Paolo D'Agostini
La Repubblica
Tra hotel e ristoranti di lusso molti autentici vip (per chi si accontenta sarebbero Emanuele Filiberto di Savoia e Alfonso Signorini) incrociano i destini di: De Sica avvocato puttaniere che crede di aver scoperto il tradimento della moglie Ferilli; Marescotti ingegnere che insegue un potente russo ma ci si mette di mezzo l'autista terrone Dario Bandiera; il romano giornalaio Ricky Memphis che con la moglie trova il modo di svoltare Natale a Cortina con un'offerta promozionale, facendo così rosicare il cognato Giuseppe Giacobazzi che, con la moglie, ha investito un sacco di soldi. L'ultima trovata rinnova un must sordiano. E dovrebbe essere l'asso nella manica per dimostrare che l'annuale appuntamento con De Laurentiis e Neri Parenti vira verso la sobrietà della commedia. È un po' vero solo per la tonalità patetico-malinconica del personaggio di Memphis. Per il resto basta dire che i tormentoni ruotano intorno al doppio senso delle parole "uccello" e "cefalo" e nell'uso del verbo "dare": darla, ho deciso di dargliela, gliel'hai già data, e così via. La battuta clou è "morto un papi se ne fa un altro".
Da La Repubblica, 16 dicembre 2011
di Paolo D'Agostini, 16 dicembre 2011