harryrobby
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sabato 12 maggio 2012
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mi faccia entrare di nuovo
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Un americano anche in condizioni impossibili riesce a salvare il mondo da una minaccia terrorista e al contempo a crearsi una nuova vita in un mondo parallelo.L'uomo coinvolto nella "prova" è inizialmente circondato da mura e legato a una sedia,poi con lo svolgersi dell'azione si libera e questo già dice tutto.Con l'ausilio della donna dietro il monitor scopre ripetendo lo stesso avvenimento l'identità del terrorista e si rende conto della dolcezza della donna dinanzi a lui nel treno.Ottima l'idea del mondo parallelo;in molti avranno tratto consolazione da ciò...
Commovente le scena in cui parla con il padre e lo rassicura,non svelandogli di essere suo figlio
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fabian t.
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venerdì 8 giugno 2012
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film interessante ma perfettibile
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Capisco farsi prendere dall'entusiasmo ma mettere addirittura quattro o cinque stelle definendo "Source Code" straordinario, mi lascia alquanto perplesso. L'intelligente regista realizza un film certamente interessante e degno di essere visto ma, siamo sinceri, non c'è davvero nulla di originale e propositivo nella sceneggiatura il che non sminuisce la qualità della pellicola ma, senz'altro, la ridimensiona rispetto a chi lo giudica quasi un capolavoro. Le realtà parallele sono sempre un ottima tema per un film e Duncan Jones si impegna egregiamente cercando di coinvolgere lo spettatore, obiettivo abbastanza riuscito soprattutto nella parte finale e non tanto in quella iniziale.
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Capisco farsi prendere dall'entusiasmo ma mettere addirittura quattro o cinque stelle definendo "Source Code" straordinario, mi lascia alquanto perplesso. L'intelligente regista realizza un film certamente interessante e degno di essere visto ma, siamo sinceri, non c'è davvero nulla di originale e propositivo nella sceneggiatura il che non sminuisce la qualità della pellicola ma, senz'altro, la ridimensiona rispetto a chi lo giudica quasi un capolavoro. Le realtà parallele sono sempre un ottima tema per un film e Duncan Jones si impegna egregiamente cercando di coinvolgere lo spettatore, obiettivo abbastanza riuscito soprattutto nella parte finale e non tanto in quella iniziale. Dal mio punto di vista convince molto l'idea di proporre uno stratagemma, il "Source Code", su cui si è molto nebulosi in realtà, che permetta di rivivere gli ultimi minuti di vita memorizzati nel cervello di un uomo morente; come pure convince la possibilità di mandare in missione il protagonista, rivivendo più volte gli stessi minuti, pur di identificare un pericoloso attentatore. D'altro canto, però, la storia, specie nel finale, non regge perfettamente e mostra una certa labilità che tende a stemperarsi in possibili vaghe interpretazioni sullo stesso finale. Il problema infatti è che non si spiega (e può anche andar bene, se è una scelta programmata) come faccia tale ultima realtà parallela a esistere indipendentemente da tutto, persino da chi l'ha creata. Ciò detto, confermo la qualità del film, sebbene la produzione e il casting non siano il massimo, ma a mio avviso manca ancora quel "quid" che lo renda davvero degno di nota e mi aspetto magari di vedere in futuro qualcosa di veramente sorprendente dal talentato regista il quale ha ancora bisogno di affinare il suo stile. Comunque un film indubbiamente consigliato.
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slowfilm.splinder.com
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lunedì 9 maggio 2011
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source code, sci-fi umana e ingegnosa
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Duncan Jones è entrato al cinema nel 2009 come figlio di David Bowie -Zowie Bowie, lo chiama(va)no- e ne è uscito come regista di Moon, film diventato oggettino di culto. Meritatamente, aggiungo. Quest’opera seconda non ha l’ideale coerenza dell’esordio, dove Jones era anche autore del soggetto e sceneggiatore con Nathan Parker, ma la sceneggiatura di Ben Ripley per Source Code segue, più di quanto sperassi, la linea della fantascienza umana, dalle fascinazioni teoriche e delle revisioni citazioniste, pur cercando un ritmo maggiormente serrato e qualche nota di spettacolarità in più. E anche di Gyllenhaal, protagonista già scelto dalla produzione, non ci si può certo lamentare.
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Duncan Jones è entrato al cinema nel 2009 come figlio di David Bowie -Zowie Bowie, lo chiama(va)no- e ne è uscito come regista di Moon, film diventato oggettino di culto. Meritatamente, aggiungo. Quest’opera seconda non ha l’ideale coerenza dell’esordio, dove Jones era anche autore del soggetto e sceneggiatore con Nathan Parker, ma la sceneggiatura di Ben Ripley per Source Code segue, più di quanto sperassi, la linea della fantascienza umana, dalle fascinazioni teoriche e delle revisioni citazioniste, pur cercando un ritmo maggiormente serrato e qualche nota di spettacolarità in più. E anche di Gyllenhaal, protagonista già scelto dalla produzione, non ci si può certo lamentare.
