babis
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martedì 3 luglio 2012
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prequel ben riuscito
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La paleontologa Kate Lloyd partecipa ad una spedizione, durante la quale viene liberato, da una nave extraterrestre, un essere vivente in grado di riprodurre l'essere umano in ogni sua forma, che seminerà la morte ed il terrore tra i membri della spedizione...questo in sintesi.
Poi, da neofita dell'horror (come ho gia detto dopo la visione di altri film pessimi esempi del genere), beh, qui siamo su un altro livello (finalmente!): ho avuto davvero tanta paura, grazie ad una sceneggiatura non banale, che insinua in ogni membro della spedizione il dubbio di essere l'alieno; il modo in cui l'alieno riesce a riprodurre gli esseri umani, costruendo dei mostri terrificanti, e l'ottima interpretazione degli attori (soprattutto il capo della spedizione, che si trasforma alla fine.
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La paleontologa Kate Lloyd partecipa ad una spedizione, durante la quale viene liberato, da una nave extraterrestre, un essere vivente in grado di riprodurre l'essere umano in ogni sua forma, che seminerà la morte ed il terrore tra i membri della spedizione...questo in sintesi.
Poi, da neofita dell'horror (come ho gia detto dopo la visione di altri film pessimi esempi del genere), beh, qui siamo su un altro livello (finalmente!): ho avuto davvero tanta paura, grazie ad una sceneggiatura non banale, che insinua in ogni membro della spedizione il dubbio di essere l'alieno; il modo in cui l'alieno riesce a riprodurre gli esseri umani, costruendo dei mostri terrificanti, e l'ottima interpretazione degli attori (soprattutto il capo della spedizione, che si trasforma alla fine...in un essere terrificante). Film perfettamente riuscito.
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peninsula.eu
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lunedì 2 luglio 2012
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piacerà a chi ama il cinema
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Se scrivessimo quel che davvero pensiamo di Federico Pontiggia e Roberto Nepoti, su questa modesta recensione amatoriale si abbatterebbe la mannaia della censura. In sostanza, i due "critici" dileggiano l’onesto film di Matthijs Van Heijningen Jr. con paragoni del tutto impropri, invitando i lettori a disertare le sale. Non date retta. È ovvio che qualsiasi confronto con l’opera d’arte di John Carpenter è impossibile, inopportuno e ingeneroso. Molto semplicemente, i produttori volevano far rivivere alle nuove generazioni un’esperienza audio-visiva analoga, senza per questo profanare la sacra pellicola del 1982, capolavoro della storia del cinema, angosciante apologo sul declino dell’umanità dissimulato sotto l’ingannevole confezione fanta-horror.
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Se scrivessimo quel che davvero pensiamo di Federico Pontiggia e Roberto Nepoti, su questa modesta recensione amatoriale si abbatterebbe la mannaia della censura. In sostanza, i due "critici" dileggiano l’onesto film di Matthijs Van Heijningen Jr. con paragoni del tutto impropri, invitando i lettori a disertare le sale. Non date retta. È ovvio che qualsiasi confronto con l’opera d’arte di John Carpenter è impossibile, inopportuno e ingeneroso. Molto semplicemente, i produttori volevano far rivivere alle nuove generazioni un’esperienza audio-visiva analoga, senza per questo profanare la sacra pellicola del 1982, capolavoro della storia del cinema, angosciante apologo sul declino dell’umanità dissimulato sotto l’ingannevole confezione fanta-horror. L’idea del "prequel", pertanto, è indovinata (cosa accadde nell’insediamento norvegese prima che il cane inseguito dall’elicottero irrompesse nella base americana?). Il rispetto per dettagli, scene e cliché "originali" è assoluto. Il nesso narrativo tra i due episodi (1982/2012) è accurato e convincente. Quando sulle immagini finali scorrono i titoli di coda riprodotti con gli stessi caratteri grafici di trent’anni fa e accompagnati dai sinistri rintocchi della colonna sonora di Ennio Morricone, il vecchio spettatore si commuove. VOTO: 7+
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jaylee
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domenica 1 luglio 2012
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buona, vecchia fantascienza...
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È ormai la moda del momento quella di realizzare non dei remake di capolavori del passato, ma dei re-boot (ovvero la riscrittura parziale del film originale) o dei prequel, ovvero degli antefatti che spiegano o anticipano il film a cui si ispirano.
