mati :d
|
domenica 29 dicembre 2013
|
si poteva fare meglio...
|
|
|
|
Sinceramente, devo dire che questo film mi ha un po' deluso...sono convinta che Peter Jackson avrebbe potuto fare molto molto di più. Penso sarebbe stato meglio per tutti se si fosse accontentato di girare un unico film, più che sufficiente per un libro come Lo Hobbit. La scena di apertura che vede Thorin assieme a Gandalf nella locanda del puledro impennato sembra aggiunta a causa di una precedente svista e confonde. Un grande personaggio come Beorn viene trattato velocemente e altre parti del libro sono state sacrificate per dare spazio alle aggiunte del regista. La storia d'amore tra Elfa e nano è semplicemente penosa (e lo dice una tendenzialmente romantica) ma questa proprio non ci sta.
[+]
Sinceramente, devo dire che questo film mi ha un po' deluso...sono convinta che Peter Jackson avrebbe potuto fare molto molto di più. Penso sarebbe stato meglio per tutti se si fosse accontentato di girare un unico film, più che sufficiente per un libro come Lo Hobbit. La scena di apertura che vede Thorin assieme a Gandalf nella locanda del puledro impennato sembra aggiunta a causa di una precedente svista e confonde. Un grande personaggio come Beorn viene trattato velocemente e altre parti del libro sono state sacrificate per dare spazio alle aggiunte del regista. La storia d'amore tra Elfa e nano è semplicemente penosa (e lo dice una tendenzialmente romantica) ma questa proprio non ci sta. Un'altra parte molto lunga è quella che vede i nani all'interno della montagna che lottano con Smaug...non si capisce dove vogliano arrivare...Thorin fa lo slalom tra le zampe del drago guidando una carriola, alcuni nani sono aggrovigliati col drago, Bilbo non sa più dove andare...e poi per miracolo si ritrovano tutti dalla statua d'oro come niente fosse. È un film che impressiona più per gli effetti speciali che per la sceneggiatura. Smaug è assolutamente perfetto, sia grazie alla grafica ma anche per il doppiaggio di Luca Ward che lo rende ancora più reale. Anche i combattimenti tra elfi e orchi sono avvincenti e la presenza di Sauron fa trattenere il respiro. Perfette come al solito anche le ambientazioni, dal palazzo degli elfi, a Pontelagolungo fino a Erebor.
Comunque, temo per l'ultimo film della saga...il primo poteva andare bene, questo era tirato al limite, se si va avanti così l'ultimo potrebbe essere un disastro. Speriamo bene, io confido sempre in Peter Jackson!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a mati :d »
[ - ] lascia un commento a mati :d »
|
|
d'accordo? |
|
simonk92
|
giovedì 9 gennaio 2014
|
non mi ha convinto...
|
|
|
|
Il secondo capitolo della trilogia '' Lo Hobbit '' mostra che, rispetto alla delusione che avevo provato guardando '' Lo Hobbit un viaggio inaspettato '' , sono stati fatti dei passi avanti , o meglio, dei passi indietro nell'accezione positiva del termine , visto che Peter Jackson è riuscito in parte a creare l'atmosfera che c'era nella trilogia de ''Il Signore Degli Anelli '';
Tuttavia il regista che nel '' Signore Degli Anelli '' ci aveva proposto un'avventura epica e drammatica; nella più recente trilogia ci presenta una storiella scontata, discutibilmente divertente, poco originale ( molte ambientazioni e situazioni del primo film sono riproposte nel secondo ) e piuttosto noiosa.
[+]
Il secondo capitolo della trilogia '' Lo Hobbit '' mostra che, rispetto alla delusione che avevo provato guardando '' Lo Hobbit un viaggio inaspettato '' , sono stati fatti dei passi avanti , o meglio, dei passi indietro nell'accezione positiva del termine , visto che Peter Jackson è riuscito in parte a creare l'atmosfera che c'era nella trilogia de ''Il Signore Degli Anelli '';
Tuttavia il regista che nel '' Signore Degli Anelli '' ci aveva proposto un'avventura epica e drammatica; nella più recente trilogia ci presenta una storiella scontata, discutibilmente divertente, poco originale ( molte ambientazioni e situazioni del primo film sono riproposte nel secondo ) e piuttosto noiosa.