Il progetto Source Code consente al capitano Colter di viaggiare indietro nel tempo, abitando per otto minuti il corpo di Sean, passeggero di un treno destinato ad esplodere in un attentato. Il compito di Colter, attraverso diversi viaggi, consiste nell’individuare l’attentatore. Il riferimento primario è all’indimenticata serie Quantum Leap, ma anche a Il Giorno della Marmotta, mentre la capsula che consente i salti temporali, oscura e collegata all’esterno con dei monitor, ricorda l’apparecchiatura de L’Esercito delle Dodici Scimmie (e quindi le immagini di La Jetée). La missione di Colter è un faticoso processo di ricostruzione per tappe (in questo c’è anche un po’ di Memento), e durante le sue sortite avrà anche modo d’investigare su di sé e affezionarsi a quella vita a breve termine.
La ripetitività della struttura è solo apparente, perché lo script e il regista riescono a riproporre la frazione temporale rivissuta ciclicamente ogni volta con modalità e finalità differenti, pur sottolineando i dettagli ricorrenti. Il film si svolge in buona parte in luoghi chiusi (e chiusissimi), e Jones è davvero bravo a dare dinamismo agli spazi, muovendosi con agilità e naturalezza. Source Code, insomma, corre via senza intoppi, proponendo un intreccio affascinate e complesso, ma pienamente comprensibile e internamente coerente, senza i viluppi pretestuosi che solitamente soffocano il filone. Zowie stupisce per la seconda volta.
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pan....
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domenica 8 maggio 2011
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carino
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se il film si fosse fermato alla scena in cui tutti restavano immobili, sereni nel loro ultimo minuto di esistenza, sarebbe stato molto meglio.
infatti nel complesso non è male, buono per i tempi, per la recitazione...per i dialoghi, ma se stiamo parlando degli ultimi minuti di memoria di un cervello di un corpo deceduto, non è secondo alcuna logica possibile che questi ultimi minuti di ''ricordo'' diventino una ''dimensione parallela''.
il protagonista li rivive modificando gli eventi che avvangono in essi ma la cosa deve finire lì e non può andare diversamente.
è come se una persona riuscisse a rivivere un sogno che dura quel tempo ridotto e che è puramente un prodotto della mente, un susseguirsi di sinapsi, e di questo sogno ne faccia un mondo parallelo da cui comunica con la realtà! si perché da quei minuti di memoria di un defunto il protagonista comunica con la realtà.
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se il film si fosse fermato alla scena in cui tutti restavano immobili, sereni nel loro ultimo minuto di esistenza, sarebbe stato molto meglio.
infatti nel complesso non è male, buono per i tempi, per la recitazione...per i dialoghi, ma se stiamo parlando degli ultimi minuti di memoria di un cervello di un corpo deceduto, non è secondo alcuna logica possibile che questi ultimi minuti di ''ricordo'' diventino una ''dimensione parallela''.
il protagonista li rivive modificando gli eventi che avvangono in essi ma la cosa deve finire lì e non può andare diversamente.
è come se una persona riuscisse a rivivere un sogno che dura quel tempo ridotto e che è puramente un prodotto della mente, un susseguirsi di sinapsi, e di questo sogno ne faccia un mondo parallelo da cui comunica con la realtà! si perché da quei minuti di memoria di un defunto il protagonista comunica con la realtà... inaccettabile.
può passare l'interazione tra i cervelli, si sfocia nella fantascienza ma può starci perché per motivi inspiegabili che nemmeno i fautori comprendono bene, la cosa avviene e può andare, ma il resto no.
peccato che si voglia sempre incastrare il finale lieto anchè lì dove non occorre.
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epidemic
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sabato 23 luglio 2011
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la solita americanata con qualche eco spazio-tempo
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La cosa che fa più male è questo attaccamenteo viscerale al terrorismo in America, una sorta di malattia a cui non riescono a staccarsi. Già! perchè le basi del film potevano essere sfruttate in altra maniera. Bill Murray nel mitico "ricomincio da capo" affrontava altre tematiche, così come nel più noto remake italiano "è già ieri". Da qui ne sussegue che l'idea della ripetizione temporale non è nuova, ma questo poco importa. la solita bomba, il solite tenente dell'eserito americano con esperienza afghana, il solito ufficio sbraita-ordini senza cuore. Clichè a cui oramai siamo abituati con l'action-movie made in USA.
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La cosa che fa più male è questo attaccamenteo viscerale al terrorismo in America, una sorta di malattia a cui non riescono a staccarsi. Già! perchè le basi del film potevano essere sfruttate in altra maniera. Bill Murray nel mitico "ricomincio da capo" affrontava altre tematiche, così come nel più noto remake italiano "è già ieri". Da qui ne sussegue che l'idea della ripetizione temporale non è nuova, ma questo poco importa. la solita bomba, il solite tenente dell'eserito americano con esperienza afghana, il solito ufficio sbraita-ordini senza cuore. Clichè a cui oramai siamo abituati con l'action-movie made in USA.
