nino pell.
|
martedì 9 aprile 2013
|
film intenso, emozionante, qualitativamente solido
|
|
|
|
"Bianca come il latte, rossa come il sangue" è un film di alto spessore narrativo ed emozionale. Non ci si lasci ingannare da una buona parte del primo tempo in cui sembra di assistere ad una pellicola che parla di adolescenti in maniera comica e vivace e dove si trattano temi quali il senso di oppressione di vari giovani e il conseguente desiderio di evadere dai consueti schemi educativi restrittivi ed atavici da parte di genitori ed insegnanti. Ad incarnare perfettamente l'emblema giovanile di tale insofferenza è Leo, giovane protagonista di questo film, il quale, sia nel proprio ambiente familiare che in quello scolastico, mostra di frequente segni di anarchica frustrazione che gli rendono difficile il proprio rapporto con gli adulti.
[+]
"Bianca come il latte, rossa come il sangue" è un film di alto spessore narrativo ed emozionale. Non ci si lasci ingannare da una buona parte del primo tempo in cui sembra di assistere ad una pellicola che parla di adolescenti in maniera comica e vivace e dove si trattano temi quali il senso di oppressione di vari giovani e il conseguente desiderio di evadere dai consueti schemi educativi restrittivi ed atavici da parte di genitori ed insegnanti. Ad incarnare perfettamente l'emblema giovanile di tale insofferenza è Leo, giovane protagonista di questo film, il quale, sia nel proprio ambiente familiare che in quello scolastico, mostra di frequente segni di anarchica frustrazione che gli rendono difficile il proprio rapporto con gli adulti. Un giorno però s'innamora di una ragazza dai capelli rossi, Beatrice, la quale frequenta una diversa classe all'interno del suo stesso Istituto Scolastico. Ad un certo punto però la giovane Beatrice si ammala di leucemia e pertanto sarà costretta a restare a casa in convalescenza in attesa di un trapianto al midollo osseo. Leo, frattanto, perdutamente innamorato, riuscirà a rapportarsi alla ragazza, facendole spesso compagnia quelle volte in cui egli si reca a casa di lei, e tale circostanza drammatica determinerà in lui un repentino e considerevole mutamento della sua personalità, proiettandolo in modo graduale ma determinante dalla frivola età dell'adolescenza ad una fase decisamente matura e responsabile della propria esistenza. Man mano che il film entra nel vivo della trama e volge verso le battute finali, esso cambia decisamente spessore narrativo, riuscendo a coinvolgere lo spettatore più sensibile, soprattutto per il perfetto e profondo significato che si riesce a cogliere dalla storia d'amore dei due protagonisti. Un amore così intenso dal quale Leo non potrà che trarne giovamento, e grazie al quale egli non solo si lascerà per sempre alle spalle la fase acerba e di passaggio tipica della sua giovane età, ma avrà la maturità e la forza necessaria per amare veramente la vita e di vederla attraverso tutti i colori di questo mondo e non solo attraverso il bianco e il rosso. Questa pellicola ha pienamente fatto centro, riuscendo a conquistare totalmente la mia sensibilità. Complimenti al regista Campiotti che è riuscito, in modo non facile, a portare con credibilità sullo schermo un romanzo di impeccabile ed emozionante valore narrativo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a nino pell. »
[ - ] lascia un commento a nino pell. »
|
|
d'accordo? |
|
angelo bottiroli - giornalista
|
sabato 6 aprile 2013
|
commovente fino all'inverosimile, ottimi attori
|
|
|
|
Non ho letto il libro ma se l’equazione libro=meglio del film forse è possibile tirare un sospiro di sollievo perché se ho pianto (e non mi vergogno a scriverlo) nel vedere alcune scene di “Bianca come il latte, rossa come il sangue” non oso immaginare cosa sarebbe successo nel leggere il libro.
Il film, infatti, è molto commovente, a tratti straziante, ma assolutamente da vedere.
E i motivi sono molteplici. Innanzi tutto la trama: appassionante, commovente, realistica che tratta diversi temi. Chi pensa di andare a vedere un film per adolescenti sbaglia: qui si parla della vita, quella vera, quella di tutti i giorni, dove i problemi amorosi dei ragazzi di oggi (ma anche di quelli di ieri e di chi scrive) sono soltanto un “contorno” da quello che è il problema reale e di fondo di ogni essere vivente: vivere.
