dandy
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lunedì 29 aprile 2024
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una coccinella nelle paludi.
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Al secondo film la figlia di Michael Mann(che figura tra i produttori) adatta una sceneggiatura dell'ex agente Donald F Ferrarone basata su una serie di omicidi rimasta perlopiù irrisolta.Un ritratto della periferia rurale squallido e degradato(ma multietnico)dove al punto di vista dei detective si affianca quello della futura vittima(fin troppo annunciata data la sua condizione familiare disastrosa)lasciando lo spettatore costantemente sulle spine.Confezione e cast sono ottimi(oltre al duo Worthinton-Morgan anche Chloe Grace Moretz,che meriterebbe più ruoli di questo tipo)ma dopo una prima parte inquietante ci si perde in sottotrame superflue(il personaggio di Rule che esce di scena senza che se ne sappia più nulla)che una maggiore durata e in mano al padre della regista avrebbero funzionato assai meglio.
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Al secondo film la figlia di Michael Mann(che figura tra i produttori) adatta una sceneggiatura dell'ex agente Donald F Ferrarone basata su una serie di omicidi rimasta perlopiù irrisolta.Un ritratto della periferia rurale squallido e degradato(ma multietnico)dove al punto di vista dei detective si affianca quello della futura vittima(fin troppo annunciata data la sua condizione familiare disastrosa)lasciando lo spettatore costantemente sulle spine.Confezione e cast sono ottimi(oltre al duo Worthinton-Morgan anche Chloe Grace Moretz,che meriterebbe più ruoli di questo tipo)ma dopo una prima parte inquietante ci si perde in sottotrame superflue(il personaggio di Rule che esce di scena senza che se ne sappia più nulla)che una maggiore durata e in mano al padre della regista avrebbero funzionato assai meglio.E diventa tutto anche troppo accomodante,culiminando in una catarsi banale e un finale anche troppo lieto.Valido come prodotto di genere ma non in grado di emergere dal mucchio.Scarso successo di pubblico e tiepido riscontro di critica.
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carloalberto
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lunedì 17 gennaio 2022
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pathos e suspense dispersi in mille rivoli
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Thriller con un buon cast, in cui spicca, nella parte del protagonista, Jeffrey Dean Morgan, ispirato molto alla lontana ad una storia vera messa in scena in modo piuttosto dispersivo e confusionario da una regista di pochi film, Ami Canaan Mann, di cui nessuno memorabile.
Il plot, tratto da un libro di Donald Ferrarone, che ha anche scritto la sceneggiatura del film, collima con i fatti di cronaca nera soltanto per il ritrovamento di corpi di giovani donne nelle paludi tra Houston e Galveston in Texas alla fine degli anni ‘60, per il resto è la summa di parecchie storie da romanzo d’appendice con al centro quella di un incontro, che appare quasi predestinato, tra un rude e paterno poliziotto dal cuore tenero che investiga sul caso, ed una sbandata simpatica ragazzina senza padre, interpretata dalla bambina prodigio di Amityville Horror, Chloë Grace Moretz, costretta a vivere con la madre alcolista e prostituta ed il fratello disadattato.
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Thriller con un buon cast, in cui spicca, nella parte del protagonista, Jeffrey Dean Morgan, ispirato molto alla lontana ad una storia vera messa in scena in modo piuttosto dispersivo e confusionario da una regista di pochi film, Ami Canaan Mann, di cui nessuno memorabile.
Il plot, tratto da un libro di Donald Ferrarone, che ha anche scritto la sceneggiatura del film, collima con i fatti di cronaca nera soltanto per il ritrovamento di corpi di giovani donne nelle paludi tra Houston e Galveston in Texas alla fine degli anni ‘60, per il resto è la summa di parecchie storie da romanzo d’appendice con al centro quella di un incontro, che appare quasi predestinato, tra un rude e paterno poliziotto dal cuore tenero che investiga sul caso, ed una sbandata simpatica ragazzina senza padre, interpretata dalla bambina prodigio di Amityville Horror, Chloë Grace Moretz, costretta a vivere con la madre alcolista e prostituta ed il fratello disadattato.
La Mann mette troppa carne a cuocere, vuole narrare tante storie e si attarda nella descrizione di personaggi minori, perdendo così di vista il focus della trama, che, in un thriller con questo specifico soggetto, dovrebbe essere incentrata sulla caccia al serial killer ed avere come protagonisti assoluti il maniaco omicida ed i due detectives che indagano, come, peraltro, dimostrò David Fincher con il suo bellissimo e memorabile Seven.
La mania di drammatizzare ogni singolo personaggio che entra nell’inquadratura, descrivendone l’ambiente in cui vive, le relazioni amicali e parentali, le vicende private o criminali, finisce per distrarre dall’unico fatto eclatante e che poi costituisce il motivo che ha spinto Ferrarone a scrivere il libro, i produttori a finanziare il film e gli spettatori a vederlo e cioè la storia, che sembra appartenere ad un’epoca lontana e ad un popolo selvaggio, di decine di brutali assassinii di donne stuprate, torturate ed infine gettate nelle paludi, e che invece è accaduta nella civile e progredita America del secolo scorso.
