alina333
|
sabato 14 dicembre 2024
|
davvero gradevole
|
|
|
|
Film fantasioso e gradevole .. Una trama ben articolata anche se in alcuni momenti ho provato un po' di noia .. Ma nel complesso .. con uno strepitoso Sergio Castellitto la visione è davvero gradevole
|
|
[+] lascia un commento a alina333 »
[ - ] lascia un commento a alina333 »
|
|
d'accordo? |
|
spione
|
martedì 1 marzo 2022
|
vale una visione
|
|
|
|
"Una famiglia perfetta" è il remake - molto più elaborato e impreziosito rispetto ai piatti "Il testimone invisibile" e "Domani è un altro giorno" - di un film spagnolo del '96 (visto anche quello su YouTube). Il film prende, sia per gli stimolanti spunti di riflessione sul rapporto tra realtà e funzione e sull'ipocrisia nei rapporti tra parenti, sia soprattutto perché il personaggio di Castellitto, con la sua capacità di spiazzare sempre gli altri, riesce a creare una misteriosa tensione che inquieta un po' lo spettatore.
[+]
"Una famiglia perfetta" è il remake - molto più elaborato e impreziosito rispetto ai piatti "Il testimone invisibile" e "Domani è un altro giorno" - di un film spagnolo del '96 (visto anche quello su YouTube). Il film prende, sia per gli stimolanti spunti di riflessione sul rapporto tra realtà e funzione e sull'ipocrisia nei rapporti tra parenti, sia soprattutto perché il personaggio di Castellitto, con la sua capacità di spiazzare sempre gli altri, riesce a creare una misteriosa tensione che inquieta un po' lo spettatore. Un solo dettaglio risulta francamente inverosimile: quello che vede l'antagonista (Giallini), pur sposato con la Gerini, respingere per anni le avances della Crescentini. Esistono umani che ci riuscirebbero?
[-]
|
|
[+] lascia un commento a spione »
[ - ] lascia un commento a spione »
|
|
d'accordo? |
|
roberto
|
mercoledì 16 dicembre 2020
|
la battaglia dei sessi.
|
|
|
|
Il film "Una famiglia perfetta" è una sorta di quadro d'arte che sintetizza tutti i problemi degli uomini di potere. Nel caso del regista l'effetto è amplificato e la sua arroganza e diabolicità arriva al punto di sostituirsi ad un prete in un rito di messa. Il regista, che in effetti è anche lui un'attore, vuole a tutti i costi avere sesso con la moglie di un suo attore ma Carmen si rifiuta ed offre parole simboliche. Ogni tentativo del regista di imporsi per farci sesso, risulta in un contrattacco di Carmen che tenta di scagliargli addosso suo marito. Il regista è l'uomo che paga lo stipendio e non vuole che la donna domini la regia dei peccati sessuali.
[+]
Il film "Una famiglia perfetta" è una sorta di quadro d'arte che sintetizza tutti i problemi degli uomini di potere. Nel caso del regista l'effetto è amplificato e la sua arroganza e diabolicità arriva al punto di sostituirsi ad un prete in un rito di messa. Il regista, che in effetti è anche lui un'attore, vuole a tutti i costi avere sesso con la moglie di un suo attore ma Carmen si rifiuta ed offre parole simboliche. Ogni tentativo del regista di imporsi per farci sesso, risulta in un contrattacco di Carmen che tenta di scagliargli addosso suo marito. Il regista è l'uomo che paga lo stipendio e non vuole che la donna domini la regia dei peccati sessuali. La donna vuole solo dominare quel lato della regia e perciò reagisce negativamente. Quando Leone, nel ruolo di regista, infine chiede a Carmen se la può baciare, lei ci sta ma gli ricorda che il tutto fa parte del ruolo. Leone si rifiuta di sfruttare l'occasione perchè lei ha parlato di regia e di un ruolo del film. Perciò le intenzioni di Leone sono di rubare la donna al suo amico attore e non di fare un peccato. Questa battaglia è continuamente presente nel mondo del lavoro ma si noti bene come la giovane attrice Luna si concede a Pietro anche senza che egli sia l'uomo che finanzia lo stipendio. L' intero film ha dei lati importanti che inducono ad un ragionamento comportamentale dei ricchi e potenti ma non è di mio interesse analizzare ogni signola scena. Mi limito alle scene intese a stabilire la regia delle attività sessuali e come un'ennesimo esempio, il marito di Carmen non riesce ad avere sesso con Sole proprio perchè si cura degli interessi errati del regista. Questo film ha un grande valore se lo spettaore comprende il suo significato nascosto.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a roberto »
[ - ] lascia un commento a roberto »
|
|
d'accordo? |
|
fabio
|
domenica 3 febbraio 2019
|
una commedia azzeccata
|
|
|
|
Spesso ama partire da un'idea paradossale e poi divertirsi a svilupparla e vedere cosa ne viene fuori. È stato così il "incantesimo napoletano" o in "perfetti sconosciuti".