[+]
Non ho letto il libro ma se l’equazione libro=meglio del film forse è possibile tirare un sospiro di sollievo perché se ho pianto (e non mi vergogno a scriverlo) nel vedere alcune scene di “Bianca come il latte, rossa come il sangue” non oso immaginare cosa sarebbe successo nel leggere il libro.
Il film, infatti, è molto commovente, a tratti straziante, ma assolutamente da vedere.
E i motivi sono molteplici. Innanzi tutto la trama: appassionante, commovente, realistica che tratta diversi temi. Chi pensa di andare a vedere un film per adolescenti sbaglia: qui si parla della vita, quella vera, quella di tutti i giorni, dove i problemi amorosi dei ragazzi di oggi (ma anche di quelli di ieri e di chi scrive) sono soltanto un “contorno” da quello che è il problema reale e di fondo di ogni essere vivente: vivere. E farlo bene, nel miglior modo possibile, perché la malattia, quella grave, quella che può ucciderti, è dietro l’angolo e ti colpisce quando meno te lo aspetti.
Ecco allora che i problemi sentimentali degli adolescenti diventano la “scusa” per raccontare la vita di oggi e il grande problema della leucemia e delle donazioni di midollo osseo che possono salvare vite umane.
Il regista, Giacomo Campiotti, non è certo tra i più famosi nel jet set internazionale, ma stavolta, credo abbia realizzato un’opera davvero ottima. E, trama a parte, molto si deve alla scelta degli attori principali, tutti all’altezza del personaggio che sono chiamati a recitare, a partire da Gaia Weiss, 21 anni, franco polacca, nata a Parigi e vive a Londra, ex modella, ora attrice e scelta dal regista per interpretare la parte forse più difficile e scelta dopo un provino a Parigi fatto in francese.
Gaia ha recitato il film in italiano, una lingua che non conosce alla perfezione e la sua intesa con il 19enne Filippo Scicchitano (Scialla e Un giorno speciale) stenta perché lui non pala inglese, ma nel film sembra perfetta ed è per questo motivo che va sottolineata l’ottima performance dell’attrice francese perfetta nel ruolo della malata di leucemia.
Malgrado la giovane età Gaia Weiss ha dimostrato di essere anche una professionista: per entrare meglio nella parte, infatti, ha letto un diario di una ragazza malata di leucemia.
Una menzione particolare merita la recitazione Aurora Ruffino, l’attrice torinese di 23 anni con un look completamente diverso da come siamo stati abituati vederla in “Questo nostro amore” o nel.la “Solitudine dei numeri” primi, più acqua e sapone e decisamente migliore di come apparsa nelle fiction o nei film.
Chiudiamo la recensione con quella che è stato uno dei personaggi più riusciti del film quello del professore – sognatore interpretata da Luca Argentero: impeccabile recitazione.
Ottima la colonna sonora dei Modà e curiosa la scelta di girare il film a Torino, non ricordo molti film girati sotto la Mole.
Un consiglio, quando andate a vedere il film portatevi una scorta di fazzoletti di carta: li userete senz’altro.
[-]
[+] boh...
(di epidemic)
[ - ] boh...
|
|
[+] lascia un commento a angelo bottiroli - giornalista »
[ - ] lascia un commento a angelo bottiroli - giornalista »
|
|
d'accordo? |
|
flyanto
|
domenica 7 aprile 2013
|
quanto basta poco per crescere in fretta
|
|
|
|
Film tratto dall'omonimo romanzo, divenuto un best seller, di Alessandro D' Avenia, in cui si racconta di un ragazzo liceale che si innamora perdutamente di una compagna di scuola più grande di lui che ha come caratteristiche il colore bianchissimo della pelle ed i capelli rosso tiziano. Non appena riuscirà dopo varie traversie e titubanze ad avvicinarla scoprirà che la fanciulla è gravemente affetta da leucemia e da qui egli si adopererà al massimo per cercare di aiutarla, affrontando decisioni e vivendo l'intera situazione in maniera molto intensa e trasportata tali da farlo crescere e maturare velocemente. Questa delicata pellicola, che risulta nel suo complesso però un pò come un melò, è molto adatta ad un pubblico giovane ed ancora pieno di illusioni, in quanto fresca e spontanea come l'età a cui appartengono i protagonisti.
