jack burton
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mercoledì 30 luglio 2014
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tanta crudeltà, nessuna passione.
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Serie televisiva fantasy ad alto budget che ha impegnato buoni cineasti come Neil Marshall o Alan Taylor. Dal punto di vista tecnico impeccabile, con regia e fotografia curatissimi, attori bravissimi, ha gravi difetti radicati già dalla produzione letteraria da cui proviene(la serie best seller scritta da George R. Martin, che collabora anche in questa serie tv): violenza, volgarità e spregevolezza messi in scena in maniera continua, ossessiva, molto spesso irritante. Completamente privo di epica, antieroico in maniera esasperata, questo prodotto nel corso delle (fino ad ora e ancora per poco) quattro stagioni avrebbe almeno potuto insistere di più sul tema del riscatto e del coraggio ma ha preferisce stazionarsi sul puro egoismo umano evitando ogni tipo di sentimentalismo positivo.
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Serie televisiva fantasy ad alto budget che ha impegnato buoni cineasti come Neil Marshall o Alan Taylor. Dal punto di vista tecnico impeccabile, con regia e fotografia curatissimi, attori bravissimi, ha gravi difetti radicati già dalla produzione letteraria da cui proviene(la serie best seller scritta da George R. Martin, che collabora anche in questa serie tv): violenza, volgarità e spregevolezza messi in scena in maniera continua, ossessiva, molto spesso irritante. Completamente privo di epica, antieroico in maniera esasperata, questo prodotto nel corso delle (fino ad ora e ancora per poco) quattro stagioni avrebbe almeno potuto insistere di più sul tema del riscatto e del coraggio ma ha preferisce stazionarsi sul puro egoismo umano evitando ogni tipo di sentimentalismo positivo. Ci sono vari episodi in cui il delirio è messo in scena in modo geniale ma proprio perchè dal punto di vista della realizzazione è magnifico, è un prodotto più pericoloso di altri.
Difficile affezionarsi ai personaggi, specie perchè dopo le prime tre stagioni si comprende che la vicenda si basa su questa idea: la speranza è la prima a morire.
Nella versione doppiata in italiano si perde completamente la vena di tragedia "shakespeariana" che alegga attorno alla vicenda nonchè le ottime recitazioni dei personaggi, in poche parole si perde tutto il fascino.
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eli123
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giovedì 3 ottobre 2013
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menomale che esiste il trono di spade!
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Purtroppo (e di questo me ne rammarico), esistono ancora persone che NON sono in grado di capire o di "vedere al di là del proprio naso"...se fosse per loro ci ridurremmo a guardare sempre le solite stupide Serie tv...!!! Ciò che è "diverso" (anche se forte o "violento") non viene apprezzato perchè fa "paura" o perchè intacca la morale di queste persone...
Invece io dico BEN ARRIVATA "GAME OF THRONES" perchè sei riuscita a catapultarci in un mondo nuovo...senza barriere morali, mettendoci di fronte ad una realtà VERA che qualcuno non vuole accettare e crede ancora di vivere nel mondo delle favole!!!!! Non viene capito il significato e la raffinatezza (intesa come profondo studio dei sentimenti) di questa Serie, unica nel suo genere, meravigliosamente interpretata e intensamente avvolta in un tripudio di sentimenti spesso estremi ma credibili, profondi e incantevoli!
Complimenti davvero a tutti quelli che hanno partecipato alla creazione di questo splendido romanzo che avrei voluto scrivere io.
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Purtroppo (e di questo me ne rammarico), esistono ancora persone che NON sono in grado di capire o di "vedere al di là del proprio naso"...se fosse per loro ci ridurremmo a guardare sempre le solite stupide Serie tv...!!! Ciò che è "diverso" (anche se forte o "violento") non viene apprezzato perchè fa "paura" o perchè intacca la morale di queste persone...
