camillo
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giovedì 27 gennaio 2011
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film-teatro!
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La valigia sul letto (altri non è che la trasposizione cinematografica di "La valigia sul letto",spettacolo teatrale recitato sempre da Eduardo Tartaglia e Veronica Mazza) narra la storia di Achille Lo Chiummo e Brigida,che vengono sfrattati e sono costretti a vivere in un cantiere della metropolitana fino a quando Achille scopre che suo nonno faceva di cognome Lo Ciummo,così l'ispettore di polizia gli conferma che è imparentato con il camorrista Antimo Lo Ciummo (Biagio Izzo).Tutti insieme verranno poi trasferiti in un cimitero del nord,per nascondersi dai mafiosi (perchè Antimo è un pentito,e fa parte del programma protezione testimoni).Le interpretazioni e gli interventi di Biagio Izzo rendono il film più divertente rispetto a quanto non facciano gli altri artisti.
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La valigia sul letto (altri non è che la trasposizione cinematografica di "La valigia sul letto",spettacolo teatrale recitato sempre da Eduardo Tartaglia e Veronica Mazza) narra la storia di Achille Lo Chiummo e Brigida,che vengono sfrattati e sono costretti a vivere in un cantiere della metropolitana fino a quando Achille scopre che suo nonno faceva di cognome Lo Ciummo,così l'ispettore di polizia gli conferma che è imparentato con il camorrista Antimo Lo Ciummo (Biagio Izzo).Tutti insieme verranno poi trasferiti in un cimitero del nord,per nascondersi dai mafiosi (perchè Antimo è un pentito,e fa parte del programma protezione testimoni).Le interpretazioni e gli interventi di Biagio Izzo rendono il film più divertente rispetto a quanto non facciano gli altri artisti.Un buon film che mixa divertimento e,in alcuni casi,scene serie e un po commoventi.Forse è un po troppo simile alla versione teatrale(troppe scene già viste),ma nel complesso è divertente.
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ultimoboyscout
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mercoledì 12 ottobre 2011
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la solita farsa napoletana.
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Un disoccupato sfrattato, Tartaglia, per un caso di omonimia da lui causato per trarne beneficio, incapperà in una serie di guai, compresa convivenza forzata con un malvivente sotto protezione testimoni. E' una farsa insopportabile, irrimediabilmente teatrale (non a caso deriva da una piece portata in teatro dallo stesso Tartaglia), ricca di citazioni che spreca i tanti buoni caratteristi e dove la Seredova nei panni del killer è l'unica cosa che fa ridere, insieme al certificato di interesse culturale nazionale consegnato dal Ministero dello Spettacolo. Terzo e peggiore film dello sfaccettato artista napoletano (non che gli altri due siano capolavori...), il più aspro, che tocca temi di grande modernità quali disoccupazione, precariato e criminalità con risultati decisamente mediocri a cominciare da una regia poco efficace e senza il tocco del vero professionista e da attori molto superficiali.
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Un disoccupato sfrattato, Tartaglia, per un caso di omonimia da lui causato per trarne beneficio, incapperà in una serie di guai, compresa convivenza forzata con un malvivente sotto protezione testimoni. E' una farsa insopportabile, irrimediabilmente teatrale (non a caso deriva da una piece portata in teatro dallo stesso Tartaglia), ricca di citazioni che spreca i tanti buoni caratteristi e dove la Seredova nei panni del killer è l'unica cosa che fa ridere, insieme al certificato di interesse culturale nazionale consegnato dal Ministero dello Spettacolo. Terzo e peggiore film dello sfaccettato artista napoletano (non che gli altri due siano capolavori...), il più aspro, che tocca temi di grande modernità quali disoccupazione, precariato e criminalità con risultati decisamente mediocri a cominciare da una regia poco efficace e senza il tocco del vero professionista e da attori molto superficiali. Ripete le stesse situazioni per tutta la durata del film ed è sconcertante per la pochezza di idee. La comicità è sciocca, spesso banale e scontata, non aiuta il film che fa fatica a staccarsi dai ritmi teatrali ma che onestamente migliora strada facendo. Paga moltissimo un avvio fiacco, ridicolo, in cui vengono tirati in ballo Maciste, Ulisse e Rocky Balboa. Non è che poi Tartaglia e la Mazza, sua moglie anche nella vita, siano poi così particolarmente simpatici.
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