La sposa promessa

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Un film di Rama Burshtein. Con Hadas Yaron, Yiftach Klein, Irit Sheleg, Chayim Sharir.
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Titolo originale Lemale Et Ha'Chalal. Drammatico, durata 90 min. - Israele 2012. - Lucky Red uscita giovedì 15 novembre 2012. MYMONETRO La sposa promessa * * * - - valutazione media: 3,38 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Acquista »
   
   
   
piris martedì 12 febbraio 2013
che sorpresa Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
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E' un film di una forza e una bellezza davvero disarmanti. Ti fa entrare dentro una comunità ebrea ortodossa di Tel Aviv, con uno sguardo partecipe e non giudicante, ti fa affezionare ai personaggi, e capire quanto ogni regola antropologica sia poi euqivalente, quando si tratta di amore.
la nascita di un vero amore nel modo più tormentato e originale: il matrimonio combinato.
Un piccolo film capolavoro, un gioiello di fineszza introspettiva e di grande impatto figurativo.

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adelio martedì 5 febbraio 2013
you can see there's growing, filling the void Valutazione 4 stelle su cinque
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E’ veramente difficile rimanere motivato se non hai uno scopo da perseguire. Lavorare per raggiungere un obiettivo aiuta molto a trovare valore nella tua vita.  L’assenza di un traguardo a cui arrivare può certamente causare problemi di tipo emotivo e farti percepire la sensazione di vuoto interiore.
 Ma la comunita’ Chassidica questo vuoto non lo vuol conoscere perché la vita che scorre nei rapporti tra uomini e donne è fatta di solidarietà e comune senso dell’obiettivo da raggiungere: lo sviluppo della spiritualità interiore e il rispetto degli altri mostrano l’autenticità della cultura ebraica ancorchè esasperata da un’ortodossia integralista mai però irrispettosa dell’uomo sia esso anima o corpo. [+]

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adesso cinema martedì 4 dicembre 2012
evviva i buoni film! Valutazione 4 stelle su cinque
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La regista e tutto il cast ci hanno regalato un’opera di grande spessore.
Sono sempre curiosa quando si propongono mondi sconosciuti, modi di vivere di altre culture, insomma la diversità mi affascina e rapisce, sempre.
La pellicola ci fa entrare nella comunità yiddish e così, lentamente, con un ritmo in punta di piedi scopriamo comportamenti per noi desueti proprio perché ambientati ai giorni nostri.
I genitori di Shira desiderano, dopo la morte per parto della sorella maggiore, che la ragazza- già promessa a un coetaneo - sposi il cognato Yochay   per evitare che i’uomo possa contrarre un nuovo matrimonio portando con sé il figlio appena nato  e nel frattempo  curato amorevolmente dalla stessa Shira e da sua madre. [+]

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dario bottos lunedì 3 dicembre 2012
estranea tra noi? Valutazione 4 stelle su cinque
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Il film (mi) dà un senso di angoscia e di claustrofobia, perchè lo rapporto costantemente alla mia società e alle mie regole del gioco. Mi rendo conto che nella società rappresentata (che conosco abbastanza bene) ci sono regole diverse, ma non posso vivere questo film in modo catartico. Rifletto che viene rappresentata una vita completamente eterodiretta, da princìpi estranei alla volontà del singolo: siano essi la "Tradizione", il verdetto del rabbino, la presunta volontà dell'Onnipresente o la pressione sociale, non importa. Non esiste l'individualità se non nella sofferenza e nell'introspezione (un continuo esame di coscienza anche di cattolica memoria). [+]

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dario bottos domenica 2 dicembre 2012
estranei tra noi? Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
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Il film (mi) dà un senso di angoscia e di claustrofobia, perchè lo rapporto costantemente alla mia società e alle mie regole del gioco. Mi rendo conto che nella società rappresentata (che conosco abbastanza bene) ci sono regole diverse, ma non posso vivere questo film in modo catartico. Rifletto che viene rappresentata una vita completamente eterodiretta, da pricipi estranei alla volontà del singolo: che sia la "tradizione", il verdetto del rabbino, la presunta volontà dell'Onnipresente o la pressione sociale, non importa. Non esiste l'individialità se non nella sofferenza e nell'introspezione (un continuo esame di coscienza anche di cattolica memoria). [+]