Invece io dico BEN ARRIVATA "GAME OF THRONES" perchè sei riuscita a catapultarci in un mondo nuovo...senza barriere morali, mettendoci di fronte ad una realtà VERA che qualcuno non vuole accettare e crede ancora di vivere nel mondo delle favole!!!!! Non viene capito il significato e la raffinatezza (intesa come profondo studio dei sentimenti) di questa Serie, unica nel suo genere, meravigliosamente interpretata e intensamente avvolta in un tripudio di sentimenti spesso estremi ma credibili, profondi e incantevoli!
Complimenti davvero a tutti quelli che hanno partecipato alla creazione di questo splendido romanzo che avrei voluto scrivere io...!!! Appassionante, crudele, commovente, spavaldo, estremo, impavido, fragile, introspettivo e profondo, incantevole...è un romanzo dal fascino di tempi antichi, trascinato da sentimenti attuali che ti coinvolgono interiormente e ti trasportano sapientemente in quel mondo avvolto da infinite emozioni, senza la paura di eccedere nelle passioni.
Sto leggendo anche i libri, oltre ad aver naturalmente visto le serie tv, e che dire....è ancora più bello ed emozionante lasciarsi prendere dalle parole scritte,traboccanti di particolari...che ancora una volta commuovono e lasciano spazio alla fantasia...
Non abbiate "timore" di guardare la serie o di leggere il romanzo, come qualcuno vi consiglia...vi perdereste qualcosa di speciale... E'la nostra realtà che fa davvero "paura", basta accendere la tv e vedere i mille programmi spazzatura che popolano i nostri schermi!!!
Grazie ancora Games of Thrones...La migliore serie di tutti i tempi...
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dave san
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sabato 22 giugno 2013
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third feud
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Con una prima stagione da urlo, tutto il lavoro successivo è stato trasmigrato dal romanzo, con eleganza e abilità registica. Intrighi e sangue si susseguono meticolosamente. Il cast creativo e attoriale forse si starà crogiolando. Ricreare in TV un serial gotico, commercializzarlo come fosse una soap, ottenendo per di più ascolti da reality (in USA), non è cosa da niente. E' assodato probabilmente, che l’era di programmi TV (animati e non) dello spessore civico dei Simpson, stia giungendo al termine. E’ altresì ovvio che Game of, possa non piacere a tutti. La terza stagione è un agognato ritorno alle atmosfere truculente, scabrose e intricate già note ai fans, per un “medioevo” immaginario che non di rado, ricrea con eloquenza la parte putrida della nostra storia.
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Con una prima stagione da urlo, tutto il lavoro successivo è stato trasmigrato dal romanzo, con eleganza e abilità registica. Intrighi e sangue si susseguono meticolosamente. Il cast creativo e attoriale forse si starà crogiolando. Ricreare in TV un serial gotico, commercializzarlo come fosse una soap, ottenendo per di più ascolti da reality (in USA), non è cosa da niente. E' assodato probabilmente, che l’era di programmi TV (animati e non) dello spessore civico dei Simpson, stia giungendo al termine. E’ altresì ovvio che Game of, possa non piacere a tutti. La terza stagione è un agognato ritorno alle atmosfere truculente, scabrose e intricate già note ai fans, per un “medioevo” immaginario che non di rado, ricrea con eloquenza la parte putrida della nostra storia. Il Trono di Spade descrive situazioni e ritrae personaggi terribili. Complotti e imboscate allo zolfo rendono la terza, meno gradevole rispetto alle prime due. E’ difficile definire appassionante, la sequenza dell’epilogo di Robb Stark e famiglia. Non di rado, in mezzo a torturatori, traditori e faide tra ceppi reali, s’intravede ogni tanto un barlume di civiltà che si fa spazio. Sostegno per Theon, che sarà “punito” per misfatti commessi nelle scorse stagioni; salvo poi ottenere supporto in extremis dalla sorella guerriera (quando si dice il contrappasso…). La prossima stagione farebbe sperare nel trionfo della self-made woman, Daenerys. Raramente si è vista sullo schermo una figura femminile di uguale potenza, in senso nietzschiano. Ser Willem Darry sottoscriverà. Noi aspettiamo e/o leggiamo.
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(di dave san)
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alebucio
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martedì 18 giugno 2013
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una delle migliori serie televisive..
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"Game of Thrones" conosciuto da noi come "il Trono di Spade" è una serie fantasy/drammatica ispirata alla saga scritta da George R. R. Martin, "Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco". la serie è talmente stupenda che mi ha spinto a leggere anche i libri, che sono anch'essi una cosa fantastica degni di essere letti da chiunque anche da quelli a cui il fantasy non piace. Da un giorno all'altro sono diventato un fan sfegatato del mondo di Westeros a tal punto da comprarmi i cofanetti in blu-ray della prima e della seconda stagione, di cui la prima ho la ed.limitata con all'interno una miniatura di un uovo di drago. aspetto l'uscita della terza stagione in blu-ray e non vedo l'ora di vedere la quarta stagione.
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"Game of Thrones" conosciuto da noi come "il Trono di Spade" è una serie fantasy/drammatica ispirata alla saga scritta da George R. R. Martin, "Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco". la serie è talmente stupenda che mi ha spinto a leggere anche i libri, che sono anch'essi una cosa fantastica degni di essere letti da chiunque anche da quelli a cui il fantasy non piace. Da un giorno all'altro sono diventato un fan sfegatato del mondo di Westeros a tal punto da comprarmi i cofanetti in blu-ray della prima e della seconda stagione, di cui la prima ho la ed.limitata con all'interno una miniatura di un uovo di drago. aspetto l'uscita della terza stagione in blu-ray e non vedo l'ora di vedere la quarta stagione.
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jackheart
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domenica 5 maggio 2013
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lannister (lancaster) vs stark (york).
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Episodi che durano mediamente un ora, tutti fatti in modo spettacolare. Musiche, dialoghi (non conosco la versione italiana, probabilmente perde parecchio da questo punto di vista), inquadrature, effetti speciali, costumi, regia.... Insomma, non ho mai visto niente di simile per un telefilm. Non solo un ottimo lavoro di uno staff che funziona come una macchina ben avviata, ma vedo che gli attori hanno i personaggi "cuciti" addosso. Difficile che si riesca a mantere lo spettatore incollato allo schermo episodio dopo episodio, ma qui ci riescono perfettamente. Di sicuro, aiuta molto avere come base un ottima serie di romanzi, non c'è dubbio, ma provate a vedere anche solo il primo episodio e non riuscirete a smettere di continuare a vederlo.
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Episodi che durano mediamente un ora, tutti fatti in modo spettacolare. Musiche, dialoghi (non conosco la versione italiana, probabilmente perde parecchio da questo punto di vista), inquadrature, effetti speciali, costumi, regia.... Insomma, non ho mai visto niente di simile per un telefilm. Non solo un ottimo lavoro di uno staff che funziona come una macchina ben avviata, ma vedo che gli attori hanno i personaggi "cuciti" addosso. Difficile che si riesca a mantere lo spettatore incollato allo schermo episodio dopo episodio, ma qui ci riescono perfettamente. Di sicuro, aiuta molto avere come base un ottima serie di romanzi, non c'è dubbio, ma provate a vedere anche solo il primo episodio e non riuscirete a smettere di continuare a vederlo.