Qui riesce con equilibrio a condurre questo gioco sadico tra finzione e realtà senza perdere il buon umore: il risultato è questa godibile commedia che si avvale di un cast in forma e una bella location.
|
|
[+] lascia un commento a fabio »
[ - ] lascia un commento a fabio »
|
|
d'accordo? |
|
rob8
|
mercoledì 22 agosto 2018
|
il pretesto narrativo si esaurisce presto
|
|
|
|
Un uomo dalle possibilità economiche, ma dalla vita (apparentemente) vuota, ingaggia una compagnia teatrale per simulare la famiglia che non ha mai avuto e con cui festeggiare il Natale.
Lo spunto interessante, seppur non originale poiché mutuato da una sceneggiatura spagnola, permette al regista di giocare sull’eterno tema del contrasto tra realtà e finzione, nonché di omaggiare – ma solo per citazione verbale – alcuni dei massimi esponenti del teatro del Novecento: Stanislavskij, Grotowski, Brecht.
Purtroppo il pretesto narrativo si esaurisce presto e l’ambizione di sviluppare il tema nel contesto della forma commedia genera un ibrido: che non soddisfa chi si aspettava ironia e delude chi avrebbe voluto maggiore consistenza drammaturgica.
[+]
Un uomo dalle possibilità economiche, ma dalla vita (apparentemente) vuota, ingaggia una compagnia teatrale per simulare la famiglia che non ha mai avuto e con cui festeggiare il Natale.
Lo spunto interessante, seppur non originale poiché mutuato da una sceneggiatura spagnola, permette al regista di giocare sull’eterno tema del contrasto tra realtà e finzione, nonché di omaggiare – ma solo per citazione verbale – alcuni dei massimi esponenti del teatro del Novecento: Stanislavskij, Grotowski, Brecht.
Purtroppo il pretesto narrativo si esaurisce presto e l’ambizione di sviluppare il tema nel contesto della forma commedia genera un ibrido: che non soddisfa chi si aspettava ironia e delude chi avrebbe voluto maggiore consistenza drammaturgica.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a rob8 »
[ - ] lascia un commento a rob8 »
|
|
d'accordo? |
|
great steven
|
lunedì 19 settembre 2016
|
ottimo cast, ma materia narrativa a briglia corta.
|
|
|
|
UNA FAMIGLIA PERFETTA (IT, 2012) diretto da PAOLO GENOVESE. Interpretato da SERGIO CASTELLITTO, CLAUDIA GERINI, MARCO GIALLINI, FRANCESCA NERI, CAROLINA CRESCENTINI, EUGENIA COSTANTINI, EUGENIO FRANCESCHINI, ILARIA OCCHINI
La vigilia di Natale sarebbe, per il ricco, potente e misterioso Leone, un giorno come tutti gli altri, segnato invariabilmente dalla solitudine. Ma l’uomo decide di affittare una compagnia di attori, specializzati nella recitazione nei presepi viventi, affinché interpretino i familiari che non ha mai avuto e che, probabilmente, nemmeno ha mai desiderato.
