thelullox
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mercoledì 28 agosto 2013
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prequel stupendo e bello
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Io da piccolo avevo visto Monsters & Co. e mi era piaciuto molto. Ora ho visto Monsters University e mi è piaciuto di più perchè si capisce com'erano i personaggi e anche cosa è successo prima degli eventi di Monsters & Co. E' buffo vedere i mostri quando andavo al College e sapere che prima di imparare a spaventare hanno dovuto studiare.
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freddie lee
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lunedì 26 agosto 2013
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un grande prequel per un grande film d'animazione
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"Monsters University", ovvero uno dei film d'animazione più divertenti che io abbia mai visto. Sarà che forse sono tornato bambino guardandolo, ma ho riso come un matto per tutta la sua durata, questo grazie a dei personaggi simpaticissimi e soprattutto indimenticabili. E' vero, forse questo prequel ha puntato tutto sul divertimento, tralasciando la significativa morale del primo capitolo, ma finita la visione qualcosa rimane comunque allo spettatore.
Ciò che cambia rispetto a "Monsters & co" è, prima di tutto, il protagonista, che se nel primo era Sullivan, in questo prequel è Mike, ancora fresco della sua passione per il lavoro di spaventatore, un' utopia troppo grande per un mostro per niente spaventoso.
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"Monsters University", ovvero uno dei film d'animazione più divertenti che io abbia mai visto. Sarà che forse sono tornato bambino guardandolo, ma ho riso come un matto per tutta la sua durata, questo grazie a dei personaggi simpaticissimi e soprattutto indimenticabili. E' vero, forse questo prequel ha puntato tutto sul divertimento, tralasciando la significativa morale del primo capitolo, ma finita la visione qualcosa rimane comunque allo spettatore.
Ciò che cambia rispetto a "Monsters & co" è, prima di tutto, il protagonista, che se nel primo era Sullivan, in questo prequel è Mike, ancora fresco della sua passione per il lavoro di spaventatore, un' utopia troppo grande per un mostro per niente spaventoso.
I loro caratteri sono completamente diversi. Se nel primo Mike poteva essere la macchietta comica, in questo prequel lo vediamo più serio che mai (per modo di dire), mentre Sullivan appare come lo studente spavaldo che crede di essere al di sopra di tutti. Sarà poi nel corso del film che assisteremo al loro cambiamento.
Come detto prima, aumenta la dose di comicità, che tuttavia non conferisce comunque al racconto un tono infantile, e soprattutto vengono inserite delle citazione che i cinefili non potranno non apprezzare (tra quelle più belle "Carrie" e "Animal House").
Probabilmente preferisco ancora "Monsters & co" per l'incredibile dolcezza di Boo, che sovrasta l'intera pellicola, ma sono convinto che "Monsters University" sia il prequel migliore per questo grande capolavoro.
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the pork chop express
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domenica 25 agosto 2013
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welcome back monsters
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Il film non raggiungerà le vette degli altri film Pixar e non avrà momenti memorabili che rimangono scolpiti nella memoria ma è un ottimo prodotto della scuderia Pixar superando di gran lunga le produzioni degli ultimi anni (Brave, Cars 2). Diverte senza sosta con leggerezza ed inventiva e alla fine si ringrazia i propri figli per averti trascinato al cinema.
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jacopo b98
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domenica 25 agosto 2013
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un prequel bellissimo, ma inferiore all'originale
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Mike Wazowski (doppiato magnificamente da Billy Crystal e, in versione italiana, da Sandro Acerbo) si iscrive alla Monsters University: la migliore università di…spavento. Dovrà lottare contro il severissimo rettore Tritamarmo, che lo espelle perché “non fa paura”, nelle Spaventiadi, le olimpiadi dello spavento. Proprio durante la gara si creerà l’amicizia tra Mike e Sully, prima rivali e successivamente alleati. Monsters University, il nuovo piccolo capolavoro firmato Pixar finisce dove inizia il suo seguito, realizzato parecchi anni prima, l’indimenticabileMonsters & Co., forse il più riuscito film d’animazione della storia.
