Il turbocapitalismo è la rovina dell'umanità
di Roberto Nepoti La Repubblica
Autrice di pluripremiati documentari, questa volta Giovanna Gagliardo firma un “documentario a tesi”, la cui tesi dovrebbe essere condivisa da chiunque: il turbocapitalismo è il male assoluto e potrebbe rappresentare la rovina dell’umanità. Sullo schermo lo ripetono illustri esperti di economia (Guido Rossi, Jean-Paul Fitoussi); ma lo testimonia anche la love-story tra la berlinese Marta e l’italiano Giulio, che si snoda sullo sfondo degli ultimi vent’anni: dalla caduta del Muro, attraverso l’11 settembre, fino al fallimento della banca Lehman Brothers nel 2008. Botto nel quale ha lasciato le penne anche Giulio, incondizionatamente fedele al “libero mercato” fin dalle scuole elementari, poi rimasto disoccupato a quarant’anni. Caso originale di cinema-verità, il film non manca affatto d’interesse, ma sconta alcuni limiti impliciti nella formula. Soprattutto riguardo ai personaggi. Se la storia d’amore (benché autentica) è “recitata” con difficoltà da entrambi i protagonisti, Giulio — in particolare — non ispira alcuna simpatia. Perché dovremmo considerarlo una vittima, quando è stato per tanto un entusiasta carnefice?.
Da La Repubblica, 15 giugno 2012
di Roberto Nepoti, 15 giugno 2012