[+]
UNA FAMIGLIA PERFETTA (IT, 2012) diretto da PAOLO GENOVESE. Interpretato da SERGIO CASTELLITTO, CLAUDIA GERINI, MARCO GIALLINI, FRANCESCA NERI, CAROLINA CRESCENTINI, EUGENIA COSTANTINI, EUGENIO FRANCESCHINI, ILARIA OCCHINI
La vigilia di Natale sarebbe, per il ricco, potente e misterioso Leone, un giorno come tutti gli altri, segnato invariabilmente dalla solitudine. Ma l’uomo decide di affittare una compagnia di attori, specializzati nella recitazione nei presepi viventi, affinché interpretino i familiari che non ha mai avuto e che, probabilmente, nemmeno ha mai desiderato. Essi dovranno recitare la pantomima per ventiquattro ore, fino al 25 dicembre. I problemi sorgeranno soprattutto per le bizze improvvise e la voglia di barare di Leone, abituato a tenere lui i fili del gioco, ma anche per l’assottigliamento dei confini tra realtà e finzione, che porterà gli attori a scontrarsi fra loro, a rinvangare vecchi dissapori e a svelare segreti troppo a lungo nascosti. Punto di forza di questa pellicola natalizia (ben lontana dai cinepanettoni, ma qualitativamente non molto superiore) sono le interpretazioni, in quanto ogni personaggio si ritrova una psicologia ben delineata e un modus operandi preciso e dettagliato che lo conduce a compiere determinate scelte, e vale la pena di spendere qualche parola per ognuno: la bella e solare Carmen (Gerini), che rigetta le avances sempre più esplicite del finto marito Leone, e al contempo ingelosisce quello vero, Fortunato (Giallini), soltanto per dimostrargli quanto ancora gli sia effettivamente affezionata, mentre lui si impegna anima e corpo per fare in modo che la recita funzioni al meglio, assumendo in questo senso un ruolo di organizzatore generale supremo e tentando insieme di rimanere attaccato alla moglie; la saggia nonna Rosa (Occhini), esperta nelle performances drammatiche, che ad un certo punto, sentendosi troppo trascurata, finge di suicidarsi buttandosi in uno stagno di notte, tanto per richiamare l’attenzione su di sé; la simpatica Sole (Crescentini), nella finzione moglie di Fortunato, ma nella realtà segretamente innamorata di lui, e ben intenzionata a renderglielo noto; i giovani Pietro (Franceschini) e Luna (Costantini), figli fittizi di Leone, che si scoprono infatuati l’uno dell’altra e coltivano a vicenda un’amicizia col trascorrere del tempo sempre più sincera, lui ossessionato da una fantasmagorica ammissione al Grande Fratello e lei, attrice talentuosa, indecisa su come intendere un mestiere nel quale riversa un’innegabile qualità; Alicia (Neri, onestamente il personaggio meno riuscito, che sulla scena si muove col maggiore disagio), esterna alla compagnia di attori e "seconda spettatrice", per giunta inconsapevole, della pantomima, rimasta appiedata per un guasto al motore dell’automobile e disgustata per le cose bizzarre in cui vede coinvolti i componenti di questa famiglia così insolita e sorprendente; infine, i due bambini, l’occhialuto Daniele e l’aristocratico Angelo, i pargoli su cui Leone riversa il suo immaginario affetto di padre. L’idea di partenza è ottima, anche perché rispolvera una convenzione della drammaturgia nota già ai tempi di Shakespeare (basti pensare all’Amleto), ovvero "il teatro