rogopag
|
sabato 5 novembre 2011
|
bello.
|
|
|
|
|
|
[+] lascia un commento a rogopag »
[ - ] lascia un commento a rogopag »
|
|
d'accordo? |
|
rogopag
|
sabato 5 novembre 2011
|
bello.
|
|
|
|
|
|
[+] lascia un commento a rogopag »
[ - ] lascia un commento a rogopag »
|
|
d'accordo? |
|
amici del cinema (a milano)
|
giovedì 3 novembre 2011
|
una separazione fisica e morale.
|
|
|
|
Un film di rara intesità e compattezza narrativa. Un immersione totale in un mondo sociale dove i personaggi sono posti davanti a scelte difficili e la soluzione del sopravvivere vince (quasi) sempre su una posizione morale e etica. Tranne nello sguardo puro e senza compromessi dei bambini.
Farhadi continua nella sua rappresentazione di uno spaccato della realtà iraniana, ponendo lo sguardo ancora una volta sulla middle class di Teheran quando normalmente la filmografia internazionale tende a raccontarsi il paese piu' povero e meno acculturato. Cosi' facendo i personaggi assumono quasi una valenza universale (potrebbe tranquillamente anche essere la società europea borghese), anche se in questo film la religione, piu' nell'aspetto di norme di vita quotidiane, ha un grande peso.
[+]
Un film di rara intesità e compattezza narrativa. Un immersione totale in un mondo sociale dove i personaggi sono posti davanti a scelte difficili e la soluzione del sopravvivere vince (quasi) sempre su una posizione morale e etica. Tranne nello sguardo puro e senza compromessi dei bambini.
Farhadi continua nella sua rappresentazione di uno spaccato della realtà iraniana, ponendo lo sguardo ancora una volta sulla middle class di Teheran quando normalmente la filmografia internazionale tende a raccontarsi il paese piu' povero e meno acculturato. Cosi' facendo i personaggi assumono quasi una valenza universale (potrebbe tranquillamente anche essere la società europea borghese), anche se in questo film la religione, piu' nell'aspetto di norme di vita quotidiane, ha un grande peso. Basta vedere la semicomica telefonata per capire se pulire il padre malato di Alzheimer sia o meno peccato.
Mi e' piaciuta la scelta del regista di far parlare le immagini, senza proporci facili interpretazioni o palesi simbolismi (ad esempio uno dei piccoli difetti del film di Sorrentino).
E la scena finale suggella magistralmente questa separazione. Fisica e morale.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a amici del cinema (a milano) »
[ - ] lascia un commento a amici del cinema (a milano) »
|
|
d'accordo? |
|
poetto
|
martedì 1 novembre 2011
|
da vedere
|
|
|
|
E' un film che merita di essere visto. Uno spaccato di vita vissuta. Una realtà così diversa dalla nostra. Una realtà di costrizione e sofferenza, di vita difficile.... molto difficile.
|
|
[+] lascia un commento a poetto »
[ - ] lascia un commento a poetto »
|
|
d'accordo? |
|
zoom e controzoom
|
lunedì 31 ottobre 2011
|
stupisce trovare problematiche parallele ?
|
|
|
|
La struttura del film è molto più complessa di come appare ad una prima lettura e la tematica principale, non è il dramma per la separazione dei genitori, bensì la forza dirompente e imprevedibile di una dottrina. Se non fosse ambientato in Iran, la tematica della separazione sarebbe piuttosto comune e tutto avrebbe avuto un senso diverso. In questo contesto la storia ha tutti altri valori ed ogni personaggio è da ripesare.
Il regista, prepara in un episodio quasi insignificante la svolta finale - non quella tra i due genitori, ma quella della fede religiosa -, in modo molto sapiente lasciandolo intendere, costruito com'è, come episodio quasi fine a se stesso e non un evento che, nascondendo un'elissi temporale che ci fa ritrovare immediatamente nell'epilogo, fondamentale per una risoluzione possibile.
[+]
La struttura del film è molto più complessa di come appare ad una prima lettura e la tematica principale, non è il dramma per la separazione dei genitori, bensì la forza dirompente e imprevedibile di una dottrina. Se non fosse ambientato in Iran, la tematica della separazione sarebbe piuttosto comune e tutto avrebbe avuto un senso diverso. In questo contesto la storia ha tutti altri valori ed ogni personaggio è da ripesare.
Il regista, prepara in un episodio quasi insignificante la svolta finale - non quella tra i due genitori, ma quella della fede religiosa -, in modo molto sapiente lasciandolo intendere, costruito com'è, come episodio quasi fine a se stesso e non un evento che, nascondendo un'elissi temporale che ci fa ritrovare immediatamente nell'epilogo, fondamentale per una risoluzione possibile.Un modesto fatto, un accadimento che pare di colore, poi sarà fondamentale e a questo episodio il regista riesce a dare i giusti tempi renderlo leggero e contemporaneamente non farlo scomparire dalla memoria
Ogni protagonista ha la propria dose di ragione, immediatamente sconfessata dal sovrapporsi di quella dell'altro protagonista in questo dramma collettivo.
I personaggi si muovono in ambienti che perdono ogni importanza siano familiari che pubblici, tranne che per i luoghi dove è viva la precarietà della loro stessa esistenza : l'ospedale e il tribunale. In questi luoghi, la sovrafollazione ha la funzione soffocante dell'arredo umano, della persona oggetto in balia di altro. Che cosa li sostiene e li guida ? Non la problematica della figlia, ma altre parallele.