Speriamo che nel terzo capitolo si possa giungere ad un risultato migliore.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a simonk92 »
[ - ] lascia un commento a simonk92 »
|
|
d'accordo? |
|
byakuran91
|
sabato 11 gennaio 2014
|
visivamente potentissimo
|
|
|
|
Dopo aver rivisto il film una seconda volta posso affermare senza dubbio alcuno che sia un film suberbo, capolavoro del genere fantasy. Avventura allo stato puro come non se ne vedeva da tempo, scenari mozzafiato, effetti speciali favolosi. Per non parlare delle musiche, davvero da non sottovalutare: ascoltatevi la colonna sonora con attenzioni, alcuni brani sono delle perle. Se Tauriel e Legolas a molti faranno storcere il naso (non a me, e lo scambio di battute tra quest'ultimo e Gloin è una chicca che ho davvero gradito), di sicuro è da apprezzare l'aggiunta delle scene di Gandalf a Dol Guldur, che fanno da ponte perfetto tra questa trilogia e quella del Signore degli Anelli.
[+]
Dopo aver rivisto il film una seconda volta posso affermare senza dubbio alcuno che sia un film suberbo, capolavoro del genere fantasy. Avventura allo stato puro come non se ne vedeva da tempo, scenari mozzafiato, effetti speciali favolosi. Per non parlare delle musiche, davvero da non sottovalutare: ascoltatevi la colonna sonora con attenzioni, alcuni brani sono delle perle. Se Tauriel e Legolas a molti faranno storcere il naso (non a me, e lo scambio di battute tra quest'ultimo e Gloin è una chicca che ho davvero gradito), di sicuro è da apprezzare l'aggiunta delle scene di Gandalf a Dol Guldur, che fanno da ponte perfetto tra questa trilogia e quella del Signore degli Anelli. Ben caratterizzati e diversificati i nani, cosa non semplice visto che il libro offriva 13 personaggi praticamente identici, scelta che riproposta sul grande schermo non avrebbe funzionato affatto. Menzione a parte merita Martin Freeman, attore eccezionale che ci ha donato un Bilbo Baggins sublime, che inizia a subire gli influssi negativi dell' anello. Insomma, le prime due ore scorrono molto piacevolmente, intrattenendo alla grande, tra combattimenti iper-coreografici, fughe rocambolesche e ambientazioni magnifiche. E poi si arrivi a Erebor. E il film raggiunge vette altissime, con uno Smaug che probabilmente è la cosa più bella mai prodotta dalla computer grafiche, e un duetto tra lui e Bilbo indimenticabile. Da quando il drago entra in scena vorresti che il film non finisse più, e invece, sul più bello, ZAC: schermo nero e titoli di coda. Non vedo l'ora che esca il seguito, sono certo che Jackson chiuderà un esalogia che non ha precedenti nella storia del cinema. Nel frattempo attendo con impazienza l'extended edition di questo secondo capitoli, per immergermi ancora in quell'universo meraviglioso quale è la Terra di Mezzo.
P.S: se potete, godetevi il film in HFR 3D, il coinvolgimento sarà tutta un'altra storia.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a byakuran91 »
[ - ] lascia un commento a byakuran91 »
|
|
d'accordo? |
|
paolp78
|
martedì 26 agosto 2014
|
un grande narratore
|
|
|
|
Peter Jackson è sicuramente un cineasta eccezionale ed a mio parere innovativo.
I suoi film sono delle opere mastodontiche, in considerazione della durata, dei mezzi utilizzati, degli investimenti profusi. Al timone c'è un capitano, un artista, un imprenditore, un grande narratore, che sa dove vuole arrivare e conosce la strada da percorrere per arrivarci nel modo giusto.
Se i grandi romanzi e racconti del passato stimolavano la nostra immaginazione, oggi assistiamo a messe in scena complete che non abbisognano di alcuna integrazione da parte di chi ne fruisce. Il cinema, o almeno un certo tipo di cinema, quello che esalta la spettacolarità della tecnica raggiunge qui il suo apice; l'arte della rappresentazione scenica all'ennesima potenza.
[+]
Peter Jackson è sicuramente un cineasta eccezionale ed a mio parere innovativo.
I suoi film sono delle opere mastodontiche, in considerazione della durata, dei mezzi utilizzati, degli investimenti profusi. Al timone c'è un capitano, un artista, un imprenditore, un grande narratore, che sa dove vuole arrivare e conosce la strada da percorrere per arrivarci nel modo giusto.
Se i grandi romanzi e racconti del passato stimolavano la nostra immaginazione, oggi assistiamo a messe in scena complete che non abbisognano di alcuna integrazione da parte di chi ne fruisce. Il cinema, o almeno un certo tipo di cinema, quello che esalta la spettacolarità della tecnica raggiunge qui il suo apice; l'arte della rappresentazione scenica all'ennesima potenza.