[+]
Film tratto dall'omonimo romanzo, divenuto un best seller, di Alessandro D' Avenia, in cui si racconta di un ragazzo liceale che si innamora perdutamente di una compagna di scuola più grande di lui che ha come caratteristiche il colore bianchissimo della pelle ed i capelli rosso tiziano. Non appena riuscirà dopo varie traversie e titubanze ad avvicinarla scoprirà che la fanciulla è gravemente affetta da leucemia e da qui egli si adopererà al massimo per cercare di aiutarla, affrontando decisioni e vivendo l'intera situazione in maniera molto intensa e trasportata tali da farlo crescere e maturare velocemente. Questa delicata pellicola, che risulta nel suo complesso però un pò come un melò, è molto adatta ad un pubblico giovane ed ancora pieno di illusioni, in quanto fresca e spontanea come l'età a cui appartengono i protagonisti. La tematica del dolore che si innesta risulta efficace al fine di una presa di coscienza per il pubblico giovanile che così viene a scoprire che non tutto è roseo e scontato, nemmeno la salute, in un'età in cui tutto ciò dovrebbe invece esistere od essere richiesto quasi di diritto. Bravo, come sempre, Filippo Scicchitano nella parte del ragazzo liceale spensierato ed un pò immaturo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a flyanto »
[ - ] lascia un commento a flyanto »
|
|
d'accordo? |
|
mickey97
|
domenica 7 aprile 2013
|
celebrazione di un dramma che insegna a vivere
|
|
|
|
Leo è un ragazzo di sedici anni, il quale attribuisce alla vita due colori: il bianco e il rosso. Il bianco indica il vuoto, il silenzio, la solitudine e quindi la noia, che fa paura, invece il rosso rappresenta il sangue che pulsa nelle vene prima di una partita di calcetto, è il colore dei capelli di Beatrice, la ragazza di cui è follemente innamorato, alla quale non riesce a esternare i suoi sentimenti. Ma, quando lui viene a conoscenza del male che la affligge , gli crolla il mondo addosso, la sua identità comincia a disgregarsi sino a un punto tale che i genitori, non riconoscono più il proprio figlio, preoccupandosi fortemente per le condizioni in cui versa il medesimo.
[+]
Leo è un ragazzo di sedici anni, il quale attribuisce alla vita due colori: il bianco e il rosso. Il bianco indica il vuoto, il silenzio, la solitudine e quindi la noia, che fa paura, invece il rosso rappresenta il sangue che pulsa nelle vene prima di una partita di calcetto, è il colore dei capelli di Beatrice, la ragazza di cui è follemente innamorato, alla quale non riesce a esternare i suoi sentimenti. Ma, quando lui viene a conoscenza del male che la affligge , gli crolla il mondo addosso, la sua identità comincia a disgregarsi sino a un punto tale che i genitori, non riconoscono più il proprio figlio, preoccupandosi fortemente per le condizioni in cui versa il medesimo. L'afflizione di Leo peggiora, quando assiste di persona ai terribili e devastanti effetti che la chemioterapia esercita su Beatrice, ovvero la perdita di capelli, ed è proprio la mancanza della folta chioma rossa che designa la malattia che lo fa crollare definitivamente, inducendolo a crearsi intorno a sè il vuoto, il bianco, la sua persona è bianca come le mura bianche della sua stanza, ormai lui stesso rappresenta il vuoto, racchiudendosi nella sua solitudine derivata anche dalla rottura dell'amicizia con Silvia, che è sempre stata l'amica più fedele, la confidente di ogni suo timore. Leo, sta passando un periodo infernale, attorno a lui non c'è altro che terra bruciata, l'unico suo pensiero e ne segue disperatamente il filo, è Beatrice sopratutto quando diviene totalmente consapevole di non poterla aiutare con la donazione del suo midollo osseo. La speranza di Leo non muore mai, le regala dei sorrisi, Beatrice esternamente mostra il suo divertimento, ma al suo interno tutto è buio, soffre per la sua imminente morte, e la sua parrucca, rappresenta un male, un dolore da lei indossato. I sorrisi servono per non piangere e il pianto serve allo sfogo, uno sfogo che Leo esprime con il suo professore di Italiano, l'impeccabile Luca Argentero, del tutto idealista e anticonvenzionale che si apre a Leo, riuscendo ad averne un contatto che piano piano si consolida e diviene sempre più forte. Per quanto riguarda l'amica fidata, di cui non doveva fidarsi per il numero di Beatrice, Leo riesce a perdonarne il gesto, rendendosi conto che la loro è una amicizia vera e sincera salvo qualche bugia. La bugia di Silvia che si concretizza in un falso numero di telefono lo ha fatto adirare, mentre la bugia di Beatrice, ossia quella di aver fatto il trapianto quando in realtà non c'è ne è stato alcuno, prima lo ha rallegrato ma poi reso dispiaciuto per la sua morte improvvisa, un dispiacere che tuttavia non lo fa affondare ma rimanere a galla, poichè gli fa capire che il suo vero amore è Silvia e non lei, alla cui base c'è solo passione e non il più bello dei sentimenti, ossia l'amore.
