Advertisement
La valigia sul letto: un napoletano a Roma

Eduardo Tartaglia presenta alla stampa il film.
di Marianna Cappi

Un bagaglio di umorismo e gag
Veronica Mazza (50 anni) 17 maggio 1973, Nola (Italia) - Toro. Interpreta Brigida nel film di Eduardo Tartaglia La valigia sul letto.

martedì 9 marzo 2010 - Incontri

Un bagaglio di umorismo e gag L a valigia sul letto di Eduardo Tartaglia contiene un vero e proprio guardaroba di occasioni di divertimento, un ricambio di imprevisti e un beauty-case di gag verbali niente affatto accessorie. Un bagaglio leggero, s’intende, ma che non scorda nulla, in vista della destinazione che si prefigge di raggiungere: tra le cento e le centocinquanta sale italiane. Dopo Ci sta un francese, un inglese e un napoletano, Medusa torna a far credito al simpatico Tartaglia, fautore di un umorismo che, da famigliare (la moglie, Veronica Mazza, è la coprotagonista di tutte le sue fatiche) e locale, si dispone ad essere sempre più comunicativo ed esportabile.

Questo è il tuo terzo film. Il percorso che hai fatto si direbbe prendere le mosse dal teatro filmato per divenire sempre più cinematografico.
Tartaglia: Sì, credo di aver compiuto un percorso di crescita -almeno mi auguro che sia stato tale- che dal teatro di parola mi ha portato ad avvicinarmi sempre più alla scrittura per immagini. Ringrazio la Mitar Group e Medusa che mi hanno dato la possibilità di fare questo cammino, visto che non è cosa scontata di questi tempi in cui tutto avviene in velocità; aspettare la maturazione di qualcuno, dare credito ad un artista in via di sviluppo, non è cosa comune.

Il film vede la partecipazione di Alena Seredova nei panni di una killer senza scrupoli. Ti sei divertita ad interpretare questo personaggio?
Seredova: Ero al quinto mese di gravidanza, ero l'unica straniera tra napoletani, mi sono divertita moltissimo. Con Biagio Izzo, poi, avevo già lavorato, per cui è stato come tornare a casa.

I tuoi cast si vanno aprendo di film in film verso nomi più noti e più esperti. Come li scegli?
Tartaglia: Quando scrivo mi piace pensare all'interprete del personaggio che sto trattando, lo individuo già in fase di scrittura. Avere Veronica come compagna di lavoro e di vita da tanti anni mi aiuta a capire e scrivere il punto di vista femminile con autenticità, poi ho anche la fortuna di essere ben voluto da un gruppo di grandi attori che sono veramente amici e sui quali spero sempre di poter contare. Per questo quando scrivevo di un ispettore di polizia vessato da un gruppo di pazzi pensavo già a Maurizio Casagrande e quando immaginavo un killer spietato e internazionale speravo fortemente di poter avere la Seredova. Mi ritengo molto fortunato.

Cosa ne pensa Veronica Mazza?
Mazza: Io vorrei prima di tutto ringraziare Eduardo Tartaglia senior, Alessandro Tartaglia e Medusa per avermi dato questa seconda possibilità al cinema, dove sono una sconosciuta, e avermi dunque inserito in un vivaio di promesse. Al momento di girare il film ammetto che mi sono trovata di fronte ad una scelta difficile perché avevo ricevuto la proposta di un bel ruolo in una fiction per Mediaset, ma le parole dei produttori che mi elogiavano professionalmente, che mi dicevano che il film era stato scritto su di me, mi hanno convinto che stavo facendo la cosa giusta. Spero che lo sarà anche per il pubblico e che lo spirito corale con cui abbiamo costruito questo film si senta, passi dallo schermo.

Questo film introduce il tema della camorra, in chiave di commedia. Perché?
Tartaglia: Dei miei film questo è il più napoletano nel senso cittadino del termine. Mi interessa che ci sia lo spazio per qualche chiaroscuro nel mio cinema; lo concepisco come un gioco di scatole cinesi: ci si può fermare alla risata di superficie o si può andare a fondo e scorgerne l'amarezza.

Mazza: Cerchiamo anche di ridicolizzare con un piccolo j'accuse la tendenza dei napoletani a pensare di uscire dalle difficoltà mediante un escamotage. È grottesco ma pensare di entrare a far parte di un programma di protezione di pentiti di camorra per avere una casa è un'idea che poteva venire solo ad un napoletano.

L'uso del dialetto è una scelta precisa. Possiamo definire il tuo un “cinema folk”?
Tartaglia: Il dialetto è la lingua con cui mi esprimo. Maurizio (Casagrande) e Biagio (Izzo) mi hanno aiutato a cercare di mantenere tutta l'anima dell'espressione napoletana filtrandola però con un livello di comprensibilità accettabile. Metto in preventivo che qualcosa possa sfuggire alla comprensione dei bolzanini ma è sacrosanto che il film possa anche andare incontro ad un pubblico che napoletano non è. Per questo spero proprio che non avremo bisogno di sottotitoli, spero di aver trovato un napoletano esportabile, come ha fatto il grande Eduardo.

Ernesto Mahieux è don Nicola…
Mahieux: Questo Don Nicola lo poteva fare chiunque, temo. Però sono contento di aver lavorato con Eduardo, perché c'è una stima lunga vent'anni che ci lega, e posso dire -dopo aver fatto una quarantina di film- che il set della Valigia sul letto è stato uno dei migliori, non dico il migliore solo perché pensereste che sto esagerando. Ringrazio perciò pubblicamente Edoardo senior che ci ha permesso di lavorare nelle migliori condizioni possibili.

Il film è stato riconosciuto di interesse culturale nazionale dal ministero. In che misura ha contribuito lo stato e in che misura la regione Campania?
Tartaglia: Il ministero ha contribuito quasi per il 50%, come aveva già fatto in occasione della pellicola precedente; la regione Campania ha dato un contributo molto differente, ma altrettanto importante.

Com'è nato il sodalizio tra Medusa e Tartaglia?
Letta (Medusa): è nato nel 2000, quando qualcuno ci segnalò di andarlo a vedere a teatro. È nella nostra politica di lavorare con piccoli produttori e bravi attori. Se c'è la buona volontà da parte loro di tenere basso il budget, Medusa è felice di avere la possibilità di sperimentare.

Quali aspettative al botteghino?
Letta: Uscire il 12 marzo non è una scommessa da poco, data la concorrenza dei grandi titoli in sala, ma il film precedente aveva incassato oltre 850 mila euro, per cui siamo fiduciosi. La distribuzione allora era stata al 99% campana, ma il successo riscontrato ci ha spinto questa volta a tentare di uscire un po' dal territorio. Per il 70% le copie si troveranno ancora nel centro sud ma qualcosa manderemo anche al nord.

Un'ultima battuta
Tartaglia: Vorrei dire che questo è, tra i miei film, in cui mi riconosco di più. Raccontare problematiche importanti cercando di nasconderle il più possibile tra le risate è la scommessa che mi preme maggiormente e qui sento di aver seguito questa strada. Sarà il pubblico a dire con quale risultato.

Gallery


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati