Due donne e il loro destino che la Cina censura
di Roberto Nepoti La Repubblica
Censurato in Cina, Song of Silence è un film capace di parlare al pubblico oltre i confini del suo Paese. L'esordiente Chen Zhuo osserva il mondo con occhi diversi dagli altri registi della scuola di Pechino nel raccontare le storie incrociate di Jing, giovanissima sordomuta infantile e aggressiva della provincia di Hunan, e di Mei, ragazza dalle molte esperienze con aspirazioni da rockstar, che aspetta un bambino dal padre dell'altra. Obbligate a convivere per un periodo, le due donne si detestano; poi, d'improvviso, l'ostilità lascia il posto a un'amicizia ai limiti della sorellanza. Ciò non le preserverà, però, dalle insidie del destino. Pur contenendo temi delicati per eccellenza (incesto, aborto...), il film è personale, poetico, arricchito di simbolismi non invasivi, come è del vero cinema d'autore (vedi il gioco con le costruzioni di legno, metafora della fragilità della famigliastra appena costituita). La cosa più suggestiva è l'attenzione per l'elemento sonoro. Tutto il film è traversato da musica e canzoni, a sottolineare l'isolamento (che percepisci anche dall'inquadratura) cui Jing è condannata dal suo handicap.
Da La Repubblica, 29 maggio 2014
di Roberto Nepoti, 29 maggio 2014