nel teatro" o, se si preferisce, la recitazione dentro la recitazione, il fatto di inserire uno spettacolo mentre se ne sta eseguendo un altro. Attori che interpretano la parte di attori, è un metodo normalmente efficace per esporre riflessioni profonde su questo mestiere, antico quasi quanto il mondo e capace di mettere a nudo l’intero corredo emotivo di ogni essere umano che vi si cimenta. Il problema fondamentale di Una famiglia perfetta è il controllo della materia narrativa: si sviluppano innumerevoli sottotrame che fanno perdere il filo della trama principale, la quale, com’è ovvio, ne risente e danneggia in questo modo la storia. E poi la durata: con una materia prima eccezionalmente sufficiente per imbastire una commedia di mezz’ora, si è arrivati a quadruplicarne la durata, e il risultato sembra un insieme di vari sketch collegati fra loro da un filo conduttore debole, incerto e tentennante. Centoundici minuti fanno sentire ben presto il loro peso, e solamente la perizia del cast riesce a renderli tollerabili. Incomprensibile il finale: perché lasciar intuire allo spettatore che, fra Leone e Carmen, ci fosse stata in passato una storia d’amore malamente consumata, troppo velocemente riportata alla luce e poi conclusasi di nuovo nella peggiore delle maniere, ossia in fretta e furia? Un colpo di scena che non stupisce affatto, malgrado volesse farlo, e che sembra tirato fuori tanto per scombussolare lo svolgimento della vicenda e dare un senso ad un incipit che, già di per sé, bastava a giustificare l’intera importanza della sceneggiatura. A parte qualche stupidaggine di troppo e due o tre scivolate nel patetico o addirittura nel grottesco, pure la sceneggiatura si fa apprezzare e assurge a secondo merito inalienabile della pellicola, dopo la bravura dei suoi attori. Altre lodi possono essere tessute nei confronti di una colonna sonora abbastanza suadente e soave, che sottolinea col commento musicale i passaggi più intimi e delicati, e nei riguardi anche della scenografia, che trasporta il pubblico in un contesto natalizio carino e delizioso.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a great steven »
[ - ] lascia un commento a great steven »
|
|
d'accordo? |
|
enzo70
|
giovedì 25 dicembre 2014
|
una rappresentazione delle famiglie recitate
|
|
|
|
Genovesi rappresenta l’idea di famiglia perfetta con il cervellotico approccio di un cinquantenne che se la costruisce a sua immagine e somiglianza ingaggiando un gruppo di attori che è chiamato ad interpretare le parti dei vari componenti della famiglia. Cast di tutto rispetto nell’ambito del panorama italiano, Castellitto, Giallini, la Occhini, una famiglia perfetta è un film a due dimensioni. La prima, quella narrativa, lenta e spesso noiosa, è quella dedicata al dialogo collettivo, alla famiglia in senso ampio; la seconda, quella descrittiva dei personaggi, basata sui dialoghi tra i componenti della famiglia, coglie, invece, nel segno. Comunque, anche il continuo riferimento all’arte della recitazione provvede a dare un senso a questo film che trova in due, tre momenti, i regali di Natale prima a tavola e poi davanti all’albero del Paese e nella morte recitata della nonna, anche momenti importanti.