Unico piccolo neo : la ripresa a spalla molto disturbante in certi momenti.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a zoom e controzoom »
[ - ] lascia un commento a zoom e controzoom »
|
|
d'accordo? |
|
astromelia
|
venerdì 28 ottobre 2011
|
finale sospeso
|
|
|
|
sempre intensi e di gradevole visione i film di matrice orientale,così pregni dei problemi di quelle società costrette da usi e costumi sorpassati e costrittivi...ottimi dialoghi che tengono viva la visione e la curiosità dello spettatore,peccato per il finale che lascia un punto di domanda, forse intenzionale da parte del regista e del sceneggiatore,favoreggiando il racconto e non la sua conclusione.
[+] ti dirò...
(di linus2k)
[ - ] ti dirò...
|
|
[+] lascia un commento a astromelia »
[ - ] lascia un commento a astromelia »
|
|
d'accordo? |
|
aurora
|
venerdì 28 ottobre 2011
|
bellissimo film
|
|
|
|
film molto bello, realistico, che fa capire che "tutto il mondo è paese" e che i problemi che abbiamo qui in Italia x l'assistenza a questo tipo di malattia, sono comuni anche al resto del mondo. Non è per nulla "pesante", anzi, nonostante il tema, si trascorrono un paio di ore veramente piacevoli. CONSIGLIATISSIMO
|
|
[+] lascia un commento a aurora »
[ - ] lascia un commento a aurora »
|
|
d'accordo? |
|
filippo catani
|
venerdì 28 ottobre 2011
|
il dramma di una separazione
|
|
|
|
Iran. Una giovane coppia dopo anni di vita insieme decide di separarsi. I nodi principali sono due: achi verrà affidata la figlia e le cure da prestare al babbo di lui gravemente provato dall'Alzhaimer. Per cercare di ovviare a quest'ultimo problema viene assunta una giovane donna che si dovrà occupare dell'anziano durante la giornata. La situazione degenera quando la governante viene accusata dall'uomo di avergli rubato dei soldi.
Orso d'oro a Berlino e Orso d'argento agli attori, questo film colpisce in quanto riesce a tenere lo spettatore in tensione per l'intera durata della pellicola. Non solo viene messo in scena quello che purtroppo è un dramma antico e sempre attuale e cioè la separazione di una coppia e la figlia che, ovviamente, risente di questa situazione.
[+]
Iran. Una giovane coppia dopo anni di vita insieme decide di separarsi. I nodi principali sono due: achi verrà affidata la figlia e le cure da prestare al babbo di lui gravemente provato dall'Alzhaimer. Per cercare di ovviare a quest'ultimo problema viene assunta una giovane donna che si dovrà occupare dell'anziano durante la giornata. La situazione degenera quando la governante viene accusata dall'uomo di avergli rubato dei soldi.
Orso d'oro a Berlino e Orso d'argento agli attori, questo film colpisce in quanto riesce a tenere lo spettatore in tensione per l'intera durata della pellicola. Non solo viene messo in scena quello che purtroppo è un dramma antico e sempre attuale e cioè la separazione di una coppia e la figlia che, ovviamente, risente di questa situazione. Resta che oltre a ciò intanto c'è l'ambientazione in Iran con tutte le difficoltà del caso ma soprattutto a questa miscela già esplosiva si va ad aggiungere una sorta di giallo legato a quanto è successo alla governante. Storie disperate che purtroppo, quasi per un diabolico scherzo del destino, si vanno ad incrociare in tutta la loro disperazione. In tutto questo a pagare il conto più salato sono le figlie delle due coppie che finiscono per essere soffocate dalla situazione. Ritmo serrato, il susseguirsi di colpi di scena e un drammatico finale rendono speciale e assolutamente imperdibile questo film.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a filippo catani »
[ - ] lascia un commento a filippo catani »
|
|
d'accordo? |
|
peppe.simeone
|
martedì 25 ottobre 2011
|
quando una separazione
|
|
|
|
La prima scena del film "Una separzione" ci pone di fronte ad un dilemma (primo di una lunga serie), e, attraverso un inquadratura brillante, ci erge da spettatori a giudici: saremo noi che dovremo ascoltare e, quindi, giudicare. Sin dal'inizio siamo testimoni delle vicende che coinvolgeranno i personaggi, delineati in maniera talmente approfondita da risultarci dolorosamente veri: impossibile non affezionarsi alla loro storia, compatirli, comprenderne le ragioni e soffrirene. Alla fine sarà impossibile giudicare.
Di una bellezza sincera e spontanea la figlia dei separati Silmin e Nader, che di volta in volta diventa bambina ed adulta.
|
|
[+] lascia un commento a peppe.simeone »
[ - ] lascia un commento a peppe.simeone »
|
|
d'accordo? |
|
flyanto
|
lunedì 24 ottobre 2011
|
la società iraniana nella sua contemporaneità
|
|
|
|
Film sulla condizione della società iraniana contemporanea. Ben rappresentato, delicato e teso assolutamente a far riflettere se non condannare apertamente.
|
|
[+] lascia un commento a flyanto »
[ - ] lascia un commento a flyanto »
|
|
d'accordo? |
|
|