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samanta
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giovedì 29 marzo 2018
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la speranza nella palude
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Le paludi della morte (Texas Killing Fields) è un film del 2011 con la regia di Ami Canaan Mann al suo primo impegno di direzione, la regista è la figlia del regista Michael Mann (L'ultimo dei Mohicani, Insider) che è anche uno dei produttori. Il film che ho visto recentemente in TV ebbe un flop commerciale anche se a mio avviso è un film discreto .
La trama ambientata a Texas City vicino a una zona paludosa vede due poliziotti Mike (Sam Worthington, Avatar, Terminator Salvation, La battaglia di Hacksaw Ridge) e Brian (Jeffrey Dean Morgan Un marito di troppo, Red dawn) un poliziotto di New York che si è trasferito in Texas con la famiglia, che indagano su un serial killer che uccide giovani ragazze e getta i corpi mutilati nella palude.
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Le paludi della morte (Texas Killing Fields) è un film del 2011 con la regia di Ami Canaan Mann al suo primo impegno di direzione, la regista è la figlia del regista Michael Mann (L'ultimo dei Mohicani, Insider) che è anche uno dei produttori. Il film che ho visto recentemente in TV ebbe un flop commerciale anche se a mio avviso è un film discreto .
La trama ambientata a Texas City vicino a una zona paludosa vede due poliziotti Mike (Sam Worthington, Avatar, Terminator Salvation, La battaglia di Hacksaw Ridge) e Brian (Jeffrey Dean Morgan Un marito di troppo, Red dawn) un poliziotto di New York che si è trasferito in Texas con la famiglia, che indagano su un serial killer che uccide giovani ragazze e getta i corpi mutilati nella palude. Mike è un poliziotto rude, duro che non vorrebbe continuare nelle ricerche perché fuori dalla giurisdizione, Brian affronta i rapporti con gli altri con umanità e si interessa di una ragazzina Little Anne (Chloe Grace Moretz) che vive in un ambiente squallido con la madre prostituta coinvolta in un giro di prostituzione minorile gestito da due papponi e il fratello tossico dipendente. vedendo per lei la possibilità di una vita migliore. I due nelle indagini sono aiutati da una polizotta Pam ex moglie di Mike (Jessica Chastain Interstellar).
[SPOILER] I due seguono diversi filoni, Mike in specie segue i due papponi che però non si rivela la pista giusta dal momento che uno viene ucciso dall'altro. Brian è convinto che la soluzione sia da trovare nella palude e quando scompare Little Anne va nella palude dove viene ferito dal serial killer ma riesce a dare l'allarme viene trovato dai colleghi che recuperano viva anche Little Anne. La ragazza era stata rapita da un impiegato di una fabbrica con la complicità del fratello ed è l'autore degli omicidi, che frequentava la madre di Little Anne. Il serial killer e il fratello si rifugiano nella casa della donna che scopre la verità, avviene una sparatoria tra i tre che muoiono. Passano alcuni mesi e nel finale si vede Mike che accompagna la ragazza a casa di Brian, ormai rimesso, che ha deciso di adottarla con il suo consenso.
Il film è un buon thriller non particolarmente violento con una trama interessante e ben interpretato specie dai due poliziotti che mostrano efficacemente caratteri assai diversi, certamente si vede l'inesperienza della regista che insegue molte tracce senza concluderle (ad esempio non si capisce che fine abbia fatto il pappone tatuato che ha ucciso il collega afro americano, dopo aver ucciso o ferito vari poliziotti), così non sfrutta tutte le potenzialità recitative del cast a disposizione, in questo non è aiutata dalle carenze di una sceneggiatura che vuole mettere troppa carne al fuoco. Peraltro si tratta di un film che merita di essere visto e dispiace, il discorso è vecchio, che a storie interessanti si privilegino colossal pieni di effetti speciali.
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onufrio
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domenica 14 maggio 2017
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efferati omicidi fra le "killing fields"
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Tratto da eventi realmente accaduti, due detective indagano sulla morte di una ragazza ritrovata nelle tristementi famose "Killing Fields", le misteriose e spettrali paludi della morte nel Texas in cui numerosi sono i cadaveri di donne brutalmente uccise nell'arco degli anni. I due agenti dai caratteri totalmente opposti, si ritroveranno a seguire due piste diverse che alla fine porteranno a risolvere il caso. Un buon Thriller diretto dalla "figlia di" Michael Mann.
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totybottalla
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giovedì 2 marzo 2017
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thriller poco emozionante e vago!
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La sceneggiatura del film mette in gioco troppi elementi senza focalizzare quello giusto, le situazioni poliziesche sembrano stereotipate e recitate senza la necessaria personalità, nel corso della storia si intuisce il tentativo di puntare i sospetti su Mike ma il pubblico non ci casca, un film che non carica mai la tensione e che emoziona poco finale compreso. Saluti.
