Le Idi di marzo

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Un film di George Clooney. Con Ryan Gosling, George Clooney, Philip Seymour Hoffman, Paul Giamatti, Marisa Tomei.
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Titolo originale The Ides of March. Drammatico, durata 101 min. - USA 2011. - 01 Distribution uscita venerdì 16 dicembre 2011. MYMONETRO Le Idi di marzo * * * - - valutazione media: 3,12 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
giuseppe simeone martedì 20 dicembre 2011
il crollo delle illusioni Valutazione 4 stelle su cinque
47%
No
53%

Durante le primarie presidenziali il candidato Morris è assistito nei rapporti con la stampa dal giovane e carismatico Stephen Myers e dal più anziano e rodato Paul Zara. Stephen appoggia e crede in pieno nell'ideologia portata avanti dal suo candidato, ma gli eventi lo porteranno a vacillare...
Un avvincente film di genere che pur faticando in prima battuta a prendere il via, diventa sempre più avvincente, non risparmiando colpi di scena e stravolgimenti; nel finale l'esplosione della tensione sfocia in un amaro faccia a faccia con il pubblico, che viene esternato dallo sguardo disilluso e glaciale dell'eccellente Gosling; la scelta da fare è fra un'comportamento etico ed il posto di lavoro, ma a cosa serve l'etica stessa se l'eccellenza del proprio paese (che dovrebbe essere la politica) nè è priva e anzi la rifiuta?
La chiara riflessione che viene posta è dura e pungente ed è il personaggio di Morris il tramite attraverso il quale si esterna: bravissimo infatti il Clooney regista a trasformare il Clooney attore, che subisce una letterale metamorfosi stile Dorian Grey (grazie anche all'aiuto dell'ottima fotografia) e che trova il suo perfezionamento nella scena del confronto tra i due attori principali in un anonima cucina di un pub. [+]

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pepito1948 martedì 20 dicembre 2011
clooney, il grillo parlante Valutazione 4 stelle su cinque
39%
No
61%

 

Clooney fa parte, come noto, di quel drappello di cineasti americani, come Redford, Penn, Tim Robbins e Susan Sarandon, che si sono schierati apertamente con i progressisti - che in quel Paese significano Partito Democratico- alcuni dei quali hanno deciso di concretizzare la loro lotta (anche) passando dietro la macchina da presa. Per la verità da tempo si susseguono film di denuncia del mondo politico USA ed i suoi intrighi, ma Clooney ha fatto un ulteriore passo avanti, descrivendo come il sistema di potere con tutte le sue debolezze, i suoi voltafaccia, gli inganni, la retorica di promesse utopistiche, l’opportunismo sfrenato, si sia infiltrato anche nella roccaforte di chi si oppone da sempre alle malefatte, agli scandali, ai loschi legami con le lobbies  dominanti degli avversari repubblicani, ed al  conservatorismo gretto e guerrafondaio dei vari Nixon,  Reagan,  Bush: e lo ha fatto non ovviamente da avversario, ma da grillo parlante, ammonendo la comunità americana sul pericolo -che in parte è già realtà- di un inquinamento dilagante di pratiche e metodi che poco hanno a che fare con la democrazia. [+]

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steph. sabato 24 dicembre 2011
congiura a catena per un ottimo gosling Valutazione 4 stelle su cinque
36%
No
64%

Avvalendosi di una sceneggiatura (firmata anche dallo stesso Clooney)tratta da un’opera teatrale, Le idi di marzo è un buon film che fa un’altrettanto buona anatomia politica. Al centro del turbine generato dalle primarie tra i candidati democratici in Ohio c’è Stephen (Ryan Gosling), brillante responsabile della campagna elettorale del governatore Morris, interpretato da Clooney. Stephen crede in quello che fa e lo fa molto bene. Al punto da essere richiesto persino dai responsabili del candidato avversario. Con una semplice telefonata e con la conoscenza di una stagista, tanto giovane quanto disillusa, inizia per Stephen un percorso di disvelamento delle più crude dinamiche politiche e di vita, che lo condurrà a rivalutare il suo atteggiamento entusiasta eppure ancora troppo ingenuo e idealista in un mondo in cui c’è ben poco da idealizzare. [+]

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pipay domenica 18 dicembre 2011
quanta inutile banalità e quanta ingenuita! Valutazione 2 stelle su cinque
44%
No
56%

Sembra quasi impossibile che qualcuno abbia sritto una commedia teatrale e che Clooney si sia ispirato a questo lavoro per farne un film. La sceneggiatura sembra scritta da un ragazzetto, da un novellino alle prime armi che poco o nulla sa delle vere spietate macchinazioni e dei segreti più insospettabili che costituiscono il substrato della politica. In questa pellicola si assiste a un banale gioco di sgambetti che fanno perno su fatti risibili e comunque già visti e sentiti (la stagista che, maldestra e senza curarsi di prendere le opportune precauzioni rimane incinta dopo aver avuto un rapporto con il candidato democristiano; uno dei collaboratori che dapprima viene escluso per comportamento illecito, poi riesce a farsi riabilitare grazie a una specie di balale ricatto ecc. [+]

[+] finalmente uno che lo dice,,, (di luana)
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[+] democristiani e democratici. (di robert1948)
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olgadik sabato 17 dicembre 2011
un titolo italiano azzeccato! Valutazione 4 stelle su cinque
5%
No
95%

Si comincia dal titolo che mi piace molto almeno per due motivi: centra l’argomento principale, suggerisce tanti riferimenti culturali. C’è la fiducia tradita, la corruzione in agguato, il conflitto generazionale, la riflessione sulla storia che riguardo al potere si colora nel tempo di sangue vero o simbolico, c’è Shakespeare con tutto il potere evocativo del suo Giulio Cesare. Buona idea quindi quella del regista di accantonare la titolatura originale, legata alla pièce teatrale da cui il film prende le mosse. Ma a parte ciò Clooney attribuisce alla matrice teatrale grande importanza se ad affiancarlo nella stesura del testo, ne ha scelto l’autore Beau Willimon. [+]

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