La cosa appartiene al secondo filone, ispirato al capolavoro del 1982 di John Carpenter, a sua volta un re-make di un film del 1951… e basato su uno dei più influenti racconti di fantascienza di tutti i tempi, ovvero Who Goes there di John W. Campbell jr. nell’ormai lontanissimo 1932. Il Film di Carpenter fu abbastanza un fiasco al botteghino (stesso anno di ET –l’alieno buono- e Blade Runner – uno dei film di sci-fi più cult di tutti i tempi), rivelandosi però un successo per gli amatori del genere , anzi ad oggi molto rivalutato nel suo neo-classicismo.
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È ormai la moda del momento quella di realizzare non dei remake di capolavori del passato, ma dei re-boot (ovvero la riscrittura parziale del film originale) o dei prequel, ovvero degli antefatti che spiegano o anticipano il film a cui si ispirano.
La cosa appartiene al secondo filone, ispirato al capolavoro del 1982 di John Carpenter, a sua volta un re-make di un film del 1951… e basato su uno dei più influenti racconti di fantascienza di tutti i tempi, ovvero Who Goes there di John W. Campbell jr. nell’ormai lontanissimo 1932. Il Film di Carpenter fu abbastanza un fiasco al botteghino (stesso anno di ET –l’alieno buono- e Blade Runner – uno dei film di sci-fi più cult di tutti i tempi), rivelandosi però un successo per gli amatori del genere , anzi ad oggi molto rivalutato nel suo neo-classicismo..
La trama racconta di una spedizione al Polo Sud che recupera un alieno apparentemente morto dentro un blocco di ghiaccio…. Apparentemente perché ovviamente non lo è, come da miglior tradizione dei film di fantascienza/horror… Il mostruoso alieno, un mutaforma che si riproduce clonando gli esseri viventi…
Il film recupera in modo quasi esegetico i concetti del primo film, sia per atmosfere che per quei tocchi che effettivamente catturano il mood del film di Carpenter, come le ambientazioni claustrofobiche, i riferimenti al nemico “interno” ad ognuno di noi, e a tutti una serie di tocchi che richiamano l’opera di riferimento, come la scelta dei caratteri dei titoli, la musica, e le scene finali del film che di fatto chiudono il cerchio.
Rispetto al film del 1982, il regista Matthijs van Heijningen Jr. (al suo primo lungometraggio), sceglie di spiegare e mostrare rispetto al suggerire ed evocare. Giustamente, adesso gli effetti speciali permettono di realizzare quanto 30 anni fa rischiava di essere ridicolo, anche se ovviamente parte del terrore che incuteva quella versione (così come Alien, che alla storia originale di Campbelli in qualche modo si ispira), risiedeva proprio nel vedo-non vedo. Qui invece, l’intenzione è di mostrare tutto quasi a livello scientifico, incluso le trasformazioni/mutazioni, comunque ben fatte, e le spiegazioni di come agisca l’essere.
Detto per le musiche e le ambientazioni, che ovviamente si rifanno in modo molto rispettoso alla versione originale, le recitazioni sono ugualmente assimilabili a quelle dei film di Carpenter (normalmente molto nei canoni della normalità), ed infatti i protagonisti Mary Elizabeth Winstead – eroina protagonista come la Sigourney Weaver di Alien- e Joel Edgerton fanno il loro compitino senza infamia e senza lode.
In definitiva, il mood generale è quello di un ottimo b-movie un po’ thriller ed un po’ splatter, divertente e teso, probabilmente raggiungendo gli obiettivi che si era prefissato. Non passerà alla storia come un capolavoro, ma di certo neanche deluderà gli amanti del genere. Non rimane che aspettare tra un paio di mesi il prossimo prequel che, sorpresa sorpresa, rinverdirà i fasti dell’altro grande alieno brutto e cattivo ovvero Alien… (www.versionekowalski.it)
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superkilobaid
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domenica 1 luglio 2012
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un antipasto prima del cult di carpenter
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Nel 1982 una squadra scientifica norvegese ha scoperto una astronave extraterrestre sepolta nei ghiacci dell’Antartide e con l’aiuto della paleontologa Kate Lloyd scoprono i resti di un alieno e dopo l’analisi la “cosa” si libera dalla catena di ghiaccio e semina terrore tra i membri della base. Dopo alcuni fatti Kate si accorge che l’alieno riesce a imitare le cellule di qualsiasi forma di vita assorbita e dopo questa agghiacciante scoperta i membri si troveranno soli e isolati dal mondo intero col compito di non permettere all’alieno di raggiungere fonti di civiltà .L’eroina è una donna abbastanza credibile e preparata quanto il principale cast tanto da rendere la storia realistica e verosimile.