Non c'è spazio per l'improvvisazione; lo stile certosino di Jackson non ammette approssimazione o trascuratezza. Ogni dettaglio risulta studiato, ponderato e messo in esecuzione in coerenza e sintonia con l'opera nel suo insieme.
Assistere ad un film così ben preparato è piacevole e soddisfacente, quali che siano i gusti personali.
Apprezzabilissima l'idea di riconoscere importanza ad ogni personaggio. Un grande racconto deve avere questo tipo di approccio.
Il risultato è la descrizione di un mondo fantastico, diverso e lontano da quello reale, eppure così realisticamente realizzato da convincere fino in fondo. Lo spettatore ne viene rapito, e quando il film finisce fa effetto tornare al mondo reale, così diverso e normale.
La non trascurabile durata della pellicola non è più un difetto con Jackson, ma ormai un marchio di fabbrica. Si resterebbe delusi se il film finisse prima di avere sforato almeno le due ore.
Rispetto al primo film, di questa seconda trilogia, c'è sicuramente un passo avanti nel ritmo ed anche nella capacità di appassionare lo spettatore alle sorti dei protagonisti.
Come negli altri film gli scontri in battaglia, fisici e spettacolari, non sono più importanti di quelli carattteriali, tra i vari protagonisti, che intrigano e contribuiscono in modo determinante ad appassionare il pubblico.
Il finale che lascia tutto in sospeso riesce nell'impresa di far chiedere "ancora" al pubblico insaziabile.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paolp78 »
[ - ] lascia un commento a paolp78 »
|
|
d'accordo? |
|
van cristal lee
|
venerdì 3 gennaio 2014
|
l'oblio delle origini.
|
|
|
|
Non è mai facile valutare un'opera cinematografica in quanto tale settima arte è composta da più parti che, se anche compongono un tutto, non si possono che valutare singolarmente. O almeno ciò avviene quando non si raggiunge quell'alchimia tra le parti che erige l'opera a capolavoro facendoti dimenticare il mondo da dove guardi e impedendoti di adottare uno sguardo critico e analitico che disseziona il film. Ecco, non è proprio questo il caso. Il film per essere apprezzato abbisogna di uno sguardo molteplice che selezioni quel poco che c'è di buono cercando di ignorare le tante sbavature che costellano l'universo più Jacksoniano che Tolkeniano. Infatti, oltre le già più volte evidenziate carenze intrinseche al film, e non sto a ripeterle anche perché mi sembra che siano piuttosto autoevidenti, il grandissimo errore che si è commesso, a mio parere, è quello di avere osato troppo dimenticando l'origine.
[+]
Non è mai facile valutare un'opera cinematografica in quanto tale settima arte è composta da più parti che, se anche compongono un tutto, non si possono che valutare singolarmente. O almeno ciò avviene quando non si raggiunge quell'alchimia tra le parti che erige l'opera a capolavoro facendoti dimenticare il mondo da dove guardi e impedendoti di adottare uno sguardo critico e analitico che disseziona il film. Ecco, non è proprio questo il caso. Il film per essere apprezzato abbisogna di uno sguardo molteplice che selezioni quel poco che c'è di buono cercando di ignorare le tante sbavature che costellano l'universo più Jacksoniano che Tolkeniano. Infatti, oltre le già più volte evidenziate carenze intrinseche al film, e non sto a ripeterle anche perché mi sembra che siano piuttosto autoevidenti, il grandissimo errore che si è commesso, a mio parere, è quello di avere osato troppo dimenticando l'origine. Jackson ci ha messo troppo del suo e ne paga il prezzo. Quel tono epico, mitico e leggendario che vivificava Il signore degli anelli, in questa nuova trilogia diventa solo un ricordo sbiadito e nostalgico che aumenta il senso di sconforto nei confronti di una possibilità mancata che sa di inganno e di beffa. Quindi come più volte detto concordo con il ritenere che cotesta trilogia poteva essere accorciata parecchio, e oso dire che il tutto poteva rientrare in un unico film, magari dalla lunga durata, ma che sicuramente avrebbe impedito a Jackson di inventare situazioni dissonanti con la storia originale. Quindi le due stelle sono per le uniche due cose che mi sono piaciute, la scenografia e i pop corn.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a van cristal lee »
[ - ] lascia un commento a van cristal lee »
|
|
d'accordo? |
|
spiz97
|
martedì 17 giugno 2014
|
si poteva far meglio
|
|
|
|
Complessivamente non è male. Buon uso degli effetti speciali e del digitale (mi piace un po pochino Smaug), una discreta regia. Avendo letto molti commenti critici nei confronti di PJ non entrerò in polemica nei riguardi dei suoi metodi di adattamento film-libro, anche se spresso, e specialmente in questa tlilogia, li trovo troppo forzati.