Bianca come il latte, rossa come il sangue è un dramma a dir poco brillante, splendido, intenso, colmo di emozioni e quindi commovente sino all'inverosimile, strappa lacrime, incarna perfettamente il genere drammatico e ne delinea ogni aspetto con una cura dei dettagli perfettamente minuziosa. Un cast splendido tra cui il magnifico Luca argentero, il bravissimo Filippo Scicchitano che dopo Scialla e un giorno dimostra grandissime doti di attore, Aurora Ruffino ( Questo nostro amore ) e la francese Gaia Weiss in un ruolo difficile quanto brillante nella resa complessiva. La trama ti cattura, ti rapisce, gli attori ti rendono partecipi al dramma, si piange o quanto meno senti la necessità di piangere per questa storia che brilla come l'oro. Sulle bellissime e alquanto poetiche note dei Modà, si rimane completamenti attratti dalla trama che celebra il dolore di un amore, la colpa dell'invidia e il dono di sè stessi per il bene altrui. Nella malattia si cerca un Dio, si ritrova quella fede che non si ha mai avuta eppure le preghiere non garantiscono " il restare in vita ", si viene accolti ugualmente nel regno dei cieli senza che si preghi un Dio che ti riceve per porre fine a una lunga e tormentata sofferenza che può ardere gravemente a livello interiore, più che l'esterno in cui si può mostrare il piacere per la vita, anche se dentro, ovvero nel lato nascosto alberga la paura della morte e la rabbia per una morte che così presto ti accoglie nelle sue braccia, ti avvolge nel suo manto tenebroso, in cui dominano le tenebre, da sempre prive di luce. D'altocanto, a volte è la speranza per la vita che spaventa, la troppa speranza può consumare e rovinare ogni singolo individuo che ne accenna il nutrimento, se si è certi della morte, non si ha paura, se si nutre un briciolo di speranza in condizioni sia fisiche che psiche avverse, si da luogo a un'amara illusione, perchè talvolta si è di per sè più certi di morire che speranzosi a vivere, ma la speranza è del tutto automatica, non la si può controllare e comandare, non la si può negare. La speranza non è in sè negativa, lo è in condizioni umane ostili, chi vuole sperare è libero di farlo, sperare fa sentire bene l'individuo quando è ignaro delle illusioni che ne possono derivare. Il lato positivo si deve scovare, è preferibile non trovarlo se si è certi del proprio destino, non si spera controvoglia, ma solo se si ha la possibiltà di uscire incolumi da un determinato male si può sperare veramente. La positività in sè è un conforto, è vero, ma la si deve menzionare sopratutto in altre problematiche della vita che non comprendino la morte. La stessa Beatrice dice che sperare è terribile, quando si è consci del proprio destino, e allora non rimane altro che godersi gli ultimi giorni della propria vita.
Brillante celebrazione di un dramma che insegna a vivere.
[-]
[+] consiglio
(di manu@taurc)
[ - ] consiglio
|
|
[+] lascia un commento a mickey97 »
[ - ] lascia un commento a mickey97 »
|
|
d'accordo? |
|
renato volpone
|
domenica 7 aprile 2013
|
sapersi donare agli altri
|
|
|
|
"La scuola è un inutile intervallo tra entrata e uscita": esordisce così questo film e dalle prime battute sembra troppo adolescenziale per essere sopportabile ad un pubblico adulto, ma questo intervallo serve allo spettatore, gli spezza un po' il cuore e lo fa crescere dentro. Forse aspettarsi tanto è un po' troppo, ma sicuramente è un racconto che fa riflettere. Un bravo attore romano che già l'avevamo apprezzato in "Scialla"; altri ragazzi che sembrano molto milanesi; una città, Torino, più luminosa di quanto lo sia effettivamente e una ragazza ammalata che necessita di un trapianto di midollo osseo. Una storia d'amore, di un amore "grande" quello di sapersi donare agli altri, e qui chiniamo il capo perché l'ignoranza è grande, la mia per prima: paure ataviche, non giustificate, fanno fare marcia indietro quando ci vorrebbe solo un guizzo di coraggio.
