jon sugar
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giovedì 26 luglio 2012
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uno per tutti, tutti per il buon cinema
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In un periodo in cui le pellicole prodotte non sono esattamente capolavori, mi giunge tanto caro (al pari della sera per il Foscolo) un film così... così... film. Cos'è un film? Un film è un insieme di bravi attori, musiche gradevoli, costumi da mozzare il fiato, e chi più ne ha più ne metta. Ebbene, da Logan Lerman a Milla Jovovich, dalle musiche di tensione a quelle dolci, da lunghi vestiti come non se ne vedevano dalla Maschera Di Ferro, I Tre Moschettieri non si perde per strada i caratteri del film degno di questo nome. Il "cosino", come lo chiama qualcuno, farà strada, ve lo dico io. Quel ragazzo dal viso d'angelo e la grande espressività, novello DiCaprio secondo me, è il più bravo D'Artagnan che abbia mai visto.
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In un periodo in cui le pellicole prodotte non sono esattamente capolavori, mi giunge tanto caro (al pari della sera per il Foscolo) un film così... così... film. Cos'è un film? Un film è un insieme di bravi attori, musiche gradevoli, costumi da mozzare il fiato, e chi più ne ha più ne metta. Ebbene, da Logan Lerman a Milla Jovovich, dalle musiche di tensione a quelle dolci, da lunghi vestiti come non se ne vedevano dalla Maschera Di Ferro, I Tre Moschettieri non si perde per strada i caratteri del film degno di questo nome. Il "cosino", come lo chiama qualcuno, farà strada, ve lo dico io. Quel ragazzo dal viso d'angelo e la grande espressività, novello DiCaprio secondo me, è il più bravo D'Artagnan che abbia mai visto. Gli altri tre moschettieri, che ammetto essere passati un po' in secondo piano durante la visione del film, non sono comunque da buttare via. Forse Porthos si è calato un po' troppo nella parte che interpreta al principio (l'ubriacone), Aramis mi ricorda spropositatamente un principino, e il naso di Athos ne supera il volto, si meritano un bell'applauso. Quel poco che li ho visti, mi sono sembrati comunque sufficientemente combattivi e affascinanti. Milady è straordinaria, una fantastica Catwoman del 1600. Il cardinale Richelieu e il re Luigi XIII sono personaggi che possono sembrare un po’ più di sfondo, ma fanno comunque una buona impressione, e usano il pugno di ferro per farsi notare e piacere al grande pubblico che magari è più portato a osservare i quattro machi. I Tre Moschettieri, i più grandi personaggi letterari mai esistiti, non passeranno mai di moda, e ogni film che ne parla serve solo ad arricchire la loro già splendida storia e il loro deciso fascino. Se Dumas avesse visto questo film, ne sarebbe stato di sicuro soddisfattissimo.
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cenox
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martedì 12 giugno 2012
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i 3 moschettieri in salsa steampunk
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Sarà perchè lo Sherlock Holmes di Ritchie ha fatto scuola che anche per I tre moschettieri si utilizza il regime visivo che tanto ha avuto successo, ed il risultato è un adattamento piuttosto moderno, carico d'azione e di effetti speciali. Un buonissimo risultato comunque. La storia ricalca quella già raccontata in altri film sui famosi moschettieri del re francese (qui goffo e timido), resi celebri dai romanzi di Dumas: Athos (la mente del gruppo), Porthos (la forza bruta) e Aramis (un prete mancato), a cui si unisce il giovane D'Artagnan (inesperto ma scaltro). L'antagonista sarà come già noto, il perfido cardinale Richelieu che tramerà alle spalle del suo stesso re per riuscire ad impadronirsi del potere, grazie all'aiuto della "spia" Milady (interpretata da una Jovovich sempre più action).
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Sarà perchè lo Sherlock Holmes di Ritchie ha fatto scuola che anche per I tre moschettieri si utilizza il regime visivo che tanto ha avuto successo, ed il risultato è un adattamento piuttosto moderno, carico d'azione e di effetti speciali. Un buonissimo risultato comunque. La storia ricalca quella già raccontata in altri film sui famosi moschettieri del re francese (qui goffo e timido), resi celebri dai romanzi di Dumas: Athos (la mente del gruppo), Porthos (la forza bruta) e Aramis (un prete mancato), a cui si unisce il giovane D'Artagnan (inesperto ma scaltro). L'antagonista sarà come già noto, il perfido cardinale Richelieu che tramerà alle spalle del suo stesso re per riuscire ad impadronirsi del potere, grazie all'aiuto della "spia" Milady (interpretata da una Jovovich sempre più action). Bella trasposizione insomma, in cui non mancheranno le esagerazioni, ma che non rovinano il risultato ottenuto.
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simonepegg
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domenica 29 aprile 2012
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bello!
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Bello,simpatico e divertente! Banale inizialmente,ma molto interessante nel continuare della storia. Ottimi effetti speciali,ottima colonna sonora,bravini gli attori salvo alcuni casi come nel caso del protagonista...poco bravo,ottimo il montaggio e buona la fotografia. Consigliato per un bel sabato sera! :D ps=il finale fa intendere un sequel.....
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(di jon sugar)
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mind12
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domenica 29 aprile 2012
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delusione
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Attirato dall'ottimo cast (Christoph Waltz è stato determinante) lo giudico un'accozzaglia di sceneggiatura trita e ritrita,le classiche frasi d'impatto che girano nei film americani negli ultimi 15 anni.
