7 Psicopatici

McDoug ripete la formula de "In Bruges-La cosciena dell'assassino" ma le ambizioni finiscono per rendere il film meno convincente.L'intento era di girare un cult,ma il risultato pur essendo gradevole appare troppo programmato,tra violenze varie,umorismo pulp e malinconie.Il cast si diverte,i dialoghi sono buoni,ma la storia gira a vuoto trascinando l'idea del copione e la riflessione sul lavoro che ha il narratore.Farrell ha un personaggio poco riuscito,Harrelson gigioneggia un pò troppo.E paradossalmente,il finale "leggero" finisce per stonare rispetto a quello voluto da Billy(il classico bagno di sangue).Superficiale nei temi che racconta,ma in giro c'è roba ben peggiore. [+]

McDoug ripete la formula de "In Bruges-La cosciena dell'assassino" ma le ambizioni finiscono per rendere il film meno convincente.L'intento era di girare un cult,ma il risultato pur essendo gradevole appare troppo programmato,tra violenze varie,umorismo pulp e malinconie.Il cast si diverte,i dialoghi sono buoni,ma la storia gira a vuoto trascinando l'idea del copione e la riflessione sul lavoro che ha il narratore.Farrell ha un personaggio poco riuscito,Harrelson gigioneggia un pò troppo.E paradossalmente,il finale "leggero" finisce per stonare rispetto a quello voluto da Billy(il classico bagno di sangue).Superficiale nei temi che racconta,ma in giro c'è roba ben peggiore.Sorpresina alla fine dei titoli di coda. [-]

Poche chiacchere, un gran bel film; va visto, chi non lo ha fatto ha p'erso qualcosa.

una commedia curiosa, violenta a tratti demenziale e grottesca. colin farrell nei panni di uno sceneggiatore alcolizzato si trova suo malgrado coinvolto da un amico in una faccenda assai pericolosa: il rapimento del cane di un boss mafioso e psicopatico. bravo Harrelson nei panni del boss e una piccola chicca di Tom Waits anche lui nei panni di uno psicopatico assassino. il film ha un'ottima fotografia e le scene sono girate bene e, anche se in modo scolastico, tengono sempre lo spettatore a fuoco sulla situazione del momento che al 90% vede gli attori protagonisti e non la storia. durante lo svolgimento si alternano battute, parolacce e scene violente in modo naturale e quasi inevitabile. [+]

una commedia curiosa, violenta a tratti demenziale e grottesca. colin farrell nei panni di uno sceneggiatore alcolizzato si trova suo malgrado coinvolto da un amico in una faccenda assai pericolosa: il rapimento del cane di un boss mafioso e psicopatico. bravo Harrelson nei panni del boss e una piccola chicca di Tom Waits anche lui nei panni di uno psicopatico assassino. il film ha un'ottima fotografia e le scene sono girate bene e, anche se in modo scolastico, tengono sempre lo spettatore a fuoco sulla situazione del momento che al 90% vede gli attori protagonisti e non la storia. durante lo svolgimento si alternano battute, parolacce e scene violente in modo naturale e quasi inevitabile.
Voto: 7 [-]

Commedia nera, intelligentemente divertente. Il film pensato per l'home video (la miopia dei produttori e distributori è planetaria!), venne poi distribuito nei cinema a livello mondiale, quando si riscontrò il notevole favore del pubblico nelle poche sale americane dove era in visione. Stesso favore riscontrato al Toronto Film Festival dove il film venne premiato. Il regista Martin McDonagh, classe 1970, commediografo inglese di successo, al suo secondo lungometraggio, confeziona in maniera brillante una architettura narrativa in cui invita il pubblico a scoprirne i singoli elementi. Il risultato è veramente interessante grazie ad una sceneggiatura impeccabile scritta dallo stesso regista e alla scelta di attori in stato di grazia: Walken/Hans il cui intimismo emoziona; Rockwell/Billy credibile nella sua follia amicale; Farrell/Marty, sceneggiatore con connotazioni autobiografiche, alla ricerca di una normale quanto impossibile serenità; Harrelson/Charlie sempre perfetto "Natural Born Killer"; Waits/Zachariah già psicopatico di suo!
Film da non perdere assolutamente. [+]