[+]
"La scuola è un inutile intervallo tra entrata e uscita": esordisce così questo film e dalle prime battute sembra troppo adolescenziale per essere sopportabile ad un pubblico adulto, ma questo intervallo serve allo spettatore, gli spezza un po' il cuore e lo fa crescere dentro. Forse aspettarsi tanto è un po' troppo, ma sicuramente è un racconto che fa riflettere. Un bravo attore romano che già l'avevamo apprezzato in "Scialla"; altri ragazzi che sembrano molto milanesi; una città, Torino, più luminosa di quanto lo sia effettivamente e una ragazza ammalata che necessita di un trapianto di midollo osseo. Una storia d'amore, di un amore "grande" quello di sapersi donare agli altri, e qui chiniamo il capo perché l'ignoranza è grande, la mia per prima: paure ataviche, non giustificate, fanno fare marcia indietro quando ci vorrebbe solo un guizzo di coraggio. "Il vero coraggio è ammettere di avere dei sogni" e i sogni li hanno anche le persone che per un male incurabile cominciano ad avere "nostalgia di Dio" e non basta un "Dio che ascolta". Beatrice è ammalata, fa le chemio, attende un trapianto o la morte e "se credi di morire non hai più paura, ma la speranza è terribile". Un film che sulle note dei Modà ci porta indietro agli anni giovani, questo vale almeno per me, e ci fa capire quanta energia c'è nell'universo, dentro di noi, e dobbiamo solo saperla usare per permettere a tutti di vedere la "bellezza" racchiusa in ogni persona e in ogni cosa: questo film è un invito a farlo. Un grande messaggio sociale, un buon film che tutti dovrebbero vedere, perché la malattia non guarda in faccia, non vede l'età, la condizione sociale o la bellezza e si può sedere anche nella stanza accanto alla tua.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a renato volpone »
[ - ] lascia un commento a renato volpone »
|
|
d'accordo? |
|
rosy.vt
|
lunedì 29 aprile 2013
|
film introspettivo e commovente
|
|
|
|
"Bianca come il latte rossa come il sangue" e' un film di Giacomo Campiotti ed e' il romanzo d'esordio di Alessandro D'Avenia pubblicato dalla casa editrice Mondadori nel 2010.
E' un film forte e commovente.Racconta in primis di un sedicenne come tanti,Leo, che pero', oltre a vivere intensamente tutti gli aspetti della fase adolescenziale,compreso il rapporto non serenissimo con i genitori (almeno inizialmente) nasconde anche un cuore estremamente generoso e poetico.
Con lui la sua amica di sempre, Silvia,piu' matura,piu' equilibrata,ma che da anni custodisce il suo amore per il suo migliore amico...ossia Leo.
Quest' ultimo, pero' e' follemente innamorato di Beatrice,quasi diciottenne,francese,bellissima.
[+]
"Bianca come il latte rossa come il sangue" e' un film di Giacomo Campiotti ed e' il romanzo d'esordio di Alessandro D'Avenia pubblicato dalla casa editrice Mondadori nel 2010.
E' un film forte e commovente.Racconta in primis di un sedicenne come tanti,Leo, che pero', oltre a vivere intensamente tutti gli aspetti della fase adolescenziale,compreso il rapporto non serenissimo con i genitori (almeno inizialmente) nasconde anche un cuore estremamente generoso e poetico.
Con lui la sua amica di sempre, Silvia,piu' matura,piu' equilibrata,ma che da anni custodisce il suo amore per il suo migliore amico...ossia Leo.
Quest' ultimo, pero' e' follemente innamorato di Beatrice,quasi diciottenne,francese,bellissima.