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Nel 1982 una squadra scientifica norvegese ha scoperto una astronave extraterrestre sepolta nei ghiacci dell’Antartide e con l’aiuto della paleontologa Kate Lloyd scoprono i resti di un alieno e dopo l’analisi la “cosa” si libera dalla catena di ghiaccio e semina terrore tra i membri della base. Dopo alcuni fatti Kate si accorge che l’alieno riesce a imitare le cellule di qualsiasi forma di vita assorbita e dopo questa agghiacciante scoperta i membri si troveranno soli e isolati dal mondo intero col compito di non permettere all’alieno di raggiungere fonti di civiltà .L’eroina è una donna abbastanza credibile e preparata quanto il principale cast tanto da rendere la storia realistica e verosimile. Inizialmente, dopo un rozzo e volgare discorso, si rimane stupiti dalla realisticità degli effetti speciali per le scene da mozzafiato. Il film continua regolarmente finché non si giunge a un finale che si ricollega al Cult di Carpenter e vi assicuro che in quel momento un brivido mi prolungò lungo la schiena. Un film discreto con i suoi pregi e difetti, vale la pena di essere visto ma certamente non c’era bisogno di un prequel commerciale
Per me questo è un assaggio dell’antipasto prima del grande capolavoro. Bisogna però sottolineare le differenze tra la prima “The Thing ” di Carpenter e questo prequel: “la cosa” di John interviene in modo diverso, agisce nell’ombra, non attacca finché non è costretto e non mostra la sua vera forma, invece nel prequel attacca alla luce del sole, uccide chiunque senza usufruire della psicologia delle sue cavie o dei suoi avversari; manca l’effetto sorpresa per chi come me ha visto il rimorchio e ciò lo rende meno coinvolgente; infine il mostro di Carpenter è molto più concreto poiché nasce da effetti speciali pratici e manuali e non dalla computer grafica che lo rende meno inquietante. Molte differenze allontano i due film: mancano le atmosfere cupe e inquietanti;mancano scene raccapriccianti,minacciose e angoscianti che strisciano sulla schiena come serpenti invocati come brividi, manca la consistenza dei personaggi a volte resi ridicoli e buffi. Tuttavia ci offre qualcosa in più come i paesaggi glaciali,l’astronave dell’alieno con i suoi complessi meccanismi e ambienti che rassicurano e sollevano ,eppure possiamo sentire come sottofondo il palpito dell’opera di Ennio Morricone. Questo prequel non è da buttare via dato che non mancano timori e alcune scene cruccianti e orribili (nel senso positivo) ed è un film per chi ha amato e disprezzato il Cult di Carpenter siccome è molto contenuto come film horror sebbene la tecnologia cinematografica non ha più limiti( per esempio Avatar di James Cameron).
Per concludere non è un film brillante ma mantiene la base principale del predecessore cercando di stupire il pubblico con spettacolari effetti speciali.
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tagoras
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domenica 1 luglio 2012
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un film da vedere prima della "cosa" di carpenter
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Carissimi recensori diciamo che son d'accordo parzialmente con il vostro ultimo giudizio, visto che chi vi parla è un Carpenteriano di lunga data oltre ad amare il cinema in modo inverosimile sopratutto il genere (che io definisco "La Trilogia dei sogni") Sci-Fi - Fantasy - Horror; quindi con questo cosa voglio dire che sotto l'aspetto tecnico degli effetti speciali concordo che il film beneficia delle nuove tecnologie sopratutto donando con la computer grafica quel non sò chè di valore aggiunto agli effetti splatter - truculenti, ma è anche vero che (per chi ha visto con occhio critico il film originale di carpenter e quindi omaggiato gli effetti di Rob bottin) un senso di nostalgia e di perso negli effetti del film dell'82.
