estonia
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domenica 29 giugno 2014
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spiazzante e visionario
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Sfuggito alla morte per miracolo durante un misterioso naufragio in mare in cui tutti gli altri membri dell’equipaggio compreso il fratello maggiore hanno perso la vita, Aaron sperimenta suo malgrado l’isolamento colpevolizzante del sopravvissuto e sconta l’incomprensione e il sospetto degli abitanti del piccolo villaggio di pescatori in cui vive. Il suo senso di colpa e il disagio in cui si perde sono resi oltremodo gravosi da una personalità disturbata, infantile e fragile.
Il film delinea efficacemente lo smarrimento e la confusione del suo orizzonte esistenziale frammentato, operando una serie di scelte visive che rendono emotivamente percepibile il flusso ininterrotto di sensazioni, visioni oniriche e moti angosciosi dell’animo, mutando frequentemente la prospettiva tanto da spezzare ininterrottamente la linearità della narrazione, utilizzando il digitale con immagini sgranate, opache e distorte, fornendo sequenze di spazi desolati e di cieli lividi e opprimenti.
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Sfuggito alla morte per miracolo durante un misterioso naufragio in mare in cui tutti gli altri membri dell’equipaggio compreso il fratello maggiore hanno perso la vita, Aaron sperimenta suo malgrado l’isolamento colpevolizzante del sopravvissuto e sconta l’incomprensione e il sospetto degli abitanti del piccolo villaggio di pescatori in cui vive. Il suo senso di colpa e il disagio in cui si perde sono resi oltremodo gravosi da una personalità disturbata, infantile e fragile.
Il film delinea efficacemente lo smarrimento e la confusione del suo orizzonte esistenziale frammentato, operando una serie di scelte visive che rendono emotivamente percepibile il flusso ininterrotto di sensazioni, visioni oniriche e moti angosciosi dell’animo, mutando frequentemente la prospettiva tanto da spezzare ininterrottamente la linearità della narrazione, utilizzando il digitale con immagini sgranate, opache e distorte, fornendo sequenze di spazi desolati e di cieli lividi e opprimenti. E infine materializzando nel contesto conclusivo quella scena incredibilmente sconcertante e spiazzante dall’intenso valore simbolico che disvela l’approdo di un percorso folle ma lucidamente catartico verso una sorta di epilogo surreale: sarà la stessa madre del ragazzo, superato l’iniziale stupore e ponendo le mani sul mostro marino, ad allineare la sua percezione al sogno prodigioso del figlio.
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giovedì 27 febbraio 2014
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un film unico, un film incredibile.
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Presentato nella settimana della Critica del Festival di Cannes 2013, il Superstite è stato acclamato dalla stampa in occasione dalla sua uscita nelle sale britanniche, tanto da portare l'esordiente regista Paul Wright fino alla nomination ai BAFTA, i più importanti cinematografici del Regno Unito.
Una storia che vede il giovane Aaroon, a caccia di mostri marini e alla ricerca ossessiva del fratello, disperso in mare.
Un film d'incredibile bellezza, di una meraviglia sconcertante che lascerà gli spettatori a bocca aperta.
Un'opera prima di un giovane regista da tenere d'occhio che riesce ad immergere lo spettatore nelle lande scozzesi e nelle paure più recondite di Aaron, interpretato magistralmente da George Mackay, già ammirato in Defiance, i giorni del coraggio e in Ragazzi miei.
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Presentato nella settimana della Critica del Festival di Cannes 2013, il Superstite è stato acclamato dalla stampa in occasione dalla sua uscita nelle sale britanniche, tanto da portare l'esordiente regista Paul Wright fino alla nomination ai BAFTA, i più importanti cinematografici del Regno Unito.
Una storia che vede il giovane Aaroon, a caccia di mostri marini e alla ricerca ossessiva del fratello, disperso in mare.
Un film d'incredibile bellezza, di una meraviglia sconcertante che lascerà gli spettatori a bocca aperta.
Un'opera prima di un giovane regista da tenere d'occhio che riesce ad immergere lo spettatore nelle lande scozzesi e nelle paure più recondite di Aaron, interpretato magistralmente da George Mackay, già ammirato in Defiance, i giorni del coraggio e in Ragazzi miei.
"Un film incredibilmente sconcertante, che ha molti livelli di interpretazione e che richiama, senza ombra di dubbio, la solitudine di Gente Comune di Redford e il misticismo ingenuo di Re della terra selvaggia di Behn Zeitlin" (Il Venerdì de La Reppublica del 14 Febbraio/2014.
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