Il problema principale di questo film, a mio avviso, è la scontatezza della trama del prossimo capitolo finale. Puntualizzo, nonostante conosca a grandi linee la trama devo ammettere di non aver mai letto lo Hobbit, anche se conosco (esagero) perfettamente la trilogia dell'anello e il Silmarillion, avendoli letti più volte.
[+]
Complessivamente non è male. Buon uso degli effetti speciali e del digitale (mi piace un po pochino Smaug), una discreta regia. Avendo letto molti commenti critici nei confronti di PJ non entrerò in polemica nei riguardi dei suoi metodi di adattamento film-libro, anche se spresso, e specialmente in questa tlilogia, li trovo troppo forzati.
Il problema principale di questo film, a mio avviso, è la scontatezza della trama del prossimo capitolo finale. Puntualizzo, nonostante conosca a grandi linee la trama devo ammettere di non aver mai letto lo Hobbit, anche se conosco (esagero) perfettamente la trilogia dell'anello e il Silmarillion, avendoli letti più volte.
é proprio il fatto di non aver mai letto lo hobbit che mi preoccupa: è strano conoscere l'epilogo di una storia ancor prima di conoscerne il capitolo finale.
Non so quanto questa mia visione sia condivisa, perciò non vorrei essere sommerso di critiche.
Ribadisco che in complesso mi sembra un buon film, non esagerato, ma comunque un buon film.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a spiz97 »
[ - ] lascia un commento a spiz97 »
|
|
d'accordo? |
|
themaster
|
mercoledì 3 settembre 2014
|
mmh.....
|
|
|
|
Sono sempre stato un grande amante della saga sia letteraria che cinematografica del Signore degli Anelli,o comunque dell universo creato da Tolkien,e nessuno mi sentirà mai e ripeto MAI dire che un film tratto da questo franchise faccia schifo o sia brutto,poichè sia con la grandiosa prima trilogia,che con il meno riuscito Lo Hobbit Un viaggio Inaspettato,sono ritornato a respirare quell'aria particolare,dal forte sapore epico,il tutto coadiuvato dalla regia non eccezionale ma maestosa di Peter Jackson che seppur con i suoi difetti offre una tecnica non indifferente,certo dispiace che un genio del low budget come Jackson si "abbassi" a dirigere blockbusteroni fatti con i miliardi,dal canto mio tuttavia,a parte Guillermo Del Toro,non avrei mai messo qualcuno che non fosse Peter Jackson a dirigere gli adattamenti da questi romanzi,poichè in ogni inquadratura è condensato tutto l amore verso questa saga di romanzi,da quel punto di vista la pellicola non delude perchè almeno a mio parere,come per Lo Hobbit il primo e la prima trilogia,anche questo La Desolazione di Smaug mi ha dato l'impressione di essere un film fatto con il cuore oltre che con l occhio al portafogli.
[+]
Sono sempre stato un grande amante della saga sia letteraria che cinematografica del Signore degli Anelli,o comunque dell universo creato da Tolkien,e nessuno mi sentirà mai e ripeto MAI dire che un film tratto da questo franchise faccia schifo o sia brutto,poichè sia con la grandiosa prima trilogia,che con il meno riuscito Lo Hobbit Un viaggio Inaspettato,sono ritornato a respirare quell'aria particolare,dal forte sapore epico,il tutto coadiuvato dalla regia non eccezionale ma maestosa di Peter Jackson che seppur con i suoi difetti offre una tecnica non indifferente,certo dispiace che un genio del low budget come Jackson si "abbassi" a dirigere blockbusteroni fatti con i miliardi,dal canto mio tuttavia,a parte Guillermo Del Toro,non avrei mai messo qualcuno che non fosse Peter Jackson a dirigere gli adattamenti da questi romanzi,poichè in ogni inquadratura è condensato tutto l amore verso questa saga di romanzi,da quel punto di vista la pellicola non delude perchè almeno a mio parere,come per Lo Hobbit il primo e la prima trilogia,anche questo La Desolazione di Smaug mi ha dato l'impressione di essere un film fatto con il cuore oltre che con l occhio al portafogli.