Commedia nera, intelligentemente divertente. Il film pensato per l'home video (la miopia dei produttori e distributori è planetaria!), venne poi distribuito nei cinema a livello mondiale, quando si riscontrò il notevole favore del pubblico nelle poche sale americane dove era in visione. Stesso favore riscontrato al Toronto Film Festival dove il film venne premiato. Il regista Martin McDonagh, classe 1970, commediografo inglese di successo, al suo secondo lungometraggio, confeziona in maniera brillante una architettura narrativa in cui invita il pubblico a scoprirne i singoli elementi. Il risultato è veramente interessante grazie ad una sceneggiatura impeccabile scritta dallo stesso regista e alla scelta di attori in stato di grazia: Walken/Hans il cui intimismo emoziona; Rockwell/Billy credibile nella sua follia amicale; Farrell/Marty, sceneggiatore con connotazioni autobiografiche, alla ricerca di una normale quanto impossibile serenità; Harrelson/Charlie sempre perfetto "Natural Born Killer"; Waits/Zachariah già psicopatico di suo!
Film da non perdere assolutamente.
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a me INBRUGES non è piaciuto affatto, anzi mi ha proprio annoiato, ma questo 7 psicopatici mi ha fatto passare una serata davvero carina. film geniale, senza grandi pretese che racchiude molti generis, tra cui triller, azione e commedia divertente.. una sorpresa, da vedere anche piu' volte! bravissimo Sam Rockwell, conferma il suo essere geniale e plastico. bello bello

Il problema principale di “7 psicopatici” è quello di seguire, a considerevole distanza temporale, pellicole di Tarantino che hanno (ri)forgiato un genere e toccato vette forse insuperabili, fra l’altro utilizzando precocemente l'arma della (auto)ironia per forzare i limiti delle gabbie classificatorie. Il lavoro di McDonagh paga pegno fin dalla prima sequenza. Una coppia di killer attende la ragazza del capo: il principale, geloso, ha deciso di eliminare la pupa. Già si nota una vaga somiglianza con Pulp Fiction, dove Uma Thurman, compagna di un gangster sospettoso, su ordine di quest’ultimo viene sorvegliata a vista, seppure bonariamente, dal sicario John Travolta. Mentre aspettano, i malavitosi di McDonagh chiacchierano fitto, ostentando idee strutturate. [+]

Il problema principale di “7 psicopatici” è quello di seguire, a considerevole distanza temporale, pellicole di Tarantino che hanno (ri)forgiato un genere e toccato vette forse insuperabili, fra l’altro utilizzando precocemente l'arma della (auto)ironia per forzare i limiti delle gabbie classificatorie. Il lavoro di McDonagh paga pegno fin dalla prima sequenza. Una coppia di killer attende la ragazza del capo: il principale, geloso, ha deciso di eliminare la pupa. Già si nota una vaga somiglianza con Pulp Fiction, dove Uma Thurman, compagna di un gangster sospettoso, su ordine di quest’ultimo viene sorvegliata a vista, seppure bonariamente, dal sicario John Travolta. Mentre aspettano, i malavitosi di McDonagh chiacchierano fitto, ostentando idee strutturate. Qui le fonti tarantiniane si sprecano, dalle dissertazioni a tema “samoani e massaggi ai piedi” intavolate da due sgherri in Pulp Fiction agli articolatissimi confronti fra rapinatori su “Like a virgin”, di Madonna, in Le iene. Paradossalmente, però, nel punto debole di “7 psicopatici” si trova anche un innegabile pregio. McDonagh sbriga in tempi rapidi la formalità di un tributo inevitabile e onesto. Insomma, si toglie in fretta il pensiero. Poi confeziona un film che, pur richiamando spesso certa opera di Tarantino, manifesta discreta personalità, si fa notare per il carisma degli interpreti e diverte con colpi di scena nei momenti giusti. A vivacizzare ulteriormente la storia, il zigzag sul confine fra realtà e fantasia. Un gioco che, sotto sotto, racconta il lavoro della narrazione (protagonista del film è, guarda caso, uno sceneggiatore). Le portate principali del banchetto sono costituite da sequestri canini, omicidi, fughe, dimostrazioni non ortodosse d’amicizia, cattivi inclini alla vendetta e buoni, cialtroni ma simpatici, che stentano a trovare un posto nel mondo. Il tutto è servito col condimento di frecciate all’industria del cinema, ma c’è spazio anche per qualche tocco alla Sergio Leone, vedi location della sparatoria finale. Menzione speciale per il titolo, tanto intrigante da guadagnarsi spazio e commenti ammirati nei dialoghi stessi dei protagonisti. Colin Farrell e Sam Rockwell fanno il loro ma Woody Harrelson ruba la scena. Tom Waits con coniglio al seguito è personaggio che non si scorda, così come Harry Dean Stanton che si taglia la gola. Domanda: chi è l’attrice di colore che interpreta la moglie di un (peraltro notevole) Christopher Walken? Si tratta di Sandy Martin? Il dignitoso, vulnerabile contegno che conferisce al suo personaggio è fra le cose migliori del film ma il web è arido di notizie… [-]