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Mike Wazowski (doppiato magnificamente da Billy Crystal e, in versione italiana, da Sandro Acerbo) si iscrive alla Monsters University: la migliore università di…spavento. Dovrà lottare contro il severissimo rettore Tritamarmo, che lo espelle perché “non fa paura”, nelle Spaventiadi, le olimpiadi dello spavento. Proprio durante la gara si creerà l’amicizia tra Mike e Sully, prima rivali e successivamente alleati. Monsters University, il nuovo piccolo capolavoro firmato Pixar finisce dove inizia il suo seguito, realizzato parecchi anni prima, l’indimenticabileMonsters & Co., forse il più riuscito film d’animazione della storia. È quindi un prequel questo, devo dire, l’aspettativa non era alta, mi pareva impossibile far un seguito per un film perfetto e, lo ammetto, mi sono dovuto ricredere: sicuramente non c’è la genialità e l’originalità dell’originale e l’opera nel complesso non si avvicina al risultato eccezionale del “sequel”. Ma il punto è questo: Monsters University è un film divertente, si ride, tanto e bene guardando questo film per bambini ricchissimo di gag comiche irresistibili, situazioni esileranti e spunti di riflessione non banali per i bambini. Insomma la Pixar non avrà forse realizzato uno dei suoi lavori più originali (francamente tra questo e film come Wall.E o Up c’è una bella differenza) ma sicuramente uno dei più divertenti ed adatti a qualsiasi età, infatti il film fa ridere tutti, dai bambini agli adulti, non manca la satira delle istituzioni del college americano e delle usanze ridicole di questi ultimi (l’iniziazione da setta satanica è da antologia). Il tema del film, tra l’altro, è uno dei più delicati, poiché è il fallimento: Monsters University è un film sul fallimento, che può diventar spunto di riflessione per comprendere le proprie capacità e potenzialità. Altro che una delusione! Una soddisfazione la visione di questo bellissimo film d’animazione! Il risultato quindi, se non ottimo, è comunque soddisfacente e, una volta tanto si torna a casa contenti dal cinema e con la sensazione di sentirsi un po’ migliori, dentro, perché forse, questa volta, si è imparato qualcosa. Trascinante colonna sonora di Randy Newman.
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lauro123
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sabato 24 agosto 2013
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il ritorno della pixar
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Dopo un alquanto discreto e dimenticabilissimo "ribelle" e un disastroso "cars 2" riprende in mano il fantastico universo che avevamo gia apprezzato e ci aveva fatto sognare in "monsters & co." riuscendo in parte a toccare le vette qualitative che avevano contraddistinto il primo capitolo, questo film a differenza del primo ci catapulta alla monsters university ed incontreremo sulli e mike da colleggiali, l'ambientazione è quanto di più classico per i film americani inquanto è ambientato appunto in un college ed anche le situazioni sono abbastanza classiche.. se non fosse che i collegiali sono tutti mostri che studiano per spaventare i bambini umani, il film avrà una trama abbastanza semplice e che non grida al capolavoro ma con alcune scelte ben pensate la pixar riesce a stupire e a farlo diventare un film per niente scontato e molte volte le cose non andranno come crediamo.