La regia di questo secondo capitolo è buona anche se inferiore a quella messa in gioco nelle altre pellicole di questo autore. La fotografia è bella e immersiva e una cosa che ho sempre apprezzato di Jackson è che quando può cerca di non mettere tagli di montaggio,ma girare le scene con una certa continuity,cosa che si percepisce anche qui.
Gli effetti speciali sono a tratti stupendi,a tratti orrendi,non capisco come mai uno che una compagnia di produzione di visual effects la possiede,sbagli queste cose,ad un certo punto sembrava venir meno anche l impegno,cosa che si ravisa nella prima parte del film che si trascina molto stancamente e senza guizzi,poco prima della metà in poi la pellicola è un crescendo continuo,con numerosi combattimenti mai noiosi e girati benissimo,il tutto coadiuvato da attori perfettamente in parte come Martin Freeman che pur non avendo una gran parte offre una prova di sè notevole,Richard Armitage,Luke Evans,Ken Scott e tutti gli altri sono stati bravissimi anche se la sorpresa è stata Benedict Cumberbatch,uno dei miei attori preferiti nella parte di Smaug,Cumberbatch vince il premio dell anno come uomo con la voce più figura dell universo.
Un film ben riuscito visivamente( a tratti) ma che soffre di numerose pecche di scrittura come il personaggio di Thauriel,totalmente inutile anche se ben interpretato da Evangeline Lilly di Lost. Ho apprezzato tantissimo l inserimento di Legolas a cui è conferito un background maggiore seppur poco interessante. Il film poi è pregno delle solite metafore che questa saga porta con sè fin da tempi immemorabili,ovvero la corruttibilità degli esseri viventi eccetera eccetera.
Un film che non a tutti piacerà,pieno di difetti evidenti e oggettivi che però a me è piaciuto da morire in quanto mi ha fatto rivivere le avventure che tanto adoravo da bambino e che tanto adoro adesso.
P.S. è bello vedere e sentire lavorare Benedict Cumberbatch e Martin Freeman di nuovo assieme dopo la splendida mini serie Sherlock,che consiglio a tutti quei mentecatti che ancora non la conoscono:)
[-]
|
|
[+] lascia un commento a themaster »
[ - ] lascia un commento a themaster »
|
|
d'accordo? |
|
eleonora panzeri
|
sabato 10 gennaio 2015
|
lo hobbit – la desolazione di smaug
|
|
|
|
Non sono una fan di Tolkien e nemmeno della saga cinematografica del “Signore degli Anelli”, benché il fantasy non mi dispiaccia in generale. Vedere questi film è come giocare un giorno intero a Warcraft, (chi ci ha giocato non può proprio darmi torto, mancano solo i non morti).
[+]
Non sono una fan di Tolkien e nemmeno della saga cinematografica del “Signore degli Anelli”, benché il fantasy non mi dispiaccia in generale. Vedere questi film è come giocare un giorno intero a Warcraft, (chi ci ha giocato non può proprio darmi torto, mancano solo i non morti).
Al di là di questo sarebbe innegabile non ammettere che la prima saga è veramente ben realizzata a partire dal cast fino al più insignificante effetto speciale.La saga de Lo Hobbit per me è solo una mera trovata commerciale, un libro che potrebbe essere il prologo della trilogia vera e propria diviso in tre film?
Il primo film “Lo hobbit un viaggio inaspettato” poteva essere intitolato “Un viaggio desolante” o “Il viaggio più noioso dei nani”, un film dove non succede niente, mi ricordo solo che non vedevo l’ora che finisse.
In questo film finalmente qualcosa si muove, ma tutto già visto tra i ragni giganti (perfino in Harry Potter ci sono sti ragni e IT non diventa un ragno gigante? Insomma cambiamo insetto …) e le foreste misteriose. L’unico personaggio che ho trovato piacevole è il Drago Parlante, arrogante, permaloso e onnisciente, che nonostante il suo letargo interminabile sapeva tutto di tutti. Ma la cosa che colpisce di più è il finale … che non c’è perché chiaramente rimanda al prossimo episodio, insomma come vedere una puntata di Voyager dove non viene svelato nemmeno un mistero.