Qualcuno l'ha definito come violento, senza valori etc Mettendo potere, violenza al primo posto... La vita non era così? (ed oggi? ...). Basta guardare un l'Italia del medioveo, o la guerra delle due rose. Per quanto riguarda le numerose scene di nudi etc le trovo decisamente ben pesate: presenti anche nel romanzo, non sono messe li "a caso". Riescono a trasmettere delle vere emozioni (basta guardare "The Prince of Winterfell" 2a serie). Mi auguro che la serie continui così (con lo stesso budget e che non venga tagliata...), paragoni con LOR sono assolutamente fuori luogo. Romanzo, pubblico, regista, ambientazione... Tutt'altra cosa... Non necessariamente il binomio "medioevo" + "fantasy" = LOR. Qui vedo una rivaltuazione coraggiosa sia di un autore (Martin) che di un regista, che stanchi delle solite serie che rasentano il banale e noioso (vedi Twilight), cercano qualcosa di assolutamente originale e, a parer mio, ci reiscono perfettamente!
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dave san
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giovedì 3 gennaio 2013
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games of thrones 2: the day after beheading
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La seconda stagione si porta dietro una tale eredità qualitativa da potersi conservare in piene forze, sino a metà. Sino allora non m’imbarazzo a definire questa serie, shakespeariana (con qualche cliché di narrativa popolare e fantastica). Plauso quindi a George R. R. Martin, scrittore dei romanzi da cui è stata tratta la versione per la TV. La seconda si sviluppa dalla perdita di un personaggio cardine. Quest'ultimo è servito alla produzione per contrassegnare la storia, un marchio di fabbrica e un'abile scelta commerciale. Non è da tutti localizzare Sean Bean, alias, Boromir ne "Il signore degli anelli", ed assegnargli una parte da sovrano in una serie con ambientazione e ruolo analoghi.
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La seconda stagione si porta dietro una tale eredità qualitativa da potersi conservare in piene forze, sino a metà. Sino allora non m’imbarazzo a definire questa serie, shakespeariana (con qualche cliché di narrativa popolare e fantastica). Plauso quindi a George R. R. Martin, scrittore dei romanzi da cui è stata tratta la versione per la TV. La seconda si sviluppa dalla perdita di un personaggio cardine. Quest'ultimo è servito alla produzione per contrassegnare la storia, un marchio di fabbrica e un'abile scelta commerciale. Non è da tutti localizzare Sean Bean, alias, Boromir ne "Il signore degli anelli", ed assegnargli una parte da sovrano in una serie con ambientazione e ruolo analoghi. Se poi le vicende tra vessilli e gli intrighi politici suonano coinvolgenti e complesse, il gioco funziona eccome. Anche la seconda stagione vive del magico equilibrio tra strategie commerciali al servizio di un livello qualitativo eccelso. Alcuni passaggi in realtà ammiccano in modo meno autentico rispetto alla prima stagione, tenebrosa e asciutta. La chiusa dell'episodio, The Ghost of Harrenhal, offre ad esempio una sequenza finale abbastanza stucchevole. Coerente tuttavia con lo spirito disinibito e sanguigno della serie. Gli episodi successivi al quinto si soffermano poi sulle relazioni interne a tutti gli insediamenti di aspiranti re, avvicinando la metà della seconda a un “Dallas” di cappa e spada. Il pubblico potrebbe mostrarsi poco indulgente rispetto a una costruzione che aumenta le strizzate d'occhio a tema "sangue, sesso e potere" (vere e proprie palline colorate per adulti). A conti fatti però anche la seconda parte della serie si dispiega egregiamente. Da segnalare l'ultimo episodio, Valar Morghulis, con il tragicomico comizio di Theon Greyjoy e l'orda di Estranei che si avvicina alla barriera. La terza stagione si prospetta indubbiamente fragorosa.
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(di dave san)
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dave san
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giovedì 3 gennaio 2013
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games of thrones 2: the day after beheading.
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La seconda stagione si porta dietro una tale eredità qualitativa da potersi conservare in piene forze, sino a metà. Sino allora non m’imbarazzo a definire questa serie, shakespeariana (con qualche cliché di narrativa popolare e fantastica). Plauso quindi a George R. R. Martin, scrittore dei romanzi da cui è stata tratta la versione TV. La seconda si sviluppa dalla perdita di un personaggio cardine.