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Dopo un alquanto discreto e dimenticabilissimo "ribelle" e un disastroso "cars 2" riprende in mano il fantastico universo che avevamo gia apprezzato e ci aveva fatto sognare in "monsters & co." riuscendo in parte a toccare le vette qualitative che avevano contraddistinto il primo capitolo, questo film a differenza del primo ci catapulta alla monsters university ed incontreremo sulli e mike da colleggiali, l'ambientazione è quanto di più classico per i film americani inquanto è ambientato appunto in un college ed anche le situazioni sono abbastanza classiche.. se non fosse che i collegiali sono tutti mostri che studiano per spaventare i bambini umani, il film avrà una trama abbastanza semplice e che non grida al capolavoro ma con alcune scelte ben pensate la pixar riesce a stupire e a farlo diventare un film per niente scontato e molte volte le cose non andranno come crediamo. Parliamo ora dei personaggi, il film ci fa riscoprire un lato ignoto di sulli il vero protagonista del primo lungometraggio che qui fa da "spalla" che ci viene presentato come "il classico figlio di papà sbruffone e strafottente", risultando di primo acchitto quasi odioso, invece il vero protagonista questa volta è mike che seguiremo da ragazzino minuto e escluso da tutti, scopriremo perché vuole diventare uno spaventatore, come per sulli anche qui vediamo un mike inedito studioso e saccente, i personaggi di contorno sono molto ben caratterizzati e daranno una certa empatia e fanno da cornice hai fantastici protagonisti. Un film da vedere assolutamente che vi farà tornare bambini con uno dei migliori incipit pixar davvero commovente, parlando di note dolenti il film come detto non ci mostra nulla di nuovo e ci da una morale un po banalotta, c'è anche da dire che per questo film si è di certo abbassato il target cosa che certo non giova, siamo ben lontani da up ma comunque un buonissimo film sicuramente tra i migliori dell'estate se non della prima parte dell'anno
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mickey97
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sabato 24 agosto 2013
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un prequel originale che non supera l'originale
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La lotta di Mike e Sully per la loro futura amicizia, il prequel è originale ma non supera l'originale anche se non ne tradisce lo spirito. Ma, perchè la Disney Pixar anzichè proporre un sequel va a ritroso con l'offerta di un prequel ? Mancanza di idee ? Assolutamente no. Il sequel di Monsters & Co non era affatto necessario, ma d'altronde si sà che i seguiti possono danneggiare il prodotto stesso, quindi il rischio di un secondo film con Mike e Sully può albergare nella palese mancanza di idee. I sequel della Pixar non hanno mai deluso anche se Cars 2 nonostante sia un bel film, ha perso la freschezza del primo capitolo mentre Toy Story oramai giunto al terzo capitolo ha raggiunto una maturità tale da confermarsi un grande capolavoro e sicuramente risulterà tale anche nel quarto atto in uscita nel 2015.
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La lotta di Mike e Sully per la loro futura amicizia, il prequel è originale ma non supera l'originale anche se non ne tradisce lo spirito. Ma, perchè la Disney Pixar anzichè proporre un sequel va a ritroso con l'offerta di un prequel ? Mancanza di idee ? Assolutamente no. Il sequel di Monsters & Co non era affatto necessario, ma d'altronde si sà che i seguiti possono danneggiare il prodotto stesso, quindi il rischio di un secondo film con Mike e Sully può albergare nella palese mancanza di idee. I sequel della Pixar non hanno mai deluso anche se Cars 2 nonostante sia un bel film, ha perso la freschezza del primo capitolo mentre Toy Story oramai giunto al terzo capitolo ha raggiunto una maturità tale da confermarsi un grande capolavoro e sicuramente risulterà tale anche nel quarto atto in uscita nel 2015. Nel prequel di Monsters & Co i protagonisti si rinnovano con alcune piacevoli new entry ed il registro narrativo subisce rispetto all'originale un cambiamento radicale. Non si tratta più del rapporto tra mostri ed umani ma della competività tra James Sullivan e Mike Wazowski, quest'ultimo sin da piccolo aveva coltivato con costanza il sogno di entrare a far parte della celebre Monsters University ma l'incontro con il talentuoso mostro blu infrange le sue prospettive e la partecipazione ai giochi di spavento noti come Le Spaventiadi potrebbe reintegrarlo nella speranza di divenire un giorno uno spaventatore o restituirgli la propria immaggine beffeggiata dai più arroganti. L'idea delle spaventiadi per la conquista dell'amicizia è davvero originale, il fuoco della competizione che li aveva divisi, adesso si spegne e i due si uniscono per recuperare ciò che gli è stato tolto. La sceneggiatura risulta ben studiata e si evince dalla notevole realizzazione per nulla semplice e banale bensì particolare e alquanto intensa, inoltre il finale allunga troppo le cose, non era esattamente quello che mi aspettavo ma il risultato comunque è positivo, molto probabilmente una conclusione più breve avrebbe giovato. Idee innovative e profonde analisi dei personaggi si intrecciano nel college fantasy ricco di umorismo, il quale rispecchia a sua volta la grande cura per l'ambientazione... e se l'originale ci ha emozionato con la sua originalità nel trattare il rapporto con una bambina, il prequel risulta altrettanto stupefacente ed originale ma non supera l'originale.