Un potere sicuramente l’anello ce l’ha, magari non fa diventare invisibili nella realtà però ha fatto incassare un sacco di bei soldini ad un sacco di persone, più oscuro di così!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a eleonora panzeri »
[ - ] lascia un commento a eleonora panzeri »
|
|
d'accordo? |
|
steo89
|
giovedì 19 dicembre 2013
|
capolavoro!
|
|
|
|
Grandioso film adatto ai VERI fan di Tolkien e di PJ e non ai finti puristi i quali non penso sappiano che tutte le aggiunte ai film provengono dalle appendici del signore degli anelli, le quali sono delle integrazioni della storia al di fuori si della trama dei libri ma inerenti alla storia di fondo. Quindi tralasciate le inutili critiche e godetevi questo film immenso come Smaug!
|
|
[+] lascia un commento a steo89 »
[ - ] lascia un commento a steo89 »
|
|
d'accordo? |
|
connor hawk
|
giovedì 26 dicembre 2013
|
la desolazione dell'avventura
|
|
|
|
Secondo capitolo della nuova trilogia Tolkeniana, questo "Lo Hobbit" risulta essere un film decisamente pesante. Premetto di non aver letto il libro, quindi mi è impossibile fare paragoni con l'opera originaria, ma ho trovato questo film veramente mal costruito fin dalle prime scene. Innanzitutto c'è da segnalare un eccessivo uso della CGI. D'accordo stiamo parlando di un film fantasy, ma la prima trilogia si basava maggiormente sul make up e i modellini, che, oltre a rendere l'intera vicenda più credibile, risultavano anche molto più piacevoli da vedere. Personalmente ho trovato questo tripudio di computer grafica lievemente fastidioso, sono infatti uscito dalla sala con un leggero mal di testa (e fortunatamente non ho visto il film in 3D).
[+]
Secondo capitolo della nuova trilogia Tolkeniana, questo "Lo Hobbit" risulta essere un film decisamente pesante. Premetto di non aver letto il libro, quindi mi è impossibile fare paragoni con l'opera originaria, ma ho trovato questo film veramente mal costruito fin dalle prime scene. Innanzitutto c'è da segnalare un eccessivo uso della CGI. D'accordo stiamo parlando di un film fantasy, ma la prima trilogia si basava maggiormente sul make up e i modellini, che, oltre a rendere l'intera vicenda più credibile, risultavano anche molto più piacevoli da vedere. Personalmente ho trovato questo tripudio di computer grafica lievemente fastidioso, sono infatti uscito dalla sala con un leggero mal di testa (e fortunatamente non ho visto il film in 3D). Gli altri problemi riguardano tutti la sceneggiatura, in cui figurano troppi personaggi inutili e caratterizzati superficialmente, troppe scene d'azione esagerate ed irrealistiche e soprattutto troppe sotto trame tirate per le lunghe. A mio parere il film sarebbe stato molto più piacevole eliminando 30\40 minuti di pellicola ,completamente inutili, riguardanti l'intreccio amoroso tra il nano Kili e l'elfa Tauriel. Una storia d'amore, quella tra questi due piattissimi personaggi, irrimediabilmente banale, scontata e senza senso. Non si capisce perché i due si innamorino, non si capisce cosa vedano l'uno nell'altra. Poteva anche essere un idea carina, una sorta di drammatico sviluppo alla Romeo e Giulietta, che, per quanto stantio, sarebbe stato molto più convincente e interessante. Invece dal nulla viene alla luce questo rapporto affettivo davvero insipido e superficiale, che oltre ad annoiare a morte lo spettatore fa allungare la trama all'nverosimile, con scene e sequenze completamente inutili come l'avvelenamento di Kili e la battaglia con gli orchi nella città sul lago. Pochi sono in effetti i pregi di questo film, ma fortunatamente ce ne sono. Primo fra tutti è il drago Smaug, davvero imponente e minaccioso, che rappresenta una vera e propria goduria sia per gli occhi (qui la CGI era doverosa ed è stata usata alla perfezione, un drago così al cinema non si era mai visto) sia per le orecchie (azzeccatissima la scelta di Luca Ward come doppiatore). Davvero coinvolgente anche l'intero dialogo tra quest'ultimo e Bilbo Baggins, che, sinceramente, ho trovato parecchio sacrificato nella prima parte del film. Altra cosa interessante è il modo in cui Jackson ha cercato di fare capire l'incrementarsi dell'influenza dell'anello su lo hobbit, con una scena muta davvero ben ponderata e realizzata. Per il resto il film è decisamente sotto tono. Non regge il confronto con il primo capitolo e come già detto risulta parecchio pesante ed eccessivamente lungo in alcuni punti.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a connor hawk »
[ - ] lascia un commento a connor hawk »
|
|
d'accordo? |
|
|