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La seconda stagione si porta dietro una tale eredità qualitativa da potersi conservare in piene forze, sino a metà. Sino allora non m’imbarazzo a definire questa serie, shakespeariana (con qualche cliché di narrativa popolare e fantastica). Plauso quindi a George R. R. Martin, scrittore dei romanzi da cui è stata tratta la versione TV. La seconda si sviluppa dalla perdita di un personaggio cardine. Quest'ultimo è servito alla produzione per contrassegnare la storia, un marchio di fabbrica e un'abile scelta commerciale. Non è da tutti localizzare Sean Bean, alias, Boromir ne "Il signore degli anelli", ed assegnargli una parte da sovrano in una serie con ambientazione e ruolo analoghi. Se poi le vicende tra vessilli e gli intrighi politici suonano coinvolgenti e complessi, il gioco funziona eccome. Anche la seconda stagione vive del magico equilibrio tra strategie commerciali al servizio di un livello qualitativo eccelso. Alcuni passaggi, in realtà, ammiccano in modo meno autentico rispetto alla prima stagione, più tenebrosa e asciutta. La chiusa dell'episodio The Ghost of Harrenhal offre, ad esempio, una sequenza finale abbastanza stucchevole. Coerente tuttavia con lo spirito disinibito e sanguigno della serie. Gli episodi successivi al quinto si soffermano poi sulle relazioni interne a tutti gli insediamenti di aspiranti re, avvicinando la metà della seconda a un “Dallas” di cappa e spada. Il pubblico potrebbe mostrarsi poco indulgente rispetto a una costruzione che aumenta le strizzate d'occhio a tema "sangue, sesso e potere" (vere e proprie palline colorate per adulti). A conti fatti, però, anche la seconda parte della serie si dispiega egregiamente. Da segnalare l'ultimo episodio, Valar Morghulis, con il tragicomico comizio di Theon Greyjoy e l'orda di Estranei che si avvicina alla barriera. La terza stagione si prospetta indubbiamente fragorosa.
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kondor17
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venerdì 26 ottobre 2012
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serie priva di valori, violenta e diseducativa
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Le due stelle per la realizzazione, apprezzabile, anche se costosissima. Per quanto riguarda valori e storia in se, se ne meriterebbe al massimo una. C'è chi ha affiancato l'autore a Tolkjen, a cui si è decisamente ispirato, ma fatemi il piacere, di Tolkjen non ha nè la stoffa nè la forza narrativa e manca completamente di valori, di dolcezza. Tutto è asservito al potere, al denaro, al dominio assoluto. Tutto è concesso, dalla sessualità sfrenata, agli omicidi più efferati, alla violenza più cruda per raggiungere il "fine ultimo", la conquista del trono. La società descritta da Martin è una sorta di lugubre visione disfattiva di quello che il mondo non dovrebbe mai essere.
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Le due stelle per la realizzazione, apprezzabile, anche se costosissima. Per quanto riguarda valori e storia in se, se ne meriterebbe al massimo una. C'è chi ha affiancato l'autore a Tolkjen, a cui si è decisamente ispirato, ma fatemi il piacere, di Tolkjen non ha nè la stoffa nè la forza narrativa e manca completamente di valori, di dolcezza. Tutto è asservito al potere, al denaro, al dominio assoluto. Tutto è concesso, dalla sessualità sfrenata, agli omicidi più efferati, alla violenza più cruda per raggiungere il "fine ultimo", la conquista del trono. La società descritta da Martin è una sorta di lugubre visione disfattiva di quello che il mondo non dovrebbe mai essere. E' ode pura all'avidità, al colonialismo, al nazionalsocialismo, alla conquista e al dominio assoluto, con qualsiasi mezzo, a qualsiasi costo.
Da vedere e dimenticare presto. E da non prendere sicuramente ad esempio.