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angelo bottiroli - giornalista
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venerdì 23 agosto 2013
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bello ed intenso, anche per i grandi. mai banale
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Universalmente riconosciuto come una pietra miliare della nuova animazione Pixar “Monster & Co.” Uscito nelle sale 12 anni fa è rimasto a lungo un’opera unica e soltanto adesso, a distanza di così tanto tempo la Disney ha deciso di far uscire il seguito, che anzi, più che un seguito è il prequel, cioè racconta cosa successe prima del film originario.
D’altro canto, Monster &Co aveva raggiunto così alti livelli di animazione che fare meglio sarebbe stato davvero difficile.
Naturalmente la Disney è la Disney e tacciatemi pure di essere di parte ma tra i due film in visione questa settimana sugli schermi e cioè “Monster University” e “Turbo” non c’è alcun paragone: mentre il film della Dreamworks si rivolge ad unico target cioè i bambini, il discorso è completamente diverso e cambia per quello della Disney.
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Universalmente riconosciuto come una pietra miliare della nuova animazione Pixar “Monster & Co.” Uscito nelle sale 12 anni fa è rimasto a lungo un’opera unica e soltanto adesso, a distanza di così tanto tempo la Disney ha deciso di far uscire il seguito, che anzi, più che un seguito è il prequel, cioè racconta cosa successe prima del film originario.
D’altro canto, Monster &Co aveva raggiunto così alti livelli di animazione che fare meglio sarebbe stato davvero difficile.
Naturalmente la Disney è la Disney e tacciatemi pure di essere di parte ma tra i due film in visione questa settimana sugli schermi e cioè “Monster University” e “Turbo” non c’è alcun paragone: mentre il film della Dreamworks si rivolge ad unico target cioè i bambini, il discorso è completamente diverso e cambia per quello della Disney.
Tutta un’altra cosa: qui siamo su un diverso pianeta, siamo tra la gente che ha inventato l’animazione e quando crea non utilizza mai temi banali.
Turbo, a tratti ricorda Cars 2 (sempre della Disney) Monster University invece spazia nel tipico mondo universitario, anche se i protagonisti sono dei simpatici mostri.
Questo film segue Mike e Sulley nel loro periodo studentesco, prima di diventare migliori amici e che alla regia c’è l’esordiente Dan Scanlon.
Il film si concentra sugli anni del college di Mike che vede la coppia di studenti e futuri migliori amici entrare in una confraternita di emarginati in stile nerd e cimentarsi in una competizione che potrebbe avere conseguenze tanto disastrose quanto imbarazzanti per chi soccomberà, dimostrando in tal modo di non avere le doti necessarie per diventare uno “spaventatore” professionista.
Siamo nel mondo del college con le solite gogliardie, ma la Disney, come sappiamo, non è mai banale nei suoi film intrisi di sentimenti, poesia, pieni di ideali e con immancabile finale.
Oltre un’ora e mezza di grande intensità: lo spettatore adulto, qui non si annoia, cosa che invece accade nei film per bambini.
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paolo salvaro
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giovedì 22 agosto 2013
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buon ritorno dei mostri targati pixar
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I prequel ed i sequel di film fatti a così grande distanza dal film originale sono sempre un azzardo, in tutti i generi cinematografici. Basti pensare al seguito del Re Leone uscito a quattro-cinque anni di distanza dal primo film, forse non deludente ma di certo non dello stesso livello. Il cinema si presta moltissimo a questo gioco del "vediamo che cosa è successo prima" e "vediamo cosa è successo dopo" o addirittura "vediamo cosa è successo dopo quello che è successo dopo". Restando nel campo dell'animazione, mi viene in mente anche l'infinita serie di seguiti del primo Alla ricerca della valle incantata che è arrivato a contare ben 12 seguiti .