[+] il segreto
(di pakal1955)
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han-solo
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giovedì 26 giugno 2014
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post scriptum:
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ma chi si è inventato un titolo così frusto ? Fa pensare a un B-horror degli anni '60, che proprio non è.
Come uccidere un film nella culla.
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han-solo
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giovedì 26 giugno 2014
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il delta e' una malattia.
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Amo il delta, amo i film lenti, da "Cookie's fortune" a questo "Texas killing fields" passando per "In the electric mist". Di questi ultimi segnalo due brani delle colonne sonore nei titoli di coda: "La terre tremblante" (autore Marco Beltrami, interpretata da Courtney Granger) e "Kiss your eyes" del giovanissimo gruppo The Americans.
Atmosfere insuperabili, provare per credere.
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matrixlele
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lunedì 16 settembre 2013
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le paludi della sceneggiatura.
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Iniziamo dalle note positive, la fotografia è ottima ,si vede la mano del babbo, anche la colonna sonora ricorda e crea le atmosfere tipiche alla Mann.La location è ottima, le paludi sono veramente inquietanti. Punto e basta, non vedo altra cosa positiva in questo film.
E' un film telefonato, dove dopo 10 minuti si capisce già chi ha commesso i crimini. il finale è ciò che di più scontato poteva esserci, i colpi di scena sono pressoché inesistenti.
A parte le atmosfere, di questa pellicola io salverei ben poco.
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ginger snaps
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martedì 16 luglio 2013
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peccato
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perchè le atrmosfere che aleggiano sono assolutamente azzeccate, infatti fin dalle prime battute l'ansia e il macabro sono sicuramente nel tema dell'argomento Killer seriale. Due investigatori infatti dovranno scovare l'assassino di giovani donne uccise e seminate per tutta la palude detta " della morte". Così come veniva anticamente soprannominata, il perchè non si sà. Come non si capisce il motivo degli omicidi. Alcuni crimini e fatti vengono sovrapposti alle indagini, senza nessuna spiegazione. Manca una parte importantissima della trama e la sceneggiatura cade nel miserevole. Nemmeno la bravura degli attori riesce a salvare quello che poteva essere un capolavoro.
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perchè le atrmosfere che aleggiano sono assolutamente azzeccate, infatti fin dalle prime battute l'ansia e il macabro sono sicuramente nel tema dell'argomento Killer seriale. Due investigatori infatti dovranno scovare l'assassino di giovani donne uccise e seminate per tutta la palude detta " della morte". Così come veniva anticamente soprannominata, il perchè non si sà. Come non si capisce il motivo degli omicidi. Alcuni crimini e fatti vengono sovrapposti alle indagini, senza nessuna spiegazione. Manca una parte importantissima della trama e la sceneggiatura cade nel miserevole. Nemmeno la bravura degli attori riesce a salvare quello che poteva essere un capolavoro. Purtroppo questa regista è ben lontana dal famoso padre. Ecco cosa succede a calcare le orme di un mostro di bravura.
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filippo catani
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mercoledì 10 aprile 2013
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un buon thriller
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La città di Texas City viene improvvisamente sconvolta da una serie di brutali omicidi perpetrati da un serial killer. Due detective indagheranno sul caso coadiuvati dall'ex moglie di uno di loro. Ispirato a fatti realmente accaduti.
Senza dubbio ci troviamo davanti ad un buon thriller con una bella storia e dei validi interpreti. Be4ne anche la caratterizzazione dei personaggi con un detective spiccio e duro nei modi di fare (Worthinghton che si conferma su buoni livelli) e l'altro religioso ma allo stesso tempo sconfortato da quello che deve vedere nel suo lavoro. Inoltre si intuisce che l'uomo ha lasciato New York a causa di un fallimento in un caso per lui importante.
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La città di Texas City viene improvvisamente sconvolta da una serie di brutali omicidi perpetrati da un serial killer. Due detective indagheranno sul caso coadiuvati dall'ex moglie di uno di loro. Ispirato a fatti realmente accaduti.
Senza dubbio ci troviamo davanti ad un buon thriller con una bella storia e dei validi interpreti. Be4ne anche la caratterizzazione dei personaggi con un detective spiccio e duro nei modi di fare (Worthinghton che si conferma su buoni livelli) e l'altro religioso ma allo stesso tempo sconfortato da quello che deve vedere nel suo lavoro. Inoltre si intuisce che l'uomo ha lasciato New York a causa di un fallimento in un caso per lui importante. A completare il triangolo c'è la ruvida detective Chastain forse un pochino troppo sacrificata nel ruolo di comprimaria ma che comunque riesce a non sfigurare. Oltre alla trama del thriller il film si interroga e ci interroga su questi borghi americani senza arte nè parte dove la delinquenza è quasi all'ordine del giorno e dove nessuno sembra poter fare niente per migliorare la situazione che anzi rimane paludosa più che mai come le vere e intricati paludi che si trovano fuori città.
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