Quando pero' dopo mille tentativi, anche grazie al supporto di un suo amico, riesce ad aprire il suo cuore alla bella Beatrice,deve scontrarsi con una realta' terribile,la ragazza e' infatti affetta da una forma di leucemia che le divora tutte le energie e che la proietta con grande sofferenza e profondita' verso un destino che non e' quello che si prospetta per una donna cosi' giovane e amante della vita...
Beatrice ha sete di vita,vorrebbe tenere gli occhi sempre aperti e il pensiero di doverli chiudere la porta ad un percorso di forte introspezione e dolorosa maturita'.
Leo,inizialmente e' sconvolto da questa storia drammatica,lui da adolescente sognava le farfalle nella pancia e una storia d'amore idilliaca e cio' e' la distruzione di un sogno, e' il sembrare di vivere in un incubo,e' la ribellione dell'anima ad una realta' troppo agghiacciante da digerire...
Luca Argentero,ha in questo film un ruolo importante,rappresenta cio' di cui gli studenti e gli adolescenti avrebbero bisogno.Una persona che semplicemente li ascolti ed insegni loro anche attraverso metodi non perfettamente convenzionali, che esistono sempre altri modi, altre alternative per affrontare la vita e con essa anche il dolore. In qualche modo ricorda il preofessore Keating dell'indimenticabile " Attimo fuggente" interpretato dal grandioso Robin Williams.
La fine di questo film e'probabilmente scontata,ma non per questo non forte o commovente.
Questo film in sintesi e' un percorso,si vive la spensieratezza della gioventu' mista alle ansie dei genitori che non riescono sempre a trovare la chiave giusta per entrare nel mondo dei propri figli,ma si parla anche di una tragedia,di un dolore, che pur facendo parte della vita sconvolge fino all'esasperazione ma che porta con se' anche una ricchezza piu' grande...
[-]
|
|
[+] lascia un commento a rosy.vt »
[ - ] lascia un commento a rosy.vt »
|
|
d'accordo? |
|
liuk!
|
giovedì 13 marzo 2014
|
film tv
|
|
|
|
Un filmetto di serie b, passabile in televisione, con qualche spunto interessante e dai buon sentimenti, per addormentarsi contenti. Ottima la colonna sonora dei Modá ed altrattanto buona la performance di Argentero, forse nella sua migliore interpretazione.
Adatto a tutti ma soprattutto ai ragazzini.
|
|
[+] lascia un commento a liuk! »
[ - ] lascia un commento a liuk! »
|
|
d'accordo? |
|
enzo70
|
giovedì 15 gennaio 2015
|
la morte e la vita visti da un adolescente
|
|
|
|
La vita vista con gli occhi di un adolescente, Leo, poca voglia di studiare, bello ed insicuro quanto basta per essere adorabile. Per Silvia, la sua migliore amica, ma non per Beatrice, la ragazza di cui è perdutamente innamorata, dai capelli rossi e, addirittura, francese. Ma alla storia semplice di un amore giovane si affianca un percorso diverso, quello della malattia e, poi, della morte per una leucemia che stronca i sogni di vita di Beatrice. E la crescita umana di Leo che deriva dal confronto con le difficoltà che la vita, quella vera, presenta diventa il filo conduttore di un film bello, ben diretto da Giacomo Campiotti ed ottimamente interpretato da tutti gli attori, Filippo Schittano in testa.
[+]
La vita vista con gli occhi di un adolescente, Leo, poca voglia di studiare, bello ed insicuro quanto basta per essere adorabile. Per Silvia, la sua migliore amica, ma non per Beatrice, la ragazza di cui è perdutamente innamorata, dai capelli rossi e, addirittura, francese. Ma alla storia semplice di un amore giovane si affianca un percorso diverso, quello della malattia e, poi, della morte per una leucemia che stronca i sogni di vita di Beatrice. E la crescita umana di Leo che deriva dal confronto con le difficoltà che la vita, quella vera, presenta diventa il filo conduttore di un film bello, ben diretto da Giacomo Campiotti ed ottimamente interpretato da tutti gli attori, Filippo Schittano in testa. In genere la trasposizione dei libri non fa bene al cinema italiano che tende a sovrapporre alle storie inutili e sterili esercitazioni intellettuali; non è così in questo caso, la storia del romanzo di Alessandro d’Avenia viene rafforzata dalla semplicità della sceneggiatura e della onestà del regista.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a enzo70 »
[ - ] lascia un commento a enzo70 »
|
|
d'accordo? |
|
lovemovies
|
martedì 6 giugno 2023
|
rosso come i capelli della ragazza amata
|
|
|
|
Film molto coinvolgente. Protagonisti sono alcuni vivaci adolescenti, alle prese con le loro storie amorose, che all'improvviso vengono sbalzati nel vortice di una tragedia che colpisce una di loro, preda di una malattia che difficilmente lascia scampo. In un baleno i progetti franano e i sogni vanno in frantumi. Non è semplice per nessuno elaborare una morte, la morte di una persona amata. Ancor meno semplice lo è per ragazzi giovani, refrattari alla sola ipotesi che qualcosa di così orribile possa intromettersi nella loro esistenza. La regia si muove con consapevole delicatezza. Illude anche, poggiando sulla speranza che si sia trovata la strada, la chiave per sfuggire ad un sommesso epilogo.