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I prequel ed i sequel di film fatti a così grande distanza dal film originale sono sempre un azzardo, in tutti i generi cinematografici. Basti pensare al seguito del Re Leone uscito a quattro-cinque anni di distanza dal primo film, forse non deludente ma di certo non dello stesso livello. Il cinema si presta moltissimo a questo gioco del "vediamo che cosa è successo prima" e "vediamo cosa è successo dopo" o addirittura "vediamo cosa è successo dopo quello che è successo dopo". Restando nel campo dell'animazione, mi viene in mente anche l'infinita serie di seguiti del primo Alla ricerca della valle incantata che è arrivato a contare ben 12 seguiti ..... nonostante abbiano ormai trovato quella fottuta valle già da un bel pezzo. E' tutta una questione di business: se so che un certo prodotto richiama in sala o tiene incollato davanti alla televisione un certo numero di telespettatori cerco di realizzare il maggior numero di film possibili con quel titolo stampato sopra. IL TITOLO! Se lo confrontiamo con l'enorme lavoro che sta alla base di un film o di un libro esso non conta nulla ma è proprio sulla base del titolo che da settimane è stata scatenanata una feroce campagna pubblicitaria per spingere gli appassionati di cinema di tutto il mondo ad andare a vedere il seguito, dopo 12 anni, di Monsters & Co.
Il primo punto a favore di questo seguito è il fatto che si va non a riprendere una storia già chiusa ("vediamo cosa è successo dopo che Sullivan ha aggiustato la po..." NO!) ma a raccontare che cosa era avvenuto prima del loro arrivo in azienda. La vicenda scorre liscia attorno alla figura di Mike, qui unico vero protagonista del film, del quale viene raccontata in breve un'infanzia passata a sognare di diventare uno spaventatore in seguito ad una gita scolastica al reparto spaventi, fino ad arrivare al momento in cui finalmente riesce ad iscriversi all'università. Tuttavia il nostro ciclope verde dovrà fare i conti con una realtà che nonostante tutti i suoi sforzi non potrà mai cambiare: non fa paura. Da lì in poi la storia diventa banale ma tutto sommato piacevole, con il classico outsider bistratto fin dall'alba dei tempi nella cinematografia che diventerà così forte e così bravo da riuscire ad arrivare dove nessuno pensava. Vincente risulta essere l'idea di porre in conflitto due personaggi come i protagonisti di entrambe le pellicole che nel film del 2001 si avevano sempre visti andare d'amore e d'accordo (se si escludono alcune scene). Un pò forzato invece il contrasto con Randall, un personaggio francamente inutile in questo film che è servito solo a non fare escludere il doppiatore più rappresentativo, ossia Steve Buscemi, dalla pellicola. Il finale del film si riallaccia direttamente all'inizio della pellicola originaria e ciò ci fa intuire che un terzo film probabilmente non vedrà mai luce (e francamente, se avessero avuto una qualche idea riguardo il come continuare la storia lo avrebbero già fatto in questi 12 anni).
Consigliato a chi era piaciuto il primo film, vi piacerà anche questo.
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von doom
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giovedì 22 agosto 2013
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qualche buono sketch e poco più...
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comincio seriamente a pensare che il semplice fatto che un film sia targato disney sia motivo di incremento(notevole) del voto da parte della critica.ne è un esempio lampante il caso di "ribelle" mediocre lungometraggio targato disney,privo di idee davvero originali e di quelle scene esilaranti a cui la disney degli anni(decenni)d'oro ci ha abituati...sia chiaro,questo prequel di monster & co non è un brutto cartone animato.anzi,diverte,ha una storia carina,ottimi personaggi e scenografie piacevoli(non a caso ho dato 3 stelle).però non emoziona,non ti lascia,come nel caso del capitolo originale,quella voglia di essere rivisto e (ri)apprezzato.a questo va aggiunto che la gara di spavento tanto attesa non esalta.