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aloisa clerici sabato 1 dicembre 2012
amare oggi a tel aviv Valutazione 0 stelle su cinque
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Il film d’esordio di Rama Burshtein, La sposa promessa è innanzitutto, un’interessante documento sociale, un lungometraggio che racconta un mondo a noi occidentali quasi sconosciuto, quello della comunità ebraica. Dalla prospettiva proposta dal film, si rileva sin dalle prime immagini la stridente forza di una realtà sociale chiusa e rigida, opprimente e severa, all’interno del quale i matrimoni sono ancora combianti dalle famiglie e la condizione femminile è legata alla presenza/dipendenza della figura di uomo-patriarca. La storia si svolge nella Tel Aviv dei giorni nostri, all’interno della comunità ebraica ortodossa di corrente chassidica, ma la stato di “attualità” è individuabile solamente dalla presenza di oggetti di tecnologia moderna, mentre usi e costumi ricordano atmosfere di mezzo secolo fa. [+]

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angelo umana venerdì 30 novembre 2012
riti e regole nella società ebraica Valutazione 3 stelle su cinque
44%
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 Film dei riti e delle norme, familiari e religiose, da queste ultime sovente le prime dipendono e il risultato è che le donne stanno più spesso davanti ai fornelli o accudiscono i bambini, camminano dietro agli uomini in alcune circostanze e le vengono scelti, o proposti, i mariti. Gli uomini invece vanno in sinagoga, si dedicano alla preghiera e perciò affidano i bambini, come fagotti, a mani femminili; sono pure i maggiori attori, così sembra, di quei riti, nei canti ma anche nelle bevute.
 
Proprio le regole familiari non scritte creano la trama del film (e del libro da cui deriva) e le relative tensioni e struggimenti. Soprattutto da parte di Shira, diciottenne desiderosa di convolare a nozze: molto espressivo il suo viso nell’ansia di conoscere, in un supermercato, il fidanzato designato. [+]

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gabriele.vertullo martedì 20 novembre 2012
elegante ritratto di una storia borghese Valutazione 3 stelle su cinque
13%
No
87%

La Sposa Promessa è un film che colpisce per la sua sottile delicatezza e conquista per la sua estrema raffinatezza. Questa straordinaria ricerca estetica non è mai fine a se stessa, ma si stende come un velo a celare le radicate ipocrisie di un sistema immobile e regolato, che non può permettersi deviazioni. La storia si sviluppa in sequenze di soave luminosità e musicalità, improvvisamente ottenebrate dalle ombre di un destino ineluttabile, così che quando le immagini sembrano raggiungere il più alto grado d’evanescenza, lo spettatore viene precipitato nuovamente nei cinici meccanismi della realtà.
Shira è una giovane ragazza ebrea cha attende con entusiasmo ed emozione il giorno delle nozze con il suo futuro sposo presceltole dalla famiglia. [+]

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flyanto martedì 20 novembre 2012
quando il matrimonio diventa un dovere Valutazione 3 stelle su cinque
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Film sulla difficile scelta che una giovane donna, gia' promessa sposa ad un suo coetaneo, deve prendere riguardo il fatto di sposare o meno il cognato più anziano di lei ormai rimasto vedovo dopo la morte di parto della sorella. Molto ben girato, nonostante sia un'opera prima da parte del regista, e molto toccante per il travaglio interno sofferto dalla protagonista, cosi' ligia alle tradizioni della comunità' ebraica ortodossa in cui ella vive e di cui fa parte. Un'ottimo spunto al fine di riflettere sulle assurde ed ormai desuete leggi che regolano certe comunità'. 

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flyanto martedì 20 novembre 2012
quando il matrimonio diventa un dovere Valutazione 3 stelle su cinque
25%
No
75%

Film sulla difficile scelta che una giovane donna, gia' promessa sposa ad un suo coetaneo, deve prendere riguardo il fatto di sposare o meno il cognato più anziano di lei ormai rimasto vedovo dopo la morte di parto della sorella. Molto ben girato, nonostante sia un'opera prima da parte del regista, e molto toccante per il travaglio interno sofferto dalla protagonista, cosi' ligia alle tradizioni della comunità' ebraica ortodossa in cui ella vive e di cui fa parte. Un'ottimo spunto al fine di riflettere sulle assurde ed ormai desuete leggi che regolano certe comunità'. 

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