Merita per le scene d'azione,la parte fantasy è carina,i personaggi divertenti,ma sostanzialmente il film è insufficiente.
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la tigre del cinema
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giovedì 26 aprile 2012
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bellissimo !
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ho appena finito di vederlo adesso e devo dire che mi sono divertito molto, un film con bellissimi effetti speciali e personaggi divertenti ed accattivanti, ottimo film per una serata scacciapensieri.....rispondendo ai criticoni dico ma ce ne fossero di film cosi' scacciapensieri e tecnicamente ben fatti ! il film mantiene perfettamente le promesse
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asiccu
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venerdì 16 marzo 2012
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perplesso
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Quando vai a vedere un film come questo l'ultima cosa che vuoi che accada è rimpiangere una sua versione precedente. Io quando l'ho visto ho rimpianto la versione del 1993 con Charlie Sheen e Oliver Platt.
Per quanto mi riguarda per fare bene un film non occorre necessariamente riempirlo di effetti speciali, certo molte volte aiutano, ma devi farlo anche bene. Ripeto per me non c'è paragone con la versione del 1993( nettamente superiore) ma se comunque preferite farvi un idea vostra ,di certo in giro si vedono cose bene peggiori, vedetelo! E' sempre un modo per passare un serata.
[+] vero
(di cinemalove)
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g_andrini
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lunedì 12 marzo 2012
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leggero, divertente
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Richiama lo stile dell'ultimo Sherlock Holmes, con una cadenza di scene di buon livello. Non si tratta di un capolavoro, con una trama e un patos certamente non trascendentali, ma si parla comunque di un buon lavoro, con interessanti effetti speciali. Se piace il genere, perché no...
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liuk�
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sabato 10 marzo 2012
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malsano contesto
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Blockbuster spettacolare ma fuori luogo, il contesto dumassiano non ha nessun senso e lo spettatore si sente spaesato con tre moschettieri capitati lì per caso. Resto perplesso davanti a sceneggiature di questo tipo. Evitate pure la visione, di certo non la rimpiangerete.
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therao
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venerdì 18 novembre 2011
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i blockbuster hanno finito le idee
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Se me lo chiedessero a caldo, direi che ho una certa fiducia nel cinema dei blockbuster. I mezzi, più o meno, ci sono, lo spirito di iniziativa non manca. Se dovesse nascere un nuovo modo di fare cinema, più immaginifico, più intenso, verrà da lì.
Questo giusto durante il trailer, però. Appena inizia il film vero e proprio, ecco che escono fuori tutti i limiti di una realtà culturale che, a quanto pare, ha finito le idee. Sceneggiature che seguono tutte lo stesso schema e personaggi macchiettistici. È stato così per "Dorian Gray", è stato così per "Kick-ass" ed è stato così anche per "I Tre Moschettieri". L'idea di partenza (in questo caso una versione steampunk del romanzo di Dumas) può essere anche semintelligente, ma, appena comincia il film.
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Se me lo chiedessero a caldo, direi che ho una certa fiducia nel cinema dei blockbuster. I mezzi, più o meno, ci sono, lo spirito di iniziativa non manca. Se dovesse nascere un nuovo modo di fare cinema, più immaginifico, più intenso, verrà da lì.
Questo giusto durante il trailer, però. Appena inizia il film vero e proprio, ecco che escono fuori tutti i limiti di una realtà culturale che, a quanto pare, ha finito le idee. Sceneggiature che seguono tutte lo stesso schema e personaggi macchiettistici. È stato così per "Dorian Gray", è stato così per "Kick-ass" ed è stato così anche per "I Tre Moschettieri". L'idea di partenza (in questo caso una versione steampunk del romanzo di Dumas) può essere anche semintelligente, ma, appena comincia il film... ti accorgi che è una minestra riscaldata! Passata la bella panoramica della Venezia seicentesca illuminata da fuochi d'artificio (la prima inquadratura del film), niente riesce a suscitare il nostro interesse.
Non è una cattiva idea girare un film sui tre moschettieri come si girerebbe uno spaghetti-western, ma bisognerebbe saper girare bene sia i film sui moschettieri che gli spaghetti-western!
Dopo questo, volevo andare a vedere anche "Immortals", perché l'idea della pellicola mi sembra buona, ma non credo che lo farò, perché ho paura che la fine del film, dopo i titolo di testa, sarà la stessa.
Personalmente, ero andato a vedere il film per Orlando Bloom, e voglio dare un'idea della pochezza della sceneggiatura raccontando una scena che lo vede protagonista.
In una scena precedente, il re si è informato (dimostrando di non capire l'importanza dell'incontro istituzionale) riguardo al colore del vestito col quale Buckingam lo incontrerà. Ha scoperto che non sarà il blu, come sospettava, ma il verde. È proprio vestito di blu, invece, che si presenta all'incontro il cattivo della storia. Ok. Questa è una gag. Nel momento in cui Bloom spiega TRE VOLTE la battuta, però, la gag si trasforma in un'americanata, nella quale il pubblico viene considerato composto da RITARDATI che non si ricordano cos'è successo DIECI MINUTI PRIMA se non c'è Orlando Bloom che glie lo spiega per TRE VOLTE!
Questo è sostanzialmente "I tre moschettieri" di Paul Anderson, un film tradito dalla propria natura, che soffoca tutte le buone idee che ci sono al suo interno.
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marylaly
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giovedì 10 novembre 2011
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ottimo film per tutti
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Bellissime animazioni e assolutamente coinvolgente!
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