riflettere su come la con la tenacia si possa battere il male.
Le due storie apparentemente distanti poi si intrecciano ma non vi svelo come...
Nel complesso il film meriterebbe 3 stelle ma il personaggio interpretato da Giulia Michelini mi ha davvero colpito e perció ho deciso di mettere 5 stelle.
Andatelo a vedere!.
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mammut
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mercoledì 3 aprile 2013
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pessimo
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finalmente il cinema italiano stava iniziando a carburare, viva l'italia - viva la libertà - benvenuto presidente - buongiorno papà, e poi è arrivata sta 'cosa'. Dialoghi pessimi, scene messe lì per caso, evidenti contraddizioni, sceneggiatura alla rinfusa. da non vedere
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marigi�
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martedì 2 aprile 2013
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un film che ti lascia da pensare
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Ottimo film, ottimi attori, bella sceneggiatura e, perchè no, divertentissime risate da commedia e di tanto in tanto momenti drammatici che ti fanno pensare all'Italia e ai suoi poteri malati. Nessun personaggio ne esce pulito sia chiaro, tutti alla fine sono un po' collusi col potere come Luigi (un bravissimo Riccardo Leonelli) e Marialuisa (un'esilarante Camilla Ferranti) oppure costretti a scendere a piccoli compromessi come Carlotta (un'ottima Giulia Michelini). A me è piaciuto e non condivido affatto le critiche pseudointellettuali di chi lo etichetta come un film pessimo. E' una commedia italiana non è Truffaut e in quanto tale non pretende di dicutere intorno ai massimi sistemi, ma sovrasta qualitativamente di gran lunga sia la commedia alla Vanzina (niente volgarità), sia la commedia alla Brizzi (meno banale).
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Ottimo film, ottimi attori, bella sceneggiatura e, perchè no, divertentissime risate da commedia e di tanto in tanto momenti drammatici che ti fanno pensare all'Italia e ai suoi poteri malati. Nessun personaggio ne esce pulito sia chiaro, tutti alla fine sono un po' collusi col potere come Luigi (un bravissimo Riccardo Leonelli) e Marialuisa (un'esilarante Camilla Ferranti) oppure costretti a scendere a piccoli compromessi come Carlotta (un'ottima Giulia Michelini). A me è piaciuto e non condivido affatto le critiche pseudointellettuali di chi lo etichetta come un film pessimo. E' una commedia italiana non è Truffaut e in quanto tale non pretende di dicutere intorno ai massimi sistemi, ma sovrasta qualitativamente di gran lunga sia la commedia alla Vanzina (niente volgarità), sia la commedia alla Brizzi (meno banale). Inoltre, possiede dei momenti drammatici che non stonano, anzi, grazie alla bravura ed al mestiere degli attori, sono particolarmente veri ed equilibrati rispetto alla parte comica del film. Complimenti a tutti, ho passato una serata davvero da ricordare!
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sarastef88
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martedì 2 aprile 2013
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divertentissimo
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Un film divertentissimo e per nulla volgare. Nel suo genere, che mescola commedia e denuncia sociale, un piccolo capolavoro. Attori bravissimi!
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sarastef88
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martedì 2 aprile 2013
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film divertentissimo
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Si muore dal ridere, si riflette sulla situazione italiana per niente meritocratica e si esce dal cinema con qualcosa su cui riflettere. Assolutamente da vedere!
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lumork
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martedì 2 aprile 2013
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outing un film che fa ridere e riflettere
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Sono stato al cinema sabato scorso a vedere questa commedia di Matteo Vicino, dopo aver goduto qualche tempo fa la sua opera prima Young Europe, un film che non mi vergognerei a definire d'autore. Sebbene mi aspettassi una pellicola del tutto diversa, sono stato positivamente colpito. Gli attori sono tutti bravissimi, in particolare lasciano un segno Riccardo Leonelli, che nel ruolo del cattivo è molto asciutto e cambia completamente tipologia rispetto a Young Europe (Matteo Vicino lo ha riconfermato anche qui), Mia Benedetta, particolarissima attrice di grande personalità e fascino e Claudia Potenza che fa davvero morire dal ridere e innervosire per la sua "cattiveria".
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Sono stato al cinema sabato scorso a vedere questa commedia di Matteo Vicino, dopo aver goduto qualche tempo fa la sua opera prima Young Europe, un film che non mi vergognerei a definire d'autore. Sebbene mi aspettassi una pellicola del tutto diversa, sono stato positivamente colpito. Gli attori sono tutti bravissimi, in particolare lasciano un segno Riccardo Leonelli, che nel ruolo del cattivo è molto asciutto e cambia completamente tipologia rispetto a Young Europe (Matteo Vicino lo ha riconfermato anche qui), Mia Benedetta, particolarissima attrice di grande personalità e fascino e Claudia Potenza che fa davvero morire dal ridere e innervosire per la sua "cattiveria". Anche gli altri attori davvero bravi dal primo all'ultimo, dosando bene l'equilibrio fra commedia e serietà di alcune situazioni più intime. La sceneggiatura è ben scritta e mescola saggiamente divertimento e riflessione sulla meritocrazia e sui poteri che sono al comando in Italia. Le varie citazioni (Orwell, Ilaria Alpi) non vengono sviluppate sempre al cento per cento, e questo è un limite del film, ma permettono allo spettatore di andarsi a documentare in un secondo tempo e di ragionare anche sul Paese in cui vive. Le battute non sono assolutamente volgari né offensive e sempre esilaranti: alcune sono semplici, magari già sentite ma senza dubbio efficaci, altre invece sono piuttosto sofisticate, come la frase del bambino Lorenzo (Lorenzo Zurzolo), il fratellino di Federico (Nicolas Vaporidis) che per giustificarsi davanti alla Vicepresidente della Regione del fatto che viva con due genitori omosessuali, risponde che "crescendo non avò assolutamente alcun problema psicologico". Non è un film offensivo nei confronti degli omosessuali, il personaggio di Massimo Ghini, gay colto e moderato, ne è un esempio, così come il finale del film, aperto a più interpretazioni, lascia diversi dubbi sull'identità sessuale dell'ottima coppia Vaporidis-Bosca. insomma, un film da vedere nel suo genere comico, che nulla ha da invidiare ai film di Brizzi e Genovese, soltanto con qualche spunto di riflessione in più.
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[+] d'accordissimo
(di giuly1989)
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a.passito
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lunedì 1 aprile 2013
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il più brutto di sempre
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E' sicuramente il film più brutto che io abbia mai visto.
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vandamme84
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sabato 30 marzo 2013
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pessimo
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ma perchè occupare una sala per mandare questa roba??
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