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Carissimi recensori diciamo che son d'accordo parzialmente con il vostro ultimo giudizio, visto che chi vi parla è un Carpenteriano di lunga data oltre ad amare il cinema in modo inverosimile sopratutto il genere (che io definisco "La Trilogia dei sogni") Sci-Fi - Fantasy - Horror; quindi con questo cosa voglio dire che sotto l'aspetto tecnico degli effetti speciali concordo che il film beneficia delle nuove tecnologie sopratutto donando con la computer grafica quel non sò chè di valore aggiunto agli effetti splatter - truculenti, ma è anche vero che (per chi ha visto con occhio critico il film originale di carpenter e quindi omaggiato gli effetti di Rob bottin) un senso di nostalgia e di perso negli effetti del film dell'82.
Ma a mio dire il punto di forza del film stà nello svelare i retroscena (non detti, ma accennati dagli indizi nel film di Carpenter) e nel ricostruire la prima spedizione, curando nei dettagli, proprio gli stessi indizi svelati nella prima parte del film culto, che a dir si voglia non fosse necessario questo film è piuttosto opinabile visto che unendo questi due film in rapida successione prima questo del 2012 e poi quello del 82 si ha una visione d'insime da Opera Prima (mi permetto di dire) quindi complimenti alla sceneggiatura all'esordiente matthijis van Heijninger e continuiamo con questi film, perchè il cinema ha bisogno di idee fresche anche se non originale ma di puro intrattenimento. CONSIGLIATISSIMO AI FAN DEL GENERE a presto con un altra recenzione di Catello THE MOVIEREVIEWER
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tagoras
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domenica 1 luglio 2012
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un ottimo prequel che omaggia il film di carpenter
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Sotto l'aspetto tecnico degli effetti speciali concordo che il film beneficia delle nuove tecnologie sopratutto donando con la computer grafica quel non sò chè di valore aggiunto agli effetti splatter - truculenti, ma è anche vero che (per chi ha visto con occhio critico il film originale di carpenter e quindi omaggiato gli effetti di Rob bottin) un senso di nostalgia e di perso negli effetti del film dell'82.
Ma a mio dire il punto di forza del film stà nello svelare i retroscena (non detti, ma accennati dagli indizi nel film di Carpenter) e nel ricostruire la prima spedizione, curando nei dettagli, proprio gli stessi indizi svelati nella prima parte del film culto, che a dir si voglia non fosse necessario questo film è piuttosto opinabile visto che unendo questi due film in rapida successione prima questo del 2012 e poi quello del 82 si ha una visione d'insime da Opera Prima (mi permetto di dire) quindi complimenti alla sceneggiatura all'esordiente matthijis van Heijninger e continuiamo con questi film, perchè il cinema ha bisogno di idee fresche anche se non originale ma di puro intrattenimento.
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Sotto l'aspetto tecnico degli effetti speciali concordo che il film beneficia delle nuove tecnologie sopratutto donando con la computer grafica quel non sò chè di valore aggiunto agli effetti splatter - truculenti, ma è anche vero che (per chi ha visto con occhio critico il film originale di carpenter e quindi omaggiato gli effetti di Rob bottin) un senso di nostalgia e di perso negli effetti del film dell'82.
Ma a mio dire il punto di forza del film stà nello svelare i retroscena (non detti, ma accennati dagli indizi nel film di Carpenter) e nel ricostruire la prima spedizione, curando nei dettagli, proprio gli stessi indizi svelati nella prima parte del film culto, che a dir si voglia non fosse necessario questo film è piuttosto opinabile visto che unendo questi due film in rapida successione prima questo del 2012 e poi quello del 82 si ha una visione d'insime da Opera Prima (mi permetto di dire) quindi complimenti alla sceneggiatura all'esordiente matthijis van Heijninger e continuiamo con questi film, perchè il cinema ha bisogno di idee fresche anche se non originale ma di puro intrattenimento. CONSIGLIATISSIMO AI FAN DEL GENERE a presto con un altra recenzione di Catello THE MOVIEREVIEWER
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derriev
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domenica 1 luglio 2012
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"la cosa": più un remake che un prequel
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"La cosa" del 2012 è sia un prequel che un remake, dato che la trama ricalca abbastanza fedelmente quello che accadeva, o...accadrà..., nel film di Carpenter, eccettuato l'interno dell' astronave aliena; per il resto è tutto, se non uguale, analogo.