[+]
Genovesi rappresenta l’idea di famiglia perfetta con il cervellotico approccio di un cinquantenne che se la costruisce a sua immagine e somiglianza ingaggiando un gruppo di attori che è chiamato ad interpretare le parti dei vari componenti della famiglia. Cast di tutto rispetto nell’ambito del panorama italiano, Castellitto, Giallini, la Occhini, una famiglia perfetta è un film a due dimensioni. La prima, quella narrativa, lenta e spesso noiosa, è quella dedicata al dialogo collettivo, alla famiglia in senso ampio; la seconda, quella descrittiva dei personaggi, basata sui dialoghi tra i componenti della famiglia, coglie, invece, nel segno. Comunque, anche il continuo riferimento all’arte della recitazione provvede a dare un senso a questo film che trova in due, tre momenti, i regali di Natale prima a tavola e poi davanti all’albero del Paese e nella morte recitata della nonna, anche momenti importanti. Un film particolare che, però, rischia a tratti di annoiare.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a enzo70 »
[ - ] lascia un commento a enzo70 »
|
|
d'accordo? |
|
luigi chierico
|
domenica 25 maggio 2014
|
piacevole. bravo il regista
|
|
|
|
Natale con i tuoi,Pasqua con chi vuoi,ma c’è chi non ha nessuno,proprio nessuno con cui trascorrere questa festa tanto attesa, non soltanto dal mondo cristiano ma anche da laici e non credenti.Questo giorno di festa per chi vive in miseria e solitudine è invece il giorno più triste dell’anno.Il ricco e solitario Leone(il grande Sergio Castellitto),ricorre a qualunque soluzione pur di non rimanere solo,quindi il protagonista di questo interessante racconto,assolda una compagnia di attori che dovrà fargli compagnia. Ognuno dovrà ricoprire il ruolo di parenti stretti: una moglie,figli,una mamma ed un fratello con sua moglie.Spetta a Fortunato (ad un eccezionale Marco Giallini),responsabile di questa improvvisata compagnia,assegnare i ruoli da ricoprire.
[+]
Natale con i tuoi,Pasqua con chi vuoi,ma c’è chi non ha nessuno,proprio nessuno con cui trascorrere questa festa tanto attesa, non soltanto dal mondo cristiano ma anche da laici e non credenti.Questo giorno di festa per chi vive in miseria e solitudine è invece il giorno più triste dell’anno.Il ricco e solitario Leone(il grande Sergio Castellitto),ricorre a qualunque soluzione pur di non rimanere solo,quindi il protagonista di questo interessante racconto,assolda una compagnia di attori che dovrà fargli compagnia. Ognuno dovrà ricoprire il ruolo di parenti stretti: una moglie,figli,una mamma ed un fratello con sua moglie.Spetta a Fortunato (ad un eccezionale Marco Giallini),responsabile di questa improvvisata compagnia,assegnare i ruoli da ricoprire.Fortunato dovrà ricoprire la parte del fratello di Leone,Carmen(la bella e brava Claudia Gerini),che nella realtà è sua moglie,dovrà essere la moglie di Leone,mentre Sole(Carolina Crescentini),che nella vita è l’amante di Fortunato,nella finzione dovrà essere sua moglie. Infine ci sono Pietro(Eugenio Franceschini)e Luna(Eugenia Costantini),chiamati ad essere i 2 figli ventenni,che durante la messa in scena si innamoreranno.Fortunato prepara minuziosamente la sua compagnia istruendola sul copione per la festa di Natale, le frasi idiomatiche,il gioco della tombola,un classico in tutte le case.Gli attori sono chiamati in questo geniale film a recitare in una recitazione, attori degli attori.La lussuosa casa con annesso giardino è pronta, la tavola sontuosamente imbandita,tutti prendono posto e nell’immediatezza non si afferra che siano tutti dei commedianti in cerca d’autore.Tutto sembra filare secondo gli accordi e le aspettative di Leone quando proprio lui non è soddisfatto del piccolo figlio Daniele(Giacomo Nasta),non lo vuole riconoscere, lo vede troppo grosso, e tanto basta. Si apre così una discussione che sembra trasformare la festa, sebbene in finzione,in una serata di cattivo umore per tutti.
La vicenda corre su questo filo ma tutto riprende in armonia.Forse in tutte le case vi è una famiglia apparentemente perfetta nella sera di Natale.Contrasto tra parenti,tra genitori.Figli,parenti ed amici.Qualcosa che non va per il verso giusto,secondo i desiderata, e che porta il malumore prima o dopo aver festeggiato una ricorrenza perpetuata per oltre 2000 anni.