Di certo non discuto sul film. Come tutti i prodotti di qualità USA non manca di ritmo e azione. Gli attori fanno il loro sporco lavoro e qualche esplosione condisce il tutto. La morale militare è sempre presenta...resta evidente il senso di gratitudine verso il corpo armato quasi martirizzato in nome di più alti valori.
In sostanza il film non è malaccio ma non aspettatevi nient'altro che la solita americanata bombarola conla ciliegina in più di qualche lapsus spazio-temporale che devo ammettere alza la valutazione
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ilfreddo1983
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martedì 10 maggio 2011
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viaggio nel tempo!!!
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Guardando questo film non si può fare a meno di pensare che ad ispirare il regista sia stato 'Dèjà vu' (film con Denzel Washington) anche se diverso in molti aspetti.Source Code non è nè un capolavoro nè un filmone ma cmq un buon film che si lascia vedere volentieri con un ottimo montaggio,trama semplice ma efficace,buon ritmo e ottime interpretazioni degli attori,forse un pò prevedibile ma vale la pena di andarlo a vedere.
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renato volpone
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martedì 3 maggio 2011
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rivivere il passato
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Rivivere il passato per trarne informazioni, senza poterlo modificare. Questo è il progetto Source Code, che utilizza un militare per fargli rivivere gli ultimi otto minuti di vita di un soggetto in cui si può identificare per sesso corporatura,atteggiamento, su un treno che esploderà, al fine di individuare il terrorista che ha messo la bomba. Il protagonista in questi flash sul treno si innamora di una donna e cerca comunque di cambiare il percorso delle cose, modificando il volgere delle situazioni con la volontà di salvare tutte le persone ormai già morte e sognare di poter vivere questo amore. Il soggetto è interessante anche se inverosimile, di fatto offre delle soluzioni, ma non le sviluppa, lasciando fortemente perplessi.
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Rivivere il passato per trarne informazioni, senza poterlo modificare. Questo è il progetto Source Code, che utilizza un militare per fargli rivivere gli ultimi otto minuti di vita di un soggetto in cui si può identificare per sesso corporatura,atteggiamento, su un treno che esploderà, al fine di individuare il terrorista che ha messo la bomba. Il protagonista in questi flash sul treno si innamora di una donna e cerca comunque di cambiare il percorso delle cose, modificando il volgere delle situazioni con la volontà di salvare tutte le persone ormai già morte e sognare di poter vivere questo amore. Il soggetto è interessante anche se inverosimile, di fatto offre delle soluzioni, ma non le sviluppa, lasciando fortemente perplessi. E' comunque un buon film d'azione
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peppe2994
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mercoledì 31 agosto 2011
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noioso e ripetitivo da evitare assolutamente
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Un film noioso,ripetitivo e insensato con una trama a dir poco penosa. All'inizio non si sa come mai dopo l'incidente questa persona rimane viva e lo vediamo dentro quel Source Coude un macchinario che permette di ritornare indietro nel tempo, così è costretto a rivivere gli 8 minuti prima dell'esplosione ma non una volta 5-6-7 volte (ho perso il conto)ed e a questo punto che il film comincia a scocciarmi,stesse parole,stessi gesti e ciò si verificava ogni qualvolta esplodeva e doveva ritornare nel famigerato luogo dove alla fine scopre chi è stato. Quindi dopo essermi annoiato sino al limite,finalmente lo cattura e poi guarda un pò cosa scopro alla fine.
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Un film noioso,ripetitivo e insensato con una trama a dir poco penosa. All'inizio non si sa come mai dopo l'incidente questa persona rimane viva e lo vediamo dentro quel Source Coude un macchinario che permette di ritornare indietro nel tempo, così è costretto a rivivere gli 8 minuti prima dell'esplosione ma non una volta 5-6-7 volte (ho perso il conto)ed e a questo punto che il film comincia a scocciarmi,stesse parole,stessi gesti e ciò si verificava ogni qualvolta esplodeva e doveva ritornare nel famigerato luogo dove alla fine scopre chi è stato. Quindi dopo essermi annoiato sino al limite,finalmente lo cattura e poi guarda un pò cosa scopro alla fine.....dopo l'incidente lui non era morto era soltanto con mezzo corpo e con una sorta di collegamento il capitano ritorna quel che è veramente però deve ad empiere una missione che ha effettuato con successo. Comunque questo film non mi è piaciuto per niente,è solamente la copia del Dejavù uscito nel 2006 che era decisamente più intelligente ed efficente come film solo dal fatto che per ritornare indietro nel tempo sono state usate moderne tecnologie e non questa cosa antiquata,troppo facile. Mancanza di impegno per un film dal cast decimato concentrato solo su tre persone.....Che vergogna voto:1/5.
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[+] per fortuna
(di zikutomo)
[ - ] per fortuna
[+] bello
(di rudy_50)
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[+] hai vinto il premio oscar...
(di no_data)
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