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[+] pedagogia a tempo perso
(di wildcoyote)
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(di wildcoyote)
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[+] semplicemente questa serie non fa per te
(di macn87)
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gawl77
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giovedì 26 luglio 2012
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stupenda... ma peccato!
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Sto leggendo i libri prima di vedere la serie e dalla prima stagione sn rimasto molto soddisfatto, l'ho trovata molto bella, ottimi attori e sorprendentemente molto fedele ai libri, salvo pochissimi dettagli, come ad esempio quando trovano i meta-lupi che nel libro c'è la neve e nelle serie no.. Anche la sencoda è a pari della prima di ottima qualità, ma la storia... hanno preso molto libertà senza spigazioni logiche. Mentre la guarda mi dico peccato! e poimi chiedo perchè? Capisco che impensabile restare fedeli alla storia dei libri al 100%, ma qui purtoppo ho notati salti di trama, cose mai avvenute e altre decisamente cambiate; mi venne in mente la nuova cameriera di Sansa o l'incontro tra Ditocorto e Catelyn.
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Sto leggendo i libri prima di vedere la serie e dalla prima stagione sn rimasto molto soddisfatto, l'ho trovata molto bella, ottimi attori e sorprendentemente molto fedele ai libri, salvo pochissimi dettagli, come ad esempio quando trovano i meta-lupi che nel libro c'è la neve e nelle serie no.. Anche la sencoda è a pari della prima di ottima qualità, ma la storia... hanno preso molto libertà senza spigazioni logiche. Mentre la guarda mi dico peccato! e poimi chiedo perchè? Capisco che impensabile restare fedeli alla storia dei libri al 100%, ma qui purtoppo ho notati salti di trama, cose mai avvenute e altre decisamente cambiate; mi venne in mente la nuova cameriera di Sansa o l'incontro tra Ditocorto e Catelyn... Ma la cosa + inspiegabile è stato il cambiamente del nome della sorella di Theon Greyjoi... Posso accettare tutto ma cambiare i nomi dei personaggi?
Per questo do 4 e 5 come voto, nonostante sia decisamente un ottimo prodotto solo che x chi ha letto i libri come me, deve un po' metterli da parte...
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gawl77
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giovedì 26 luglio 2012
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bellissima ma.. peccato!
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sto vedendo la seconda stagione.. e la prima cosa che ho pensato è stato "peccato"! Intendiamoci la serie è fatta molto bene e la prima stagione,sorprendemente era anche molto fedele ai libri, con pochissime licenze, dettagli direi come quando trovano i mata-lupi che nel libro c'era la neve e nella serie no... Ma la seconda, pure essendo come la prima molto bella, fatta bene e tutto quello che volete, ho trovato moltissime cose cambiate anche inspiegabilmente... la nuova cameriera di Sansa.. l'incontro tra Ditocordo e Catelyn... e molte altre... ma soprattutto cambiare il nome della sorella di Theon.
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sto vedendo la seconda stagione.. e la prima cosa che ho pensato è stato "peccato"! Intendiamoci la serie è fatta molto bene e la prima stagione,sorprendemente era anche molto fedele ai libri, con pochissime licenze, dettagli direi come quando trovano i mata-lupi che nel libro c'era la neve e nella serie no... Ma la seconda, pure essendo come la prima molto bella, fatta bene e tutto quello che volete, ho trovato moltissime cose cambiate anche inspiegabilmente... la nuova cameriera di Sansa.. l'incontro tra Ditocordo e Catelyn... e molte altre... ma soprattutto cambiare il nome della sorella di Theon..... questa proprio nn l'ho capita! cosa serviva cambiare il nome di un personaggio? Non pretendo che tengano la storia identaca ai libri, perchè lo so è difficile, ma cambiare così alcune cose... mi lasciano un po' di amaro in bocca! per questo do 4 invece di 5...
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