Wow, che dire?? Insomma, un film davvero pazzesco. Tutti sono stati bravissimi a partire dalla sceneggiatura (magistrale) e dalla regia arrivando alla recitazione di un cast che ha davvero mantenuto le aspettative. Non so davvero che dire se non: fantastico. E' un film che unisce di tutto. Se si pensa per bene a ciò che si è visto si può comprendere la particolare struttura di questo piccolo capolavoro. E' un connubio di generi tra i quali possiamo trovare: commedia, azione, drammatico, thriller e molto altro. La genialità all'interno di questa opera è paragonabile a quella che si può trovare in opere di altri mostri sacri di questo mondo come: Quentin Tarantino, David Fincher, Guy Ritchie, Edgar Wright e altri. [+]

Wow, che dire?? Insomma, un film davvero pazzesco. Tutti sono stati bravissimi a partire dalla sceneggiatura (magistrale) e dalla regia arrivando alla recitazione di un cast che ha davvero mantenuto le aspettative. Non so davvero che dire se non: fantastico. E' un film che unisce di tutto. Se si pensa per bene a ciò che si è visto si può comprendere la particolare struttura di questo piccolo capolavoro. E' un connubio di generi tra i quali possiamo trovare: commedia, azione, drammatico, thriller e molto altro. La genialità all'interno di questa opera è paragonabile a quella che si può trovare in opere di altri mostri sacri di questo mondo come: Quentin Tarantino, David Fincher, Guy Ritchie, Edgar Wright e altri. Non riesco davvero a capire come una persona possa anche solo permettersi di immaginare di criticare questo piccolo capolavoro del genere perchè, si, i gusti sono gusti, ma quando una cosa è fatta bene, è fatta bene e, di sicuro, questa lo è, eccome se lo è. [-]

uno sceneggiatore di hollywood sta elaborando un soggetto su 7 psicopatici: certo, è alcolizzato e  ancora, oltre al titolo, non sa dove andare a parare; certo, non ricorda quanto di ciò che scrive sia  frutto della sua immaginazione o racconto altrui.: insomma è bloccato. lo sceneggiatore ha un amico che collabora con un signore in un'attività particolare ma redditizia, rubare cani a persone evidentemente abbienti e svampite fingendo che si siano smarriti, dopo un paio di giorni restituirli fingendosi cinofili e incassare la ricompensa. peccato che a un certo punto il cane "sequestrato" sia quello di uno spietato mafioso e che le cose non filino così lisce, specialmente per il nostro sceneggiatore che, al momento in cui gli scagnozzi del boss trovano il luogo dei "sequestri", è ospite dell'amico. [+]

uno sceneggiatore di hollywood sta elaborando un soggetto su 7 psicopatici: certo, è alcolizzato e  ancora, oltre al titolo, non sa dove andare a parare; certo, non ricorda quanto di ciò che scrive sia  frutto della sua immaginazione o racconto altrui.: insomma è bloccato. lo sceneggiatore ha un amico che collabora con un signore in un'attività particolare ma redditizia, rubare cani a persone evidentemente abbienti e svampite fingendo che si siano smarriti, dopo un paio di giorni restituirli fingendosi cinofili e incassare la ricompensa. peccato che a un certo punto il cane "sequestrato" sia quello di uno spietato mafioso e che le cose non filino così lisce, specialmente per il nostro sceneggiatore che, al momento in cui gli scagnozzi del boss trovano il luogo dei "sequestri", è ospite dell'amico...
Commedia molto divertente con molti bravi attori, una colonna sonora grandiosa e un plot decente. evidenti gli omaggi a Leone sparsi qua e là. Un difetto si trova nel finale, prolisso e pretenzioso. [-]

un film con un cast  di tutto rispetto...con una sceneggiatura mediocre.....da dimenticare !!

A volte non si a vergogna di proporre cose simili, un film senza alcun senso di esistere, una trama confusa, Personaggi poco incisivi e descritti. Non basta mettere in sieme un cast di attori famosi per fare un film. Puntando sulla violenza gratuita e battute che non fanno ridere