Al prequel manca in parte il "gioco" che avveniva nel primo, cioè la tensione sull'identità ambigua dei protagonisti, ognuno passibile di essere un clone: ne "La cosa" di Carpenter era sviluppato con maggiore tensione.
Anche la sceneggiatura è un po' troppo rapida: la protagonista snocciola intuizioni rivelatrici come se avesse già... visto il film.
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"La cosa" del 2012 è sia un prequel che un remake, dato che la trama ricalca abbastanza fedelmente quello che accadeva, o...accadrà..., nel film di Carpenter, eccettuato l'interno dell' astronave aliena; per il resto è tutto, se non uguale, analogo.
Al prequel manca in parte il "gioco" che avveniva nel primo, cioè la tensione sull'identità ambigua dei protagonisti, ognuno passibile di essere un clone: ne "La cosa" di Carpenter era sviluppato con maggiore tensione.
Anche la sceneggiatura è un po' troppo rapida: la protagonista snocciola intuizioni rivelatrici come se avesse già... visto il film..., smorzando così le attese e creando poca suspance.
Inoltre si scivola a tratti nell'action movie, e questo crea una sensazione di "già visto".
Il finale, con il cane che fugge, è un po' gratuito: è verosimile che un cane scappi terrorizzato dopo che nella base scoppiano edifici a ripetizione, mentre il tipo capisce subito che deve essere l'alieno a sfuggire... ci voleva un po' più di raffinatezza.
In conclusione: un onesto prodotto, ma che dopo i vari "Cloverfied", "Super 8" e soprattutto "La cosa" (1982) appare francamente superfluo.
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atrixxirta
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sabato 30 giugno 2012
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decisamente ottimo invece.
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parliamoci chiaro, nessuno da un horror estivo che esce con un anno di ritardo ha il diritto di aspettarsi granché. se è decente e dignitoso, beh, è già un successo. ma questo film va oltre la meritata paga sindacale e benché le trovate non aggiungano nulla (ma proprio nulla) ai film: alien, la cosa 1951 e la cosa 1982 (di cui anzi possono sembrarne un collage) il film è efficace e funziona. traendo spunto esatto da "la cosa da un altro mondo" questo film crea un prequel perfetto al film di carpenter, nel quale il grande regista aveva posto l'apparire dell'orrore come fatto compiuto e senza accennarne l'origine. questa esemplificazione di carpenter trasportava l'orrore nei protagonisti senza essere distratti da navi aliene e passeggeri ingombranti, qui invece ritroviamo le radici dei 2 film del passato, fino al povero husky finale foriero - suo malgrado - del male, che aggancia con precisione da montaggio il (a questo punto) sequel di carpenter.
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parliamoci chiaro, nessuno da un horror estivo che esce con un anno di ritardo ha il diritto di aspettarsi granché. se è decente e dignitoso, beh, è già un successo. ma questo film va oltre la meritata paga sindacale e benché le trovate non aggiungano nulla (ma proprio nulla) ai film: alien, la cosa 1951 e la cosa 1982 (di cui anzi possono sembrarne un collage) il film è efficace e funziona. traendo spunto esatto da "la cosa da un altro mondo" questo film crea un prequel perfetto al film di carpenter, nel quale il grande regista aveva posto l'apparire dell'orrore come fatto compiuto e senza accennarne l'origine. questa esemplificazione di carpenter trasportava l'orrore nei protagonisti senza essere distratti da navi aliene e passeggeri ingombranti, qui invece ritroviamo le radici dei 2 film del passato, fino al povero husky finale foriero - suo malgrado - del male, che aggancia con precisione da montaggio il (a questo punto) sequel di carpenter. gli effetti speciali delle mutazioni umane sono mitici e di gran lunga migliorati dalla tecnica. la nota dolente, oltre alle dette trovate imitate da altri film, sta un po' nella ridondanza dei temi trattati, ovvero un po' troppa carne al fuoco con oltretutto nel finale una poco credibile accensione con accenno di decollo della mega-nave aliena. ma io sono buono e li ho perdonati.
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kyotrix
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giovedì 28 giugno 2012
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nulla di che
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Come detto, nulla di speciale.
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flatout
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domenica 27 maggio 2012
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prequel di john carpenter
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Aspetto questo film dal 2011, avevano detto che doveva uscire il 2/12/11 in italia, ma ha ritardato solo di 7 mesi!!!
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