[+]
Film molto coinvolgente. Protagonisti sono alcuni vivaci adolescenti, alle prese con le loro storie amorose, che all'improvviso vengono sbalzati nel vortice di una tragedia che colpisce una di loro, preda di una malattia che difficilmente lascia scampo. In un baleno i progetti franano e i sogni vanno in frantumi. Non è semplice per nessuno elaborare una morte, la morte di una persona amata. Ancor meno semplice lo è per ragazzi giovani, refrattari alla sola ipotesi che qualcosa di così orribile possa intromettersi nella loro esistenza. La regia si muove con consapevole delicatezza. Illude anche, poggiando sulla speranza che si sia trovata la strada, la chiave per sfuggire ad un sommesso epilogo. Purtroppo, invece, i miracoli non avvengono sempre, nemmeno nei film. Ne consegue che chi resta dovrà rimettere in discussione le proprie convinzioni, accettare il grande vuoto, prendersi cura degli altri, rimescolare le priorità che si pensavano immutabili. Di immutabile invece non c'è niente, come il colore di una stanza che viene coperto dallo strato di un colore diverso: un alternarsi fra il bianco della desolazione, delle parole non dette, delle assenze, della resa, al rosso della passione, dell'entusiasmo. Al rosso dei capelli della ragazza amata.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a lovemovies »
[ - ] lascia un commento a lovemovies »
|
|
d'accordo? |
|
francescomarziani
|
martedì 30 maggio 2017
|
ogni cosa ha un colore
|
|
|
|
E' la trasposizione cinematografica tratta dal romanzo di Alessandro D'avenia: Bianca come il latte, rossa come il
sangue. La vicenda vede come protagonista Leo, un ragazzo di sedici anni come tanti; che ama il calcetto, non studia, che è innamorato di Beatrice, una ragazza più grande di lui; che va nella sua stessa scuola.
Cerca di fare alcuni tentativi per dirglielo, però senza successo. Un brutto giorno però, scopre che Beatrice si e'
ammalata di leucemia: allora decide di aiutarla, facendosi fare delle trasfusioni per poterla tenere in vita.
Il finale è ovviamente tragico: lei parte per un viaggio, e dice a Leo che si sta riprendendo.
[+]
E' la trasposizione cinematografica tratta dal romanzo di Alessandro D'avenia: Bianca come il latte, rossa come il
sangue. La vicenda vede come protagonista Leo, un ragazzo di sedici anni come tanti; che ama il calcetto, non studia, che è innamorato di Beatrice, una ragazza più grande di lui; che va nella sua stessa scuola.
Cerca di fare alcuni tentativi per dirglielo, però senza successo. Un brutto giorno però, scopre che Beatrice si e'
ammalata di leucemia: allora decide di aiutarla, facendosi fare delle trasfusioni per poterla tenere in vita.
Il finale è ovviamente tragico: lei parte per un viaggio, e dice a Leo che si sta riprendendo.
Alla fine muore e Leo rimane scioccato e triste.
In questo film come attori famosi spiccano Flavio Insinna, nel ruolo del padre di Leo, e Luca Argentero nei panni
del professore supplente. Filippo Scicchitano nella parte del protagonista era già noto al pubblico per il film Scialla, stai sereno
[-]
|
|
[+] lascia un commento a francescomarziani »
[ - ] lascia un commento a francescomarziani »
|
|
d'accordo? |
|
|