Attori e protagonisti per restare nei loro ruoli dovranno invertire le loro parti reali con le ovvie conseguenze,in un immaginario scambio di coppie,gelosia reale e finta,abbandoni,baci dovuti come da copione.Lo spettatore dimenticando che sta vedendo una commedia di commedianti,non distingue più il vero dal falso,il reale dall’irreale.In questo il film è veramente eccellente.I protagonisti tutti perfettamente all’altezza con momenti di grande bravura,la presenza di Ilaria Occhini,nella parte della madre e della bella Francesca Neri(l’ospite improvviso Alice)aggiungono senza nulla togliere agli altri.
Alla fine ciascuno torna alla realtà di tutti i giorni, trovando qualcosa da rimproverarsi, forse si è entrati troppo nella parte della finzione, mentre Leone dovrà restare ancora una volta in compagnia della Solitudine, perché la solitudine è qualcosa che se la senti dentro e ti accompagna ovunque anche se sei tra tanta gente che ti ignora.
Definire quindi il film semplicemente commedia o. peggio ancora, una pochade è estremamente riduttivo,apparentemente divertente, ma in fondo lascia tristi come la solitudine.chibar22@libero.it
[-]
|
|
[+] lascia un commento a luigi chierico »
[ - ] lascia un commento a luigi chierico »
|
|
d'accordo? |
|
fexy96
|
sabato 21 dicembre 2013
|
bellissimo
|
|
|
|
Un film semplicemente stupendo. Perfetto il binomio realtà-finzione. Un film di natale che non è uguale agli altri perché sa farti ridere, ma ha anche una profondità, dolcezza, bellezzza di fondo che da un tocco superbo al film e lo caratterizza. Un Castellito super lo completa. Consigliatissimo.
|
|
[+] lascia un commento a fexy96 »
[ - ] lascia un commento a fexy96 »
|
|
d'accordo? |
|
joker 91
|
sabato 31 agosto 2013
|
il vero film natalizio italiano
|
|
|
|
Paolo Genovese regista di IMMATURI si cimenta in una commedia con risvolti profondi sul significato di famiglia nel nostro paese in questi tempi bui e duri per la nostra società con un pizzico di malinconia e divertimento.
Un cast azzeccatissimo nel quale spiccano le interpretazioni di due grandissimi attori-Castellito e Giallini per non parlare della bravissima Claudia Gerini,maschere per finzione nella rappresentazione filmica che regalano attraverso la commedia una riflessione spietata sul nostro paese e sul modo di vivere la vita con le mille difficoltà che si incontrano in un luogo come il nostro. Il film certa sullo sfondo natalizio di farci recuperare quei valori famigliari e non che si stanno piano piano perdendo mostrandoci esseri decaduti che cercano di rialzarsi dai loro mille problemi in una società in forte crisi di valori.
[+]
Paolo Genovese regista di IMMATURI si cimenta in una commedia con risvolti profondi sul significato di famiglia nel nostro paese in questi tempi bui e duri per la nostra società con un pizzico di malinconia e divertimento.
Un cast azzeccatissimo nel quale spiccano le interpretazioni di due grandissimi attori-Castellito e Giallini per non parlare della bravissima Claudia Gerini,maschere per finzione nella rappresentazione filmica che regalano attraverso la commedia una riflessione spietata sul nostro paese e sul modo di vivere la vita con le mille difficoltà che si incontrano in un luogo come il nostro. Il film certa sullo sfondo natalizio di farci recuperare quei valori famigliari e non che si stanno piano piano perdendo mostrandoci esseri decaduti che cercano di rialzarsi dai loro mille problemi in una società in forte crisi di valori. Una sorpresa,spiace vedere che si sia preferito guardar cinepanettone e company ed questo la dice lunga sui veri problemi del cinema italiano che quando vuole realizza bellissimi film ma poi all'uscita in sala non ha pubblico al quale mostrarli-è il pubblico il vero problema di questo paese e non il suo cinema.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a joker 91 »
[ - ] lascia un commento a joker 91 »
|
|
d'accordo? |
|
|