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comincio seriamente a pensare che il semplice fatto che un film sia targato disney sia motivo di incremento(notevole) del voto da parte della critica.ne è un esempio lampante il caso di "ribelle" mediocre lungometraggio targato disney,privo di idee davvero originali e di quelle scene esilaranti a cui la disney degli anni(decenni)d'oro ci ha abituati...sia chiaro,questo prequel di monster & co non è un brutto cartone animato.anzi,diverte,ha una storia carina,ottimi personaggi e scenografie piacevoli(non a caso ho dato 3 stelle).però non emoziona,non ti lascia,come nel caso del capitolo originale,quella voglia di essere rivisto e (ri)apprezzato.a questo va aggiunto che la gara di spavento tanto attesa non esalta.è sbrigativa e poco credibile nella sua conclusione.immagino che sia giusto per tutti vederlo.è pur sempre il seguito di una delle massime vette della cinematografia animata.ma questo è un buon motivo per vederlo e magari apprezzarlo.non per innalzarlo ingiustamente a capolavoro...
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harry manback
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giovedì 22 agosto 2013
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non supera l'originale, ma diverte con originalità
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Non sapevo cosa aspettarmi dal prequel di un film così bello come "Monsters & co", considerato che la regia era stata affidata all'esordiente Dan Scanlon, e che il film è stato fatto più di dieci anni dopo l'originale. Che la pixar sia a corto di idee nuove ?
Ma poi mi sono ricordato di "Ribelle- The brave", diretto da Brenda Chapman, che oltre questo film ha diretto solo "Il principe d' Egitto", e di "Toy Story 3", un sequel uscito anch'esso più di dieci anni dopo il secondo capitolo, ma carico sempre dello stesso spirito.
Le mie aspettative si sono quindi rialzate e hanno del tutto eliminato gli errori fatti con la saga di "Cars".
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Non sapevo cosa aspettarmi dal prequel di un film così bello come "Monsters & co", considerato che la regia era stata affidata all'esordiente Dan Scanlon, e che il film è stato fatto più di dieci anni dopo l'originale. Che la pixar sia a corto di idee nuove ?
Ma poi mi sono ricordato di "Ribelle- The brave", diretto da Brenda Chapman, che oltre questo film ha diretto solo "Il principe d' Egitto", e di "Toy Story 3", un sequel uscito anch'esso più di dieci anni dopo il secondo capitolo, ma carico sempre dello stesso spirito.
Le mie aspettative si sono quindi rialzate e hanno del tutto eliminato gli errori fatti con la saga di "Cars".
Arrivando al sodo, "Monsters University" si è rivelato un prequel davvero ottimo, non all'altezza dell'originale, che dietro gli splendidi colori e le imponenti scenografie nascondeva un importantissimo messaggio, ma divertente come non mai.
Dan Scanlon ha, quindi, diretto un film dal ritmo incredibile, nonostante duri più di 20 minuti rispetto l'originale, e pieno di scene davvero memorabili, questo grazie alla perfetta caratterizzazione dei personaggi, simpaticissimi e indimenticabili.
Forse qualche battutina forzata c'è, ma nulla che dia particolarmente fastidio durante la visione.
Se l'originalità di "Monsters & co" derivava proprio dalla creazione di un mondo parallelo, con diverse abitudini, e con dei buffi metodi per avere energia, "Monsters University" stupisce per la creazione di un buffo sistema scolastico, dove il più bravo non è il più intelligente e studioso, ma il più spaventoso. Sarà poi il nostro amico Mike, a dimostrare che non serve solo la predisposizione, ma soprattutto l'impegno ed il lavoro di squadra.
In conclusione, "Monsters University" non raggiunge il livello dell'originale e dei film maggiori della Pixar ("Wall-e" e "Ratatouille" tra tanti), ma segna un passo in avanti rispetto al precedente "Ribelle-The brave", che si era mantenuto su toni fin troppo Disneyiani, e surclassa i film realmente minori della Pixar, "Cars" e "Cars 2".
VOTO 8
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[+] il 1° prequel della pixar : godibile e avvincente!
(di antonio montefalcone)
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[+] una delusione
(di rudy_50)
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